ilTorinese

Il viaggio in Bahrein e il complesso rapporto con l’Islam

Papa Francesco, 266° pontefice della Chiesa Cattolica, è il quarto Vescovo di Roma dell’era moderna a varcare i confini internazionali per compiere viaggi apostolici.

Paolo VI, primo Pontefice a usare l’aereo, si recò nel 1964 in Terra Santa. Prima di lui, l’ultimo Papa a essere stato fuori Italia fu Papa Pio VII (1800-1823), esiliato da Napoleone a Fontainebleau nel giugno 1812.

Da quel primo viaggio apostolico in aereo di Papa Montini ne sono susseguiti molti altri. Lo stesso Paolo VI ne ha effettuatinove e, mentre Giovanni Paolo I non ebbe il tempo di effettuarne alcuno, Giovanni Paolo II definito il Papa globetrotter ne ha compiuti ben 104. Sono stati 24 i viaggi apostolici di Benedetto XVI e Papa Francesco, con questo ultimo in Bahrein, raggiunge i39 viaggi internazionali.

Anche Bergoglio, quindi, come Wojtyla, è un Papa dei primati: infatti, seguendo in silenzio le orme di Giovanni Paolo II,raggiuge luoghi che i suoi predecessori non hanno mai visitato. È stato, infatti, il primo Pontefice a recarsi in Bahrein e, come Wojtyla, non si limita a visitare Stati in cui a prevalere è la religione cattolica.

Questo viaggio risulta in continuità con il precedente avvenuto nel 2019 che l’aveva visto recarsi negli Emirati Arabi Uniti, dove aveva firmato il Documento sulla Fratellanza Umana. Una dichiarazione di intenti firmata da Papa Francesco e dal grande Imam Muhamad Ahmad al-Tayyeb, passata alla storia, che ha ricevuto critiche anche dal mondo cattolico.

In Bahrein il Pontefice argentino ha nuovamente incontrato il grande Imam al-Tayyeb, il quale gli ha rivolto parole di pace e di dialogo. Ha accolto il Pontefice nella Piazza Al-Fidà e il loro abbraccio pubblico ha mostrato il profondo legame tra il Papa della Chiesa cattolica e la massima autorità dell’Islam sunnita.

Le critiche sul famoso Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune sono molte e ancora oggi continuano. Un vero e proprio “documento sotto attacco”.

Sull’argomento richiamo un capitolo fondamentale del mio libro “Il Papa alla sbarra – Processo a Papa Francesco” dove il protagonista difende il Pontefice da accuse di eresia.

Il Papa aveva già risposto a chi sfacciatamente gli aveva fatto notare le critiche alla dichiarazione congiunta dicendo: Il documento a cui lei fa riferimento è stato preparato con il Grande Imam in segreto, durante sei mesi, pregando, riflettendo, correggendo il testo. È importante il cammino della fratellanza. Questo documento aveva lasciato in me l’inquietudine della fratellanza e è per questo che qualche anno dopo ho scritto l’Enciclica Fratelli tutti. Ambedue i documenti si devono studiare perché vanno nella stessa direzione”.

Ancora una volta si può notare che le azioni del Pontefice non sono limitate al momento, ma che il suo è un programma ad ampio spettro.

Grazie alla dichiarazione sulla Fratellanza Umana, Bergogliooggi, tre anni dopo – ha potuto esprimere quelle che per lui sono le “tre urgenze educative”: il riconoscimento della donna in ambito pubblico; la tutela dei diritti fondamentali dei bambini e il “no” alla bestemmia della guerra e all’uso della violenza e delterrorismo ideologico.

Parole che forse non avrebbe mai potuto pronunciare se non avesse firmato quel documento.

Giangiacomo Nichols

Autore di “Il Papa alla sbarra – processo a Papa Francesco”.

Ambrogio (Fdi): “Qualità vita Torino, disastro annunciato”

AMMINISTRAZIONE BOCCIATA

“Provo preoccupazione nel vedere che la mia città sia scivolata dal 19esimo al 54esimo posto nella graduatoria sulla qualità della vita stilata dall’Università La Sapienza.
Non ci sono scuse per l’Amministrazione: questo risultato è un completo disastro e certifica il fallimento di decenni di politiche targate Pd e della giunta Lo Russo.
La classifica stilata dalla Sapienza altro non è che la conferma delle continue denunce di Fratelli d’Italia e dei cittadini: delinquenza e occupazioni incontrollate, spaccio dilagante e degrado nelle zone periferiche – insieme all’inerzia dell’Amministrazione – sono l’inquietante biglietto da visita che il Sindaco, dopo un anno di mandato, consegna ai cittadini.
Tra i principali temi che i cittadini ci segnalano come prioritari sicuramente la sicurezza occupa un posto di rilievo. È ora di un cambio di passo, Torino non può permettersi ulteriori errori”.

