ilTorinese

Un buon punto! Torino-Roma 1-1

Quinta giornata serie A

Lukaku R
Zapata T

Un punto buono per un bel Toro che poteva vincere,si trova in svantaggio immeritatamente e trova il giusto pareggio con un grande Zapata.Per i ragazzi di Juric la strada intrapresa è quella giusta per qualificarsi in conference League attraverso il settimo posto, piazzamento plausibile per il Toro.
La gara è stata vibrante,dura ed a tratti anche piacevole: Lukaku porta in vantaggio la Roma al 68′ con un gol dei suoi: difesa potente del pallone in area e sinistro preciso a battere Milinkovic Savic. La reazione del Torino è veemente.Le tre punte Zapata,Sanabria e Pellegri tutti insieme per concretizzare il pareggio che arriva grazie al colpo di testa all’85’ di Zapata, quest’estate vicino proprio ai giallorossi prima del trasferimento del belga. Per gli ospiti anche un palo di Cristante sullo 0-0.Un buon punto per entrambe le squadre ed i rispettivi obiettivi,il pareggio è giusto.

Trasporti, Panza (Lega): Bene Salvini su valichi alpini

 “Ringrazio il ministro Salvini per la sensibilità dimostrata sull’importanza dei valichi alpini, che sono un punto di giuntura tra l’Italia e il resto d’Europa e che rivestono un’importanza fondamentale, a partire dal Brennero, ma anche Monte Bianco, Frejus, Sempione, e tutte quelle infrastrutture che hanno lo scopo di unire parti importanti del nostro continente, sia dal punto di vista produttivo che culturale e turistico – dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza -.

L’impegno del ministro Salvini contro i limiti assurdi imposti dall’Austria per i mezzi che transitano dal Brennero è un segnale importante, una risposta concreta alle esigenze delle categorie produttive e dei cittadini trentini. Serve più attenzione da parte di tutti gli Stati che si affacciano sulle Alpi per garantire un transito migliore e sicuro e garantire alle zone che ospitano queste infrastrutture il doveroso riconoscimento per il ruolo cruciale che svolgono”.

Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali.

Città Metropolitana aderisce a “Ottobre in rosa”

La Città metropolitana di Torino aderisce con impegno all’ottobre rosa, il mese internazionale dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
Le consigliere metropolitane Sonia Cambursano Valentina Cera e Rossana Schillaci hanno incontrato l’oncologa Fulvia Pedani di AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, presidente della associazione Andos Torino per concordare azioni di sensibilizzazione sul territorio metropolitano.
“Aderiamo con convinzione all’ottobre rosa – dicono le consigliere metropolitane – per contribuire a creare consapevolezza su una problematica che riguarda numeri sempre più alti di donne. Si stima che in Italia siano oltre 45mila i nuovi casi di cancro della mammella e sappiamo che negli ultimi anni l’incidenza del tumore al seno ha avuto un forte incremento tra le donne di età compresa tra i 25 e i 44 anni. La cultura della prevenzione è indispensabile e fondamentale”

#OttobreRosa #prevenzionesalute

“#Famiglia e #denatalità – da dove ripartire”

Silvio Magliano ha moderato venerdì 22 settembre scorso l’incontro  sul tema “#Famiglia e # denatalità – da dove ripartire”, nell’ambito degli appuntamenti  di Together- Protagonisti all’Opera, che si sono tenuti presso la Tecnostruttura di piazza dei Mestieri

“Ho affrontato- spiega Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale – , dialogando con i due relatori, uno dei temi insieme più cruciali e meno puntualmente approfonditi, troppo spesso a livello politico. Con me sul palco Roberto Gontero, Presidente del Forum Famiglie Piemonte, e Adriano Bordignon, Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari.

Nel corso dell’incontro, co-organizzato dall’associazione Nuova Generazione per il Bene Futuro e dall’Associazione Difendiamo il futuro Polis Policy, abbiamo affrontato il tema demografico dal punto di vista economico, del welfare sociale e fiscale, e per quanto riguarda le competenze e le misure nazionali e le politiche regionali, comunali e locali.

Molti dei risultati ottenuti in questi anni, a partire dell’Assegno unico, si devono all’impegno delle Associazioni familiari”.

