ilTorinese

Baby gang a Torino, un fenomeno in crescita

Le baby gang a Torino protagoniste per l’ennesima volta, dopo il caso drammatico della bici lanciata ai Murazzi.   I carabinieri venerdi 10 febbraio, hanno arrestato un sedicenne e denunciato i suoi cinque complici per rapina aggravata, in piazza Vittorio Veneto, ai danni di un coetaneo. In sei, quasi tutti minorenni, hanno avvicinato la vittima con la scusa di chiedere una sigaretta. Poi, con la minaccia di un coltello, hanno rubato al ragazzo il telefono cellulare. Il ministro dell’Interno Piantedosi, a Torino per il Comitato sicurezza, ha detto che il problema baby gang non è da sottovalutare. Ci auguriamo che alle parole seguano i fatti.

Iniziativa degli artigiani per tutelare le carrozzerie

Consegnata la proposta di legge elaborata dalle associazioni di rappresentanza dei carrozzieri a favore del settore per superare la limitazione del mercato creata dalle Compagnie assicurative

 

In Piemonte si contano 2.600 carrozzerie artigiane che impegnano circa 8mila addetti

L’incontro in Regione è stato realizzato dal Presidente del Gruppo Regionale della Lega , Alberto Preioni.

 

L’iniziativa è stata occasione per consegnare la proposta di legge elaborata dalle associazioni di rappresentanza dei carrozzieri a favore del settore per superare la limitazione del mercato creata dalle Compagnie assicurative attraverso la rete delle imprese fiduciarie, ora allo studio dei Consiglieri regionali.

“L’approvazione dell’ordine del giorno a mia prima firma – dichiara il Consigliere Zambaia – sorto da una interlocuzione con la categoria, è una prima risposta per accendere i riflettori delle Istituzioni su una problematica che sta mettendo in ginocchio un intero comparto. Siamo al lavoro, a tutti i livelli istituzionali, per promuovere nuovi interventi legislativi per riaffermare la libera concorrenza tra le compagnie assicurative ed il settore dell’autoriparazione, per tutelare le piccole medie imprese e al contempo la qualità e la sicurezza delle riparazioni a favore dei consumatori”

L’analisi del consigliere regionale Michele Mosca delle dinamiche del settore ha portato anche ad acquisire ulteriormente la consapevolezza che occorre unire le richieste dei carrozzieri a quelle dei periti assicurativi che chiedono l’iscrizione in apposito albo, previo conseguimento dei requisiti necessari per svolgere l’attività di riconoscimento del danno e stima dell’intervento di ripristino del veicolo.

Altro elemento fondamentale emerso dal confronto è la terzietà del perito che è da tutelare nell’interesse del sistema, ma soprattutto nell’interesse del consumatore e a tutela della sicurezza stradale.

“Oggi le compagnie assicurative – ha aggiunto il Consigliere Mosca– stanno impiegando esuberi degli uffici amministrativi per fare le perizie dei danni subiti dai clienti.”

Relativamente alla proposta di legge, Confartigianato Imprese Piemonte ha evidenziato come il comparto delle Carrozzerie stia attraversando una fase molto critica, perché è a rischio la sua stessa sopravvivenza.

“Oltre alla crisi energetica e al rincaro dei materiali di ricambio – ha denunciato Loredana Porcelli, Presidente del Gruppo Regionale Carrozzieri di Confartigianato Imprese Piemonte – che hanno ulteriormente limato i margini di redditività delle imprese del comparto, la maggior parte delle stesse si ritrovano nell’ormai annosa situazione di dover subire passivamente un contesto di mercato caratterizzato da abuso di posizione dominante, perchè di fatto di tale si tratta considerati i comportamenti scorretti messi in atto trasversalmente da più Compagnie assicurative, oltre che da un abuso di dipendenza economica che le stesse Compagnie pongono in essere nei confronti delle imprese di carrozzeria convenzionate.”

