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Festa patronale a San Sicario Borgo: una festa di Comunità

CESANA TORINESEUna vera e propria festa di comunità quella che si è vissuta  venerdì 2 maggio, a Sansicario Borgo. La Pro Loco San Sicario 1560, con il patrocinio del Comune di Cesana Torinese, ha infatti organizzato la festa patronale di Sant’Atanasio patrono della frazione Sansicario Borgo.

Dopo la Santa Messa officiata da don Andrea Gallizio presso la Cappella di Sant’Atanasio nel borgo antico della frazione alla presenza del Sindaco Daniele Mazzoleni, accompagnato dalla Consigleira Comunale con delega al turismo Clementina Pansoya e delle donne in costume tipico, c’è stata la benedizione del Pane che poi è stato distribuito ai partecipanti sul sagrato della chiesa.

Dopo il saluto del Sindaco Daniele Mazzoleni e del presidente della Pr Loco SaN Sicario 1560 Emanuele Bruno è partita la distribuzione de “Les Gofres”, i tradizionali Gofri, ma anche pizze e focacce al forno della frazione.

Una batteria di sei gofriere ha sfornato Gofri fumanti per ore, perdendo il conto, ma si parla almeno di 25kg di impasto con oltre 500 Gofri degustati nelle versioni salate e dolci.

Nel pomeriggio musiche e balli occitani con il “Trio Chat-Berton”.

Il Sindaco Daniele Mazzoleni ringrazia gli organizzatori: “Come Amministrazione Comunale ringraziamo di cuore la Pro Loco San Sicario 1560 e tutti i Volontari che si sono messi a disposizione per questa riuscitissima festa. Una festa di comunità in un clima di grande amicizia. Un grazie anche a don Andrea Gallizio per aver celebrato la Santa Messa nella cappella di Sant’Atanasio. Una festa che ha dato un valore aggiunto a questo ponte del Primo Maggio che ha visto tanti turisti venire a Cesana e tanti Villeggianti scegliere di passare i giorni di festa qui sulle nostre montagne. Stiamo lavorando per l’estate e posso già anticipare che stiamo preparando una bella festa per il santo patrono di Cesana San Giovanni con il mercatino dedicato alla fioritura del Maggiociondolo organizzato direttamente dal Comune e di questo ringrazio la consigliera Clementina Pansoya che si sta adoperando”.

Soddisfatto anche il Presidente della Pro Loco San Sicario 1560 Emanuele Bruno: “La festa patronale di Sant’Atanasio è la prima iniziativa che mettiamo in campo come Pro Loco San Sicario 1560 e siamo veramente molto soddisfatti della risposta che abbiamo ricevuto. Un grazie di cuore va a tutti i Volontari che si sono prestati per realizzare la Festa, a don Andrea, alle Sinore in costume e al Sindaco Mazzoleni e all’Amministrazione Comunale che hanno partecipato alla nostra festa del Borgo”.

Il 4 maggio 1949 la tragedia di Superga: tutto il mondo ricorda il “Grande Torino”

Accadde oggi

È come se fosse oggi anche se sono passati decenni da una delle pagine più tragiche e buie che hanno segnato lo sport italiano: l’incidente che costò la vita all’intera squadra del “Grande Torino”, nota ai più come “Tragedia di Superga”.
L’aereo su cui viaggiava la squadra, vincitrice di 5 scudetti consecutivi edi i cui calciatorirappresentavano quasi la totalità della Nazionale di calcio italiana dell’epoca, di ritorno da una trasferta a Lisbona (Portogallo), si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga. Morirono tutti gli occupanti dell’aereo.I funerali si svolsero pochi giorni dopo la tragedia, nel Duomo di Torino, e videro la partecipazione commovente ed incredula di oltre 600mila persone. La storia, in brevisimo tempo, è diventata mito e il “Grande Torino” protagonista di una leggenda tramandata ancora oggi.
La formazione poesia degli Angeli di Superga è ricordata da quasi tutti i tifosi granata,giovani e maturi.