Sen. Paola Ambrogio

Legambiente: “Povertà energetica: come il terzo settore può rispondere alla sfida”

 

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Forum Terzo Settore Piemonte per sopravvivere al caro bollette 
Nei giorni scorsi si è tenuto presso Piazza dei Mestieri, in Via Durandi 15 a Torino, l’evento “Povertà energetica: come il terzo settore può rispondere alla sfida, organizzato da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Forum del Terzo Settore Piemonte.
L’evento si è svolto nell’ambito della campagna #UnPannelloInPiù, promossa da Legambiente e da Enel x, dedicata alla lotta contro la povertà energetica e all’impatto sociale ed economico che può avere il pannello solare da appartamento.
Nel primo appuntamento torinese della campagna itinerante, realizzatosi a giugno 2022, sono stati donati i primi pannelli fotovoltaici da appartamento a due famiglie in povertà sociale ed energetica, grazie alla stretta collaborazione con l’Ufficio servizi sociali del Comune di Torino e con l’Associazione Articolo 47.La campagna ha il duplice obiettivo di informare i cittadini su tutti gli strumenti per ridurre la bolletta energetica, tra cui il solare fotovoltaico, ma anche risparmio ed efficienza, comunità energetiche e bonus sociali. Obiettivi condivisi con il progetto Life ClimAction. Durante l’evento sono state presentate le attività del progetto, promosso da Legambiente e finanziato dalla Commissione Europea per informare studenti e insegnanti, giovani, cittadini, imprese e amministrazioni locali sui temi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, del Patto Europeo per il Clima e il Green New Deal. Nell’ambito del progetto, è stato realizzato uno sportello energia presso la sede di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta in Via Maria Ausiliatrice 45 Torino, aperto il lunedì dalle 14.00 alle 15.30 online all’email sportelloenergia@legambientepiemonte.it, mercoledì dalle 10.00 alle 13.00 in presenza e il giovedì dalle 15.00 alle 18.00 in presenza.

Secondo le stime dell’Istat contenute nel rapporto Oipe 2021 (Osservatorio italiano sulla povertà) e rielaborati dall’ufficio studi della Cgia (Associazione artigiani e piccole imprese) di Mestre, in Italia circa 4 milioni delle famiglie vivono nell’impossibilità di procurarsi un paniere minimo di beni e servizi energetici. Tra le 101.730 e 174.394 solo in Piemonte.
Ad affrontare l’attuale crisi energetica, e relativo caro bollette, sono anche le realtà del terzo settore. L’evento “Povertà energetica: come il terzo settore può rispondere alla sfida”, organizzato da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Forum del Terzo Settore Piemonte, nasce con l’obiettivo di dotare il terzo settore con degli strumenti per fronteggiare sia come ente individuale sia come supporto alla cittadinanza che il terzo settore copta nelle sue attività a vario titolo.

All’evento, moderato da Rubina Pinto, referente dello Sportello Energia ClimAction Piemonte, hanno partecipato: Anna Di Mascio, portavoce del Forum del Terzo Settore Piemonte, Alice De Marco, direttrice Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Antonio Cajelli, educatore economico-finanziario di Associazione Articolo 47, Stefano Bertuzzi, gruppo di lavoro Cura del creato della Diaconia Valdese.

La crisi energetica che stiamo vivendo oggi ha effetto su tutti gli aspetti della vita ed è figlia del modello energetico che il nostro Paese ha adottato sempre: la dipendenza dalle fonti fossili. La politica deve adottare misure stringenti per raggiungere la giusta transizione ecologica. Le associazioni devono tenere alta l’attenzione e cercare di trovare soluzioni che vadano incontro alle esigenze dei cittadini. Il nostro ruolo, insieme al Forum del Terzo Settore, deve essere proprio quello di accompagnare, informare e supportare.” dichiara Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

Un momento necessario di confronto tra le reti coinvolte nel Forum del Terzo Settore, che, come dichiarato da Anna di Mascio, portavoce del Forum, ha il compito e le capacità di costruire cultura, consapevolezza e coscienza del cambiamento climatico in tutti i suoi risvolti, non solo su quelli energetici.

