ilTorinese

Coppa Italia Sedicesimi di finale: Toro fuori!

 

Il Torino viene eliminato dalla Coppa Italia perdendo,in casa,contro il Frosinone per 2-1 nei tempi supplementari.
Continua l’altalena di gioco e risultati per i granata di Juric, aspramente contestati dal pubblico, che dopo un buon primo tempo si sono spenti nella ripresa quando sono subentrati giocatori di qualità dalla panchina.Ora l’unico obiettivo per il Toro è il campionato dove bisognerà raggiungere prima possibile i 40 punti per salvarsi.

Risultati dei sedicesimi di finale di Coppa Italia 2023/2024 che hanno delineato il quadro degli ottavi della competizione (in GRASSETTO le squadre che hanno passato il turno):

CREMONESE – Cittadella 2-1
SALERNITANA – Sampdoria 4-0
BOLOGNA – Hellas Verona 2-0
GENOA – Reggiana 2-1
Lecce – PARMA 2-4
Udinese – CAGLIARI 1-2
Torino – Frosinone
SASSUOLO – Spezia 0-0 (5-4 d.c.r.)
Il quadro degli ottavi di finale aggiornato:

Lazio – Genoa
Roma – Cremonese
Salernitana-Juventus
Frosinone– Napoli
Inter – Bologna
Fiorentina – Parma
Sassuolo – Atalanta
Cagliari – Milan

Enzo Grassano

Enrico Tommasi: “Un imperfetto sconosciuto”, viaggio alla scoperta del proprio padre

Informazione promozionale

Chi può davvero sostenere di aver conosciuto i propri genitori? Una storia di riconciliazione e di perdono

L’AUTORE SI PRESENTA

“Sono Enrico Tommasi, nato a Salerno il 24 ottobre 1961, notaio di professione e scrittore per passione, vivo da molti anni tra Milano e il Lago di Como.

Ho iniziato a scrivere nel 2018 e ho pubblicato quattro libri: “I ragazzi della via Boeri” (giugno 2019, Primiceri Editore), romanzo di formazione, finalista nella sezione Opere Prime al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, selezionato e presentato al Bookcity Milano 2019;  “L’inganno della lentezza” (giugno 2020, Primiceri Editore), diario intimo di un cammino sulla via Francigena italiana; “La nostra estate migliore” (giugno 2022, Morellini Editore) altro romanzo di formazione, ristampato più volte e per molti mesi tra i titoli di narrativa contemporanea più venduti su Kindle Store; il quarto e ultimo (settembre 2023 Morellini Editore) s’ intitola “Un imperfetto sconosciuto” ed è un romanzo che affronta il complicato rapporto padre/figlio”.

 

IL LIBRO

Chi può davvero sostenere di aver conosciuto i propri genitori?  Sovente le complessità della vita non ce lo permettono, ed è questa l’amara riflessione di Enrico, il protagonista, quando apprende che suo padre è morto.

Più del dolore della perdita, lo fa soffrire la consapevolezza di non averlo conosciuto come uomo, un senso di vuoto che trascende l’ineluttabilità della morte.  Ma una lettera inaspettata cambierà tutto: una donna vuole assolutamente vederlo per parlargli di suo padre.

Enrico è titubante, ma la voglia di sapere qualcosa in più di suo padre è così forte che decide di incontrarla.  Inizia così un viaggio, sia reale che metaforico, che lo porterà nelle zone oscure della storia della sua famiglia e dell’esistenza di suo padre.

Prima a ritroso nel tempo, con una ricerca nei ricordi familiari più cupi e dolorosi, che gli permetteranno di mettere a fuoco le cause delle mancanze paterne, poi verso Napoli, dove scoprirà una verità inaspettata. Una storia di riconciliazione e di perdono.

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Ritrova il tuo respiro naturale attraverso il pranayama

YOGA SENZA BARRIERE 

 

Nel caos della vita quotidiana, ritrovare la tranquillità interiore diventa essenziale.