Bacigalupo
Ballarin
Maroso
Grezar
Rigamonti
Castigliano
Menti
Loik
Gabetto
Mazzola
Ossola

Enzo Grassano

Giachino: “difendere l’industria è un obbligo”

 “PRIORITARIO CAMBIARE LA DELIBERA EUROPEA SUL SETTORE AUTO”
Contemporaneamente accelerare tutti gli investimenti pubblici a partire dalla TAV 
I dati forniti dall’Osservatorio INPS sull’aumento esponenziale della cassa integrazione in Piemonte e in particolare nella Provincia di Torino nel Primo Trimestre 2025 con 17 milioni di ore sui 24 dell’intera regione preoccupa chi si mette nei panni delle famiglie interessate.
Il dato che evidenzia come il settore automotive sia il più toccato dice che in Europa non si può più bamblinare  , occorre cambiare urgentemente la sconsiderata decisione che ha penalizzato il settore auto europeo . Contemporaneamente  I fondi stanziati nella legge di Bilancio dal Governo potrebbero essere destinati a un Fondo di Garanzia al credito per l’Indotto Auto. Inoltre occorre accelerare tutti gli investimenti pubblici locali e nazionali a partire dalla TAV.
Così Mino Giachino responsabile piemontese settore trasporti FDI .

Pugnalato al cuore muore un 19enne in Barriera di Milano

In Barriera di Milano un  diciannovenne di origini nordafricane è stato accoltellato a morte ieri sera in  via Monte Rosa.  Secondo i primi rilievi della Squadra Mobile della Polizia il ragazzo  è stato assassinato con un solo fendente alla schiena che ha trafitto il cuore. Il giovane non risulta avere precedenti di polizia, ed è morto quasi sul colpo, dopo aver perso molto sangue. L’assassino è al momento sconosciuto. Sono state raccolte le immagini delle telecamere della zona per riuscire a risalire alla sua identità.

Bivacchi, risse, droga: “Tutto è consentito al giardino Madre Teresa”

LA DENUNCIA DI ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7): 

I cittadini che transitano nel Giardino Madre Teresa di Calcutta e soprattutto i residenti nelle case con i balconi in affaccio sul giardino CONTINUANO VEDERE UN LUOGO DOVE TUTTO E’ CONSENTITO


Quotidianamente nel quartiere si vive un clima di violenza e aggressività latente che rischia di esplodere da un momento all’altro, sotto gli occhi sempre più spaventati dei residenti. Tutto ciò viene alimentato dall’assenza di regole e norme di civile convivenza, sembra che tutto sia consentito in questo circolo vizioso di degrado.
Come dimostrano i video e le foto continuano i bivacchi diurni e notturni, non mancano mai le birre in bottiglie di vetro dove poi i vetri rotti spesso vengono usati come armi nelle frequenti risse.
Vi sono anche parrucchieri che tagliano i capelli in barba alle regole che hanno i parrucchieri “veri”, questa si chiama concorrenza sleale sempre nell’indifferenza della Città.
I residenti sono sempre più spaventati e stanchi delle tante parole dell’Amministrazione della Città e fatti mai nessuno.
Ogni giorno ce n’è una nuova!
Inaccettabile e pericolosa, LA VIOLENZA E L’AGGRESSIVITA’ CHE HANNOI GRUPPI DI PERSONE NEL RINCORRERSI E PICCHIARSI E’ SENZA LIMITI, come si può frequentare questo giardino senza timore? Come si possono portare i bimbi in un posto dove si respira fumo di cannabis, e non solo, anche a distanza?
Ogni tanto vi sono cittadini che chiedono la chiusura di questo giardino senza però mai arrivare a una soluzione. Secondo me non è chiudendo un giardino che si risolvono le situazioni, ma “controllandolo” con volontà politica seria. Forse chiudendolo si può essere più tranquilli di notte, ma di giorno???
Prima si spendono 500 mila euro per riqualificarli e il Sindaco dice di restituire un luogo più verde e più vivibile, poi alcuni cittadini e forse anche parte della Circoscrizione7 li vogliono chiudere di sera, magari con un Patto di Collaborazione…..secondo me è un CORTO CIRCUITO DELLA CITTA’….UN CONTROSENSO. Sono più vivibili ma si vogliono chiudere di sera! BISOGNA RENDERLI VIVIBILI ALLA POPOLAZIONE ANCHE DI GIORNO con una progettazione seria. Tutto ciò è UN FALLIMENTO POLITICO dell’Amministrazione cittadina e circoscrizionale.
Ricordo sempre che la Città ha anche posizionato ben 6 telecamere anni fa, ma evidentemente servono solo davanti a un omicidio.

PATRIZIA ALESSI

Erbari a colori e d’autore al Castello di Miradolo

Domenica 4 maggio. Laboratori didattici e di stampa botanica per famiglie

 

 

In occasione della mostra Di erbe e di fiori. Erbari d’autore. Da Besler a Penone, da De Pisis a Cage al Castello di Miradolo (TO) sono in programma, domenica 4 maggio, un’attività didattica per realizzare un erbario unico, utilizzando foglie e fiori come timbri e un laboratorio di stampa botanica per esplorare la tecnica della cianotipia di Anna Atkins.