Come presentato da Antonio Cajelli, è necessario, però, consumare meno ma, soprattutto, imparare a spendere meno attraverso l’informazione sugli strumenti che lo Stato mette a disposizione della cittadinanza attraverso il portale Arera.
Nel contesto in cui viviamo, di emergenza sociale e climatica, il fotovoltaico da appartamento rappresenta una soluzione – concreta, economica e di facile utilizzo – per ridurre la povertà energetica e produrre energia sostenibile. Nello specifico, ogni pannello fotovoltaico “da balcone” consentirebbe un risparmio in bolletta fino al 25% l’anno per i prossimi 20 anni ed eviterebbe l’immissione in atmosfera di 145Kg di CO2 all’anno, equivalenti alla quantità di CO2 assorbita da circa 10 alberi.
Grazie alla raccolta fondi avvenuta con #UnPannelloInPiù, Legambiente ha potuto acquistare ulteriori pannelli fotovoltaici. A Torino ne verranno donati altri 20 alle famiglie in difficoltà energetica e sociale, individuate in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Torino e alla rete di associazioni locali inserite nel Forum del Terzo Settore.

Grimaldi (Verdi Sinistra) al CPR con Thierno Balde: “Una ferita che non si rimargina”

“Purtroppo non possiamo rimarginare una ferita, quella terribile della famiglia di Moussa, ma anche quella che tutta la nostra comunità cittadina e nazionale dovrebbe sentire per la sua morte. Non lo può fare la visita di Thierno, con noi  nei luoghi dove suo fratello si è tolto la vita, non lo può fare la chiusura degli ospedaletti, luoghi di isolamento non previsti dalla normativa e per fortuna oggi non più usati. Non può farlo nemmeno una gestione più attenta ai diritti e ai bisogni dei trattenuti, perché i C.P.R. restano per la loro stessa natura spazi di privazione della dignità e dei diritti umani, dove sono trattenute persone che non hanno commesso alcun reato se non quello (amministrativo) di non possedere documenti. Continueremo a dire che vanno chiusi” – dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, che  ha visitato il CPR di Corso Brunelleschi insieme a Thierno Amadou Balde, fratello di Moussa Balde, e all’avvocata Lorenza Della Pepa.

Attualmente al Centro vi sono 130 trattenuti su una capienza di 140; circa 60 fra loro assumono terapie, tuttavia, nel corso degli anni e in seguito a tagli, il servizio medico è passato da 24 a 8 ore al giorno, quello psichiatrico a sua volta è stato ridotto drasticamente.

 

“Le condizioni materiali nella struttura restano critiche soprattutto in piena estate e in pieno inverno: dormire senza riscaldamento può essere un grande problema se non si ha una porta da settimane, anche per questo siamo stati qui ancora una volta e ci hanno garantito che domani attiveranno i riscaldamenti. Ma i trattenuti segnalano problemi anche per quanto riguarda la qualità dei pasti, l’accesso alle visite specialistiche e naturalmente alle telefonate” – prosegue Grimaldi. – “Sappiamo che in molti casi il problema è il regolamento del C.P.R. stesso, oltre alla legge, ma tutto ciò contribuisce al senso di ingiustizia che le persone vivono qui. Tanti avrebbero forse diritto a chiedere un permesso di protezione speciale ma non sanno di poterlo fare. La frustrazione e il dolore diventano velocemente fragilità psichica e la promiscuità può essere un fattore di rischio, come dimostrano gesti di autolesionismo, un tentativo di suicidio e un’aggressione di cui siamo venuti a conoscenza. Per quanto si possa divenire più attenti nel valutare l’idoneità di coloro che entrano, chi, una volta varcata quella soglia, non è vulnerabile?”.

Il Piemonte attende Papa Francesco

Conto alla rovescia per l’arrivo del Papa ad Asti.

