ilTorinese

Giachino: Torino per rilanciarsi ha bisogno di un forte partito dello sviluppo

Come non è stato il PD che ha portato Torino al declino e ha ancora al suo interno Sindaci No Tav, FDI punti al 30% con un forte programma di sviluppo , dalla difesa del settore auto al Centro per la IA dalla TAV alla Tangenziale est . Intollerabili le lentezze sulla TAV a e sulla Linea 2 della Metro che deve arrivare sino a Settimo/S. Mauro.
 
Così Mino Giachino , responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI, al dibattito con l’on. Giorgio Merlo per la presentazione del suo libro
UN IRRIDUCIBILE CONTRO IL DECLINO DI TORINO.
Giachino che nel 2008 per primo denunciò la bassa crescita della economia torinese non è stato con le mani in mano , nel 2013 ha proposto e guidato la battaglia per portare a Torino la Autorità dei trasporti e nel 2018 portò in piazza insieme alle Madamin 40.000 torinesi a dire SITAV e a salvare l’opera .
Come ha detto onestamente Cirio noi SITAV abbiamo fatto ciò che la politica non era stata capace di fare.
Dopo la nostra grande Manifestazione e dopo il voto del Senato che boccio definitivamente la posizione Notav purtroppo vi sono stati rallentamenti inconcepibili che paga sulla propria pelle la economia e il lavoro piemontese.
La bassa crescita della economia torinese come ha detto Banca d’Italia è una zavorra della economia regionale. Per rilanciare il Piemonte occorre rilanciare Torino ecco perché la palla passa alla politica torinese. Partendo dalla scelta del Governo Meloni di affidare a Torino la sede del Centro della IA relativa al settore auto e alla mobilità che sottolinea l’errore  di chi negli anni 90 diede per scontata il venir meno del peso della industria. Il settore industriale vale un quarto dei 70 miliardi del PIL di Torino e area metropolitana.
Oggi il Piemonte vive una situazione difficile nei collegamenti internazionali e paga ritardi e le incompetenze degli ultimi vent’anni. La chiusura del Traforo del Bianco, la chiusura del Tunnel ferroviario del Frejus costano quasi 1 miliardo ma il rischio , che solo gli incompetenti non valutano ., e’ che una volta modificati i percorsi una parte dei trasporti non ritorni.
Altro settore in sofferenza è il settore auto e dell’indotto messi in difficoltà da una decisione europea che andrà sicuramente corretta dopo le elezioni europee.
A proposito del Centro per la Intelligenza Artificiale , Giachino ha suggerito tre alternative, quella di corso Marche, quella dell’ex Palazzo della RAI di via Cernaia, avvantaggiato dalla stazione ferroviaria e che rilancerebbe un’area oggi in declino e la zona di corso Novara una scelta che darebbe un forte messaggio di speranza a Barriera di Milano.

Tra una settimana il rientro sul ring di Stefano Abatangelo

E’ passato poco più di un anno dal suo ultimo incontro. Avvenuto esattamente il 29 ottobre al teatro Concordia di Venaria, quando sconfisse il toscano Federico Gassani per ko tecnico alla decima ripresa e conquistò per la terza volta il titolo dei mediomassimi.

Stefano a 41 anni si rimette in gioco e punta, dopo l’incontro di domenica prossima per un match di rientro, ad un titolo più prestigioso per chiudere in bellezza la carriera.

L’appuntamento è per domenica 19 novembre a partire dalle 16 al bocciodromo Rossini di corso Mamiani 5 a Torino. Nel sottoclou ci saranno dieci incontri IBA in cui si sfideranno buona parte di allievi di Abatangelo.

“The Hammer” ha ripreso ad allenarsi, anche due volte al giorno e soprattutto a rimettersi in forma dal mese di agosto e questa volta ha invertito i ruoli. E’ stato il suo giovane allievo Andrea Fontana ad allenarlo e a valutare la sua tecnica e da bravo coach lo ha consigliato per arrivare al top.

Ma chi è l’avversario del presidente della Boxing de Rua? Sarà il siciliano di Bagheria Ignazio Di Bella, quarantenne, al suo attivo 37 incontri, i due mediomassimi incroceranno i guantoni sulla distanza di 6 round da tre minuti.