Le Compagnie assicurative – ha aggiunto Mattia Basile, associato di Confartigianato e consulente tecnico – da un lato, attraverso la canalizzazione forzata dei sinistri a beneficio delle carrozzerie convenzionate, messa in atto sia con strategie di marketing che condizionano negativamente la libera scelta della carrozzeria da parte dell’assicurato (es. contatti di call center o agenti di assicurazione, allungamento dei tempi liquidativi, applicazione di diverse dinamiche liquidative), sia con l’applicazione nei confronti dell’assicurato di condizionamenti contrattuali che ne inficiano la libertà di scelta (es. presenza di maggiori franchigie o clausole vessatorie in presenza di carrozzerie scelte dall’assicurato), e dall’altro, attraverso l’applicazione alle imprese di carrozzeria convenzionate di tariffe di mano d’opera capestro, stanno mettendo in ginocchio l’intero mercato dell’autoriparazione che interviene a seguito di sinistro del mezzo.”

Tale situazione di mercato, che si è consolidata nel corso di quest’ultimo decennio, ha prodotto come diretta conseguenza una grave lesione della libera concorrenza, in cui le imprese non convenzionate si trovano in una situazione in cui si vedono sottrarre commesse di lavoro di clienti o potenziali clienti perché indotti da scelte forzate a rivolgersi altrove, con forte riduzione della propria attività lavorativa e dei margini di redditualità che le stanno conducendo verso la cessazione della loro attività.

Confartigianato Imprese Piemonte ritiene che l’unico modo per sanare la distorsione del mercato e ripristinare la libera concorrenza sia quello di prevedere espressamente il divieto alle Compagnie di Assicurazione di fare ricorso in polizza a clausole contrattuali che contengano condizioni di liquidazione o franchigie differenziate in relazione all’affidamento dei lavori di autoriparazione ad imprese indicate dalle compagnie medesime, nonché prevedendo la nullità di clausole contrattuali che incidano sull’integrità del risarcimento del danno.

E la proposta di legge, che sarà veicolata al Parlamento Nazionale va proprio in questa direzione.

Tovaglieri (Lega): “Sinistra vota per euro-patrimoniale sulla casa”

«Centrodestra unito anche in Europa per difendere gli interessi dell’Italia contro la direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici, approvata nella commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo anche grazie ai voti di Pd e Verdi che, col sostegno dei Cinque Stelle, hanno detto sì all’euro-patrimoniale mascherata sulla casa, misura che rischia di impoverire le famiglie e di mettere in crisi il settore dell’edilizia. 

La Lega si è espressa contro la direttiva, per difendere gli interessi e il portafogli degli italiani, già colpiti duramente da pandemia, caro energia e inflazione. Ora siamo pronti ad alzare le barricate in plenaria, dove porteremo nuovamente le preoccupazioni delle categorie interessate dalla direttiva, finora ignorate da Bruxelles, chiedendo innanzitutto uno slittamento delle scadenze e incentivi al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici in sostituzione degli obblighi attualmente previsti».

 

Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), componente della Commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo, relatrice di minoranza della direttiva sull’efficienza energetica degli edifici per il gruppo Identità e Democrazia.

Una settimana di appuntamenti e iniziative a Nichelino

 

Fino al 23 febbraio 2023

 

Truffe agli anziani. Come difendersi | 13 febbraio 2023 Quartiere Juvarra

Gli incontri dedicati a prevenire le truffe ai danni delle persone anziane proseguono con il “recupero” di lunedì 13 febbraio 2023 alle 17.00 presso il Quartiere Juvarra (via XXV Aprile, 127/129), con la Tenenza dei Carabinieri di Nichelino e l’Amministrazione Comunale, aperto a tutti i cittadini del quartiere.

Intervengono: Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino; Giorgia Ruggiero, Assessora alla Terza Età e alla Rete dei Quartieri; Maurizio Piccione, Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Nichelino. Modera: Michele Pansini

 

Presentazione del libro “Storie di vita e di cammini”

Nell’ambito degli incontri organizzati alla Biblioteca G. Arpino (via F. Turati 4/8) in collaborazione con UNI3 Nichelino, lunedì 13 febbraio alle 18.00, 𝗕𝗿𝘂𝗻𝗼 𝗭𝗮𝗿𝗼 presenta il libro 𝙎𝙩𝙤𝙧𝙞𝙚 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙢𝙢𝙞𝙣𝙞.

