ilTorinese

Spari nella notte. I Carabinieri trovano arsenale in casa

È accaduto ieri sera, attorno alle 22.00, quando un quarantacinquenne di Locana (TO),
residente in località Boschietto, ha dato l’allarme al n.u.e. 112 in quanto erano stati esplosi quattro colpi d’arma da fuoco contro la sua abitazione. I Carabinieri della locale stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ivrea (TO), con un’indagine lampo hanno riscostruito la dinamica del fatto: sulla base degli indizi raccolti con attività tecnica e testimoniale, hanno rivolto la loro attenzione verso un quarantaseienne della zona, noto alle forze di polizia, fra l’altro sottoposto alla prescrizione dell’obbligo di permanenza in abitazione nell’orario notturno. L’uomo parrebbe aver agito per futili motivi riconducibili al deterioramento dei rapporti personali fra i due e, peraltro, del tutto sproporzionati.
Alla luce di ciò, appurata la sussistenza di gravi indizi a carico dell’uomo, i militari dell’Arma, coadiuvati da una squadra delle “API” (Aliquote Primo Intervento del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Torino) e delle unità Cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi, si sono recati presso il suo domicilio per arrestarlo. La successiva perquisizione domiciliare ha dato esiti sorprendenti e i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato un piccolo arsenale:
– Una pistola “BERETTA” mod. 34 cal. 9 irregolarmente detenuta con relativo munizionamento (compatibile con i bossoli repertati nei pressi dell’abitazione della vittima);
– Una pistola “PEDERZOLI ITALY” cal. 45 irregolarmente detenuta;
– Un fucile ad avancarica, anch’esso di provenienza illecita;
– Una bomba di mortaio, scovata dall’unità cinofila di Volpiano, successivamente messa
in sicurezza e rimossa dagli Artificieri Antisabotaggio.
L’uomo, gravemente indiziato dei reati di “porto abusivo di armi e munizionamento” nonché
di aver esploso i colpi contro l’abitazione della vittima, è stato arrestato e accompagnato presso il Carcere di Ivrea (TO), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria eporediese.

Bardonecchia, Giochi Universitari in mostra

Inaugurata al Palazzo delle Feste, a Bardonecchia, la mostra “From a noble past to a brighter future “, in vista dei Giochi Mondiali Universitari del prossimo mese di gennaio.

 

A tagliare il nastro della mostra, che resterà aperta fino al prossimo 17 settembre, il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti, il presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Ciro Sciretti ed il rettore del Politecnico Stefano Corgnati.

Star dell’inaugurazione la mascotte ToTag, che, al termine, si è concessa una passeggiata in via Medail, tra selfie, scatti ed abbracci.

 

“Meccanica Agricola” protagonista a Saluzzo

A fine agosto ritorna la “Mostra Nazionale” nell’antica Capitale del Marchesato

Dal 31 agosto al 2 settembre

Saluzzo (Cuneo)

La macchina organizzativa sta riscaldando i motori. L’appuntamento è, infatti, per l’ultimo giorno dell’estate meteorologica, a Saluzzo (Cuneo), dove, da sabato 31 agosto a lunedì 2 settembre, l’area espositiva di 40mila metri quadrati del “Foro Boario” (via Don Giacomo Soleri, 16), tornerà ad essere teatro della “Mostra della Meccanica Agricola”, giunta quest’anno alla 77^ edizione locale e alla 16^ edizione “Nazionale”. Organizzata, come sempre, dalla “Fondazione Amleto Bertoni” e dalla “Città di Saluzzo” in collaborazione con le aziende del settore – Supertino, Vaudagna, Olimac – ed “eVISO” (azienda innovativa saluzzese, specializzata nella fornitura di energia elettrica e gas), la tradizionale rassegna di fine estate si inserisce tra gli eventi della grande “Festa Patronale di San Chiaffredo”, che dal 29 agosto al 5 settembre, offrirà al pubblico una settimana ricca di musica e di spettacoli. La frutticoltura, l’innovazione nella meccanizzazione, l’allevamento della razza bovina “Frisona”, la produzione e la lavorazione del legno saranno anche quest’anno i protagonisti della Fiera, che vanta 550 stand espositivi e garantisce l’opportunità di incontrare i protagonisti del settore primario, che da sempre caratterizzano il paesaggio agricolo della pianura e delle valli del Monviso.