E’ morto il gallerista Paludetto proprietario del castello di Rivara

E’ morto all’improvviso, per cause naturali, Davide Paludetto, 53 anni, gallerista e proprietario del castello di Rivara. Suo padre  Franz Paludetto, era scomparso pochi mesi fa. Appassionato ed esperto  di arte contemporanea, aveva creato la  “Davide Paludetto Arte Contemporanea” che ha partecipato alla recente settimana dell’arte di Torino.

MasterD apre a Torino: una formazione per lo sviluppo professionale

Il 13 novembre prende il via l’attività di MasterD
per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro
con i suoi corsi di formazione

MasterD, società leader nella formazione in Spagna e Portogallo,
apre in Italia il suo secondo centro con corsi per i settori più richiesti:
Videogiochi, Interior Design, Informatica, Marketing, Moda, Veterinaria e Audiovisivi

Dopo la prima apertura a Milano, MasterD, leader nella formazione professionale a distanza, apre a Torino il suo secondo centro con corsi anche in presenza, con il doppio brand MasterD-CORSICEF®.

MasterD, colosso della formazione a distanza con 37 sedi in Spagna e 4 in Portogallo, ha acquisito la società italiana CEF Publishing S.p.A., seguendo il suo piano di espansione internazionale.

Il gruppo educativo formato da MasterD è leader nel mercato educativo spagnolo, sia nella formazione regolamentata che non regolamentata in diversi settori come informatica, tecnologia, veterinaria, marketing, videogiochi e molto altro.

L’acquisizione di CEF Publishing S.p.A. ha permesso a MasterD di sfruttare al meglio il know-how e le competenze utili a sviluppare corsi sempre più in linea con le richieste del mercato del lavoro in Italia, mettendo a disposizione un catalogo formativo di immediato utilizzo in termini di sbocchi lavorativi.

Polliotto: studiare all’università, ecco i bonus disponibili

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Economicamente parlando, l’Università può essere un vero salasso. Basti pensare alle tasse, sempre più elevate a seconda del livello dell’istituto e, proporzionalmente, delle chance di ottenere un lavoro una volta ottenuto il famoso “pezzo di carta”. Per non parlare, poi, del costo degli affitti da sostenere qualora si debba raggiungere un’altra regione per proseguire gli studi.

Una mano giunge però dal governo, a volte, il che consente di approfittare di bonus di vario genere per riuscire almeno ad alleggerire il carico delle spese. Di seguito proponiamo un riassunto di tutto ciò che è possibile richiedere, così da essere certi di non lasciare nulla di intentato per il coronamento di quel sogno nel cassetto.

Un decreto del 2021, con decorrenza dall’anno scolastico 2021-22, ha di fatto consentito il totale esonero dal pagamento del contributo per l’iscrizione all’Università. I soggetti cui tale aiuto si rivolge sono gli studenti appartenenti a nuclei famigliari con ISEE non superiore a 22mila euro.

È inoltre previsto un secondo gruppo di beneficiari, con ISEE superiore a 22mila ma inferiore a 30mila euro. Per loro l’esonero è parziale. Per i nati nel 2005, che compiono o hanno compiuto 18 anni nel corso del 2023, è prevista l’applicazione di una modifica del Bonus Cultura, destinato ai neo maggiorenni. Questo si divide in due bonus cumulabili. Il primo da 500 euro è noto come Carta della Cultura, destinato ai giovani appartenenti a famiglie con ISEE inferiore a 35mila euro. Il secondo, invece, è la Carta del Merito, rivolto agli studenti diplomatisi con il massimo dei voti.

Sono svariate le forme d’aiuto disponibili, come il fondo per il credito ai giovani. Spesso si fa riferimento a ciò come al Fondo studio, che viene indirizzato dal governo agli studenti meritevoli, che mancano dei necessari mezzi finanziari per poter sostenere le spese per la propria educazione superiore.

È offerto loro un prestito garantito dallo Stato, che consente di ricevere fino a un massimo di 25mila euro di aiuti economici, in rate annuali non inferiori a 3mila euro e non superiori a 5mila euro.