 

Il pranayama, un’antica pratica yogica di controllo del respiro, offre un percorso verso la calma e la consapevolezza.

 

In questo articolo, esploreremo una tecnica di pranayama adatta ai principianti, un modo per riconnettersi con il respiro naturale e trovare serenità nel proprio ritmo vitale.

 

1. Posizione: Siediti in una posizione comoda, con la spina dorsale dritta e le mani appoggiate sulle ginocchia.
2. Respiro Diaframmatico: Inala lentamente attraverso il naso, permettendo al tuo diaframma di espandersi completamente. Senti il tuo stomaco sollevarsi mentre respiri profondamente.
3. Trattenimento del Respiro: Fai una breve pausa trattenendo il respiro per alcuni secondi.
4. Esalazione Controllata: Esala lentamente attraverso il naso, svuotando completamente i polmoni.
Ripeti: Ripeti questo ciclo di respirazione per 5 minuti circa, concentrandoti sulla sensazione del respiro che entra e esce dal tuo corpo.

Questa pratica di pranayama aiuta a calmare la mente, ridurre lo stress e aumentare la consapevolezza del respiro.

È un modo accessibile per avvicinarsi al mondo del pranayama, portando equilibrio e armonia nella tua vita quotidiana.

Namasté – @odakawithserena

SERENA FORNERO

 

Solo il 18% va a Messa, tra i giovani appena l’8%

Secondo le ultime rilevazioni Istat solo il 18% degli italiani partecipa a un rito religioso settimanale e fra i giovani la percentuale scende all’8%. Il sociologo Franco Garelli dell’Università di Torino indaga i dati con un’analisi pubblicata sul settimanale cattolico “La Voce e il Tempo” nel numero in edicola. Il campione dell’indagine Istat è composto da oltre 20.000 famiglie e 45.000 individui residenti. Alla domanda dell’Istituto hanno risposto i soggetti con più di 14 anni mentre per i minori dai 6 ai 13 anni la risposta è stata fornita dai genitori. I dati più recenti riguardano il 2022. Spiega il prof. Garelli: “Chi partecipa ad un rito religioso almeno una volta alla settimana (per i cattolici la Messa della domenica) è poco più del 18% della popolazione, per contro sono assai più numerosi quanti in quell’anno non hanno mai frequentato un luogo di culto (31%), se non per eventi particolari, come battesimi, matrimoni e funerali. Il dato del 2022 relativo alla frequenza settimanale ad un rito religioso comunitario è il più basso che si riscontra nella storia recente del nostro Paese. Negli ultimi vent’anni il numero dei “praticanti regolari” si è quasi dimezzato passando dal 36% al 19% mentre i “mai praticanti” sono di fatto raddoppiati, dal 16% al 31%”. La pratica religiosa continua ad essere più elevata nelle regioni del Sud rispetto a quelle del Centro e del Nord Italia.     F.Re

Aperte le lavanderie di papa Francesco

PROCTER & GAMBLE E HAIER EUROPE  INSIEME ALL’ELEMOSINERIA APOSTOLICA E ALLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO LE DONANO AI POVERI DI TORINO  

Il progetto promosso da Procter & Gamble con la collaborazione di Haier Europe è sostenuto dalla Elemosineria Apostolica e si rivolge alle persone più povere e senza fissa dimora. Le Lavanderie saranno gestite dalla Comunità di Sant’Egidio di Torino. 

– Dalla giornata di giovedì 2 novembre, entrano in funzione a Torino due nuove “Lavanderie di Papa Francesco”, l’iniziativa proposta dalla Procter & Gamble e realizzata grazie al coinvolgimento della Comunità di Sant’Egidio e la collaborazione di Haier Europe che risponde all’invito del Santo Padre che nella Lettera apostolica “Misericordia et misera” scrive: «Voler essere vicini a Cristo esige di farsi prossimo verso i fratelli, perché niente è più gradito al Padre se non un segno concreto di misericordia. Per sua stessa natura, la misericordia si rende visibile e tangibile in un’azione concreta e dinamica» quindi «è il momento di dare spazio alla fantasia della misericordia per dare vita a tante nuove opere, frutto della grazia».