Ad aprire i giochi saranno, sabato 31 agosto, la 51^ “Mostra Regionale Bovini Razza Frisona Italiana” ed il 19° “Junior Show Regionale”, due iniziative organizzate da “Ara Piemonte” (“Associazione Regionale Allevatori”) per presentare, come si deve, la razza bovina “Frisona Italiana” ed il comparto dell’allevamento da latte, occasione imperdibile per approcciarsi alle migliori “vacche lattifere” della nostra regione.

Interessante novità della nuova edizione, la presenza di “Datameteo Educational” (la prima Scuola “no profit” di “meteorologia esperienziale” nata nel 2021 con sede a Busca di Cuneo) e Andrea Vuolo (il “Signore del tempo” della “TGR Piemonte”) che, sempre sabato 31 agosto, risponderanno alla domanda “Che cos’è il rischio meteorologico, quale impatto sta avendo sul nostro territorio, come interagiscono i segnali del tempo in questi scenari?”. A seguire l’intervento di “Fondazione Agrion– Agricoltura Ricerca Innovazione” ed una degustazione dei prodotti che rendono unica la tradizione culinaria delle “Terre del Monviso”, mentre un ospite d’eccezione (?) illustrerà ricette del territorio salutari e assolutamente facili da realizzare.

Domenica 1 e lunedì 2 settembre sarà dato ampio spazio a professionisti, famiglie e curiosi. Sempre in tema di “confronto”, lunedì 2 settembre sarà la volta di “Uncem Piemonte” (“Unione Nazionale delle Cominità e degli Enti Montani”) che proporrà una “tavola rotonda” per continuare a parlare di “agricoltura” e problematiche ad essa correlate.

Promettono gli organizzatori: “Il ‘Foro Boario’ sarà una piazza dove lavoro ed intrattenimento si daranno il cambio, sempre all’insegna della tradizione territoriale”.

Per info: “Fondazione Amleto Bertoni – Città di Saluzzo”, piazza Montebello 1, Saluzzo (Cuneo); tel. 0175/43527 o www.fondazionebertoni.it

Nelle foto: immagini di repertorio

Controlli dei carabinieri a Porta Palazzo, Aurora e piazza Bengasi

 

Continuano, in maniera massiccia, i servizi di controllo del territorio nelle “aree sensibili” della città da parte dei carabinieri dell’Arma territoriale.

nella nottata fra il 20 e il 21 agosto, in zona “Porta Palazzo”, i Carabinieri delle Compagnie Oltre Dora e San Carlo, con ausilio dei Cinofili di Volpiano (TO) hanno effettuato un controllo massivo dell’area con risultati rilevanti:
– ⁠un arresto di un cinquantenne straniero sul quale pendeva un ordine di carcerazione;
– ⁠un deferimento di un ventisettenne per oltraggio a pubblico ufficiale perché, senza motivo apparente, ha ingiuriato i militari operanti mentre transitavano nei pressi di via Fiocchetto;
– ⁠sequestro a carico di ignoti di alcune dosi di hashish e metanfetamina, trovate occultate nelle aiuole dei giardinetti nei pressi di Lungo Dora Savona;
– ⁠controllo e identificazione di 22 persone.

Nella nottata successiva i controlli sono stati estesi alla zona “Aurora” dove sono stati controllati due esercizi pubblici e identificate 9 persone, senza rilevare violazioni; peraltro in corso Giulio Cesare, con ausilio delle unità cinofile, sono state segnalate rinvenute e sequestrate varie dosi di hashish, nascoste all’interno dei cassonetti per la raccolta rifiuti.