Il Comune ha intanto annunciato l’intenzione di conferire al Pontefice la cittadinanza onoraria. La visita è in programma il 19 e 20 novembre. Sabato 19 il Pontefice arriverà a Portacomaro d’Asti per il compleanno della cugina novantenne Carla Rabezzana  (nella foto con Bergoglio)  e ad accoglierlo ci saranno anche gli altri cugini di Tigliole, Delia Gai e il marito Franco Travo. Il giorno dopo, domenica 20, ci sarà la messa alle 11 in Cattedrale, un giro in centro città e la sosta allo stadio. Prima della messa, l’itinerario prevede la partenza della Papamobile da piazza Catena, visto che Papa Francesco alloggerà in Vescovado, poi proseguirà lungo via Giobert, piazza Lugano, corso Alfieri, piazza Cairoli e via Caracciolo, per concludersi in piazza Cattedrale. Tutta l’area intorno alla Cattedrale sarà chiusa al traffico e imponenti saranno le misure di sicurezza. Dopo la celebrazione, che potrà essere seguita fuori della chiesa su un maxi schermo in piazza cattedrale, il Papa pranzerà in Vescovado. Nel menù risotto con i funghi, insalata russa e peperoni con la bagna càuda. Prima della partenza, il Pontefice farà tappa allo stadio dove saranno invitati bambini, ragazzi e famiglie.                 fr

“A score of emptiness”. Performance per Buddha10

ZHUO MENGTING

Martedì 8 novembre 2022 ore 18.30

MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

Il music public program nell’ambito della mostra Buddha10a cura di Chiara Lee & freddie Murphy, si apre con l’appuntamento dedicato a Zhuo Mengting e “A score of emptiness”, una partitura sonora site specific per acqua, oggetti amplificati e feedback, che esplora ciò che è là fuori e ciò che non può essere visto.

Zhuo Mengting è un’artista di base a Londra, originaria di Canton, Cina.

Fondendo corpo, suono, oggetti e luoghi, crea opere che emergono dal qui e ora, in forma di performance, installazioni partecipate e concerti. Il suo lavoro è stato presentato a livello internazionale, inclusi Regno Unito, Cina, Germania, Repubblica Ceca e Italia.

Zhuo indaga le politiche dell’ascolto ed esplora un linguaggio sonoro che traduca la risonanza in segnale e rumore. “A score of emptiness”, la sua performance site-specific per il MAO, si svilupperà a partire proprio dal concetto di risonanza. Giocando tra suoni minuscoli e amplificazione, traducendo spazi vuoti in segnale e rumore, l’artista presenterà un atto sonoro concettuale utilizzando i suoni del vuoto e la discordanza tra il vedere e l’udire.

 

 

Prenotazione obbligatoria a eventiMAO@fondazionetorinomusei.it .

Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

Aperto il quarto istituto diagnostico Cidimu

Per servizi specialistici nel campo della diagnostica e della telemedicina.

Torino –  È stato inaugurato ieri il nuovo Istituto Diagnostico del Gruppo CIDIMU di Torino, situato in via Botticelli 79/E, nella zona nord della città.

La struttura di circa 140 mq propone servizi diagnostici nel campo degli esami ultrasonici ed elettrofisiologici e dispone distrumenti in grado di assicurare esami di alta qualità, di minima invasività e di rapida esecuzione nel completo rispetto della persona.

L’istituto di via Botticelli propone ai suoi pazienti servizi infermieristici, visite specialistiche in loco e in telemedicina. Si tratta in realtà del primo Poliambulatorio reale e virtuale, nato anche al fine di ridurre i costi sanitari per i pazienti. L’Istituto offre, oltre alla televisita e ricetta telematica, anche il servizio di monitoraggio del paziente a distanza, direttamente a casa propria.

L’Istituto Cidimu di Via Botticelli, presso il quale opereranno circa 15 medici, risponde agli stessi requisiti che gli istituti del Gruppo Cidimuhanno svolto e svolgono dal 1982.

Abbiamo cominciato la nostra attività a Torino 40 anni fa e siamo molto orgogliosi di inaugurare proprio quest’anno il nostro quarto Istituto in città e il 14° del gruppo spiega il Dr. Ugo Riba, Presidente del Gruppo CIDIMU. L’obiettivo è di ampliarci sempre di più e offrire le tecnologie di ultimagenerazione e i servizi d’avanguardia anche nelle zone periferiche della città in modo di servire sempre più torinesi e i residenti dei comuni della zona Nord di Torino”.

Anche l’Istituto di via Botticelli sarà convenzionato con i principali fondi di categoria per la copertura sanitaria dei propri iscritti e con SSMS, la Società Sanitaria di Mutuo Soccorsonata a Torino nel 2013 e in grado di offrire delle cure sanitarie di alta qualità senza lista di attesa.