La “Lavanderia di Papa Francesco” è dunque un segno concreto e tangibile sostenuto dalla Elemosineria Apostolica: un luogo e un servizio per dare forma concreta alla carità e al tempo stesso intelligenza alle opere di misericordia per restituire dignità a tante persone.

Rifornite di detergenti per il bucato come Dash e Lenor offerti da P&G oltre a prodotti per la pulizia dei locali o per l’igiene personale come gli shampoo Head&Shoulders e Pantene e rasoi e schiume da barba Gillette (destinati ai locali docce) e dotate di lavatrici e asciugatrici donate da Haier Europe, le due “Lavanderie di Papa Francesco” di Torino si trovano una all’interno della Parrocchia di San Giorgio Martire, in via Barrili 12, e una nella zona del centro storico, nella casa “Casa dell’amicizia” presso il centro “La Sosta”, in via Giolitti 40. Saranno entrambe gestite dalla Comunità di Sant’Egidio di Torino e sono un servizio offerto gratuitamente alle persone più povere, in particolare a quelle senza fissa dimora, che in questi locali potranno lavare e asciugare i propri indumenti, vestiti e coperte e, grazie al servizio docce, provvedere anche alla pulizia personale.

Le due “Lavanderie di Papa Francesco” di Torino si aggiungono a quelle aperte a Roma nel 2017 e a Genova nel 2019, rafforzando la collaborazione di Procter & Gamble e dell’Elemosineria Apostolica avviata nel 2015 in occasione dell’apertura della barberia per i poveri del Colonnato di San Pietro voluta dal Santo Padre.

«Quando aiutiamo i più poveri e vulnerabili, siamo veramente cristiani, perché siamo il mezzo del Vangelo – dichiara il Cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere Apostolico. Questa iniziativa che si ripete nel tempo è motivo di gioia per me perché questa è una ulteriore possibilità di farsi prossimi all’umanità ferita, un modo per manifestare la presenza e la vicinanza di Dio agli ultimi». 

«Con le due nuove Lavanderie inaugurate a Torino speriamo di poter aiutare molte persone in difficoltà a migliorare le proprie condizioni di vita, a partire dalla possibilità di provvedere alla propria igiene personale e a quella dei propri indumenti – dichiara Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di Procter & Gamble Italia. La Lavanderia di Papa Francesco è una iniziativa a cui teniamo molto e che puntiamo ad espandere ulteriormente nei prossimi mesi nel nostro Paese nell’ambito del nostro programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, che ha l’obiettivo di portare cambiamenti positivi e concreti per le persone e l’ambiente, nelle comunità in cui operiamo, affinché nessuno resti indietro. Vorrei rivolgere un grazie particolare alla Elemosineria Apostolica per il continuo sostegno a questa iniziativa, alla Comunità di Sant’Egidio per il lavoro incessante di aiuto alle persone più bisognose che svolge ogni giorno, e ad Haier Europe, un’azienda con la quale condividiamo importanti valori di responsabilità sociale, per la disponibilità e l’entusiasmo col quale ha accolto l’invito ad essere partner di questa iniziativa». 

«Noi siamo molto grati di questa opportunità. Per i poveri sarà come la carezza del Papa che giunge in un tempo di grande difficoltà. La Parrocchia di San Giorgio Martire è un indiscusso punto di riferimento per tanti poveri e “La Sosta” – che è diventata una Casa dell’Amicizia per tante persone senza dimora e per le persone in difficoltà che hanno il centro storico come ambiente di vita – potranno esprimere la cura materna della Chiesa per i suoi figli più fragili. Il profumo del bucato pulito è profumo di casa, profumo di famiglia ed è una nota di affetto e di calore di cui tutti abbiamo bisogno» dichiara Daniela Sironi, Presidente di Comunità di Sant’Egidio Piemonte.