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Alison Espach “Questi adulti” -Bollati Boringhieri- euro 18,00

Dopo il successo del precedente “Appunti sulla tua scomparsa” (ispirato alla morte di uno dei suoi fratelli adolescente) ora la scrittrice americana 39enne fa di nuovo centro con questo romanzo che, in parte, può essere considerato di formazione.

Racconta la fatica di crescere della protagonista Emily, a partire da quando ha 14 anni e guarda al mondo degli adulti con occhio acuto e intelligente. Siamo nel Connecticut, primi anni Novanta, a Fairfield, tra case lussuose e scuole private, ed Emily, decisamente più avanti dei suoi coetanei, preferisce osservare come si muovono nella vita “i grandi”.

E’ l’inizio di una serie di avvenimenti che ne segneranno la crescita e le tappe della vita. Il suo mondo va in pezzi quando i genitori decidono di separarsi e di lì in poi sarà una girandola di esperienze. La narrazione parte dalla festa per i 50 anni del padre che distrugge la famiglia per la sua relazione con la moglie del vicino, Mrs Resnick. Gli eventi precipitano quando il marito dell’amante, un brutto giorno, esce in giardino e mette fine ai suoi tormenti infilando la testa in un cappio. Alla scena assiste, in silenzio e sgomento, proprio Emily.

Le cose cambieranno ancora quando il padre fa una figlia con l’amante, ed Emily si ritrova a fare i conti con la disperazione materna che aumenta a dismisura. In seguito il genitore si trasferirà a Praga inanellando relazioni con altre donne, mentre gli anni scorrono con Emily palleggiata da un genitore all’altro.

A segnare la vita della protagonista c’è pure la relazione con il suo professore di inglese Mr. Basketball, iniziata con approcci inappropriati del docente 24enne attratto dall’allieva 15enne. Il resto sarà passione travolgente fatta di sesso e infatuazione, sensi di colpa, vergogna, incontri segreti. Una relazione clandestina che continua, tra alti e bassi, anche quando Emily è ormai adulta, ma stregata da quel legame che fatica a mettere da parte.

Il tutto raccontato con profondità ed ironia, attraverso lo sguardo di Emily che, man mano che cresce, si rende conto dei mille difetti e dei continui errori di quegli adulti che tutto possono essere, ma non esattamente modelli da imitare.

 

 

Shehan Karunatilaka “Le sette lune di Maali Almeida” -Fazi Editore- euro 20,00

Non è sempre di facile lettura questo romanzo dello scrittore Karunatilaka, nato nello Sri Lanka nel 1975, che gli è valso il prestigioso Booker Prize nel 2022.

La storia è ambientata nel suo paese, nel 1989, al culmine del conflitto sanguinario che vide su fronti opposti la maggioranza buddista e il governo contro i separatisti induisti del nord e dell’est e di etnia Tamil, durato dal 1983 fino al 2009, lasciando lo Sri Lanka in bancarotta.

Su questo sfondo si sviluppa la trama forsennata e pirotecnica, a tratti grottesca e surreale. 471 pagine che raccontano i 7 giorni (7 lune) che il defunto fotoreporter Maali Almeida, gay clandestino, dello Sri Lanka, ha a disposizione per scoprire il suo assassino e farsi giustizia. Al suo “risveglio” sente il corpo smembrato affondare nelle acque del lago Beira, ma non ha idea di chi ce l’abbia buttato. Dopo una vita turbolenta e la passione per il gioco d’azzardo, ora si trova in uno spazio intermedio tra la vita e la morte. E’ lui stesso a narrare la sua storia di fantasma smemorato che cerca di risolvere il proprio omicidio.

Impossibile riassumere o rendere anche solo lontanamente il fascino intrigante di questo romanzo che viaggia tra corpi smembrati dai macabri squadroni della morte, fantasmi sospesi che assistono ai ritrovamenti delle loro spoglie mortali massacrate e gettate in acqua dentro sacchi della spazzatura. Sono continue, ironiche e divertenti, le incursioni tra questo e l’altro mondo. Personaggi e anime bizzarri, avventure spassose e tragicomiche, delitti e depezzamenti di corpi a iosa.

