ilTorinese

La legge della risonanza

Energia, frequenze, vibrazione nell’Universo.

“Se vuoi scoprire i segreti dell’Universo, inizia a pensare in termini di energia, frequenza e vibrazione” diceva Nikola Tesla. E’ quello che dice la Legge della Risonanza secondo cui attiriamo nella nostra esistenza situazioni e persone che “vibrano” alla nostra stessa frequenza, che sono in risonanza, appunto, con il nostro campo energetico. Cosa vuol dire? Il significato è sostanzialmente che due cose simili si attirano e si amplificano. Due cose differenti si respingono.

Questa legge è sempre attiva e il  concetto che veicola è che ogni situazione viene attratta e creata da noi. Questo non avviene, ovviamente, attraverso la nostra parte cosciente, ma nel nostro inconscio (quella parte della nostra psiche che ha una vita propria e si esprime, per esempio, attraverso i sogni) e ciò legittima il fattoche nessuno vuole consapevolmente attirare a sé eventi negativi.

La legge della Risonanza, o dell’ attrazione, fa parte delle 7 leggi universali, alcune abbastanza conosciute come per esempio quella del karma, o causa  ed effetto, che dice che” ogni azione genera un’energia stabilita, che con la stessa intensità ritorna al punto d’origine”.

La Fisica Quantistica ci spiega che l’universo è uno spazio di infine possibilità e che i nostri pensieri sono potenziali realtà che potrebbero avverarsi. Tutto è collegato, tutto è connesso e il caso non esiste. La legge dell’attrazione ci conferma  proprio questo, che siamo responsabili della nostra vita al 100%, che l’energia si dirige dove poniamo la nostra attenzione, che attraiamo gli eventi e le persone che sono sulla nostra stessa lunghezza d’onda, in coerenza con il nostro campo magnetico.

Inoltre, secondo questo codice universale, un’ altissima percentuale (oltre il 90%) di ciò che siamo come pensieri, desideri e convinzioni alberga nel nostro inconscio e ciò che arriva nella nostra vita  corrisponde solo  a ciò che ci è destinato. Quest’ultimo punto è importante per accettare che non otterremo sempre quello che vogliamo  a livello cosciente e che attrarremo, invece, quello su cui si focalizza la nostra anima, il nostro profondo e non il nostro ego. E’ necessario collocarsi in una posizione di apertura e fiducia che ci mette in risonanza con ciò che siamo veramentespostandoci da quell’altra che, invece, ci fa fare richieste coscienti e, spesso, non corrispondenti a quello a cui siamo destinati. La Legge della Risonanza non è una tecnica, la bacchetta magica non c’entra e una questione energetica che ci porta a ricevere quello che è veramente il bene per noi. Il “chiedere, credere e ricevere” deve corrispondere ad un profondo contatto con noi stessi e deve superare molte di quelle convinzioni limitanti che gestiscono la nostra vita. Prendendoci cura dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e cercando di capire ciò che veramente siamo, le nostre frequenze capteranno le vibrazioni in piena risonanza con il nostro io, quello vero,  e attrarranno persone e cose in sintonia con noi e ciò a cui siamo davvero destinati.

Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica”. Albert Einstein

MARIA LA BARBERA

Storie di cioccolato

DA PLATTI 1875  CLARA E GIGI PADOVANI INCONTRANO EVI POLLIOTTO

3 dicembre ore 11 | Caffè Platti, Corso Vittorio Emanuele II, 72

Per tutti gli amanti del cioccolato l’appuntamento è domenica 3 dicembre da Platti 1875, uno dei caffè più antichi e affascinanti d’Italia.

Alle ore 11 Clara e Gigi Padovani incontrano la Pastry Chef Evi Polliotto in un goloso dialogo che parte dal nuovo libro della coppia di critici gastronomici “Storie di Cioccolato”.

Il cioccolato è di casa in Piemonte. Almeno dal Settecento, quando a Torino nascono i primi artigiani fornitori della Real Casa Savoia. E non c’è cornice più suggestiva per raccontare queste storie delle sale di Platti dove, tra stucchi e specchi, veniva a leggere Luigi Einaudi e a scrivere Cesare Pavese che incontrava qui l’editore Giulio Einaudi.

Accompagnati da Evi Polliotto gli autori racconteranno le vicende che hanno portato Torino a diventare capitale italiana del cioccolato, narrando la storia dei tanti «cioccolatai» che hanno dato vita a quest’eccellenza regionale.

Una chiacchierata con il pubblico, sorseggiando cioccolata calda in tazza, uno dei must della carta del locale, per scoprire i segreti del cioccolato gianduja di Platti.

 

Edisu Piemonte lancia l’app Campus Piemonte ID

 
Attiva dal 1 dicembre per l’accesso alle mense e successivamente a tutte le strutture gestite dall’Ente per il diritto allo studio

Sarà attiva e disponibile dal 1 dicembre per tutti i borsisti di Edisu Piemonte la nuova App Campus Piemonte ID che consentirà di accedere alle mense e pagare i pasti in mensa, gestendo il saldo e le ricariche del proprio borsellino elettronico in modo facile e veloce. In una seconda fase sarà possibile utilizzarla per accedere a tutte le strutture gestite dall’Ente come residenze e sale studio, nonché per l’identificazione di studentesse e studenti e per l’utilizzo degli ulteriori servizi forniti da Edisu.