Ingresso gratuito.

 

Festa di San Valentino per la terza età

Martedì 14 febbraio alle 16.15, pomeriggio danzante al Centro Sociale “Nicola Grosa” (via Galimberti,3) dedicato agli over 55.

 

Elezioni del Comitato di Gestione del Centro sociale “Nicola Grosa”

Sabato 18 febbraio dalle 8.00 alle 17.00 tutti i nichelinesi over 55 potranno votare per il rinnovo del Comitato di Gestione recandosi presso il Centro “Nicola Grosa” di via Galimberti 3.

Per esprimere il proprio voto è necessario essere tesserati presso il Centro e residenti a Nichelino. Il tesseramento è gratuito e può anche avvenire contestualmente alla votazione.

 

Carnevale Incantato – Letture in maschera

Sabato 18 febbraio alle 10.30 alla Biblioteca civica G Arpino (via F. Turati 4/8) per Sabati Incantati 2022 – 2023, letture per bambini da 0 a 11 anni a cura dell’Associazione Città Incantata, “Carnevale incantato” – letture in maschera.

Ingresso libero. Info: biblioteca@comune.nichelino.to.it

 

“Mammografia ed Ecografia Gratuita”

Iniziativa proposta da WelfareCare dedicata alla prevenzione del tumore al senodomenica 19 febbraio dalle 9.00 alle 18.00, con una pausa dalle 13.00 alle 14.00, in Piazza di Vittorio.

Quali sono i requisiti per partecipare?

– Avere un’età compresa tra i 35 ed i 49 anni al momento della prenotazione e della visita

– Non aver effettuato mammografie negli ultimi 12 mesi

– Abitare a Nichelino

– Non essere già inserita nei protocolli di screening del SSN (anche per familiarità)

Come effettuare la prenotazione?

Le prenotazioni saranno disponibili a partire dal 10 febbraio su https://www.welfarecare.org/prenota/

 

Viaggio al confine orientale

C’è tempo fino al 22 febbraio per iscriversi al “VIAGGIO AL CONFINE ORIENTALE: STORIA E MEMORIA PUBBLICA DEL NOVECENTO”

L’Assessorato alle Politiche Giovanili della Città di Nichelino promuove e sostiene il progetto “VIAGGIO AL CONFINE ORIENTALE: STORIA E MEMORIA PUBBLICA DEL NOVECENTO”: un progetto rivolto ai giovani cittadini di età compresa tra i 18/35 anni e residenti in Nichelino orientato alla valorizzazione, sensibilizzazione e informazione sui temi delle violenze al confine orientale e l’esodo ed esuli del Piemonte nel corso del XX secolo, comprendente un viaggio per approfondire i temi legati alla guerra, alle politiche di confine e agli spostamenti forzati della popolazione.

La Città di Nichelino affida il percorso in oggetto al Dott. Enrico Agostino Miletto, Dottore di Ricerca in Scienze Storiche, archeologiche e storico-artistiche e Ricercatore Universitario in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino, in collaborazione con Agenzia di Viaggi Solidali di Torino.

Il progetto si articola in due incontri formativi di preparazione al viaggio centrati sulle tematiche del confine orientale italiano, con particolare attenzione al periodo storico compreso tra la prima guerra mondiale e le foibe giuliane (1915/1945) e al tema dell’esodo e dei profughi giuliano-dalmati.

Il percorso prevede un viaggio della durata di 4 giorni, da effettuarsi con trasporto con bus privato, che comprende la visita della Città di Fiume e del memoriale di Podhum in Croazia, l’escursione sull’isola di Rab, le visite del campo di concentramento di Arbe, della Risiera di San Sabba e della Foiba di Basovizza. Il viaggio si svolgerà, salvo cause di forza maggiore, dal 6 al 9 aprile 2023.

La quota totale di partecipazione è di Euro 130, e comprende il viaggio A/R in bus, il pernottamento in trattamento mezza pensione con bevande escluse, sistemazione per gli studenti in camera doppia/per gli accompagnatori in camera singola, la tassa di soggiorno, il traghetto A/R per l’isola di Rab, l’assicurazione medica, un accompagnatore storico/mediatore culturale per tutta la durata del viaggio.