C’è poi il Bonus Trasporti. Un voucher da 60 euro mensili, valido anche per i lavoratori, riconosciuto a soggetti con reddito uguale o inferiore a 20mila euro. Una sorta di rimborso dei costi di abbonamenti per i mezzi pubblici.

Tutto ciò rientra nelle forme d’aiuto più immediate, delle quali è facile venire a conoscenza. Esiste inoltre una detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede, ad esempio, con un limite fissato a 2.633 euro. Altra detrazione è invece pari al 19% delle spese scolastiche sostenute nel corso dell’ultimo anno, con importo massimo pari a 800 euro.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Lutto nel mondo del basket, addio al dirigente sportivo

Vasto cordoglio nel mondo sportivo piemontese per la scomparsa di Giuliano Zignone, all’età di 83 anni.  commercialista, e tra le anime della Pallacanestro Biella di cui fu  socio, membro del cda e dirigente del settore giovanile. Ha ricoperto inoltre il ruolo di consigliere dell’Associazione AMA Biella per un decennio.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Torino va a scuola di “Patrimonio immateriale” Unesco: dalla tradizione al futuro

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GIORNATA INAUGURALE PERCORSO FORMATIVO 2023/2024

“Patrimonio Immateriale UNESCO: 20 anni di ricerca e valorizzazione delle tradizioni”
Lunedì 13 novembre 2023, ore 9.30 – 12.30

Campus ONU di Torino, Pad. Piemonte – Viale Maestri del Lavoro, 10 anche in diretta Zoom e Facebook
Un percorso di studio con esperti e studenti per Conoscere il significato e il valore del Patrimonio Culturale Immateriale che l’UNESCO così definisce: “Per PATRIMONIO IMMATERIALE s’intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”. Gli elementi iscritti dall’UNESCO nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale nel mondo sono 676 nel mondo, di cui 16 in Italia. E in Piemonte? Ne troviamo 5:

• L’arte della costruzione in pietra a secco: conoscenza e tecniche (2018)
• L’alpinismo (2019)
• La transumanza (2019)
• L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia (2020)
• La cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali (2021)

E’ questo il tema centrale del secondo anno del Percorso Formativo triennale, organizzato dal Club per
l’UNESCO di Torino in collaborazione con la Cattedra UNESCO “New paradigms and
instruments for the management of Bio-Cultural Landscape” Politecnico di Torino – Fondazione
Links e con la Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l’UNESCO (FICLU).
La Giornata Inaugurale del Percorso si svolgerà LUNEDI’ 13 NOVEMBRE, ore 9:30, al Campus
ONU di Torino – Padiglione Piemonte. La formazione proseguirà con 4 incontri per insegnanti e
studenti e faciliterà la nascita di progetti e azioni originali che le scuole presenteranno nel maggio 2024,
durante la Giornata Conclusiva.
Saranno le scuole le protagoniste, nel solco di un impegno educativo che il
Club per l’UNESCO di Torino coltiva dalla fondazione.
La scelta di privilegiare il Patrimonio Immateriale è data dalla ricorrenza
del ventesimo anniversario della Convenzione UNESCO per la
Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Il Percorso ha
ottenuto il LOGO UFFICIALE UNESCO dedicato al 20° anniversario
della Convenzione UNESCO ed è stata inserito nel calendario UNESCO
delle iniziative previste, nel mondo, per celebrare l’importante
anniversario.

Il Percorso Formativo, per dare un quadro più completo del Patrimonio vivente, darà spazio anche ad
altre designazioni UNESCO fortemente legate al patrimonio vivente: la Rete Mondiale delle Città
Creative UNESCO e la Rete mondiale delle Learning Cities.

Il Latino? Un evergreen

Cosa vi ricorda rosa, rosaerosae? Sicuramente la scuola e le temutissime versioni di latino. Quante volte abbiamo pensato, probabilmente con sollievo, che la nostra relazione con questo antico idioma sarebbe finita lì,  che si sarebbe spenta al suono dell’ultima campanella alla fine del nostro percorso scolastico

 

Forse a quell’età non siamo in grado di comprendere l’importanza di questa lingua che ha dato voce e ispirazione a filosofi, a pensatori immensi, a personalità straordinarie che hanno segnato e lasciato tracce nella storia; o forse chi aveva il compito di farci entrare in sintonia con questa materia non è riuscito a farcela amare.