Da 1 dicembre quindi dovranno obbligatoriamente munirsi dell’App Campus Piemonte ID le studentesse e gli studenti iscritti al primo anno, interessati ai servizi offerti da Edisu Piemonte, mentre quelli iscritti agli anni successivi potranno – solo per alcuni mesi, ovvero fino al termine del periodo sperimentale – continuare ad utilizzare, se lo riterranno, la smart card di cui siano già in possesso.
L’app Campus Piemonte ID è scaricabile gratuitamente per i dispositivi Ios ed Android, sia in italiano che in inglese. Basterà autenticarsi al primo utilizzo, tramite Spid o con il codice identificativo fornito da Edisu Piemonte, per accedere alla propria area riservata. Da qui sarà anche possibile ricaricare il proprio borsellino elettronico utilizzando PagoPA, la piattaforma digitale che consente di effettuare pagamenti nei confronti della Pubblica Amministrazione. In tal caso, l’istituto di credito intermediario potrebbe addebitare una commissione aggiuntiva per transazione. La ricarica del Borsellino elettronico Edisu Piemonte tramite App potrà comunque essere effettuata senza il pagamento di alcuna commissione utilizzando le colonnine per la ricarica, presenti in ogni mensa gestita da Edisu Piemonte, o i POS presenti nelle mense stesse o presso gli esercizi convenzionati.

“La nuova App rappresenta un primo passo per rendere più smart e veloci i servizi che Edisu Piemonte mette a disposizione degli studenti e studentesse, a partire dai suoi borsisti, ma con l’obiettivo di estenderne l’accesso anche a tutti gli altri universitari del Piemonte. I nostri uffici hanno lavorato in questi mesi per realizzare uno strumento che rendesse più rapida e smart l’interazione tra l’utente e i servizi e così continueremo a fare per ampliare le possibilità di utilizzo dell’App Campus Piemonte ID” dichiara il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.

L’assessore regionale al diritto universitario Elena Chiorino afferma: “Puntare sulla qualità dei servizi agli studenti significa soprattutto puntare sull’innovazione e sulla semplificazione dei processi questa è la giusta direzione intrapresa da Edisu Piemonte grazie all’ intuizione del suo Presidente Sciretti: con il sostegno del governo regionale continueremo a lavorare per migliorare la qualità del sistema universitario del Piemonte e rispondere pragmaticamente alle esigenze degli studenti”.

Giro di vite agli abbandoni di rifiuti a Sauze d’Oulx

 

SAUZE D’OULX – Giro di vite per chi abbandona i rifiuti sul territorio di Sauze d’Oulx e per chi fa malamente la raccolta differenziata. Il Comune di Sauze d’Oulx, dopo la campagna informativa, ha deciso di passare al sanzionamento di chi effettua con troppa superficialità la raccolta rifiuti. O peggio ancora lo fa deliberatamente. Così nella prima quindicina del mese di novembre la Polizia Locale, attraverso un attento e scrupoloso uso delle telecamere, ha elevato otto sanzioni a cittadini per errato conferimento materiali nei cassonetti o per deposito di ingombranti nelle arre ecologiche. Un servizio questo che gli agenti della Polizia Locale effettuano anche negli altri Comuni dell’Unione Montana Comuni Olimpici Vialattea. L’Assessore alla Polizia Locale Davide Allemand ringrazia i Vigili per il servizio e invita la cittadinanza al rispetto delle regole: “Purtroppo il tema della disattesa delle regole nella raccolta rifiuti sta diventando un problema da affrontare seriamente. Per tutta una serie di motivi. Innanzitutto per i costi. L’errato conferimento di rifiuti o l’abbandono hanno dei costi che poi ricadono sull’intera collettività e questo non è affatto equo e giusto. In secondo luogo chi effettua così allegramente la raccolta rifiuti inficia l’ottimo lavoro di differenziazione effettuato dalla stragrande maggioranza della popolazione, che vogliamo sempre più tutelare da questo malcostume. Infine perché i rifiuti collocati malamente nelle aree ecologiche non sono certo un bel biglietto da visita al via della stagione invernale per la nostra stazione turistica. Così grazie al lavoro della Polizia Locale, che ringraziamo per la professionalità ancora una volta dimostrata, siamo riusciti a far elevare le giuste sanzioni. Il messaggio che vorremmo far passare è proprio quello di dire che l’impunità non verrà più tollerata e quindi invitiamo anche i più disattenti a prestare attenzione al momento del conferimento dei loro rifiuti negli appositi cassonetti”.

Bollini rosa agli ospedali torinesi

L’ospedale Sant’Anna di Torino si aggiudica tre Bollini rosa e l’ospedale Mauriziano di Torino se ne aggiudica due