Il fantasma di Maali si ritrova in una sorta di limbo che assomiglia parecchio a un gigantesco apparato burocratico, con regole rigide da rispettare; per esempio le anime dei morti possono andare solo nei luoghi in cui i loro corpi sono stati da vivi. Soprattutto il tempo concesso nel limbo è di soli 7 giorni, prima di riunirsi con la “Luce Eterna”; o più probabilmente reincarnarsi in qualche altro essere vivente.

Lungo le pagine si dipana un viaggio onirico in cui tutti -governo, secessionisti, politici e civili- commettono qualche crimine e nessuno vive indenne da brutture e violenze.

Non propriamente un testo volutamente politico, ma sicuramente una denuncia efficace dei recenti anni bui del paese, tra corruzione, discriminazioni razziali, malaffare e violenza dilaganti, giustizia inesistente e tanto sangue.

26 anni di conflitto, più di 100 mila morti -di cui 40 mila civili- crimini contro l’umanità di ogni tipo. Sparizioni forzate, delitti efferati, massacri di poveri innocenti attuati dalle forze del governo, bambini-soldato usati dalle Tigri Tamil e tanto altro orrore sono l’orribile bilancio di una delle guerre civili più sanguinose degli ultimi decenni, in un area del mondo in cui vivere è complicato.

 

Giulia Alberico “I libri sono timidi” -Galaad Edizioni- euro 12,00

Per chi ama leggere, questo libro è un po’ come ritrovarsi a casa e riconoscersi. Sono pagine che avremmo voluto scrivere noi per esprimere al meglio la passione divorante della lettura. E non possiamo che venire piacevolmente travolti dai ricordi dell’autrice, che parlano anche del nostro vissuto.

Ci si riconosce a pelle con i pensieri di Giulia Alberico, per anni insegnate di lettere a Roma. La professoressa che tutti avremmo voluto avere, e che sicuramente deve aver contagiato schiere di studenti con il meraviglioso e salvifico virus della lettura.

La sua navigazione immersa nei libri è iniziata prestissimo, in età prescolare, e non è mai finita. Racconta di quando bambina, prima di essere in grado di decifrare i segni scritti, leggeva ascoltando le storie narrate dagli adulti; parole per lei legate in modo indissolubile agli odori, a seconda dell’oratore.

Poi l’urgenza di cavarsela da sola e la meraviglia precoce di un bimba piccolissima che praticamente impara a leggere prima ancora di andare a scuola. L’amore per la lettura sgorga in lei dirompente fin dai 4 anni; quando in uno sperduto paesino in provincia di Chieti, dove non c’è un asilo, segue la madre -maestra elementare- da una classe all’altra come ospite.

Scorrono pagine in cui ricorda la prima mesta libreria che poco la convinceva con le vetrine di rosari, santini e pubblicazioni sacre, più che altro simile a una sacrestia. Ben diverso è l’universo di libri che le si schiude in una casa di zii preti la cui biblioteca è un luogo delle meraviglie in cui lei a 7 anni si perde letteralmente, ammaliata e assetata di letture.

Dal primo libro letto -“La luna e sei soldi” di Somerset Maugham- non si è mai più fermata. Ha il sapore anche del nostro passato il suo ricordare la fascinazione di collane editoriali memorabili, come la Medusa e i piccoli BUR, o i primi Oscar Mondadori. E via lungo tutte le tappe della sua vita, compresi i primi sceneggiati in bianco e nero ispirati dai grandi classici della letteratura, che si andavano a vedere dal vicino fortunato che possedeva un televisore.

I libri la consolavano, placando angosce e tristezze man mano che si addentrava nelle pagine. Le aprivano mondi nuovi; come quello della giustizia con la lettura del “Buio oltre la siepe”, o i classici russi e americani che ampliavano ulteriormente il suo orizzonte. E via … di libro in libro, dai primi scelti sull’onda dell’emozione a quelli della maturità selezionati con criterio, sempre onnivora e curiosa di tutto.

Un’ emozionante biografia letteraria dell’autrice che lega le varie letture alle tappe della sua vita. Non solo ci incanta, ma ci spinge a riesumare anche i nostri ricordi di letture nel passato. E già… perché anche questo è uno dei tanti poteri sprigionati dalle pagine di un libro.