Di fatto siamo sposati con latino per tutta la vita, ci accompagna tutti i giorni ed è parte integrante delle conversazioni supportandoci nella comprensione di concetti e significati che altrimenti sarebbero troppo lunghi e complessi da spiegare.

Per capire quanto siamo legati a questa lingua, indubbiamente d’altri tempi ma evidentemente evergreen, possiamo fare un elenco, anche breve, di alcuni termini ed espressioni utilizzati quotidianamente nelle nostre conversazioni sia di carattere privato che professionale.

Agenda:  il calendario dove annotiamo le cose da fare o da ricordare e i nostri impegni, albumil raccoglitore dove teniamo le foto, bisaut aut: una scelta senza alternative, capsulacelluladatade visu: visto con i propri occhi, exferramentaformulagratisad interim: incarico provvisorio, iterlapsus: errore involontario, lavabolegendalibellulanon plus ultra: il massimo, nulla ostaopera omnia: l’insieme delle opere di un autore, pro capitepropaganda: cose da diffondere, prosit!: una forma augurale quando si brinda, raptus: un impulso improvviso,rebus: gioco enigmistico, referendumretrosolariumsosiastatussui generis: originale, supertotultrauna tantum: solamente una volta, vademecumvirus.

Che ne dite poi di parole decisamente attuali come monitorvideoaudiosponsor o tutor, inglese? No ancora latino. Il nostro latino quotidiano, un supporto linguistico, un sempreverde privo di data di scadenza che è parte viva della nostra meravigliosa lingua italiana, ma apprezzato ed utilizzato universalmente per il suo impiego nel linguaggio giuridico, medico o tecnologico.

Un amico quindi, un compagno che trasforma una parte della comunicazione in linguaggio globale ed ecumenico, un gergo immediato che innalza il tono della conversazione rendendola musicale e ricercata.

La nostra storia dunque, le nostre radici ma anche il presente e il futuro della nostra comunicazione; il latino è parte di noi  e quindi anche, e soprattutto, in questo caso Melius abundare quam deficerestudiamolo, amiamolo e usiamolo!

Maria La Barbera

L’isola de libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Emilia Hart “Weyward” -Fazi Editore- euro 20,00

E’ il bellissimo romanzo di esordio dell’anglo- australiana Emilia Hart, avvocatessa che oggi vive a Londra. Ed è stato subito un enorme successo di vendite e plausi della critica.

E’ una saga che si snoda nel tempo travalicando i secoli, attraverso tre protagoniste strettamente legate tra loro. Sono Altha nel 1619, Violet nel 1942 e Kate ai giorni nostri. Tutte Weyward, cognome di una dinastia matrilineare di donne segnate dalla loro stretta connessione con la natura, gli animali, lo spirito selvaggio e il fato.

Accomunate attraverso i secoli, una l’antenata dell’altra, chiamate dagli uomini Weyward -ovvero ostinate, caparbie e ribelli – perché non accettavano di piegarsi al loro volere e predominio. Le tre protagoniste che portano con orgoglio il loro nome, non sono solo tre donne, ma anche, simbolicamente, tre creature animali.

La prima antenata è la giovanissima Altha, “il corvo”, che dalla madre ha appreso il potere di guaritrice. Solo che nell’epoca buia in cui viveva poteva essere parecchio pericoloso. Tant’è che la giovane finisce nel buco nero delle prigioni ed imputata al centro di un processo per stregoneria.

Poi conosciamo Violet, “la damigella”, che a 16 anni vive a Orton Hall, figlia del nono visconte di Kendall; uomo spietato e duro, con parecchi scheletri nell’armadio. Della madre si intuisce subito che l’avvolge un mistero, nessuno sa che fine abbia fatto e comunque qualcosa di oscuro circa il suo destino aleggia nella magione e finirà per pesare su Violet. Quando subisce la violenza del cugino Frederick e resta incinta, il padre dimostra tutta la sua anima nera e la imprigiona nel fatiscente Weyward cottage che era appartenuto alla madre. E’ lì che Violet si ribella in un modo che non vi anticipo, ma sarà l’inizio di una catena di scoperte sul destino materno e sulla sua genealogia.