Per maggiori informazioni e iscrizionihttp://www.informagiovaninichelino.it/viaggio-al-confine-orientale/

 

Città di Nichelino online:

Web www.comune.nichelino.to.it

Facebook https://www.facebook.com/Cittanichelino

Rai Torino, Sanremo 2023 “accessibile” ai non udenti

MED-EL: inclusività e tecnologia “accessibile” per migliorare la vita di tutti

MED-EL ha collaborato nuovamente con RAI per rendere accessibile la finale del 73° Festival di Sanremo anche al pubblico non udente

Prosegue la collaborazione tra RAI e MED-EL per includere attraverso la musica.

Sabato 11 febbraio, in occasione della serata conclusiva del Festival di Sanremo 2023, si è tenuto l’evento “Sanremo Accessibile” presso il Centro di Produzione RAI di Torino. MED-EL ha messo a disposizione dei partecipanti una tecnologia innovativa che ha permesso a tutti gli ipoacusici presenti di ascoltare la musica senza distinzione di tecnologia, brand o tipologia di sordità.

Il sistema Lola, sviluppato da MED-EL e Jacoti, è stato utilizzato in collaborazione con RAI durante l’Eurovision Song Contest di Maggio 2022. Grazie al supporto di APIC, del Dipartimento di Otorinolaringoiatria Universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino e di Otofit Torino, è stato allestito il Centro di Produzione RAI con una tecnologia completamente “open” con bassissimi tempi di latenza ed alta qualità sonora.

“Connettere le persone con problemi di udito alla magia della musica è parte del nostro lavoro.

Fin dal primo impianto cocleare nel 1977, MED-EL innova le sue tecnologie e assiste ogni singolo paziente per offrire un udito sempre più vicino a quello naturale. Vogliamo che possano apprezzare ogni nota e percepire anche i minimi dettagli delle loro canzoni preferite.

Rendere Sanremo accessibile, vuol dire celebrare tutte le persone che affrontano la sordità e dar loro la possibilità di godersi la musica al meglio” afferma Gionata Conni, Marketing Manager di MED-EL Italia.

La finale del Festival di Sanremo è solo uno degli appuntamenti che vede MED-EL impegnarsi concretamente per permettere a chi soffre di ipoacusia di partecipare a grandi eventi musicali.

Nell’ultimo anno, oltre all’evento Eurovision Song Contest Accessibile, MED-EL ha organizzato il Sound Sensation Festival di Vienna: il più grande evento musicale pensato per la community dei portatori di impianti uditivi.

Tutte queste iniziative dimostrano l’impegno di MED-EL nel migliorare le vite dei propri pazienti: la musica ha un ruolo di grande importanza nei percorsi di riabilitazione uditiva successivi all’impianto cocleare. Sono ormai numerosi gli studi scientifici che sottolineano come la musica sia uno strumento logopedico in grado di stimolare le capacità cognitive associate all’udito, migliorando i risultati del percorso riabilitativo dopo l’intervento.

Marciapiedi sporchi La proposta in Circoscrizione: dna per risalire ai cani

Se i proprietari dei cani non si convinceranno con le buone a raccogliere le deiezioni dei propri cani, saranno le deiezioni stesse a rivelare chi le ha lasciate per strada. L’idea del consigliere di Circoscrizione 4 Raffaele Marascio (Capogruppo Fratelli d’Italia), è di far effettuare sulle deiezioni canine test del Dna per risalire ai proprietari dell’animale. E multarli.

Per far fronte a un disagio che ormai infastidisce da tempo diversi cittadini, costretti spesso a calpestare le feci dei cani non raccolte, arriva dunque una nuova proposta che nei paesi del Nord Europa ha già dato i suoi frutti.