Sempre mercoledì in orario serale, i Carabinieri della Compagnia di Moncalieri (del nucleo radiomobile e della sezione operativa) e della Stazione Torino Lingotto hanno effettuato un controllo stringente di Piazza Bengasi (operando da più lati) per fronteggiare il fenomeno dello spaccio, con conseguente:
– due deferimenti in stato di libertà per possesso di sostanza stupefacente (hashish poi sequestrato);
– ⁠controllo di una trentina di persone a bordo di 9 veicoli con un ritiro di patente di guida per violazioni amministrative.

A Camerana per il Festival Greenfields

Tre giorni immersi nella natura e nella musica elettronica  dal 23 al 25 agosto

 

Ritorna a Camerana, ad appena un’ora di auto da Torino, il festival Greenfields di musica elettronica da venerdì 23 a domenica 25 agosto prossimi.

La kermesse comprende tre serate di festa con artisti italiani e internazionali, che coincidono con tre giornate di benessere immersi nella natura che circonda questo magico angolo del Cuneese. L’iniziativa è giunta alla sua seconda edizione e si svolge al rifugio La Pavoncella, in località San Giovanni Belbo 1. La distanza è minimale anche dalla Liguria, appena 25 minuti in auto da Finale Ligure.

Gli organizzatori hanno spiegato che si tratterà quasi di una magica bolla di sapone, in cui entrare e rimanere sospesi circondati da un paesaggio magico, con molte possibilità offerte, dallo scatenarsi in pista, alla possibilità di godere di massaggi di benessere e passeggiate e di partecipare ad attività di gruppo.

Sul palco si alterneranno una trentina di artisti tra cui Analogic Boy, Andrea K. Arte L. II, Bruno Power, Christian Express, Sandro Replay, Ivan Talko, Maddalena Bob, Luca Antolini, Lunaross, Steve Shaden, Roberto Francesconi, Maurizio Benedetta, Mikel, Mc il dottore…

I biglietti del costo di 15 euro sono disponibili sul sito www.xceed.me, a scelta tra quelli per un ingresso a una serata e l’abbonamento per tutta la durata del festival.

Mara Martellotta

Radicali Italiani in visita al carcere di Ivrea

Dopo Roma, Milano, Sollicciano, Poggioreale, Secondigliano, Benevento, Bologna, Torino, Vercelli il tour di agosto dei Radicali Italiani arriva a Ivrea.

Il tesoriere Filippo Blengino, insieme a Alice Depetro della Direzione di Radicali Italiani, Flavio Martino coordinatore regionale di +eu, verificherà le condizioni del carcere il 24 agosto alle ore 10

“Le condizioni dei detenuti sono disumane, nelle nostre visite abbiamo riscontrato delle strutture fatiscenti, un personale che purtroppo non riesce a gestire l’inferno quotidiano dei suicidi, delle rivolte, del diffuso disagio psichico.

Abbiamo più volte denunciato il Ministro Nordio per tortura, domani verificheremo le condizioni del carcere di Ivrea. Non escludiamo nuove denunce.

Lo dichiara in una nota Filippo Blengino-Tesoriere Radicali Italiani

Smoky, il primo cane da terapia

 

Smoky era una yorkshire terrier nata nel 1943 che da adulta pesava appena quattro chili. All’inizio del 1944 venne trovata nella giungla della Nuova Guinea e diventò la mascotte della Quinta Forza Aerea degli Stati Uniti. Smoky collezionò una dozzina di missioni di mare, aria e soccorso, spesso riparata negli zaini dei soldati. Al termine della seconda guerra mondiale Smoky venne decorata non solo per la dedizione e il coraggio ma anche per l’abilità con la quale risollevava il morale dei soldati feriti negli ospedali che potevano contare, oltre a farmaci e infermieri, sull’affetto di questa piccola yorkshire terrier. Smoky, eroe a quattro zampe, balzò agli onori della cronaca grazie alla stampa americana che gli dedicò diversi articoli e foto, riconoscendole il ruolo di primo cane da terapia della storia che fece da apripista a questa eccezionale “professione” dagli effetti curativi miracolosi.