Fondazione Onda: cresce il network degli ospedali con il Bollino Rosa, premiate 367 realtà nel nostro Paese
Il riconoscimento assegnato gli ospedali impegnati, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere, distinguendosi per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.
Le schede con le informazioni sui servizi degli ospedali premiati sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it
L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino si aggiudica 3 Bollini Rosa e si conferma al top. L’ospedale Mauriziano se ne aggiudica 2. Fondazione Onda ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. Oltre ad una crescita numerica, assistiamo ad un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre Bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso Bando a 126 di questa edizione. 188 strutture hanno conseguito due Bollini e 53 un Bollino. La premiazione è avvenuta in una cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute.
«L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda «rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Gli ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne ed i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare ed avvicinare a diagnosi e cure appropriate».
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne ed una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia ed appropriatezza dei percorsi diagnostico – terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico – terapeutici (volontari, mediazione culturale ed assistenza sociale) ec infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Durante la cerimonia di premiazione è stato inoltre assegnato un riconoscimento speciale a 34 Referenti Bollino Rosa che si sono distinti negli anni per l’impegno e l’entusiasmo a sostegno delle iniziative di Fondazione Onda.
Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.
«Una prestazione sanitaria di livello elevato, un’alta competenza specialistica coniugata all’attenzione al paziente ed al suo benessere complessivo declinata in ottica di genere, con un particolare riguardo alla gestione dei casi di violenza verso le donne e gli operatori sanitari. È questa la filosofia con cui l’Advisory Board ha assegnato anche questo anno i Bollini Rosa promossi da Fondazione Onda», spiega Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Presidente Commissione Bollino Rosa. «Sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità ed assistenza rivolgono alle donne cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede. Mi auguro che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo».
«Le farmacie lavorano attivamente per diffondere la cultura della medicina di genere, promuovendo screening di prevenzione mirati, ad esempio delle malattie cardiovascolari, i cui sintomi si manifestano in maniera molto diversa nelle donne rispetto agli uomini. In farmacia lavoriamo ogni giorno per informare in maniera chiara e corretta le donne affinché possano prendersi cura della propria salute», dice Marco Cossolo, Presidente Federfarma nazionale.
L’iniziativa Bollini Rosa si avvale della media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera, è patrocinata da AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, AIDM – Associazione Italiana Donne Medico, AMD – Associazione Medici Diabetologi, ANISC – Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi, AOGOI – Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere, FEDERFARMA, FIASO – Federazione Italiana aziende sanitarie e ospedaliere, Fondazione AIOM, Istituto Superiore di Sanità, SIC – Società Italiana di Cardiologia, S.I.CO.B. – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche, SID – Società Italiana di Diabetologia, SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, SIE – Società Italiana di Endocrinologia, SIFES e MR – Società Italiana di fertilità e sterilità, SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, SIMEU – Società Italiana Medicina d’Emergenza Urgenza, SIMG – Società Italiana di Medicina Generale, SIN – Società Italiana di Neonatologia, SIN – Società Italiana di Neurologia, SINPF – Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana, SIO – Società Italiana dell’Obesità, SIOG – Società Italiana di Oncologia Ginecologica, SIOMMMS – Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, SIP – Società Italiana di Pneumologia, SIP – Società Italiana di Psichiatria, SIR – Società Italiana di Reumatologia, SIUD – Società Italiana di Urodinamica, SIUrO – Società Italiana di Uro-Oncologia ed è resa possibile grazie al contributo incondizionato di Aon Italia.

Jump Cut. Al via il Nice Festival Torino – Identità e differenza

L’1 e 2 dicembre al Teatro Le Serre di Grugliasco in prima regionale

Un sofà – trampolino, un treno acrobatico e un drago sputafumo: è la scenografia unica di Jump Cut, spettacolo della compagnia belga Double Take – Cinematic Circus, con cui prende ufficialmente il via, venerdì 1° dicembre alle 21 al Teatro Le Serre di Grugliasco, il Nice Festival Torino. Lo spettacolo sarà in scena, in prima regionale, anche sabato 2 dicembre nell’ambito della stagione teatrale organizzata dal centro di produzione blucinQue/Nice in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo e Fondazione Piemonte dal Vivo. Mescolando il genere fantasy americano e il surrealismo francese, Raphaél Herault e Summer Hubbard offrono una prospettiva poetica su come affrontare la vita insieme. Ispirato a fatti realmente accaduti, Jump Cut non è solo uno spettacolo circense, ma un’esperienza cinematografica costruita su una sceneggiatura e una scenografia innovative. In una sorta di “pas de deux acrobatico”, il duo passa fluidamente da una tecnica circense all’altra. Jump Cut è un sogno a occhi aperti, uno spettacolo che viaggia nel tempo e nello spazio, dove si dà valore ai momenti più semplici della vita e poesia a quelli più tragici. Double Take – Cinematic Circus nasce nel 2016 per esplorare la natura delle connessioni e le contaminazioni tra circo e cinema con un approccio innovativo e interdisciplinare.

I biglietti (12 euro biglietto intero, 9 euro ridotto) sono acquistabili su Vivaticket, dall’APP blucinQue Nice scaricabile su tutti i dispositivi, presso la biglietteria di Fondazione Cirko Vertigo a Grugliasco (TO), telefonicamente tramite l’app Satispay e presso il Teatro Le Serre di Grugliasco, in via Tiziano Lanza 31, i giorni stessi di spettacolo a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio. Per informazioni: biglietteria@blucinque.it – 011 07 14 488.

Chi acquista il biglietto per Jump Cut avrà diritto, mostrando il ticket in biglietteria, al biglietto a 3 euro per lo spettacolo RubeN di Compagnia Autoportante, in programma il 2 dicembre alle ore 19:30 presso lo Chapiteau Vertigo, all’interno del Parco Culturale Le Serre: uno spettacolo che parla dell’equilibrio, sia fisico che emozionale, dei cambiamenti, della (in)stabilità, della poesia e della vertigine che l’esplorazione dei lati sconosciuti dell’equilibrio porta con sé. Il linguaggio dell’equilibrio, che è precisione, costanza, sfida e fantasia, dialoga con la musica suonata dal vivo da Marco Meneghel, con la direzione musicale di Franca Pampaloni. In scena un filo teso, due artisti circensi – Emma Edvige Ungaro e Damian Elencwajg – e un musicista, che crea una colonna sonora in grado di colorare lo spettacolo con le note del tango, di Satie ma anche degli ZZ Top, fra tastiere, fisarmonica e clarinetto.