In “Erbari a colori”, alle 10.30, ispirandosi agli antichi erbari, i bambini realizzeranno un erbario artistico unico, utilizzando foglie e fiori come timbri per trasferire su carta le bellezze della natura, cogliendone ogni sfumatura con tempera e rullo. A cura di Elena Tortia e Greta Zamboni, operatrici museali. Età: 6-10 anni.

“Tracce d’erbari d’autore”, alle 15, è il laboratorio di stampa botanicaAnna Atkins è stata la prima ad utilizzare la tecnica della cianotipia con gli elementi naturali, pubblicando negli anni ’50 dell’800 i primi libri fotografici illustrati. A partire dal suo lavoro, si esplora questa tecnica di stampa fotografica utilizzando erbe, foglie e fiori del parco. A cura di Alice Serafino, artista.

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Domenica 4 maggio, ore 10.30

Erbari a colori

Laboratorio didattico in mostra per famiglie

Costo FamilyLab: 5 euro bambini + 10 euro accompagnatori, comprensivo di ingresso e attività didattica.

Domenica 4 maggio, ore 15

Tracce d’erbari d’autore

Laboratorio di stampa botanica

Costo: 50 euro a partecipante, comprensivi dei materiali.

Il biglietto di ingresso è comprensivo di:

Accesso al Castello, al parco storico e alla mostra

Accesso alle audioguide disponibili e a tutti i percorsi di visita e di visita accessibile attivi

Accesso a tutte le visite guidate “Chiedimi”, quando programmate

Orari: sabato, domenica e lunedì, dalle 10 alle 18.30. Ultimo ingresso alle ore 17.30

Informazioni

0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

Legambiente, turismo sostenibile in montagna: al Piemonte 4 bandiere verdi e una nera

Nel 2025 Legambiente ha assegnato 19 Bandiere Verdi a progetti virtuosi sulle Alpi, segnalando l’evoluzione sostenibile e innovativa di queste aree montane. Piemonte e Friuli-Venezia Giulia guidano la classifica regionale con 4 bandiere ciascuna, seguite da Lombardia e Veneto (3), Trentino (2), Alto Adige, Valle d’Aosta e Liguria (1 ciascuna). Le iniziative premiate si concentrano su tre ambiti principali: turismo dolce, pratiche agro-silvo-pastorali e progetti socioculturali, dimostrando come la sostenibilità sia una leva di rilancio economico, sociale e abitativo per i territori alpini.

In particolare:

  • 5 bandiere sono state assegnate a progetti di turismo sostenibile, come il Rifugio Alpino Vallorch o il “Cammino dei boschi di ferro”.

  • 5 a realtà legate ad agricoltura, silvicoltura e pastorizia, tra cui l’azienda agricola Raetia e la pastora Marzia Verona.

  • 9 a iniziative socioculturali che rafforzano il tessuto comunitario, come la Cooperativa di Comunità VISO A VISO di Ostana, l’associazione “Progetto Lince Italia”, o i promotori di Alpha Skills a Morbegno.

Il riconoscimento è stato conferito nel corso del IX Summit Nazionale delle Bandiere Verdi a Orta San Giulio, durante il convegno “Comunità in transizione: dai frammenti alla visione”, dove si è discusso del ruolo attivo delle comunità nel contrastare crisi climatica e spopolamento.

Come ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente: “Le bandiere verdi che ogni anno assegniamo alle migliori esperienze alpine ci raccontano come in questi territori ci sia però una risposta concreta a tutto questo. […] È importante non lasciare sole le comunità locali”.

Anche Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente, ha sottolineato: “Le bandiere verdi rappresentano un modello di sviluppo che vorremmo prendesse sempre più piede […] Siamo di fronte a frammenti di quella che il sociologo Aldo Bonomi definisce una comunità di cura […] che si deve rafforzare e deve essere sostenuta”.

Parallelamente, Legambiente ha assegnato anche 9 Bandiere Nere a iniziative dannose per l’ambiente alpino: 8 in Italia e una in Austria, dove è stata criticata l’industria dello sci del Tirolo per l’espansione nelle ultime aree glaciali. Il Friuli-Venezia Giulia è la regione italiana con più bandiere nere (3), seguito da Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino, Alto Adige e Veneto (1 ciascuna). In Piemonte, ad esempio, una bandiera nera è andata al Comune di Groscavallo per il progetto di una strada in un’area di pregio paesaggistico.