“Il problema delle deiezioni canine non raccolte su strada inizia ormai a infastidire sempre più cittadini, spesso costretti a fare lo slalom per strada per evitare di calpestarle. Conosco inoltre diverse persone in sedia a rotelle che si trovano spesso le ruote o nel peggiore dei casi le mani sporche, ma penso anche all’ipovedente o ai bambini che usano il trolley per andare a scuola. E’ arrivato il momento di dire basta alla maleducazione. Dopo diverse campagne di sensibilizzazione sul tema, la storia non sembra essere cambiata e le strade della nostra città continuano a versare in una situazione di sporcizia indecente a causa di questo problema” – dichiara Raffaele Marascio, promotore della proposta, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4 – “In molti paesi del Nord Europa viene adottato lo strumento del Test del DNA che permette di risalire dalla deiezione lasciata su strada al cane e di conseguenza al padrone. Generalmente è previsto che il proprietario o il detentore di un cane debba provvedere a far identificare e registrare l’animale, generalmente dal secondo mese di vita, mediante l’applicazione di un microchip. Lo strumento prevede la creazione di una banca genetica dei cani residenti sul territorio comunale, con la formazione di un database in cui ad ogni microchip è attribuita la genotipizzazione, che consente sia di fronteggiare il problema del decoro urbano e della salute pubblica, sia di rintracciare i cani e i loro padroni, in modo tale da provvedere a sanzioni pecuniarie in caso di trasgressione” – continua – ” Nei Comuni italiani dove questa sperimentazione è stata attivata si è ridotta notevolmente la presenza di deiezioni canine non raccolte su strada. I test potrebbero essere effettuati dalle guardie zoofile per poi portarli alle Asl dopo la stipula di un accordo” – prosegue – “Ho presentato una mozione che verrà discussa in Consiglio con cui si impegna il Presidente a farsi promotore di questa sperimentazione presso la Città di Torino e l’Assessorato competente. Speriamo vivamente che la proposta venga accolta, anche nell’interesse degli stessi proprietari dei cani disciplinati, che più volte si sono lamentati di chi trasgredisce alle regole. Il test del Dna non mente e può inoltre essere anche uno strumento per scoprire se il cane ha delle malattie e curarle”. – conclude.

Il PAV, uno dei parchi d’arte più belli d’Italia

A Torino il sito espositivo all’aperto con uno spazio interattivo.

Nato nel 2008 per volontà dell’artista Pietro Gilardi si trova nel quartiere Filadelfia, nella nostra bella capitale subalpina.

Diretto da Enrico Bonaparte, il Parco Arte Vivente (PAV) è composto da un sito espositivo open air e un museo interattivo dalla vocazione sociale intesa come luogo d’incontro e come laboratorio di esperienze legate al dialogo tra arte e natura, tra biotecnologie ed ecologia, tra artisti e pubblico.

Il Parco occupa uno spazio 23.000 mq, di quella che una volta era un’area industriale, sia con opere permanenti come Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006), il Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), che ospitando mostre temporanee e accogliendo altri interventi negli spazi esterni, immersi nel verde, e nei locali interni.

Il tema originale e dominante che ha dato anche il nome al Parco, ovvero l’Arte Vivente, è “una declinazione delle tendenze contemporanee” come la Bioarte, la Biotech, l’Arte transgenica e l’arte biologica. Le sperimentazioni sono realizzare attraverso materiali organici e inorganici, “ la vita, con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche, è indotta anche attraverso mezzi biotecnologici”.

Molto interessante è il coinvolgimento del pubblico attraverso workshop e seminari condotti dagli artisti stessi. “Il programma propone itinerari di conoscenza teorica e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi”.

Torino ancora una volte si distingue per l’avanguardia, per la creatività e per la capacità di trasformarsi. In questo caso un’area abbandonata destinata all’oblio e, probabilmente, anche al degrado, grazie ad una perspicace intuizione, è stata destinata all’arte, alla natura e al coinvolgimento attivo della gente attraverso un piano di diffusione culturale sociale. Questo è un ottimo esempio, un modello da seguire per convertire il decadimento in bellezza, il brutto in armonia, il vecchio in un nuovo promettente e al servizio del sapere.