Dalla settimana successiva, un fitto cartellone di appuntamenti al Teatro Café Müller di Torino per il Nice Festival Torino. Si parte lunedì 4, in replica martedì 5 dicembre, alle 19:30 con Solo Due di Compagnia blucinQue, diretta da Caterina Mochi Sismondi. Un solo di danza, un solo di musica: Solo Due, con Alexandre Duarte e la musicista Bea Zanin. Una ricerca dell’identità in un corpo unico e frammentato, doppio. Una suite per corpo, elettronica e violoncello, dove il dialogo speculare tra lo strumento musicale, la voce e il movimento umano trovano un punto d’incontro nello spiazzamento, nella fragilità, nel limite, nell’effimero istante compiuto del momento sonoro che parte e riparte da frammenti cinematografici.

Lunedì 4 e martedì 5 dicembre per la stagione di blucinQue/Nice, e mercoledì 6, giovedì 7 e venerdì 8 dicembre alle ore 19, nell’ambito del Nice Festival, lo spettacolo in prima nazionale Handle with care nuova creazione della compagnia Funa. Immagini sfocate, scatti rubati, incontri e separazioni, tracce di ricordi che si mescolano e si sovrappongono come un affresco in continua evoluzione delle esperienze umane. In un tempo non lineare e frammentato, le scene emergono e scompaiono, creando un intreccio di momenti effimeri e suggestioni. Handle with care di Funa, collettivo di danza e danza verticale che nasce nel cuore del sud Italia, a Napoli, nel 2018, è un archivio, un viaggio nel tempo, dove le memorie si trasformano in tracce tangibili di un passato che si dissolve e si riforma incessantemente.

Mercoledì 6, giovedì 7, venerdì 8 e martedì 12 dicembre alle ore 19:30 sempre al Teatro Café Müller è la volta di Vuoto, di Compagnia Eklètik con Eleni Fotiou e Gabriel Taiar, uno spettacolo che utilizza il linguaggio circense e quello teatrale per dare corpo alla sensazione che rimane quando si perde una persona importante nel corso dalla propria vita. Eleni e Gabriel portano in scena, in stile tragicomico, diversi momenti dalla storia e della relazione che si instaura fra i loro due personaggi, rappresentati con l’ausilio di tre tecniche circensi: ruota Cyr, mano a mano e corda aerea.

Il Nice Festival Torino porterà in scena, fino a fine anno, dodici differenti titoli che spaziano dal circo contemporaneo al teatro fino alla danza e alla musica dal vivo, per un totale di 19 repliche, di cui una dedicata alle scuole della città di Grugliasco. La kermesse, a cura di Fondazione Cirko Vertigo, si articola fra Torino, Grugliasco e Moncalieri ed è realizzata con il contributo del Bando Circoscrizioni che spettacolo … dal vivo! e il sostegno di MIC- Ministero della Cultura e Città di Torino. Oltre agli spettacoli, sono in programma workshop aperti a bambini, ragazzi e anziani e tre laboratori per i detenuti dell’Istituto Penitenziario Minorile Ferrante Aporti, realizzati grazie alla collaborazione con l’Associazione L’Albero del Macramè e Spazio T Alghero. Obiettivo della manifestazione: offrire spettacoli di qualità, coinvolgere il territorio e la cittadinanza e creare opportunità per i giovani. Il tema al centro dell’iniziativa è quello dell’identità e delle differenze: il circo contemporaneo è infatti l’arte per eccellenza che celebra le differenze e la ricerca dell’autenticità.

INFO

www.blucinque.it

www.cirkovertigo.com

Rifiuti elettronici, in un mese raccolti oltre 300 chili in 11 istituti della città

Premi alle scuole più ‘virtuose’

L’iniziativa, parte del più ampio programma di comunicazione DireFareRAEE” del Consorzio, nasce con un duplice obiettivo: da un lato incontrare e sensibilizzare le giovani generazioni su temi ormai fondamentali come l’economia circolare e la sostenibilità, dall’altro diffondere consapevolezza tra i cittadini su cosa siano i RAEE e sulle modalità a loro disposizione per conferire questi rifiuti, così da garantirne il riciclo. Dal 25 settembre scorso, infatti, le strade della città di Torino sono state interessate da un piano di affissioni, al quale ha fatto seguito una serie di incontri formativi nelle scuole realizzati in collaborazione con Eduiren, nel corso dei quali esperti del settore hanno incontrato oltre 900 studenti per parlare di economia circolare e di riciclo dei RAEE.

Negli istituti scolastici coinvolti nella campagna sono stati inoltre posizionati appositi contenitori per la raccolta straordinaria dei piccoli RAEE (come smartphone, chiavette USB, cuffie, joypad, smartwatch, tablet, spazzolini elettrici, radiosveglie, caricatori e cavi elettrici, ecc.). In un mese il corretto comportamento dei ragazzi ha portato a raccogliere, in totale, oltre 300 kg di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Ieri a conclusione della campagna, Erion WEEE e Amiat Gruppo Iren hanno premiato all’Environment Park tutti gli istituti che hanno partecipato all’iniziativa con buoni da 500€ per l’acquisto di materiale scolastico. L’evento – in cui sono intervenuti Chiara Foglietta, Assessora a transizione ecologica e digitale, politiche per l’ambiente e innovazione, Gianpaolo Platto e Giorgio Arienti, Presidente e Direttore Generale di Erion WEEE, Paola Bragantini e Gianluca Riu, Presidente e AD di Amiat Gruppo Iren, e Giacomo Portas, Presidente di EnviPark – è stato anche l’occasione per gli studenti di poter assistere alla proiezione di Materia Viva, il docufilm prodotto da Libero Produzioni in collaborazione con il Consorzio per raccontare la tecnologia, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), l’economia circolare e le buone pratiche quotidiane che tutti noi dovremmo conoscere e attuare per fare bene al Pianeta e salvaguardare le risorse naturali.