La terza eroina è Kate, “l’ape”, in fuga dal marito violento. Si rifugia nel Weyward cottage lasciatole in eredità dalla prozia Violet e lì scopre di essere incinta. Ma è proprio in quella casa in Cumbria (nel Nordovest dell’Inghilterra, quasi al confine con la Scozia) che Kate scoprirà i segreti legati alle sue antenate.

Intraprende una ricerca che le permette di ricostruire il loro passato e svelare cosa si cela dietro alle dicerie sulla zia Violet e le Wwyward in generale.

Una splendida storia di resilienza femminile trasmessa col sangue attraverso i secoli. Sappiamo che la stregoneria non esiste e proviene da superstizioni e ignoranza. Ma questa indimenticabile stirpe di donne, connesse in modo inscindibile alla natura, alle radici della terra, alle virtù delle erbe, all’alleanza con gli animali, un po’ streghe forse lo sono nel senso di custodi di un meraviglioso segreto.

 

Jenny Jackson “Pineapple Street” -Rizzoli- euro 18,00

Jenny Jackson è vicepresidente e direttore editoriale di una casa editrice newyorkese; una che di libri se ne intende. Questo romanzo è il primo in cui si cimenta come scrittrice e ci porta dritti nell’universo di una ricchissima famiglia della Big Apple: gli Stockton, grandi immobiliaristi blasonati da generazioni di denaro ed operazioni di successo.

Sono super ricchi che hanno scelto di vivere nel quartiere chic di Brooklyn Heights dove i nomi delle strade fanno riferimento alla frutta e convergono in Pineapple, Orange o Cranberry Street, configurando la toponomastica della narrazione.

Il romanzo ruota intorno a tre donne diversissime tra loro: le sorelle Stockton -Georgiana e Darley-, e Sasha che è la moglie del loro fratello Cord. Quest’ultima vive sulla sua pelle le difficoltà per essere accettata dal clan Stockton, che è parecchio snob e sospettoso nei confronti di chi non è reputato al loro livello.

Seguiamo le vicissitudini dei figli Stockton cresciuti nel lusso e nei privilegi, vacanze e hobby costosi, vestiti griffati e tutto quello che il denaro può comprare.

La primogenita Darley è sposata con il coreano-americano Malcom,

che non rientra nei canoni familiari, nonostante il prestigioso lavoro nella finanza. Per poterlo sposare Darley ha dovuto rinunciare alla sua parte di eredità e le cose si complicheranno quando Malcom verrà licenziato.

Georgiana è considerata ancora la piccola di casa nonostante i suoi 26 anni: timida, insicura e fragile, viziatissima e immatura che soffre per l’atteggiamento anaffettivo della madre Tilda, con la quale comunica solo giocando a tennis. Le cose precipitano quando poi si innamora dell’uomo sbagliato.

Sasha invece proviene da una famiglia semplice, ha sposato Cord ma viene trattata come un’intrusa. Lei e il marito abitano nella casa di famiglia a Pineapple Street, ma non può fare alcun cambiamento; per le cognate e la suocera lei non può vantare alcun diritto sulla proprietà. E patisce parecchio questo senso continuo di esclusione.

Ecco le tre prospettive femminili del romanzo, mentre il quartier generale di famiglia, la casa di Pineapple Street, è il terreno di incontro, confronto e scontro sul quale si muovono tutti i personaggi.

 

Emily St. John Mandel “Mare della tranquillità” -La nave di Teseo- euro 20,00

Potrebbe essere definito tra il filosofico e il fantascientifico questo libro della giovane scrittrice newyorkese che ha la capacità di tratteggiare un possibile mondo futuristico.

La storia attraversa molti secoli. Nel 1912 c’è il 18enne Edwin nato in una famiglia dell’alta nobiltà inglese della qual sente il peso. In rotta con la famiglia va in Canada dove lo attende un’esperienza indecifrabile che gli apre il varco su un’altra dimensione. Un portale annunciato dal suono di un violino, che poi si richiude, ma intanto l’ha sconvolto e ha impresso una nuova direzione alla sua vita.