«Siamo entusiasti di poter collaborare a questa nobile iniziativa a favore della comunità e che ci offre l’opportunità di essere parte del cambiamento attivo e garantire a molte persone la loro dignità – dichiara Karim Bruneo, Direttore Comunicazione di Haier Europe. La nostra filosofia aziendale ‘Zero Distance’ va oltre il rapporto diretto con il consumatore, e si riflette nel soddisfare i bisogni delle comunità in cui operiamo. Ringraziamo Procter & Gamble per averci coinvolto nel progetto e riteniamo che tutti abbiano diritto ad indossare abiti puliti e avere la possibilità di lavare i propri vestiti in modo sicuro ed igienico e siamo certi che, grazie all’impegno congiunto, le lavanderie garantiranno questi diritti a tutti coloro che ne hanno bisogno». 

ARTISSIMA appuntamento annuale con l’arte declinato al suo superlativo

ALL’OVAL DI TORINO DAL 3 AL 5 NOVEMBRE 2023

Come di consueto la manifestazione ripropone gli interrogativi che da sempre hanno interessato l’umanità: che cos’è l’arte, quale ne è la sua funzione, il bello, il buono, l’utile…  .

A questi interrogativi tentarono di rispondere Eraclito, Platone, Aristotele, Plotino, i secoli bui del Medioevo, l’Umanesimo, il Classicismo, il Rinascimento, il Barocco, l’Illuminismo, l’Ottocento fino ad arrivare al 1911 allorchè Ambrose Bierce, nel suo dizionario del diavolo, scrisse: “Arte. Parola che non ha nessuna definizione”.

Parlando con gli amici ho avuto la percezione che questi interrogativi non abbiano ancora avuto risposta. Ho sentito frasi come: “Ma sono io che non capisco l’arte contemporanea?, Per me l’arte finisce con Piero della Francesca, Ho la sensazione che l’arte contemporanea sia fatta solo per i creduloni”. 

Vorrei che queste mie poche righe accompagnassero il visitatore offrendogli la possibilità di comprendere ciò che si accinge a vedere.

L’arte è la traduzione della realtà sociale con i mezzi espressivi tipici della propria epoca, o più semplicemente, è l’immagine riflessa della Società con un unico avvertimento: l’Artista (gli artisti con la a minuscola sono semplici sperimentatori) è un contemporaneo così contemporaneo che i suoi contemporanei lo considerano un Anticipatore.

Difficilmente i contemporanei comprenderanno appieno l’opera dell’Artista (più avanti di loro perché hanno saputo cogliere i germi del rinnovamento della Società) così come parimenti i visitatori di Artissima non comprenderanno appieno il messaggio che è stato loro indirizzato: il pianeta è prossimo al suo punto di non ritorno, i ghiacciai si sciolgono, il livello dei mari si alza, il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, ma noi, che ogni giorno dobbiamo fare i conti con questa trasformazione epocale, non ne abbiamo ancora contezza: ecco che l’Arte ci soccorre e ci viene in aiuto.

Ogni giorno i telegiornali, la carta stampata, i Media in generale ci mettono in guardia su quanto stia accadendo, ma noi ciechi e sordi ci rifiutiamo di accorgercene: la nostra tecnologia super avanzata ci offre strumenti utili a quantificare quanto fin qui accaduto, il numero di specie di animali già estinti e quelli già condannati all’estinzione e a predire l’imminente catastrofe ambientale oramai prossima, ma l’Artista, spiazzandoci completamente, parla di quanta cura gli Indios dell’Amazzonia ripongano nell’ambiente circostante. Loro credono o sanno che ogni creatura della foresta Amazzonica sia dotata di un’anima, sia che sia un essere umano, sia che sia un animale, un fiore o un frutto. 