Grazie a ‘Riciclare i RAEE è una bella storia!’ le ragazze e i ragazzi hanno potuto sperimentare quanto ogni piccolo gesto sia importante. Hanno avuto modo di apprendere e, cosa altrettanto importante, di mettere in pratica. I risultati della raccolta negli istituti hanno dimostrato non solo il grande entusiasmo che i più giovani possono avere quando vengono coinvolti in modo attivo, ma anche il ruolo di amplificatori delle buone pratiche che possono ricoprire all’interno delle proprie famiglie. Ogni piccolo dispositivo rotto o inutilizzato che hanno portato a scuola per avviarlo a un corretto riciclo è la prova che dobbiamo avere fiducia nei nostri giovani e che dobbiamo garantire loro tutti gli strumenti necessari per affrontare le sfide contemporanee in modo consapevole.” ha dichiarato Gianpaolo Platto, Presidente di Erion WEEE.

Portare la campagna ‘Riciclare i RAEE è una bella storia’ nelle scuole di Torino ci ha permesso di confrontarci con i più giovani, sensibilizzandoli su caratteristiche e corrette modalità di conferimento di questi rifiuti e, allo stesso tempo, ricevendo stimoli sul loro rapporto con oggetti che, come i cellulari e i tablet, sono parte integrante della loro quotidianità. – ha aggiunto Paola Bragantini, Presidente Amiat – Una vera e propria alleanza che, a partire dagli enti coinvolti nel progetto, mira a includere anche le nuove generazioni, che possono contribuire in modo significativo alla diffusione delle buone pratiche per migliorare e incrementare la raccolta dei RAEE”.

La collaborazione tra il Consorzio Erion WEEE e IREN non si è esaurita con questa campagna. Nel corso dell’ultima settimana di ottobre è stata, infatti, organizzata all’Environment Park una ulteriore raccolta straordinaria aperta a tutti, che ha permesso di ampliare ulteriormente i punti per il conferimento a disposizione dei cittadini torinesi.

La rivolta delle immagini: quando l’arte si fa attivista

Schierati per la parità di genere, emergenza climatica e uguaglianza sociale

È ricomparsa.
La bella Venere botticelliana sta di nuovo facendo un giro del web, adesso in gradita compagnia di altri emblematici volti angelici, tra cui La ragazza con lorecchino di perladi Vermeer, lautoritratto di Frida Khalo e la Marylin Monroedi Andy Warhol.
Lultima volta che la dea aveva momentaneamente lasciato la sua conchiglia era stato per travestirsi da influencer, e, forse un poscocciata dalla monotonia delle coste di Zante, aveva deciso di prendersi una vacanza al grido del glamour e della mondanità.
Spogliata dellintrinseco valore culturale, ora la sorridente figlia della spuma del mare di Cipro si riappropria della preziosità storico-artistica che la contraddistingue e scende in campo nuda e cruda, ammutolendo le masse attraverso lesternazione estetica e visiva della realtà dei fatti.
Venere sostiene lo sguardo degli spettatori attraverso la grazia magnetica dei lineamenti sinuosi, nuovamente rimaneggiata, Afrodite ora si mostra tumefatta, con il volto deturpato e segnato da lividi, gli stessi che si possono notare sulle fattezze delle altre sette fascinose opere darte facenti parte dellinstallazione artistica realizzata dal Comune di Gazzo, in provincia di Padova, titolata Ogni donna è unopera darte; non sfregiarla, rispettala!, realizzata per celebrare il 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ad ulteriore supporto dellopera, viene realizzato uno spot pubblicitario riguardante la violenza domestica, in cui una Gioconda sfregiata torna pian piano allantico splendore grazie allaiuto di una persona che la ripulisce dalle sofferte ferite.
In questo caso ben quattro secoli di pittura vengono scomodati, modificati e digitalizzati per riflettere sulla sempre più preoccupante questione della violenza di genere: ogni opera deturpata rievoca le tante mogli, madri, figlie e sorelle che ogni giorno sono costrette a subire violenza in tutte le sue sfaccettature: da quella fisica a quella psicologica e economica.(Ritratti di donne deturpati da lividi: così larte dice no alla violenza, articolo a cura di Paola Pilotti).
Linstallazione padovana non è certo un unicumnella storia contemporanea, infatti mai come in questultimo periodo larte si trova invischiata in proteste socio-politiche, sia quando si tratta di rielaborazioni grafiche, sia quando latto del contestatorecoinvolge le opere concretamente.
Si pensi ad esempio alla quantità di immagini di sculture o quadri rimaneggiati digitalmente circolano sul web con lo scopo di far riflettere la gente, o alle rivisitazioni decontestualizzate, come ad esempio Il baciodi Tvboy, attualizzazione ai tempi del COVID dellomonima opera di Hayez, fino ad arrivare alle azioni tangibili degli attivisti che agiscono direttamente sullopera, talvolta con la cognizione di preservare il bene culturale, talvolta con la volontà di deturparlo o distruggerlo.
Larte è simbolo, larte è mezzo di comunicazione, larte è rappresentazione, larte è ideale.
Essa serve a scuotere gli animi, è impiegata per ponderare concetti alti quali la bellezza, larmonia, la sensibilità dellanimo, ma luomo se ne può avvalere anche per gridare dissenso quando i diritti dei cittadini non sono rispettati.
Gli artisti da sempre svolgono un ruolo attivo allinterno della società civile, attraverso i loro elaborati offrono contributi essenziali per riflettere su sofferenze, guerre e momenti di difficoltà condivisa, essi portano a maturazione un sentimento privato e collettivo al tempo stesso attraverso unistintiva urgenza espressiva che sfocia nella responsabilità sociale.