Poi il salto di un secolo, agli albori della pandemia e due donne amiche, di cui una, Mirella, sta cercando di scoprire cosa sia successo all’altra che era morta, e quando era bambina, pare avesse avuto la stessa esperienza di Edwin.

Un altro balzo temporale, nel 2203, in cui una nota scrittrice, nata in una delle prime colonie lunari, luogo di lusso, sta facendo un tour promozionale nel momento in cui sta scoppiando un’altra pandemia.

Ancora un volo pindarico e ci troviamo nel 2400, in cui il giovane Gaspery-Jacques Robert è un detective dell’Istituto del tempo di Città Notturna (nome con cui è stata chiamata la Colonia Due), e vuole scoprire il fenomeno vissuto dagli altri personaggi.

Alla fine non resta che scoprire il mistero spazio-temporale. Una lettura che scaglia i germi di pensieri sul senso della vita e delle nostre esistenze che sembrano tendere a qualcosa…..

 

Carmen Mola “La bestia” -Salani Editore- euro 19,00

Carmen è lo pseudonimo adottato dai tre scrittori e sceneggiatori che hanno scritto a 6 mani questo thriller- fenomeno ambientato a Madrid; oltre un milione di copie vendute e 600 mila euro vinti con il Premio Pianeta.

Sono il 54enne Antonio Santos, il 61enne Jorge Díaz Cortéz e il 48enne Augustín Martínez. Sceneggiatori di serie tv di successo che un bel giorno hanno deciso di cimentarsi applicando lo stesso metodo di lavoro a un romanzo. Il nome di donna è stato scelto per focalizzare l’attenzione dei lettori sulla trama e non sul pool di autori.

La storia è di quelle che colpiscono subito duro. Il thriller storico è ambientato nella Madrid del 1834, decimata dal colera. Non lontano dal mattatoio in Calle de la Ribera de Curtidores è ambientata la prima scena, decisamente macabra: un cane gioca con la testa mozzata di una ragazzina, Bertha, una delle prime vittime della “Bestia”.

Diceria popolare o altro? A cercare di svelare il mistero dietro questa serie di efferati delitti da serial killer sono il giornalista Diego e il suo compare di bevute, il poliziotto Donoso.

A movimentare l’intreccio c’è poi la 14enne poverissima e orfana, Lucía, vergine dai capelli rossi che per sopravvivere si ritrova a lavorare in un bordello. La tenutaria è una certa Leona che nella fanciulla vede non solo la possibilità di guadagnare parecchio vendendo la sua verginità al miglior offerente, ma rivede anche se stessa e la sua lotta per la vita.

Tutto si complica quando a sparire è la sorellina di Lucia, la piccola Clara. Al centro di una serie di eventi compaiono monaci guerriglieri, uomini di chiesa, faccendieri di varia natura, politici e persino la Carboneria.

 

FDI, pista ciclabile di 7 metri: interpellanza

Continua a far discutere la pista ciclabile di corso Umbria lunga 7 metri e mezzo, definita da molti la pista ciclabile più corta al mondo.

 

A sollevare la polemica questa volta è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4, Raffaele Marascio, che ha presentato un’interpellanza diretta all’assessore alla viabilità Chiara Foglietta per richiedere chiarimenti in ordine alla nuova opera che sta tanto facendo discutere nelle ultime ore.

 

”Ci sorprende come qualcuno cerchi di far passare quest’opera, addirittura come un record di cui la nostra città possa vantarsi” dichiara Raffaele Marascio ” Siamo davanti all’ennesima scelta quanto meno dubbia sulla viabilità che viene fatta all’interno della nostra città per inseguire l’ecologismo sfrenato. Farebbe ridere, se non fosse che questo progetto è stato realizzato con fondi pubblici, in particolare con i fondi del PON Metro, il programma operativo nazionale unitario di interventi per lo sviluppo urbano sostenibile” continua – ”Ho presentato un’interpellanza diretta all’assessore alla viabilità Foglietta per chiedere conto del senso di questa opera e per conoscere l’entità dei fondi impiegati per la sua realizzazione. È giusto che i cittadini sappiano come vengono spesi i loro soldi”

Raffaele Marascio – capogruppo Fdi circoscrizione 4