I migliori artisti del pianeta sono stati convocati ad Artissima per parlarci, a modo loro, della cura dell’ambiente. Non tutti ci riusciranno, ma se anche uno solo riuscisse in questa impresa il Mondo si salverebbe. 

Se pertanto l’Arte è la traduzione della realtà sociale questa edizione di Artissima ci pone di fronte alla drammaticità della scelta che l’Umanità è chiamata ad operare: cessino le guerre, lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e si riponga tutta l’attenzione alla cura dell’ambiente così come gli Indios dell’Amazzonia, nella loro inconsapevole saggezza, fanno da secoli.

L’uomo, messo con le spalle al muro, comprenderà allora che non esistono tante definizioni di Arte, ma una costante trasformazione della Società che di volta in volta viene rappresentata dall’Artista che ha saputo coglierla prima dei suoi contemporanei.

Buona trentesima edizione! 

 

Emanuele Farina Sansone

Tutti alle Ogr per una buona causa

Si avvicina il periodo natalizio e le agende si riempiono di appuntamenti per saluti e momenti benefici, ma c’è un appuntamento, che tutti gli anni si rinnova a cui proprio non bisogna mancare ed è da segnare subito per non dimenticarci è  il 7 dicembre ore 21 alle Ogr.
Ventiquattresimo gran galà di solidarietà nella  la Sala  Fucine delle Ogr, musica ,musica a scopo benefico, i fondi raccolti saranno devoluti alla Fondazione Caterina, in ricordo di Caterina Farassino,e agli amici di Piero, in ricordo della giovane fotografa cantante e il fonico Piero Macarino.

Il ricavato dello scorso anno ha permesso alla Fondazione Caterina di acquistare un macchinario all’ avanguardia per l ospedale Regina Margherita e due notebook con programmi dedicati a bambini con disturbi di autismo.
I biglietti sono in vendita su ogrtorino.it Hanno già dato adesione Gli Statuto, Fratelli di Soledad,persiana Jones,Omini. altri si aggregheranno
Ci vediamo il 7 dicembre e diffondete la notizia , ottima occasione per una serata insieme agli amici e fare del bene stando bene in compagnia.

Gabriella Daghero

Commemorazione dei defunti, al Monumentale l’omaggio ai Caduti

Ieri al Cimitero Monumentale, nel giorno della ricorrenza dei defunti, la vicesindaca Michela Favaro, insieme alla presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, con le altre autorità cittadine civili, militari e religiose, hanno reso omaggio all’ossario della Gran Croce, ai militari caduti nella campagna di Russia, ai morti nei lager nazisti, alle vittime delle foibe, dell’aviazione e alle vittime civili di guerra.

Un momento di raccoglimento si è tenuto anche presso la lapide che ricorda gli ebrei torinesi vittime delle persecuzioni naziste.

Agrisalumeria Luiset, passione di famiglia

 INAUGURA UFFICIALMENTE L’ INSEGNA  DI VIA PO 39
D’accordo, il Piemonte non è la regione più famosa d’Italia per la produzione di salumi ma può ugualmente competere con altre regioni, vocate tradizionalmente all’arte dell’insaccato. Lo può fare grazie ad artigiani che, storicamente, hanno sempre creduto nelle potenzialità del territorio e della filiere del settore che lo costituiscono.
A Torino, la storica Agrisalumeria Luiset ha fatto di questa passione dapprima aprendo dei negozi e poi realizzandone un vero e proprio marchio identificativo, di qualità e provenienza: i loro salumi, infatti, sono apprezzati non solo dai privati, ma dai tanti locali piemontesi ” da aperitivo” ( ma non solo)  che spesso abbinano ai propri vini i classici taglieri di salumi. La proposta, in questo modo, che negli anni si è ridotta all’essere stata un po’ banalizzata, si eleva a un momento didattico e goloso nell’apprezzare il Piemonte dei vini e dei formaggi, anche per i suoi salumi.
Il ” Torinese”, in anteprima rispetto all’ apertura ufficiale del  punto vendita di Via Po 39, che avverrà Domenica 5 novembre, dalle 15 alle 18,  ha avuto modo di intervistare il patron dell’Agrisalumeria Luiset, Mauro Casetta.  Storie e considerazioni che condividiamo con il pubblico lettore.
 