Il Gruppo di Istituti CIDIMU – R.I.B.A. nasce nel 1982 a Torino con l’intento di sviluppare la diagnostica con ultrasuoni, al tempo ancora poco diffusa e ben lontana dall’attuale sofisticazione ed importanza. Ha avuto il merito di portare in Piemonte e nel Nord Italia l’Ecodoppler, strumento all’epoca totalmente sconosciuto che, nel corso degli anni, è diventato uno dei più formidabili mezzi diagnostici disponibili in Medicina. Gli istituti si distinguono nel campo della Diagnostica per numerose eccellenze tecnologiche tra cui Risonanze Magnetiche particolarmente performanti in tutte le specialità e soprattutto nel campo degli ultrasuoni dove attualmente propongono le nuove tecnologie elastosonografiche. Attualmente il Gruppo consta di 14Istituti in 3 Regioni: Piemonte, Lombardia e Veneto.

Al via il progetto 365 gradi San Salvario reagisce

settembre 2022 – giugno 2023

Inaugura ufficialmente nella Giornata Mondiale contro il fascismo e l’antisemitismo

martedì 8 novembre ore 21 Cine Teatro Baretti

QUEL GIORNO TU SARAI

di Kornél Mundruczó

opening act: VIRGINIA E FILIPPO

con Olivia Manescalchi e Giancarlo Iudica Cordiglia

PORTO FRANCO e PILLOLE DI TEATRO AL CINEMA

L’8 novembre, in occasione della Giornata Mondiale contro il fascismo e l’antisemitismo, apre ufficialmente il progetto 365 gradi San Salvario reagisce.
Alle ore 21.00 di martedì 8 novembre si terrà il primo degli appuntamenti a calendario, un calendario che racconterà in 9 mesi una circoscrizione con molte anime, un luogo magico per i torinesi e per coloro che a Torino hanno deciso di trasferire le proprie vite e le proprie famiglie dal sud Italia e dal sud del mondo: San Salvario.

Nato dalla volontà di 8 Associazioni della circoscrizione 8 il progetto 365° San Salvario Reagisce è parte integrate del bando REACT: a partire settembre il quartiere di San Salvario reagisce a due anni di pandemia, reagisce al distanziamento, al silenzio e all’isolamento con una serie di attivazioni culturali programmate lungo un anno.
Associazione Baretti, Ass. Agenzia per lo sviluppo di San Salvario onlus, Associazione Mogoa, Cooperativa sociale Atypica, Associazione Nessuno, Cinema Teatro Maffei APS, Amici dell’Imbarchino APS, Circolo ARCI Sud hanno unito le forze e hanno creato un progetto trasversale che rispondesse alle linee guida del bando REACT e hanno ottenuto il cofinanziamento che permetterà alle 8 realtà di fare rete per un grande evento diffuso.
Il progetto prevede un programma di attività ed eventi di teatro, cinema, musica e interdisciplinari, realizzati in una pluralità di luoghi, spazi e orari, rivolti a differenti target di pubblico e in parte concepito e costruito in collaborazione con cittadini attivi e giovani artisti e performer. 365° SanSalvario Reagisce si rivolge a una pluralità di target: famiglie e bambini, anziani, giovani, cittadini di origine immigrata, persone in condizione di svantaggio socio-economico. Per questo il programma è articolato sia in iniziative ed eventi specifici per target di riferimento, sia in iniziative ed eventi generalisti e rivolti a target di pubblico differenti.

Il  primo appuntamento con le “Pillole di teatro al cinema”, brevi pièce teatrali che preludono a un film il cui soggetto verte sullo stesso tema. Al pubblico sono offerte quindi nella stessa serata due forme di spettacolo, con la possibilità di immergersi in una dimensione multidisciplinare, ricevendo un racconto affine attraverso due linguaggi espressivi diversi, quello performativo, e quello cinematografico. Questa XV edizione di Portofranco, stagione 2022-2023, prevede 5 appuntamenti nell’alveo del teatro e del cinema civile, inclusivo, sociale e di attualità, per testimoniare ancora una volta quel diritto semplice e inderogabile che è di tutti, in qualsiasi condizione di svantaggio, economico, culturale, sociale o fisico si trovi: il diritto a rintracciare una qualche forma di felicità. Questo primo appuntamento ha come argomento le leggi razziali in Italia. Il titolo della pièce teatrale è VIRGINIA E FILIPPO, un pezzo autorale con due attori. Virginia Montalcini, studentessa al Liceo D’Azeglio di Torino, fu espulsa dalla scuola all’indomani delle leggi razziali, venne poi costretta alla fuga con la famiglia verso le montagne della Svizzera. Catturata al confine, fu deportata ad Auschwitz, dove incontrò la morte. Filippo Acciarini, giovane socialista militante, di Torino, giornalista dell’ “Avanti” organizzò un giornale clandestino durante il fascismo, scrivendo ferventi articoli contro Mussolini e contro le leggi razziali. Fu catturato e deportato a Mauthausen, come schutzhaft, prigioniero politico. Due voci che si intrecciano per restituire la necessità della Memoria. A questa pièce, della durata di 20 minuti circa, seguirà la proiezione del film QUEL GIORNO TU SARAI di Kornél Mundruczó, la storia di una famiglia ebrea dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ai nostri giorni, attraverso le vicende di tre generazioni: una riflessione potente sulla memoria e sull’identità.

