ilTorinese

La trasmissione “Parla con me” torna in onda il 3 novembre alle 18

Dopo il grande successo delle edizioni precedenti e non ultima la partecipazione alla 73^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, torna in ondaParla Con Me, la trasmissione ideata e condotta da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Digital Strategist nel settore agroalimentare


Il palinsesto inizierà il 3 novembre alle ore 18.00 e terminerà il 27 giugno 2023.
Saranno presenti due live al mese, di cui una #ParlaConMe ed una #ParlamiDiSpreco, in cui l’onorevole Maria Chiara Gadda sarà sempre la nostra Testimonial

A differenza dello scorso anno, andremo in onda LIVE su questa pagina LinkedIn e diffusa sul nostro canale YouTube al fine di creare un confronto immediato che lo scorso anno ha dimostrato molto interesse nelle puntate andate in onda in questa modalità, creando quella sinergia e dinamismo che ci contraddistinguono

I temi che verranno a trattare sono molti e gli illustrissimi relatori sono veramente eccezionali.

Parla Con Me è anche partner di WomenX Impact, l’evento internazionale più atteso dell’anno dedicato alla leadership femminile ideato e condotto da Eleonora Rocca. Sul palco della kermesse interverranno il 17 novembre alle ore 16.20 anche Simona Riccio e l’onorevole Maria Chiara Gadda al fine di ripercorrere le tappe e la crescita che la trasmissione ha avuto nell’ultimo anno con un focus particolare sullo spreco alimentare e sulla sostenibilità.

Il primo Sponsor della trasmissione è Rina, multinazionaleche opera nel settore delle certificazioni, ispezione e consulenza ingegneristica. Una grande soddisfazione da parte di Simona Riccio in quanto una realtà di un peso eccezionale nel settore agroalimentare.

Mara Martellotta 


Per riascoltare tutte le edizioni precedenti, potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it

 

“E’ il momento dei saluti niente lacrime ora no…”

MUSIC TALES, LA RUBRICA MUSICALE 

E’ il momento dei saluti

niente lacrime ora no

siamo stati fortunati

un gran bel viaggio ti dirò

vita spesa fino in fondo

senza risparmiarci mai

non sempre onesto questo mondo

non sempre condivisi noi.

Un brindisi agli unici”

Unici è un singolo di Renato Zero pubblicato nel 2010 in download digitale, estratto dal video Presente ZeroNoveTour.

Il brano è stato cantato per la prima volta durante la tournée ZeroNoveTour ed è dedicato, a detta dell’artista, ai suoi fan.

La canzone, scritta da Renato Zero e Maurizio Fabrizio, è stata registrata nel 2009 durante un concerto dello ZeroNoveTour.

La canzone, estratta dal video Presente ZeroNoveTour come unico singolo, non è inclusa nella tracklist ufficiale dell’album Presente. Primo singolo di Zero non uscito su CD, ma in download digitale.

Il singolo è stato trasmesso dalle radio dal 24 maggio 2010. Il brano è stato usato come sigla di chiusura dei Wind Music Awards 2010

Questo quanto vi dovevo per “ambientazione” del brano, spettacolare, a mio avviso.

Ora, lo Zero nazionale, dice di averla dedicata ai fan; io ci vedo un’autocelebrazione invece. Ci vedo la grinta di un artista che sa di essere fortunato per questo grande meraviglioso “viaggio” che è la sua vita, all’insegna dell’arte, alla quale si è disposti ad immolarsi. Ci vedo la pacca sulla spalla ad un artista ostinato che non si risparmia mai.

In ogni caso, ad ognuno la propria interpretazione…amo questo brano, pur non essendo sorcina e nonostante non stimi l’uomo ma l’artista.

Un uomo che lavora con le sue mani è un operaio; un uomo che lavora con le sue mani e il suo cervello è un artigiano; ma un uomo che lavora con le sue mani, il suo cervello e il suo cuore è un artista.”

Aspetto di sapere come è stato questo ascolto e che cosa ci vedte voi!

Chiara De Carlo

Gli unici – ZeroNove tour Presente 2009 – Renato Zero

 
 
 

 

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!
 