 
 
Dove e come nasce la realtà dell’ Agrisalumeria Luiset?
 
L’ Agrisalumeria Luiset – azienda agricola – nasce dall’ intraprendenza e passione di un piccolo allevatore, Gino Casetta, che nel 1990, dopo 21 anni di esperienza presso un altro salumificio, ha deciso di mettersi in gioco e di aprire un’attività in proprio per poter offrire al mercato salumi e carni suine senza speculazioni pur di abbassare il costo del prodotto finito, ma con l’idea che è il prezzo che si adegua alla qualità e non viceversa.
Con gli anni la clientela è cresciuta ed io, Mauro, e mia sorella Chiara, abbiamo deciso di proseguire l’attività di nostro padre e per poter continuare ad offrire la stessa qualità del passato e anzi per
migliorarla, abbiamo assunto personale, ampliato gli allevamenti, rinnovato la struttura produttiva portando al nostro interno anche la macellazione (fase molto delicata della produzione) e sviluppato la vendita diretta con i nostri punti vendita ad Alba, Torino e, in sede, a Ferrere.
Qual è lo “stato di salute” dei salumi piemontesi, il cui blasone non è  pari a quello dei formaggi?
 
L’Italia è sicuramente la patria mondiale dei salumi con epicentro la pianura padana: il Piemonte, in particolare, per ciò che riguarda la produzione di salumi, ha antiche tradizioni norcine che, purtroppo,  non ha saputo valorizzare al meglio.
Negli anni Ottanta si sono sviluppate alcune industrie salumiere a scapito di piccoli artigiani che hanno chiaramente sfavorito di gran lunga la  qualità. Negli anni Novanta ha iniziato a svilupparsi un nuovo tipo di attività regolamentata, quella dei piccoli allevatori che, grazie all’installazione iniziale di piccoli   laboratori agricoli, hanno potuto affiancare momenti dedicati alla vendita dei loro prodotti nelle aree mercatali dedicate. In questo modo  ha iniziato a svilupparsi l’avventura di mio padre che, grazie all’intreccio di importanti  rapporti commerciali, con altre aziende limitrofe, ha potuto dare inizio  all’ apertura dei vari punti vendita.
vendita di Alba e Torino, accantonando le aree mercatali.
Per trovare in Piemonte un salume ben fatto va comunque ricercato in negozi specializzati o direttamente presso piccoli produttori.
Penso che il comparto dei formaggi si sia sviluppato maggiormente nei piccoli produttori anche grazie alla maggior semplicità di gestione: infatti, ciò che, diversamente, complica le cose per   i piccoli produttori di salumi è la mancanza di  impianti di macellazione, attività che richiede grandi investimenti ed impegno.
Quanti punti vendita avete in Piemonte e a Torino, oltre alla nuova apertura di Via Po 39?
 
Abbiamo dal 1990 il punto vendita a Ferrere che è stato rinnovato nel 2012 con l’apertura del nuovo laboratorio. Nel 2006 abbiamo abbandonato le aree mercatali di Alba e Montà  d’Alba ed abbiamo aperto il punto vendita di Alba.
Nel 2011 abbiamo aperto il negozio di Torino in via Principe Amedeo n. 20, poi trasferito a dicembre 2022 in via Po 39.
Adesso inauguriamo questo spostamento con l’arrivo e la presentazione della nuova insegna.
Chiara Vannini

Che bello, bimbe e bimbi a teatro! Per loro le “domeniche a teatro” al torinese “Spazio Kairòs”