Botti e fuochi d’artificio: cosa si farà quest’anno per gli animali?

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Caro direttore,

il “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle maggiori sigle animaliste ed ambientaliste, è estremamente preoccupato per l’insensata tradizione che, dall’inizio di dicembre, fa risuonare in città le esplosioni di botti, petardi e fuochi pirotecnici vari, nonostante l’art. 9, comma 23, del “Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città“, n. 320 ne sancisca ormai da anni il divieto assoluto di utilizzo su tutto il territorio comunale.

Tale usanza, peraltro alquanto pericolosa e priva di qualsiasi valida giustificazione, che si intensifica con l’approssimarsi del Natale, raggiungendo l’apice a Capodanno, è fortemente nociva non solo per tutti gli animali, ma anche per moltissimi cittadini, principalmente per quelli più fragili e sensibili ai rumori, quali gli anziani, i bambini piccoli e gli ammalati.

Il fragore dei botti, infatti, scatena negli animali una naturale reazione di spavento e li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento e/o investimento. In caso poi di esplosioni a ridosso dell’animale, le conseguenze possono essere molto più drammatiche, causandone spesso il ferimento o la morte per le ustioni o per lo stesso spavento. Gli animali, inoltre, hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate, come gettarsi nel vuoto, divincolarsi spaventati, scavalcare recinzioni e fuggire in strada, mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella degli altri.

Per gli animali selvatici, poi, la mezzanotte del 31 dicembre è un vero incubo: il rischio maggiore riguarda gli uccelli che vivono nei pressi delle aree urbanizzate. Le improvvise detonazioni, infatti, determinano istintive reazioni di fuga negli uccelli che riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose, che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di loro, soprattutto per eventi traumatici derivanti dall’impatto in volo con strutture urbane (case, lampioni, automobili, ecc.).

Anche quest’anno, il Tavolo Animali & Ambiente  ha chiesto al Sindaco di Torino Lo Russo ed agli Assessori Tresso, Pentenero e Chiavarino che l’Amministrazione comunale intraprenda, al più presto, una idonea campagna informativa dei cittadini sull’esistenza di tale divieto, attraverso tutti i canali ritenuti utili (giornali, televisioni, radio, manifesti, ecc.), di sensibilizzazione, specialmente dei più giovani, sui rischi che si corrono utilizzando i vari botti e, allo stesso tempo, attui anche un costante e capillare controllo, mediante la Polizia Municipale, sul commercio degli artifici pirotecnici, specialmente nelle aree mercatali, per impedire la vendita di quelli illegali.

 

È stato sottolineato che tutta questa meritoria attività preventiva dovrà essere affiancata anche da quella sanzionatoria, da porre in essere di fronte a quei casi di chiara violazione del divieto, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini, per garantire a tutti di trascorrere le giornate in piena sicurezza. Che la Polizia Municipale si attivi !

Ovviamente si è anche chiesto che la stessa Amministrazione comunale eviti di organizzare per Capodanno uno spettacolo pirotecnico rumoroso e inviti anche altri Enti e Organizzazioni a non programmarli, senza concedere alcuna deroga a tale divieto!

Pertanto le associazioni del Tavolo Animali & Ambiente si augurano che il Comune accolga le suddette richieste, specialmente quelle relative al rispetto del divieto di utilizzo di ogni tipologia di botti, in particolare nell’approssimarsi del Capodanno, attraverso una idonea e capillare campagna di sensibilizzazione sull’argomento.

 

Per il “Tavolo Animali & Ambiente”

Marco Francone LAV Torino