MARIA LA BARBERA

PAV

Centro sperimentale d’arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it

L’alta pressione favorisce la siccità Non è prevista pioggia nei prossimi giorni

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Il robusto campo di alta pressione, solido almeno fino a metà della  settimana, come  prevede Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) non consentirà alcuna precipitazione su Torino e Piemonte. Lo zero termico si registra a quota 3.000 metri.  Nella notte in pianura e sulle colline minime meno rigide rispetto alle notti precedenti: -0.5 nel centro di Torino. Ieri massime a 14-15 gradi in pianura e anche oggi e domani prosegue il bel tempo.

(Foto Fabio Liguori)

 

 

Verso la rinascita di Torino Esposizioni

Un altro passo avanti verso la rinascita del grande complesso di Torino Esposizioni.

Il Consiglio comunale ha approvato con 39 voti una deliberazione, presentata in aula dalla vicesindaca Michela Favaro. Il provvedimento consente di allineare il progetto complessivo di riallestimento dell’area con i dettami del Piano Regolatore Generale, dando via libera ai necessari interventi di ristrutturazione, compresa l’eliminazione di elementi architettonici aggiunti in tempi recenti ed estranei al progetto generale. Allo stesso tempo, l’atto rende le destinazioni d’uso compatibili all’insediamento dei nuovi servizi.

Lo storico polo fieristico torinese verrà infatti ristrutturato, rispettando i vincoli della Soprintendenza ai Beni architettonici, per ospitare la nuova sede della Biblioteca Civica centrale. Il trasloco sarà anche occasione per l’organizzazione di una biblioteca rinnovata non solo negli spazi, ma nelle stesse modalità di fruizione, con ampi spazi riservati ai frequentatori più piccini, una caffetteria e una sala conferenze, utilizzabili anche al di fuori degli orari di apertura della Biblioteca Civica.

Oltre alla nuova biblioteca dei torinesi, nel quadrilatero compreso tra corso Massimo d’Azeglio, via Petrarca e il Parco del Valentino troveranno posto una trentina di aule didattiche del Politecnico, con spazi di studio e socializzazione. Il Politecnico occuperà gli attuali Padiglioni 1, 3A e 3B.

In più, sarà oggetto di riqualificazione anche il Teatro Nuovo, sul quale sono in corso le necessarie verifiche con la Soprintendenza. Il progetto che ridisegna l’intera area di Torino Esposizioni, nei giorni scorsi, era stato illustrato alle commissioni Urbanistica, Patrimonio e Cultura.

La deliberazione è stata approvata dopo gli interventi dei consiglieri Tony Ledda, Lorenza Patriarca, Andrea Russi, Giuseppe Catizone, Silvio Viale, Andrea Tronzano e Pierlucio Firrao. Il sindaco Stefano Lo Russo ha poi chiuso la serie degli interventi, esprimendo soddisfazione per l’ampio consenso realizzatosi intorno a un progetto complesso, legato anche al prospiciente Parco del Valentino e in gran parte finanziati dal PNRR. Tutti i consiglieri e consigliere intervenuti, con sfumature differenti, si sono espressi in sostegno del progetto di recupero, sviluppatosi nell’arco di più mandati amministrativi.

 

Senza troppa convinzione lo “Sguardo” di Massimo Popolizio

Sino a domenica 19 febbraio al Carignano il testo di Miller

L’origine fu un fatto di cronaca che lo colpì profondamente, una vicenda familiare di torbidi affetti nata tra gli immigrati italiani di Brooklyn. Una vicenda che spinse Arthur Miller a trasportarla sul palcoscenico, “A View from the Bridge” arrivò a New York nel 1955 nella versione in un atto unico e l’anno successivo a Londra in quella in due atti, per la regia di un Peter Brook arrivato alla soglia dei quaranta.