 

 

Luca Briasco “Il re di tutti. Un ritratto di Stephen King”

– Salani- euro 16,00

400 milioni di copie vendute, oltre 700 romanzi frutto della sua mente geniale, lui è il maestro dell’Horror a livello planetario; che piaccia oppure no, è comunque un mostro sacro. L’americanista agente letterario Luca Briasco ne traccia un profilo interessante, non un saggio critico, piuttosto un biografia filtrata attraverso le letture di alcuni suoi romanzi.

Risultato, un libro snello e scorrevole che ripercorre le tappe salienti della vita di King, nato a Portland il 21 settembre 1947; in quell’affascinante Maine dove ha ambientato molte delle storie che gli hanno dato successo e fama.

Scopriamo che ha avuto un’infanzia segnata dall’abbandono del padre. Stephen ha appena due anni, quando l’incostante e donnaiolo genitore, Donald Edwin King, esce di casa per comprare le sigarette e non si fa mai più vedere.

La madre Ruth prende lui e il fratello adottato e inizia a cercare svariati lavori, soggiornando presso vari parenti. Donna sola, forte, responsabile e soprattutto molto intelligente, tanto da essere la prima a cogliere le qualità del figlio e incoraggiarle.

Stephen fin da piccolo è un lettore seriale, come se cercasse nuovi mondi in cui stemperare i suoi dolori. Inizia a scrivere racconti, ma la svolta è quando ha 12 anni, una mente brillante e fantasia da vendere, e la madre gli regala una macchina da scrivere Underwood, sulla quale battere i tasti da cui escono i manoscritti che inizia a inviare agli editori e alle riviste.

Adulto, sposato e -contrariamente al padre- marito fedelissimo e irreprensibile, è nella scuola dove insegna quando la moglie gli telefona per dargli la notizia che cambierà per sempre la loro vita. Siamo nel 1973 e l’editor Bill Thmpson Doubleday decide di pubblicare “Carrie”, trasposto anche in film di successo. A dare forma alla ragazzina bullizzata dalle compagne di scuola sarà la meravigliosa Sissy Spacek, all’epoca giovanissima talentuosa e capace di scatenare una furia diabolica. Ed è solo l’inizio della carriera dello scrittore capace di guardare negli abissi della mente e trasformarli in best seller inimitabili.

 

Legalità a scuola e lotta al bullismo. La Regione presenta le iniziative con il Governo e le forze dell’ordine

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Oggi 25 settembre presso il Grattacielo Piemonte – a Torino –  l’assessore a Istruzione e Merito della Regione Piemonte Elena Chiorino e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro parteciperanno alla conferenza stampa di presentazione del progetto pilota tra Ministero e Regione Piemonte dal titolo “Legalità a Scuola” finalizzato allo sviluppo della coscienza civile, al rispetto delle diversità, alla lotta contro le mafie, in relazione alla celebrazione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, istituita con la Legge n. 20 dell’8 marzo 2017, che si celebra il 21 marzo di ogni anno. Il progetto che sarà illustrato ai giornalisti si strutturerà in un “concorso sulla legalità e sull’orgoglio di combattere ogni forma di violenza” – inserito nell’ambito dell’offerta formativa – rivolto alle scuole secondarie di 1° grado statali e paritarie del Piemonte.

Nello stesso contesto sarà presentato alla stampa il nuovo protocollo con le Forze dell’Ordine finalizzato alla realizzazione di azioni comuni per contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle scuole del Piemonte in sinergia con l’ USR, le Questure del Piemonte, il Comando Legione Carabinieri Piemonte e le Polizie Locali.

Costa Crociere e Derthona Basket: la partnership cresce

SUPERCOPPA 2023

 

La compagnia italiana diventa Platinum Sponsor del Derthona Basket, il club di basket di Tortona, nelle stagioni 2023/24 e 2024/25, per una collaborazione che dai palazzetti dello sport arriverà a coinvolgere il territorio ligure e piemontese, con iniziative rivolte ai giovani.

 

 

 In occasione della Supercoppa Italiana di Basket 2023, in programma oggi e domani, a Brescia, Costa Crociere e Derthona Basket, la squadra di pallacanestro della città di Tortona, presentano una nuova e innovativa partnership.

Dopo la prima collaborazione nel campionato 2022/23, le due società hanno infatti deciso di rafforzare e ampliare la loro unione, con l’ingresso di Costa Crociere come Platinum Sponsor. La compagnia crocieristica battente bandiera italiana sarà al fianco del Derthona Basket per i prossimi due anni, fino a giugno 2025.