La cagnetta iniziò la sua attività terapeutica già nel corso del conflitto quando si unì agli infermieri dell’ospedale da campo che curarono le vittime e i feriti dell’invasione di Biak Island. Come cane da terapia Smoky dimostrò doti straordinarie offrendo per dodici anni compagnia e intrattenimento ai soldati feriti. Raggiunta la notorietà la piccola yorkshire viaggiò spesso con il suo padrone, il caporale William Wynn, partecipando a raccolte di beneficenza, spettacoli televisivi e al suo show personale “Castelli in aria” dando prova in diretta delle sue abilità sorprendenti. Smoky morì nel 1957 all’età di 14 anni e il suo padrone ne posizionò accuratamente il corpo in una scatola di munizioni calibro trenta per poi seppellirlo nel Rocky River Reservation nello stato dell’Ohio. Nello stesso luogo, vent’anni fa, venne eretta una statua di bronzo raffigurante Smoky accucciata in un elmetto per ricordare questa antesignana protagonista della pet therapy.

Marco Travaglini

Manca un mese a Terra Madre – Salone del Gusto: tutte le novità

Un viaggio culinario senza confini tra identità, culture e comunità  

Cereali africani, frutti sudamericani e salse asiatiche: le sfumature della Natura in scena a Torino dal 26 al 30 settembre

Cosa fa di Terra Madre Salone del Gusto 2024 il più grande evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari? A quasi un mese dalla 15esima edizione, dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino, è giunto il momento di scoprire alcuni degli oltre tremila protagonisti provenienti da 120 paesi che animano la 15esima edizione: contadine e allevatori, delegati dei popoli indigeni, cuochi, giovani attiviste, espositori del Mercato e produttrici dei circa 180 Presìdi Slow Food. Dal Giappone alle Filippine, dall’Ucraina a Taiwan, dagli Stati Uniti al Messico, dall’austriaca Carinzia all’Araba Alava nei Paesi Baschi, il viaggio di Terra Madre scandito dal claim We are Nature mostra come il cibo rappresenti una parte integrante dell’identità di territori e comunità, esplorando tecniche e tradizioni che resistono e si evolvono nel tempo.

Tra Laboratori del GustoAppuntamenti a Tavola e degustazioni nella Cucina dell’Alleanza, non mancano le occasioni per assaggiare sapori nuovi. Si parte dall’Africa con il fonio e la moringa, un grano antico e una pianta ricchi di proprietà benefiche, principali ingredienti dell’insalata indigena preparata da Wisdom Abiro, giovane cuoco a capo del Ghana Food Movement, una rete di agricoltori, cuochi, ricercatori, nutrizionisti e imprenditori, uniti per valorizzare il potenziale del cibo ghanese. L’Alleanza dei cuochi di Slow Food in Lesotho propone invece un laboratorio in cui i piatti  della tradizione, come il nyekoe e il lipabi, sono presentati insieme a creazioni innovative che utilizzano gli ingredienti indigeni in chiave moderna. Tra questi spiccano prodotti dell’Arca del Gusto, come diverse varietà di legumi – fagioli e lenticchie – e cereali – grano, sorgo rosso e bianco.

Presente anche una forte rappresentanza dall’America Latina, dove i sapori vibranti del platano, frutto amidaceo originario delle regioni tropicali e pietra miliare della cucina tradizionale, hanno nutrito e ispirato intere generazioni. A cucinarlo, in un laboratorio che spazia tra diverse versioni e creazioni, Carlos Estevez Jennifer Rodriguez, coordinatori dell’Alleanza Slow Food dei cuochi di Repubblica Dominicana e Colombia. In un altro Laboratorio del Gusto produttori ed esperti del Sud America raccontano le mille sfumature del cacao, con un approccio multisensoriale che coinvolge gusto, tatto e olfatto. Oltre al cioccolato in purezza, si degusta anche il pozol, una bevanda a base di mais e cacao, consumata in genere solo nel sud del Messico e in America Centrale. Nello spazio allestito dall’Ateneo di Pollenzo, l’alumna dell’Università di Scienze Gastronomiche Abril Macías presenta la rivista gastronomica Chiù e guida il pubblico alla scoperta delle bevande dell’America Latina. In degustazione due specialità locali: il miske, la bevanda alcolica distillata ecuadoriana ricavata dall’agave andina, e la chicha, la tradizionale bevanda fermentata dell’America Latina, ottenuta dal mais.