 

Ambrogio (Fdi): Azione antitrust contro Iren

CITTA’ DI TORINO SI FACCIA PORTATRICE DI RICHIESTA PER RESTITUIRE MALTOLTO AI CITTADINI

“Dopo la pronuncia dell’Antitrust chiediamo a gran voce che il Sindaco Lo Russo si attivi immediatamente nei confronti di Iren per restituire la quota corrispondente all’aumento unilaterale dei prezzi di gas e luce nelle bollette dei cittadini, dichiarato illegittimo dall’Autorità in violazione del decreto Aiuti-bis.
450 mila famiglie e imprese che si affidano ad Iren non possono attendere oltre – afferma la Senatrice di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino -: la società restituisca immediatamente quanto indebitamente incassato e si utilizzino gli oltre 18 milioni di dividendi per pagare le bollette a chi non può permetterselo.
Lo Russo e il Pd non facciano “scaricabarile” e non si pieghino ad Iren: il Comune di Torino è uno dei principali azionisti di Iren e questa non è solo una questione di ambito nazionale, la politica e gli amministratori locali sono in prima linea tanto quanto il Governo, che è al lavoro per combattere la piaga dei costi dell’energia”.

Sen. Paola Ambrogio

Beyond the Collection, Tiepolo x Starling

Pinacoteca Agnelli presenta la seconda edizione di Beyond the Collection intitolata Tiepolo x Starling dal 2 novembre 2022 al 5 febbraio 2023.
Con il progetto espositivo Beyond the Collection la Pinacoteca Agnelli parte ogni volta da un’opera diversa della sua collezione. L’opera viene messa in dialogo con altri capolavori in prestito da prestigiose istituzioni nazionali e internazionali.

La famosa opera di Giambattista Tiepolo Alabardiere in un paesaggio conservata in Pinacoteca Agnelli diventa punto di partenza per il progetto espositivo di Simon Starling negli spazi della collezione.

L’artista concettuale inglese immagina di ricongiungere la tela alla sua parte mancante. Attraverso fotografia, scultura e installazione, Starling rilegge la narrazione del quadro del Tiepolo e identifica nel taglio della tela una metafora con la storia del contesto e della collezione che la ospita. Il progetto, che ora trova svolgimento nel luogo che lo ha simbolicamente originato, si arricchisce anche grazie alla presenza di altre opere del Tiepolo in prestito da collezioni internazionali, che offrono a Starling nuove chiavi di interpretazione nella lettura dell’Alabardiere in un paesaggio.

Contatti
Via Nizza, 230/103, 10126, Torino (TO)

Paolo Vitelli è il Torinese dell’Anno 2022

La Giunta della Camera di commercio di Torino, presieduta da Dario Gallina, ha deliberato l’assegnazione del premio “Torinese dell’Anno 2022” a Paolo Vitelli, fondatore di Azimut e oggi Presidente del Gruppo Azimut Benetti, il più grande produttore al mondo di barche da diporto a motore.

 

Cavaliere del Lavoro da 26 anni, Console di Norvegia per 44 anni, deputato nei Governi Letta e Renzi, insignito della laurea Honoris Causa in ingegneria meccanica dal Politecnico di Torino e di numerosi altri riconoscimenti internazionali, Presidente per 8 anni di Ucina (Confindustria Nautica Italiana), Paolo Vitelli si aggiudica la 46a edizione del Premio della Camera di commercio di Torino, dedicato a chi, torinese di nascita o di adozione, ha offerto un contributo speciale nel proprio settore di attività, economia, arte, scienza, sociale.

 

Questa la motivazione del riconoscimento: “Per la sua straordinaria storia imprenditoriale, che ha puntato con successo su un settore inedito per il tessuto economico torinese, grazie ad un attento connubio tra innovazione tecnica e design italiano, posizionandosi in pochi anni ai più alti livelli internazionali e portando all’estero un’immagine di competenze e valori propri del nostro territorio. Un esempio significativo di gestione di un’azienda capace di strutturarsi dal punto di vista manageriale e di raggiungere risultati costantemente in crescita, senza trascurare una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale”.

 

La cerimonia si terrà domenica 29 gennaio 2023, in concomitanza con il 70° “Premio della Fedeltà al Lavoro e per il Progresso Economico” e l’ottava edizione dei “Diplomati eccellenti tecnici e professionali”, sempre conferiti dall’ente camerale.

Sarno (Pd): “Se Masciari va in Calabria gli farò da ‘scorta’”

“ANDRÒ FISICAMENTE CON LUI. NON IGNORIAMO IL GRIDO D’AIUTO DI CHI HA DATO LA VITA PER LA LOTTA CONTRO LE MAFIE E ORA RISCHIA DI ESSERE LASCIATO INDIFESO. QUALE SEGNALE DIAMO A CHI SI TROVA A DOVER SCEGLIERE TRA STATO E MAFIE?”