“Dopo l’esperienza molto positiva dello scorso campionato, siamo lieti di sostenere il Derthona Basket nelle prossime due stagioni, per vivere insieme emozioni uniche” – ha dichiarato Mario Zanetti, Amministratore Delegato di Costa Crociere. La decisione di diventare Platinum Sponsor, e quindi di rafforzare il nostro impegno, nasce da una condivisione di visione e obiettivi che ci accomuna al Derthona Basket. In particolare, l’idea di essere parte attiva e propositiva nelle comunità dove siamo presenti, per diffondere i valori di inclusività e attenzione alle nuove generazioni che caratterizzano il modo di fare sport del Derthona Basket e quello di fare turismo di Costa”.

“Accogliere le persone con servizi di alto livello in luoghi unici è uno degli aspetti che ci unisce – le parole di Ferencz Bartocci, Amministratore Delegato di Derthona Basket -. Con la Cittadella dello Sport vorremmo offrire ai nostri tifosi e al territorio in generale degli spazi dedicati al divertimento dove le persone siano al centro delle nostre attenzioni. Abbiamo l’obiettivo di essere una “nave” ancorata a Tortona che però guarda al mondo del mare, dei viaggi e dello sport in movimento sulle splendide Costa”.

L’iconica “C” del logo Costa, che da 75 anni campeggia sulle navi della compagnia, sarà presente sulle divise della prima squadra maschile dei “Leoni” di Tortona in tutte le competizioni in cui sarà impegnata, ma anche della prima squadra femminile e delle squadre giovanili. L’accordo prevede anche personalizzazioni ed attività dedicate a Costa, che coinvolgeranno il pubblico, presso la “Cittadella“ di Tortona e il PalaEnergica di Casale Monferrato, le “case” del Derthona Basket.

Non solo. Costa Crociere e Derthona Basket faranno squadra su una serie di progetti rivolti al territorio, in particolare a quello ligure e piemontese, con l’obiettivo di puntare sullo sport come promotore dei valori di inclusione e sostenibilità, coinvolgendo i più giovani. In primo luogo, Costa darà il suo sostegno ad alcuni progetti del Derthona Basket già attivi in ambito sociale. Tra questi “PiantiAMO il futuro”, un momento di incontro tra gli studenti degli istituti locali e i giocatori e lo staff dei “Leoni”, volto allo sviluppo di attività formative legate ai temi dell’Agenda 2030. Ma anche ‘Leoni Insieme’, pensato per promuovere le diverse iniziative portate avanti dai partner della squadra. Inoltre, le due società lavoreranno per collaborare insieme su alcuni eventi dedicati a Genova e alla Liguria, ancora in via di definizione.

La Supercoppa è il primo appuntamento ufficiale della stagione del Derthona Basket, che affronta oggi, sabato 23 settembre, al PalaLeonessa A2A di Brescia, la Germani Brescia nella seconda semifinale della giornata. La partita è in programma alle ore 20.45 e Costa Crociere è pronta a tifare insieme a tutti gli appassionati di basket.

Lo sport si racconta a Chivasso tra Costituzione e Universiadi 2025

Tra gli ospiti della prima edizione del festival “Canali”, Franco Arese, Elisa Rigaudo, l’ex ct
Mauro Berruto e Alessandro Ciro Sciretti