Ecco perché il valore delloggetto artistico non risiede esclusivamente- nella connotazione estetica, bensì nella sua funzione civica, educativa, storica e pedagogica, poiché esso è capace di trasformare la cronaca in Storia.
I primi dunque ad utilizzare larte per cercare di far scaturire reazioni nelle persone sono gli artefici stessi, un esempio per tutti: Ai Weiwei. Artista totalecinese, designer, attivista, architetto, regista e gestore per alcuni anni di un blog di pagine autobiografiche e discorsi poetici, lui stesso parla chiaramente del suo operato: Non separo mai la mia arte dalle altre mie attività. C’è un impatto politico nelle mie opere e non smetto mai di essere artista quando mi occupo di diritti umani. Tutto è arte, tutto è politica.
Altri artisti-intellettuali, inscrivibili nel movimento definibile come Artivismo(neologismo utilizzato a partire dal 1997 e derivante dallinglese Artivism), che prediligono limpegno politico al semplice fare arte sono ad esempio Banksy, Anselm Kiefer, Maurizio Cattelan, Björk se si parla di musica, Gianfranco Rosi per quel che riguarda il cinema, fino ai fumetti di Zerocalcare. Non da meno è ancora il lavoro di Iena Cruz (Federico Massa), interessato alla realizzazione di murales con particolari vernici colorate capaci di intrappolare gli agenti inquinanti, come lo smog, contribuendo così a ripulire laria circostante e partecipando in prima linea alla risoluzione della problematica dellinquinamento e dellallerta climatica.
Vi sono poi i profanidellarte, gente più o meno esperta del settore che tuttavia ne riconosce il valore intrinseco e utilizza loggetto darte come mezzo per mandare un messaggio alla comunità.
Rientrano in questa categoria ad esempio i manifestanti per la parità di diritti di cui ancora oggi non tutti godono. La questione ha interessato in particolare gli Stati Uniti con il movimento Black Lives Matter, scaturito dalla vergognosa morte di George Floyd, tragico avvenimento che ha aperto un acceso dibattito culturale sul tema del razzismo. A seguito di queste proteste alcune statue commemorative di importanti figure storiche quali Cristoforo Colombo, Montanelli, Jefferson Davis, o il generale Robert Lee sono state rovinate o addirittura distrutte. Dalla cronaca si è passati ad un piano più ampio e concettuale che ha portato numerosi manifestanti a vandalizzare alcune opere darte intese dalla mentalità comune come simboli e icone di una tradizione razzista ancora vincolata a richiami di unideologia suprematista. La denuncia sociale necessita talvolta, per farsi sentire fino alle alte sfere, unazione forte e netta: la distruzione effettiva del simbolo, la dissoluzione dellarte che rappresenta quella storia.
È il finale auspicato anche da Alan Moore nel suo capolavoro illustrato da David Lloyd, V for Vendetta: lesplosione dello storico palazzo del Parlamento inglese come simbolo della vittoria contro un regime corrotto e totalitario.
Distruggere un bene culturale per distruggere unideologia, può essere giusto o eccessivo:ai posteri lardua sentenza.
Ancora inscrivibili in questa categoria sono i moderni eco-attivisti, particolarmente suscettibili alle questioni climatiche, si pensi ai gruppi Just Stop Oil, Extinction Rebellion, nonché laggregazione italiana Ultima Generazione. Si tratta di giovani se non del tutto giusti, quasi niente sbagliati” –parafrasando De André– che per sobillare gli animi lanciano cibaglie sui quadri esposti nei musei o si incollano ai vetri protettivi dei capolavori del passato. Tanto si è dibattuto su questo peculiare modo di manifestare, lopinione pubblica si dimostra assai sensibile al riguardo, concentrando tuttavia lattenzione sullazione e non sul significato di tale agire, finendo con lo sminuire leffettiva intenzione dei manifestanti. Tutto è iniziato il 29 maggio deL2022 al Louvre di Parigi, con limbrattamento del sorriso più conosciuto della storia dellarte, quello di Lisa Gherardini, meglio nota come Monnalisao Gioconda. Il dipinto viene preso di mira non solo perché conosciuto in tutto il mondo, ma per una motivazione decisamente più sottile e concettuale: gli attivisti ritengono Leonardo da Vinci come una sorta di loro precursore, in quanto egli è stato il primo acuto osservatore della natura e studioso meticoloso dei fenomeni naturali; lartista, con occhio scientifico e meticoloso, proponeva nei suoi lavori anche nellenigmatica Gioconda- la riproduzione di paesaggi realistici soggetti alle variazioni climatiche che egli osservava con costanza; con il medesimo zelo gli attivisti climatici osservano come faceva Leonardo- la natura che ci circonda, ne notano i drammatici cambiamenti e cercano di farli notare alla comunità.