Ci si sposta poi tra Europa e Asia con l’Alleanza Slow Food dei cuochi turca, rappresentata a Torino da Serhan Hasdemir e Tülay Bayraktar Saygılı. A Terra Madre portano due piatti che mixano tecniche tradizionali e metodi contemporanei. Dalla cucina, l’antalya piyazi, un’insalata calda di fagioli, e un rotolo di formaggio dell’Arca del Gusto con noci di Kaman e Reyhan (un tipo di basilico viola), polvere di ceci tostati, fichi secchi bardacık e salsa di fichi freschi. Numerosa anche la partecipazione di Slow Food Corea, che a Parco Dora insieme a KORIA, Associazione Culturale Koreani Italiani Adottivi, propone un’esperienza interattiva alla scoperta delle salse fermentate della tradizione del Paese – doenjang, pasta fermentata di soia, e gochujang, salsa piccante di peperoncino –, in accompagnamento a kimchi e doenjang-guk, un tipo di zuppa tradizionale. All’ingresso dello spazio dell’Arabia Saudita i visitatori sono accolti da datteri della varietà Ajwa e caffè tradizionale al cardamomo, prima di scoprire e assaggiare preparazioni che mettono in risalto la biodiversità del Paese.

 

Ma a Terra Madre il percorso di visita non si esaurisce in momenti conviviali che mettono in luce culture e comunità differenti: la cinque giorni è l’occasione per far incontrare e dialogare realtà tanto lontane quanto simili in obiettivi e aspirazioni. Tra questi, i pescatori di Callao, in Perù, e i mitilicoltori del Mar Piccolo di Taranto, uniti dalla volontà di valorizzare l’ambiente e i territori in cui vivono e lavorano nel rispetto delle tradizioni culturali. Al loro confronto segue una cena speciale, che abbina il profumo della regina dei Presìdi pugliesi, la cozza nera tarantina, e il ceviche peruviano, dichiarato Patrimonio immateriale UnescoUn esempio di come aromi e sapori diversi possono creare un connubio perfetto, ma anche di come una nuova idea di cucina può diventare ponte fra culture e strumento di integrazione. Lo dimostrano anche gli eventi organizzati da Slow Food Ucraina, che nel proprio stand racconta la storia di Kateryna ed Eros, vincitori del premio Slow Cheese 2023 come progetto di solidarietà internazionale, e presenta Bread for peace, nato per sostenere gli agricoltori ucraini di piccola scala nella regione di Leopoli, dove contribuisce alla sicurezza alimentare della parte più vulnerabile della popolazione.

Potete scoprire qui il programma dei principali spazi internazionali confermato a oggi.

 

Immersa nella campagna di Rivoli, Villa La Maggiorana ospita la Cena Off preparata da Sean Sherman, celebre chef indigeno noto per il suo impegno nella rivitalizzazione e promozione della cucina nativa americana. Conosciuto anche come the Sioux chef, a Terra Madre duetta con Linda Black Elk, illustre etnobotanica e profonda conoscitrice delle piante indigene, e Alexis Nelson, nota raccoglitrice di ingredienti selvatici, per unire i sapori del Nordamerica ai prodotti che offre la campagna italiana.