Chivasso (TO). Nella settimana in cui la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità
l’ingresso dello sport nella Costituzione italiana, la città di Chivasso ha dedicato una due
giorni all’attività sportiva, al suo racconto e alle sue emozioni. Lo ha fatto attraverso il festival
“Canali” voluto dall’Amministrazione comunale, promosso all’interno del Distretto Urbano del
Commercio e organizzato, in questa prima edizione, in seno alla Festa dei Nocciolini che ha
animato le vie e le piazze del centro storico con degustazioni, show culinari e street food.
Tra gli eventi più partecipati, nella mattinata di sabato 23 settembre in piazza della
Repubblica, l’incontro-dibattito “Lo sport cambia canale? Dati, evoluzioni e prospettive dello
sport italiano” con Beniamino Pagliaro (caporedattore de “la Repubblica Torino”), Franco
Arese (già presidente Federazione Italiana Atletica Leggera), Elisa Rigaudo (medaglia
olimpica e testimonial 1° edizione di CANALI), Alberto Dolfin (giornalista del “Corriere dello
Sport-Stadio” e consigliere regionale Unione Stampa Sportiva Italiana) e Alessandro Ciro
Sciretti, presidente Giochi Mondiali Universitari di Torino 2025. E proprio di Universiadi si è
a lungo discusso e parlato: «Un ritorno nella città in cui sono nate nel 1959 – ha dichiarato
Sciretti – che ci inorgoglisce e ci consentirà di valorizzare al meglio il nostro territorio.
Saranno infatti molti gli eventi del Road To2025, a partire dal prossimo Capodanno in piazza
Castello marchiato appunto “Torino 2025”. Momenti importanti che rafforzeranno il
radicamento delle Universiadi e degli sport invernali nel Dna della nostra città e della nostra
Regione».
Nel pomeriggio, poi, la medaglia olimpica Elisa Rigaudo ha preso parte ad una passeggiata
non competitiva tra le strade di Chivasso, dispensando consigli pratici sull’allenamento e
raccontando curiosità e aneddoti sulla sua lunga carriera agonistica. Alle 17.30 il Teatrino
Civico di Palazzo Santa Chiara ha quindi fatto da palcoscenico alla presentazione del libro “I
100 metri. Storie, leggende e protagonisti di 100 sprint da ricordare” con Fabio Monti (già
firma de “La Gazzetta dello Sport” e il “Corriere della Sera”) e Claudio Colombo, già
responsabile della redazione sportiva del “Corriere della Sera”. Ad interloquire con loro in
via del tutto eccezionale, Mauro Berruto, ex commissario tecnico della nazionale italiana
di pallavolo maschile e attuale deputato della Repubblica, tra i principali artefici
dell’inserimento dello sport nell’articolo 33 della Costituzione italiana.
A chiudere la rassegna nella mattinata di domenica 24 settembre di nuovo in piazza della
Repubblica, infine, Alberto Dolfin (giornalista de “Il Corriere dello Sport-Stadio”) in dialogo

con Claudio Arrigoni, giornalista de “La Gazzetta dello Sport” e “Corriere della Sera”, in
occasione della presentazione del libro “Iron Mark”. Una toccante testimonianza sulla
vicenda umana di Marco Dolfin, chirurgo e atleta paralimpico, ma anche un intenso affresco
sul ruolo inclusivo dello sport e sull’esigenza di superare ogni barriera fisica, culturale e
linguistica. «Una sincera riconoscenza a tutti gli ospiti che con i loro emozionanti racconti di
vita hanno regalato all’intera città di Chivasso straordinari spunti di riflessione» il commento
dell’assessore al Commercio e al Turismo, Chiara Casalino. «Il festival “Canali” nasce
all’interno del progetto del Distretto Urbano del Commercio e intende diventare uno
strumento di valorizzazione territoriale, ma anche un momento di sensibilizzazione civica e
disseminazione culturale. Lo sport come elemento aggregativo e narrativo, dunque, per una
manifestazione che nei prossimi anni potrà ulteriormente crescere andando a coinvolgere
l’intero tessuto associativo chivassese».

Merlo: Elezioni Piemonte, è necessario far vincere una politica di centro

Contro il populismo e il massimalismo

“Le prossime elezioni regionali piemontesi sono anche, e soprattutto, una grande occasione per
rafforzare e qualificare una ‘politica di centro’ a livello locale. Una presenza politica importante che
si può e si deve concretizzare solo in una coalizione che respinga in modo fermo e determinato
qualsiasi forma di massimalismo e di populismo. A livello locale, nel caso specifico a livello
regionale, vanno premiati quindi il buon governo, la concretezza dell’amministrazione, un progetto
riformista e, in ultimo, ma non per ordine di importanza, uno ‘stile’ che non scivoli nel populismo
anti politico, demagogico e qualunquista che abbiamo sperimentato in questi ultimi anni a livello
nazionale.
Per questi motivi, semplici ma essenziali, è decisivo che anche in Piemonte si affermi una ‘politica
di centro’ in modo visibile e concreto. Senza massimalismi radicali e richiami populisti. Sotto
questo versante i Popolari daranno il loro contributo politico, culturale e programmatico”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”.