L’evento si inserisce nell’ambito del Clean Air Day, parte del progetto europeo LIFE MODERn NEC, che mira a sensibilizzare i cittadini sulla qualità dell’aria e sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi naturali.

Città della Salute aderisce a Giornata pulizia mani

Circolare del Commissario Thomas Schael sulla Giornata Mondiale per l’igiene delle mani
L’Organizzazione Mondiale della Sanità promuove ogni anno una campagna denominata “Save Lives: clean your hands” per mantenere alta l’attenzione sull’importanza dell’adesione all’igiene delle mani da parte degli operatori, dei visitatori / caregiver e pazienti delle strutture sanitarie.
L’igiene delle mani, infatti, è una procedura estremamente semplice, veloce e a basso costo, che ha però un’elevata importanza in ambito sanitario. Se eseguita nei momenti giusti e nei modi corretti può salvare moltissime vite ogni anno. Le mani sono il principale veicolo per trasmissione delle infezioni. Le mani trasportano i microbi se non sono correttamente lavate / igienizzate. Lavarsi le mani è un gesto apparentemente semplice che può fare la differenza ed essere efficace nella prevenzione della trasmissione dei germi patogeni.
Pertanto, la Città della Salute e della Scienza di Torino ha aderito alla campagna e sono state previste le seguenti iniziative:
    • assegnazione di uno spazio allestito dentro l’ingresso principale di ciascuno dei 4 ospedali per una prova rivolta a tutti coloro che accedono in ospedale della frizione delle mani mediante uno speciale gel alcolico e l’utilizzo di un “box pedagogico” a luce ultravioletta sotto il tutoraggio degli Infermieri Specialisti Rischio Infettivo;
    • distribuzione di gel alcolico in confezione tascabile, di portachiavi con logo aziendale e slogan sull’igiene delle mani e di brochure a colori creata ad hoc;
    • affissione di poster a colori che pubblicizzano l’iniziativa presso tutti gli ingressi principali degli ospedali e sedi esterne. Le immagini riportate sui poster, simbolo aziendale della giornata, sono state realizzate e donate da due ragazzi del 1° Liceo Artistico di Torino nel 2023.
Si augura una maggiore consapevolezza dell’importanza di questa pratica accanto all’uso appropriato dei guanti come attività corrente nella pratica professionale degli operatori.

La parabola del “medico dei maiali” in lotta con l’erede al trono

Sul palcoscenico del Gioiello, repliche sino a domani 4 maggio

Una giornata particolare, una piovosa mattina di novembre, come per Ionesco il re muore. Non un re delle favole, al contrario un re della realtà, in carne e ossa, un re della vecchia Inghilterra schiattato durante i festeggiamenti per l’inaugurazione di un grande albergo. All’improvviso. Tutti stanno parlando di infarto, il medico di corte è impedito d’arrivare per il feroce temporale e le strade disastrate a stilare uno straccio d’autopsia: ma il caso, quel caso che sempre ti ritrovi tra i piedi, vuole che in quello stesso albergo circoli un veterinario, un tale Alfred Scott, specializzato a occuparsi di maiali e che debba essere lui a mettere quella firma. Ma a lui quella morte non sa di infarto, il suo parere è che il sovrano, come un antico sovrano shakespeariano, sia stato assassinato. Un complotto quindi, contro un re da eliminare, “umanissimo nella sua disumanità”, cinico e arrogante, per mettere al suo posto un fantoccio per adesso affidabile e per un giorno assai prossimo eliminabile pure lui. Al momento dell’arrivo del principe ereditario, un ragazzo stupido e inetto, cocainomane, immaturo, che per la morte del padre non prova nessun sentimento, reduce da una notte balorda di liquori e di baldorie e di travestimenti con un costume che mette ben in vista una croce uncinata – il principe Harry ha in passato insegnato -, “il medico dei maiali” rimane solo con lui, pronto a esporre per intero la sua filosofia politica, fatta di una rivoluzione che spazzerà via l’assurda idea di democrazia, instillando nella testa del principe un mare di dubbi – “se fosse…” – attraverso i quali sarebbe possibile arrivare a una (loro) certezza. “Stupido è chi lo stupido fa”, avrebbe sentenziato un tempo Forrest Gump: per cui l’erede si rivela per quella bestia sanguinaria che in realtà – “quando si è capito il gioco”, avrebbe altrettanto sentenziato Pirandello – è, e calcolatrice, capacissima di far tornare quella pretesa rivoluzione del tutto a proprio vantaggio. Perché sappiamo bene che il potere non muore mai.