2 novembre 2022 – “Leggere le parole di Pino Masciari, storico testimone di giustizia, è straziante e interroga chiunque senta forte addosso a sé la responsabilità di fare la propria parte nella lotta contro le mafie” dichiara il Consigliere regionale Pd Diego Sarno.

“Ci troviamo – prosegue il Consigliere dem – di fronte all’assurdo: abbiamo un imprenditore, un uomo che decide di non cedere alle pressioni della ‘Ndrangheta, sceglie di denunciare e di rinunciare alla sua attività economica quando, nel 1994 arriva a chiudere e a licenziare gli ultimi 58 operai della sua impresa edile, piuttosto che rinunciare ai suoi principi. Nella lotta tra Stato e mafie, sceglie la fiducia nello Stato che gli riconosce non solo il valore e la dignità, ma anche la necessità di essere protetto attraverso il Programma Speciale di Protezione, dal 1997, e la protezione tramite scorta, dal 2010. E ora? Il Ministero dell’Interno gli comunica l’avvio del procedimento per la revoca della scorta. Una tale scelta è del tutto incomprensibile da parte di qualsiasi Governo che intenda affrontare seriamente la lotta alla criminalità organizzata, mettendosi di fianco e a protezione dei suoi cittadini invece che abbandonarli in questa lotta”.

“Il Consiglio regionale del Piemonte ha già votato una settimana fa, all’unanimità, un ordine del giorno per chiedere che il Governo torni su questa decisione ma, se anche questo non ha portato ad alcuna reazione, dobbiamo sostenere Pino Masciari, dandogli la possibilità di far sentire quanto più possibile la sua voce e dando forza a questa battaglia” aggiunge il Consigliere Sarno.

“La battaglia di Pino Masciari – spiega Diego Sarno – è anche la battaglia di tutti coloro che hanno deciso di affrontare le mafie e di chi, tuttora, si trova nella difficile condizione di dover scegliere tra la denuncia e l’omertà. Ecco perché ho richiesto che, dopo l’audizione nella Commissione Legalità del Consiglio comunale di Torino, Pino Masciari venga audito con urgenza anche dalla Commissione Legalità del Consiglio regionale del Piemonte. E’ nostro dovere restare al fianco di chi, nonostante tutto, ha scelto la legalità”.

“Per tutte queste ragioni se Pino dovesse ritornare in Calabria per riprendersi la sua vita, anche come scelta estrema per smuovere l’attenzione su di sé e la sua famiglia, andrò fisicamente con lui come già feci anni fa come scorta civile non violenta” conclude Sarno.

Pickup incastrato sotto un camion: muore ragazzo di 22 anni

Drammatico incidente questa mattina, sulla provinciale 299 di Alagna, nel territorio di Varallo Sesia, in provincia di Vercelli. Un ragazzo di 22 anni è rimasto  incastrato con il suo pick up sotto un camion ed è deceduto. I soccorsi del 118 hanno potuto solo constatare la morte del giovane. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dei fatti.

Povertà energetica: come il terzo settore può rispondere alla sfida

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Forum Terzo Settore Piemonte per sopravvivere al caro bollette 

Giovedì 3 novembre 2022
h 11:00
Piazza dei Mestieri
Via Durandi 15, Torino

Ritornano a Torino gli appuntamenti della campagna di raccolta fondi #UnPannelloInPiù promossa da Legambiente insieme a Enel X dedicata alla lotta contro la povertà energetica e all’impatto sociale ed economico che può avere il pannello solare da appartamento.
Giovedì 3 novembre alle ore 11.00, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e il Forum del Terzo Settore Piemonte organizzano l’evento “Povertà energetica: come il terzo settore può rispondere alla sfida!”, presso Piazza dei Mestieri in Via Durandi 15 (TO).L’iniziativa è un momento di confronto e discussione per comprendere gli strumenti che si possono mettere in campo per combattere il caro bolletta e far sopravvivere al rincaro cittadinanza e associazioni.

Modera:
Rubina Pinto, referente Sportello Energia Climaction Piemonte

Intervengono:
Anna Di Mascio, portavoce del Forum del Terzo Settore del Piemonte
Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta
Antonio Cajelli, educatore bancario-finanziario di Associazione Articolo 47
Jacopo Rosatelli, Assessore Politiche sociali, Salute, Casa, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino

Artigianato di trincea

Il salone comunale di Burolo ospiterà da venerdì 4 a domenica 6 novembre una mostra che affronta un argomento particolare, e in Italia poco conosciuto della Grande Guerra. Protagonista di ‘Soldati artigiani: la memoria della Grande Guerra nell’Artigianato di Trincea’ sarà l’esposizione di oggetti della collezione privata di Alida Caligaris e Stefano Viaggio.