 

Oltre la tavola: uno sguardo internazionale tra Mercato, spazi espositivi e Arene 

 

Produttori di pani, farine e prodotti da forno, salumi, formaggi, paste secche e ripiene, riso, oli extravergini, cioccolato, tè e infusi, conserve ortofrutticole e ittiche: a Terra Madre si può fare un giro del mondo insieme a 600 produttori. Tanti esempi concreti di un cibo che sia piena espressione della relazione tra essere umano e natura: dallo zafferano puro dell’Afghanistan alle specialità a base di papavero di Pemak in Slovacchia, fino gli amari della distilleria statunitense Eda Rhyne. Tra i Presìdi Slow Food, le ostriche nate dai mari di Bretagna e di Charent dell’azienda francese Earl La Belle de Penerf, i formaggi irlandesi a latte crudo di Gylde Farm Produce, dai Paesi Bassi il gouda artigianale stravecchio di Boeren Goudse Oplegkaas e i prodotti a base di maiale Euskal Txerria di Urdapilleta dalla Spagna.

A Parco Dora i personaggi di rilevanza internazionale non animano solo i banchi del Mercato. Li troviamo in alcuni spazi espositivi come quello della Slow Food Coffee Coalition, dove, in una miscela perfetta di didattica e convivialità, si tostano e si assaggiano diverse tipologie di caffè insieme a caficultores provenienti da Cuba, Messico, Honduras, Colombia, Perù, Malawi, Uganda, India, Tailandia e Filippine. E anche negli incontri in programma nelle tre Arene, che vedono delegati, attiviste ed esperti approfondire il rapporto con la Natura da molteplici punti di vista. Tra questi, Dave Goulson, dal Regno Unito, professore di scienze naturali e ambientali all’Università del Sussex che per la sua opera di difesa degli insetti in via di estinzione nel 2010 ha vinto il premio di innovatore sociale dell’anno assegnato dal Biology and Biotechnology Research Council; dagli Usa, Alice Waters, cuoca e saggista, attivista per l’educazione alimentare e proprietaria del celebre Chez Panisse di Berkeley, che nel 1996 ha creato il progetto Edible Schoolyard, un orto adiacente la cucina della scuola coltivato dagli alunni; Sandor Ellix Katz, tra i massimi conoscitori della fermentazione, definito dal New York Times come «una delle poche rock star della scena gastronomica americana», e Larissa Mies Bombardi, ricercatrice e docente brasiliana ora in esilio in Belgio a causa delle crescenti minacce dovute alla pubblicazione, nel 2017, dell’Atlas Geografía del Uso de Plaguicidas en Brasil y Conexiones con la Unión Europea.

Terra Madre Tips
Info utili: orari e location
Catalogo espositori: l’elenco in continuo aggiornamento
Il calendario degli eventi: giorno per giorno
I Presìdi Slow Food: italiani e internazionali

A spasso per Parco Dora: l’itinerario

Domenica 25 agosto in piazza Vittorio Veneto torna Agriflor

 

 

Anticipazione dell’autunnale FLoreal alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Mentre il mese di agosto volge al termine, Agriflor non si ferma e l’appuntamento con le eccellenze agricole e vivaistiche del Piemonte torna domenica 25 agosto dalle 9 alle 19 nella magnifica cornice di piazza Vittorio Veneto.

Circa quindici vivaisti, che rappresentano l’eccellenza della Regione Piemonte, porteranno in piazza i loro articoli più belli, dalle orchidee delicate alle robuste piante aromatiche, non dimenticando le piante grasse fino a un’ampia varietà di fiori da giardino.

AgriFlor va oltre il mondo vegetale, in quanto l’evento coinvolge l’esposizione delle eccellenze agricole locali. Miele profumato, frutta e verdura di stagione, prodotti cosmetici, taralli, liquirizia e molte altre specialità potranno essere acquistate dai visitatori di piazza Vittorio. Agriflor di piazza Vittorio rappresenta una anticipazione della manifestazione di FLOreal, che si terrà dall’11 al 13 ottobre presso la palazzina di Caccia di Stupinigi, che prevede, accanto alla mostra mercato, un palinsesto di conferenze, laboratori, workshop, eventi culturali dedicati al verde per grandi e piccini.

 

Mara Martellotta