Da domenica 5 novembre

“Recitare non è altro che un bel gioco!”: è lo slogan su cui si basa quella passione per il teatro (in ogni sua forma) che tredici anni fa ha portato gli attori Riccardo De LeoGianluca Guastalla e Lia Tomatis a fondare in città la Compagnia Teatrale “Onda Larsen”, Associazione culturale affiliata “Arci Torino”. E se “recitare” non è altro che un gran “bel gioco”, perché non fare in modo che il teatro diventi un piacevole richiamo, un gioco per l’appunto appassionante, fin dalla più tenera età? Bambini a teatro! Idea da dieci e lode! Per concretizzare la quale, “Onda Larsen” (pur se non sono i primi a cimentarsi nell’impresa) ha pensato bene di organizzare una serie di “domeniche a teatro” in orario pomeridiano dedicate e rivolte proprio ai più piccoli. Alle 16, merenda (ovviamente offerta) e alle 16,30, tutti in platea per l’inizio dello spettacolo. Ad ospitare gli appuntamenti è lo “Spazio Kairos”, ex fabbrica di colla di via Mottalciata 7, a Torino, al confine tra Barriera di Milano, Aurora e Regio Parco.

Si inizia domenica 5 novembre con “Streghe” e si prosegue con un appuntamento al mese: le altre date sono quelle del 3 dicembre, 21 gennaio, 25 febbraio e 17 marzo. Protagoniste, secondo una politica culturale che contraddistingue anche la rassegna serale per adulti di “Onda Larsen”, compagnie da tutta Italia.

Il testo di apertura è messo in scena dalla Compagnia bresciana “Chronos 3” ed é liberamente tratto da “Le Streghe” dello scrittore inglese Roald DahlScritto e diretto da Manuel Renga, con Sara Dho e Roberto Dibitonto (e musiche eseguite dal vivo dallo stesso Dibitonto), è indicato per i bimbi dai cinque anni in avanti. Protagonista Abrahm, un ragazzino che vive con la nonna. Lei gli racconta che esistono le streghe e, dopo averlo istruito su come riconoscerle, partono per l’Inghilterra. Una polmonite, però, costringe l’anziana al riposo: nell’hotel in cui soggiornano, si riunisce proprio il congresso annuale delle streghe d’Inghilterra. Sono guai per nonna e nipote che lotteranno per impedire il realizzarsi del terribile piano delle streghe Cosa mai succederà? Si tratta di “un testo dolce e allo stesso tempo amaro, divertente, avventuroso: parla dei bambini e delle loro paure ma anche dei grandi e delle ‘streghe’ che  tutti dobbiamo affrontare ogni giorno”.

Centrale anche il tema della “diversità”. Il protagonista, trasformato in un topolino, si ritroverà a chiacchierare con la nonna che gli chiederà: “Sei sicuro che non ti dispiaccia essere un topolino per tutta la vita?”. Lui, con serenità e gioia risponde: «Certo nonna! Non importa chi sei o che forma hai, l’importante è che ci sia qualcuno che ti vuole bene”.

Biglietto unico (con merenda omaggio): 8 euro.

L’appuntamento successivo , in programma per domenica 3 dicembre, sarà con “Natale senza rete”, sul palco la Compagnia torinese “La fabbrica delle bambole”; a seguire, domenica 21 gennaio 2024“Verso un’isola piena di bambini e pirati” scritto diretto ed interpretato dalla torinese Tita Giunta, mentre domenica 25 febbraio sarà la volta di “Cuordiferro” del trentino “Collettivo Clochart”. E, per finire, domenica 17 marzo“LEGOMAGIC – Viaggio nel magico mondo di Harry Potter” con gli aretini “Diesis Teatrango”.

Per infowww.ondalarsen.org

  1. m.

Nelle foto:

–       “Streghe”

–       “Cuordiferro”

–       “LEGOMAGIC”