‘Mio marito ed io – dice Alisa Caligaris- abbiamo sviluppato una passione per un aspetto della Prima Guerra Mondiale, quello degli oggetti fabbricati dai soldati nelle trincee, soprattutto sul Fronte Occidentale, che opponeva Francesi a Tedeschi. In questo settore c’è una maggiore sensibilità all’estero che non in Italia, dove tali oggetti sono più rari”.

La mostra verrà inaugurata venerdì 4 novembre, alle ore 21, con la proiezione di un video e sarà visitabile dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.

 

Di seguito una interessane relazione di Alida Caligaris sull’argomento di cui si consiglia vivamente la lettura perché introduce su un universo che ai più e sconosciuto

 

Per Artigianato di Trincea (Artisanat de Tranchée / Trench Art Grabenkunst -Soldatenkunst a seconda delle lingue) si intende l’insieme degli oggetti, in metallo o altri materiali, fabbricati dai soldati nelle trincee di tutti i fronti della Grande Guerra, nelle retrovie, negli ospedali o nei

campi di prigionia : in realtà, per gli specialisti del settore tale definizione si estende anche ai prodotti “industriali” realizzati come souvenir nel dopoguerra e destinati a coloro che si recavano in pellegrinaggio

ai cimiteri e ai campi di battaglia, e ai manufatti realizzati dai soldati nei conflitti successivi del XX secolo.

 

Gli oggetti esposti in questa mostra provengono per la maggior parte dal Fronte Occidentale franco- tedesco, con alcune eccezioni, rappresentate da manufatti fabbricati su quello italo – austriaco, che sisviluppò nel Nord – Est del nostro Paese.

 

La Prima Guerra Mondiale è stata una “guerra di materiali ” e di artiglieria: proprio i metalli, in genere ottone, rame e alluminio ricavati dai bossoli dei proiettili di tutti i calibri, sono stati riutilizzati e “promossi” a materia d’arte da parte dei soldati, che erano in tutti gli eserciti in maggioranza contadini,

operai e artigiani: capaci dunque di trasformare la corona di forzamento di un obice in oggetti di usoquotidiano o anche in semplici gioielli (braccialetti, anelli e pendenti), utili a mantenere il legame con la

famiglia e ricordare ai destinatari la precarietà e la tragicità della condizione di chi li aveva fabbricati…. anzi, questi oggetti sono rimasti spesso, con qualche lettera, unico ricordo dei moltissimi combattenti

privi di una sepoltura identificata.

Testimonianze di questa diffusa attività dei soldati si trovano in molti scrittori: Silvio D’Amico (“Lavigilia di Caporetto”), Guillaume Apollinaire (“Calligrammi”), Henri Barbusse (“Il fuoco”), BlaiseCendrars (“La mano mozza”), Ernst Junger (“Nelle tempeste d’acciaio”), solo per citarne alcuni.

 

Moltissimi di questi oggetti all’inizio del conflitto furono realizzati per supplire alle carenze di unequipaggiamento insufficiente o alle difficoltà di un ambiente ostile: esempio classico, gli accendini, fabbricati dai soldati con i materiali più diversi (monete, medaglie commemorative, bulloni, casse di orologio da taschino ecc.) perchè i fiammiferi si inumidivano rapidamente in trincea e diventavano inutilizzabili.

 

Altri accendini sono in forma di libro, con iniziali o toponimi.

Tabacco e fumo hanno generato altre tipologie di oggetti: vasi portatabacco o tabacchiere,posacenere, portapipe .

 

Rimanda invece alla scrittura, ai legami con le famiglie e con tutto il mondo di “prima della guerra” la vastissima produzione dei tagliacarte, realizzati generalmente lavorando le corone di forzamento in rame

degli obici, con i bossoli dei fucili o le schegge di granata: i soldati cercavano anche di recuperare talicorone da proiettili inesplosi con conseguenze talvolta fatali…

 

Sulla lama dei tagliacarte compaiono iniziali, toponimi, nomi di donna, date o motivi floreali: sono gli stessi elementi che decorano le penne (alcune delle quali conservano ancora il mozzicone di matita o il

pennino originale).

 

Questi oggetti sono da taluni interpretati come una sorta di ex-voto, che ricorderebbe forse, con la menzione di un luogo preciso, uno scampato pericolo.

 

Se la lama del tagliacarte è a forma di scimitarra o vi compaiono la Mezzaluna e la Stella, il soldato –artigiano è probabilmente mussulmano.