Lopera rinascimentale è stata la prima ad aprire la strada a questo particolare sistema di protesta, in seguito molti altri capolavori sono stati colpiti-nel vero senso del termine- quali The Hay Waindi John Constable, La Primaveradi Botticelli, I girasolidi Vincent Van Gogh, Il pagliaiodi Monet, senza contare poi gli incatenamenti alla struttura che sostiene la scultura Forme uniche della continuità nello spaziodi Umberto Boccioni o ancora il presidio di tre giorni nella Cappella degli Scrovegni a Padova.
Per chi volesse ascoltare, i membri stessi di questi gruppi spiegano chiaramente il loro intento: Il nostro non è vandalismo, ma il grido di allarme di cittadini disperati che non si rassegnano ad andare incontro alla distruzione del Pianeta e, con esso, della propria vitae ancora: non ce ne faremo nulla dellarte e dei capolavori su un pianeta che brucia. Servirà a poco la bellezza quando non avremo acqua né cibo.
Tutto sta divenendo più complicato, anche comprendere larte, tanto più se si tratta di arte socialmente impegnata, o capire gli intenti dei nuovi manifestanti. Lideologia novecentesca della politica, delle problematiche sociali e civili, lascia ormai spazio ad un attivismo globaleostico da comprendere poiché intrinsecamente collegato a fenomeni di sensibilità diffusa, pulsioni e urgenze condivise su larga scala. Inoltre è ormai necessario fare i conti con il dilagare della spettacolarizzazione del mondo, così come denuncia Vincenzo Trione, nel suo ultimo libro Artivismo, edito Einaudi: Gli scenari più drammatici del nostro tempo, spesso, non evocano più choc, né rischi e neanche timori, esistono soprattutto come proiezioni, schermi, simulacri, spettacoli a oltranza, fatti di immagini prodotte dai media.
In questo periodo di profondo cambiamento, a modificarsi è soprattutto la comunicazione, pare soprattutto quella dei giovani. La dimensione virtuale dilaga a trecentosessanta gradi, tant’è che ormai pensare ad una vita priva della dimensione digitale è del tutto impossibile oltre che anacronistico, i social sono mezzo obbligato per dichiarare pensieri, sentimenti e bisogni, sia privati che pubblici, persino le notizie sono fruibili sulle pagine web prima ancora che attraverso i telegiornali.
Eppure, mentre il doppio tecnologico di noi stessi dilaga come il Nulla ne La storia infinita, alcuni elementi utili per salvare la nostra Fantàsia” permangono: la voglia di giustizia e parità, il sogno di un mondo migliore e larte, in tutte le sue sfaccettature.
Daltronde, dopo aver vinto i mondiali del 2006 tutti gli italiani cantavano di volere indietro la nostraGioconda, riconoscendone con felice ironia il valore inestimabile.
Ecco, ora che bene o male tutti sappiamo che larte è importante, non ci rimane che capire quanto sia importante studiarla e tramandarla alle generazioni successive, imparando anche ad usarlanon a sproposito.

 

ALESSIA CAGNOTTO

 

 

 

 

Domenica 3 dicembre concerto del Gipsy Gospel Choir al teatro San Barnaba

In Strada Mirafiori 40, a Torino, alle 16.

 

Non solo musical alla Gipsy Academy di Torino. In vista del Natale, infatti, i giovani talenti del Gypsy Gospel Choir e associazione Oltre Palco terranno un concerto domenica 3 dicembre prossimo alle ore 16 presso il teatro San Barnaba, inaugurando la serie di live natalizi che si susseguono sotto la Mole. Sul palco 42 interpreti guidati da Marta Lauria, docente della Gypsy e vissuta anche a Boston, e dal maestro Aurelio Pitino, autore, vocalist, considerato il massimo esponente del canto Gospel. Oltre ad essere l’ideatore del Gospel Jubilee Festival, evento che da 25 anni si tiene annualmente a dicembre, Pitino vanta partecipazioni a festival, tour, eventi in Europa, negli Stati Uniti, in Centro e Sud America, oltre a eventi trasmessi in mondovisione, programmi televisivi quali “ Che tempo che fa”, dove ha accompagnato Andrea Bocelli, il Festival di Sanremo 2014, in cui ha affiancato Raphael Gualazzi.

 

Gypsy Academy Via Pagliani 25 Torino

Tel 0110968343

 

Info e prenotazioni 3493712202

 

A Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare

La business convention si è chiusa con il Lunar Economy Summit che ha riunito per la prima volta a Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare: ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space, Blue Origin.

Numeri da record per questa nona edizione: oltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi e più di 9.000 b2b.

Torino, 30 novembre 2023 – Il Lunar Economy Summit è stato la grande novità che ha caratterizzato la giornata conclusiva della nona edizione di Aerospace & Defense Meetings: i maggiori player globali dell’economia lunare – ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space e Blue Origin, per citarne solo qualcuno – si sono confrontati per la prima volta sulle sfide e le opportunità commerciali dell’esplorazione lunare nei prossimi 50 anni. Le ultime stime indicano che il valore dell’intera Space Economy oggi nel mondo vale circa 480 miliardi di dollari e, secondo le previsioni di crescita delineate da Morgan Stanley, si arriverà a un trilione di dollari entro il 2040: sono queste le prospettive di sviluppo del settore che vedrà nei prossimi anni un enorme contributo legato all’economia che gira intorno al ritorno sulla Luna. E proprio il Piemonte è un territorio leader a livello mondiale in questo campo: è la regione dove vengono sviluppate le nuove tecnologie per l’esplorazione della Luna, Marte e Spazio profondo e da qui proviene più del 50% dei moduli abitabili della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), incluso il sistema Cygnus/PCM. Nel prossimo futuro, il Piemonte guiderà le aziende europee nello sviluppo del Lunar Gateway e svolgerà un ruolo centrale in molti programmi, tra cui la missione Artemis che riporterà gli astronauti sulla Luna nel 2024.

Dal confronto è emerso che ci sarà molto di Torino e dell’Italia in un ritorno sul nostro satellite che prevede tra il 2028 e il 2030 il primo habitat di superficie pressurizzato, la prima stazione spaziale cislunare e tre moduli del Gateway realizzati da Thales Alenia Space, e che si torna sulla Luna per sperimentare e realizzare nuove molecole e nuovi materiali in situazioni di microgravità.

Voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino ed organizzato dalla società internazionale specializzata abe-BCI Aerospace in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia, Aerospace & Defense Meetings 2023, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale in Italia si è chiusa con numeri da recordoltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi, più di 9.000 incontri business to business.

La conferenza inaugurale di martedì 28 novembre è stata dedicata agli ecosistemi innovativi al servizio delle future sfide nell’aviazione, con particolare riguardo a due tematiche chiave di questa edizione: le strategie di resilienza della supply chain e le tecnologie green applicate all’aerospazio per ridurre l’impatto ambientale. E va proprio in questa direzione il Memorandum di Cooperazione firmato dalla Regione Piemonte con la Clean Aviation Joint Undertaking per contribuire agli obiettivi legati al raggiungimento della neutralità climatica dell’aviazione attraverso tecnologie a emissioni zero.

Mercoledì 29 sono invece stati al centro del programma cybersecurity, Intelligenza Artificiale, Industria 5.0 e Advanced and Urban Air Mobility, la nuova frontiera del trasporto urbano e tema condiviso con VTM-Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, la business convention per i trasporti e la mobilità la cui terza edizione si svolge a Torino il 26 e 27 marzo 2024.

Ma Aerospace & Defense Meetings è anche un’occasione unica di incontro e business. Oltre all’industrial supporter Leonardo, i partner industriali Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec, sono venuti a Torino alla ricerca di fornitori e soluzioni innovative esponenti di Airbus, Avic, Aernnova Aerospace, Boeing, Comac, Dell, Embraer, IHI Corporation, Lockheed Martin, Mahindra Aerostuctures, MBDA, Mitsubishi, Nanoracks Europe, Nikon, Northrop Grumman, SAAB, Poeton Polska, SKF Industrie, Superjet International, Tei-Tusas Engine Industries.

Tutti presenti tutti i 7 cluster aerospaziali italiani: Lombardia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Veneto e Piemonte, il più rappresentato con 75 imprese e 11 startup. In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, grazie a un ecosistema caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica e a una filiera completa composta da grandi player e oltre 450 PMI che registra un fatturato complessivo che supera 8 miliardi di euro e impiega oltre 35.000 addetti (Analisi 2023 di Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese su dati 2022).

Il tappeto stampa di oggi è scaricabile da https://we.tl/t-wPX3UX5Kau

Hanno detto…

Alberto Cirio, Presidente della Regione PiemonteÈ un onore ospitare questo grande evento di lavoro e di business. Oltre 9 mila b2b ci dice molto sulla vivacità di un settore che in Piemonte vale 8 miliardi di fatturato e che continua a crescere. Un tessuto fatto di grandi imprese, ma anche di pmi che costituiscono la forza della filiera, qui per stringere affari con grandi realtà internazionali.

Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino Come previsto la nona edizione degli Aerospace & Defense Meetings non ha deluso le aspettative, con numeri da record grazie agli oltre 2mila partecipanti di più di 700 imprese da tutto il mondo. Siamo pronti a replicare questa formula di successo anche per l’ampio settore della mobilità con VTM (Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings) in programma qui a Torino a fine marzo.

Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione PiemonteUn evento che abbiamo voluto fortemente e per cui abbiamo lavorato a lungo, un’occasione per dire al mondo che il Piemonte è la regione giusta in cui investire, fare ricerca e crescere insieme, un’opportunità per le aziende dell’aerospazio che hanno già scelto di produrre qui e anche per quelle che lo faranno. Che l’aerospazio sia il futuro del Piemonte lo dicono i dati: i numeri non mentono e fotografano un comparto che aspira a diventare un traino per il nostro futuro industriale. Questi successi sono figli di un lavoro collettivo con molteplici attori che vanno dalle imprese alle istituzioni. Ora però vogliamo provare a scommettere sulle capacità di trasformazione del nostro tessuto produttivo.

Andrea Tronzano, Assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte La Regione Piemonte ha sottoscritto durante gli Aerospace&Defense Meetings un Memorandum di cooperazione con la Clean Aviation Joint Undertaking consapevole del ruolo che riveste e delle responsabilità che occorre assumere al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dell’aeronautica. Il Piemonte è sempre stato molto attento anche alle opportunità che tale transizione può offrire al territorio e al sistema produttivo le finalità dell’accordo possono consentire alle imprese piemontesi, in particolare quelle che compongono la catena di forniture delle grandi aziende del settore aeronautico, di trarre i massimi benefici possibili in termini di opportunità finanziare per i propri programmi di ricerca e sviluppo e in termini di apertura internazionale.

Dario Peirone, Presidente di Ceipiemonte Ad Aerospace & Defense Meetings abbiamo ospitato alcuni dei più grandi colossi a livello mondiale del settore aerospazio, il cui fatturato si stima intorno ai 350 miliardi di dollari. E, per la prima volta, in occasione del Lunar Economy Summit abbiamo anche riunito alcuni dei maggiori protagonisti globali della Space Economy: sto parlando di Blue Origin, Lockheed Martin, Nanoracks Europe e 3 tra le maggiori Agenzie Spaziali – NASA, ESA, ASI –, che complessivamente raggiungono un potenziale di oltre 60 miliardi di dollari di fatturato. È questa un’opportunità per far conoscere le competenze del nostro territorio che ha in Thales Alenia Space il capofila di una filiera all’avanguardia, composta di PMI e start up innovative, supportata da un ecosistema istituzionale e accademico unico al mondo.