Secondo appuntamento sui palcoscenici torinesi nella stagione, dopo “L’uomo più crudele del mondo” visto per il calendario dello Stabile, “Il medico dei maiali” – favola nera, grottesca, acida, forse troppo facilmente definibile assurda – ti lascia scoprire e sottolinea la crescita di Davide Sacco (di Torre del Greco, classe 1990), in primo luogo come autore italiano delle ultime leve, drammaturgicamente robusto, come regista in seguito, capace di abitare il suo testo in maniera serrata e in forte quanto salutare crescendo, pieno di chiaroscuri (a cui contribuiscono con alta tecnica le luci messe in campo da Luigi della Monica, la scena semplice e funzionale è di Luigi Sacco) e di passaggi sfumati, di giochi sottili (a tratti percepibili con difficoltà) tra vittima e carnefice, pronti a scambiarsi il ruolo. In una scrittura profonda e veloce, fredda e pungente e sottilmente ragionatrice, “loica”, di quelle che raramente si sentono a teatro. E che in una serata apprezzabile si continua a ricercare. Scrivevo, poco più di un paio di mesi fa, a proposito dell’”Uomo più crudele”: “Tutta in crescendo, una scrittura crudele la sua, spinosa, degradata e fuor di ogni dubbio aspra nell’esporre la crudeltà di un genere umano che non distingue facce e confini, dove gli aguzzini mostrano alla fine un’indole sino a quel momento nascosta. Una scrittura di dolore, di incredibile durezza, di dialoghi immediati e destabilizzanti, che catturano lo spettatore e come in un thriller di tutto rispetto lo tengono in lenta cottura, al massimo dell’attenzione; dove coabitano l’istinto e la ragione, lo sberleffo e la disperazione”, frasi che “Il medico” potrebbe benissimo conservare dentro di sé. Per aggiungere ancora: “Dove per Sacco sembrano aver più peso i pugni nello stomaco, platealmente dati, in spasmodica frequenza, che non certo maggiori, delicati approfondimenti, certe sfumature di caratteri e di parole di cui si vorrebbe più intriso il suo testo che comunque esce dalla penna convincente vincitore”: ecco, per questa nuova occasione, il giudizio positivo cresce, a farla da padrone non è più l’imprevedibilità della storia, i pugni nello stomaco arrivano ma dati con sequenza assai più calibrata, esistono e ben chiari e vanno in perfetta direzione gli approfondimenti, lo studio e le azzeccate costruzioni dei caratteri, i passaggi centellinati e le stazioni del percorso e le parole che come un bisturi sezionano a fondo questo o quel personaggio.

Peccato per il veloce passaggio sul palcoscenico del Gioiello (repliche sino a domani domenica 4 maggio) di un testo ricco di vitalismo e di intelligente coinvolgimento, ulteriore produzione di quel Teatro Manini di Narni di cui Sacco e Francesco Montanari sono direttori artistici. Il quale ultimo è un erede al trono che apertamente quanto sfacciatamente (Eddy, per un attimo d’amicizia), con rigorosi ragionamenti, sfodererà il successo e la scalata al potere, insinuandosi a poco a poco, con sicurezza, con crescente padronanza, da marionetta a tiranno, debellando i lacchè e cospiratori che hanno l’ottima presenza di David Sebasti e Mauro Marino; “il medico dei maiali” del titolo, rivoluzionario abbattuto, ha il piglio concreto ed estremamente sicuro di Luca Bizzarri, sottilmente ironico – i duetti con il collega Kessisoglu me lo hanno da sempre fatto presagire, non conoscevo l’eccellente quota drammatica -, credibilissimo come i suoi compagni di scena, divertente anche nell’arco della tragedia, affabulatore geniale di parabole, apostolo di una leggenda destinata a ricadere tristemente nel nulla.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Salvatore Pastore.

Torino – Venezia 1-1

Il Torino pareggia con il Venezia, è 1-1. Annullato il gol di Zerbin per fuorigioco, il Venezia segna al ‘37 con Kike Perez. Poi i granata grazie al rigore per un tocco di mano di Idzes, che Vlasic trasforma in rete.

E domani  appuntamento a Superga per onorare il Grande Torino.