I tagliacarte servivano per aprire le lettere, elemento fondamentale per il combattente in trincea, e ogni soldato esercitava la propria fantasia nel fabbricarne.

 

La scrittura e le lettere erano del resto il principale canale attraverso cui si mantenevano i legami con le

famiglie lontane, le fidanzate o gli amici o si alleviava la solitudine in trincea (importanti le relazioni epistolari con le “Madrine di guerra”, incoraggiate dgli Stati maggiori e talvolta conclusesi con un

matrimonio) : alla moglie rimasta a casa e impegnata nel lavoro dei campi si davano indicazioni sulla gestione del podere, sui debiti o crediti da pagare o riscuotere, sul prezzo della vendita dei cereali ecc.

 

Il soldato, che non poteva rivelare la sua posizione, cercava altresì di rassicurare la famiglia sullapropria buona salute … anche per non incorrere nella onnipresente censura…!

 

Rimandano alla scrittura fermacarte e calamai, anche di elaborata struttura.

I portaritratti e le scatole sono spesso fabbricati nei campi di prigionia e le ossa di animaliprovenienti dalle cucine si trasformano in oggetti finemente scolpiti: utile moneta di scambio per acquistare cibo, vino o tabacco.

 

I giornali dell’epoca menzionano esposizioni di tali manufatti: il settimanale “Pays de France”organizza nel 1915 a Parigi una mostra e avvia un sistema di ordinazione-fabbricazione-vendita,destinando il ricavato ai soldati-artigiani; nei numeri di aprile-maggio 1918, il giornale di trincea “L’Astico” indice un concorso a premi “Esposizione di lavori di trincea” e vi riserva uno spazio permanente presso la redazione.

 

Se il recupero dei materiali che giornalmente procuravano la morte (benchè formalmente proibito da tutti gli Stati maggiori) era un fatto normale, lo diventò anche la riproduzione in scala delle armi di distruzione di massa: cannoni (il “75” francese compare spesso su bossoli e accendini) aerei, carri

armati e sommergibili.

 

Diffusissima è la produzione di bossoli decorati con motivi floreali (ispirati all’Art Nouveau, glioggetti più comuni che molti di noi ricordano nelle case dei nonni) e animali, riconducibili ad una precisa simbologia e alle credenze popolari dell’epoca.

 

Tutt’altro che trascurabile è la produzione dei bastoni da passeggio: ogni ufficiale, anche quelli dielevato livello, ne aveva uno e il motivo più comune è il serpente chi si avvolge tutto intorno.

 

La produzione degli orologi da tavolo è da ricondursi alle retrovie e all’industria.

Più rari e fragili sono gli strumenti musicali, realizzati con vari materiali, conservati nei Museieuropei e nelle collezioni private.

 

L’abilità e la fantasia dei soldati ha dunque prodotto un’infinita varietà di oggetti, talvolta difficilmente ascrivibili ad una categoria precisa: scaldini, candelabri, posate, tazze, bicchieri, lampade, vuotatasche, portafortuna, sigilli, tessuti ricamati e oggetti riconducibili alla devozione, come

Crocifissi o piccole Croci.

 

Lo studio di questa particolare forma di arte popolare è stato avviato tardivamente in Italia: altri paesi ci hanno preceduto, ma il collezionismo è diffuso anche da noi e anche nei Musei italiani (soprattutto nel

Nord-Est, coinvolto direttamente nel conflitto) sono esposti questi manufatti. Lo scopo è la conservazione della memoria di avvenimenti e persone coinvolte in un conflitto le cui

conseguenze hanno segnato il nostro passato recente.

Sfiorati i 10 mila visitatori al MAUTO nel ponte di Ognissanti

 

Da sabato 29 ottobre a martedì 1° novembre 2022

 

Ottimo risultato per il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile nel fine settimana di Ognissanti: da sabato 29 ottobre a martedì 1° novembre i visitatori sono stati 9.800, con un incremento del 45% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 63% rispetto al Ponte di Ognissanti del 2019.

 

Grande entusiasmo per la mostra appena inaugurata THE GOLDEN AGE OF RALLY, un viaggio nella storia di questa disciplina sportiva attraverso gli iconici esemplari della Fondazione Gino Macaluso. La mostra ha aperto al MAUTO il 27 ottobre 2022 e sarà visitabile fino al 2 maggio 2023. In esposizione, 19 esemplari iconici protagonisti delle sfide diventate leggenda, che narrano le imprese dei piloti e delle squadre da corsa, attraverso l’enorme successo di pubblico che ha accompagnato questo sport nel corso dei decenni.