Nel gennaio del 1958 Luchino Visconti ne fece con la coppia Stoppa/Morelli un capolavoro e nove anni dopo il mitico Raf Vallone accattivante e gioviale, che sembrava avere da sempre il personaggio di Eddie Carbone nel sangue e che in quelle stesse vesti aveva già affrontato i palcoscenici parigini (ancora Brook regista) e lo schermo (con la regia di Sidney Lumet), propose un’edizione italiana al fianco di Alida Valli. In tempi assai più prossimi a noi, lo Stabile torinese, Valerio Binasco regista e interprete, aveva messo in cantiere nel maggio 2020 una sua messinscena di “Uno sguardo dal ponte”, ma poi la pandemia azzerò tutto e lo spettacolo fu annullato e del tutto taciuto nelle successive stagioni dai responsabili. Oggi, con l’etichetta Compagnia Umberto Orini – Teatro di Roma Teatro Nazionale – Emilia Romagna Teatro ERT Teatro Nazionale, Massimo Popolizio propone ancora una volta, nella doppia veste di regista e interprete, con la traduzione di Masolino d’Amico, la tragedia dell’”onesto” Eddie, del suo affetto innaturale verso la giovanissima nipote, dell’accoglienza a Marco e Rodolfo, parenti della moglie e immigrati irregolari, dell’astio e del rancore che giorno dopo giorno lo catturano, del cambiamento e del tradimento, della denuncia alle autorità, della vendetta finale immersa nel sangue.

Ad assistere allo spettacolo sul palcoscenico del Carignano (per la stagione del nostro Stabile, repliche sino al 19 febbraio), immerso nella scena poveramente stilizzata di Marco Rossi – un tavolo, qualche sedia e i semplici mobili di casa, più all’esterno reti metalliche e una gru sul fondo e un angolo per le apparizioni degli altri scaricatori di porto, tutto male utilizzato -, ti chiedi se abbia ancora senso portare allo spettatore degli anni Duemila un simile sanguinoso fatto di cronaca, se si possa ancora parlare di “grande affresco sociale”, se si voglia a ogni costo scomodare la tragedia greca: o se al contrario tutto quanto sia da ridurre ad una semplice, certo tragica, tragedia circoscritta nei contorni familiari. In scena un antieroe, ma solidissimo, continua ad apparire Eddie, innalzatosi a combattere contro la crudeltà del destino, morbosamente colpito dagli abiti e dal taglio di capelli e dal ballo di Caterina, offeso da una nuova morale che avanza, dall’amore tra due ragazzi che arriva a invadere un suo credo personale e una sua passione. Ne rimarrà schiacciato.

Popolizio guarda agli apporti del passato e altresì, in special modo con l’avanzare della tragedia, osserva con occhio cinematografico la vicenda, si rende perfettamente conto che “Uno sguardo” è già, sin dall’inizio, una sceneggiatura a pieno titolo, che ci sono scene concrete sfumate nel buio e stacchi precisi e “primi, secondi piani e campi lunghi”. Ma forse non è del tutto sufficiente il correre di un treno in quell’immagine/cinema in bianco e nero o il gran rumore dello sferragliare per vivacizzare un’azione, per renderla più vicina a noi, per portarla fuori dalle pareti di un palcoscenico: come non basta negli ultimi istanti il frammentarsi nervoso del racconto per affermare ancora una volta il precipitare cruento degli eventi e la loro tragicità. Con le canzoni ricostruisce le radici di quel gruppo di persone, con una certa buona dose di furbizia poiché parecchio si tinteggia di folclore a sottolineare un passato vissuto in terra di Sicilia. Quanto a Popolizio interprete – come regista (anche lui) “onesto” narratore, più disposto a badare alla fisicità che all’introspezione di alcuni interpreti, con qualche debolezza e linearità nell’immergersi nello sconcerto di tutti: che sono Valentina Sperlì, Michele Nani come avvocato Alfieri a commentare e a vivere l’intera storia, Raffaele Esposito, Lorenzo Grilli e Gaja Masciale, lei sì convincente Caterina – s’affida a certi sfilacciamenti del personaggio, a certe immagini da marionetta scomposta che dovrebbe ispirare ad una componente di debole divertimento: di rado ahimè arriva in platea il ritratto dell’artefice e della vittima unite insieme, la grandezza di un uomo e il suo completo sgretolarsi a terra. E pare che i 90’ della serata si snodino senza troppa convinzione. Anche il pubblico al termine si riduce a poche chiamate e ad applausi che per il testo di Miller e la sua storia ci saremmo aspettati ben più sonori e prolungati.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Yasuko Kageyama