ilTorinese

Proseguono gli eventi al Circolo Violeta Parra di Beinasco

Proseguono gli eventi al Circolo Violeta Parra di Beinasco: domenica 18 giugno è previsto il consueto “Blues & Jazz for Luigi”, dedicato a Luigi Tempera, raffinato e originale chitarrista blues e veterano della scena musicale italiana che ci ha lasciati ormai nel lontano 2014 e ha ideato, insieme a Piero Contu, il Beinasco Blues & Jazz Festival poi confluito nei festival estivi organizzati dal Circolo come il “Blues Day, che verranno portato avanti anche quest’anno e in quelli a seguire con idealismo e convinzione come ringraziamento e tributo allo storico direttore artistico per gli splendidi quattordici anni passati insieme.

Il Blues and Jazz Day for Luigi inizierà alle ore 17.30 con la Jam Session “Suona con noi”: sul palco musicisti jazz e blues che accettano di condividere lo spazio musicale con chiunque si senta all’altezza!

Alle ore 19,15 si esibisce Matteo Salvadori con il progetto Great American Songbook.

Un concerto per cantare e raccontare alcune delle canzoni del “Great American Songbook”, un oceano di musica in cui le storie dei grandi interpreti, compositori, opere teatrali e film, per cui queste composizioni venivano scritte, s’intrecciano in maniera incredibilmente affascinante, dando vita ad un interpretazione colorata di blues.

Matteo Salvadori
Dal 1993 al 1996 suona nel gruppo MaoelaRivoluzione, con cui incide 2 dischi, “Sale”, e “Casa” con la Virgin. Il gruppo ha una intensa attivita’ live. e partecipa a Sanremo Giovani.

Studia a Milano con Gigi Cifarelli.
Nel 1997 collabora con Daniele Silvestri, partecipando alle registrazioni di due suoi dischi e alla sua esibizione al Festival di Sanremo nel 1999 . Dal 1998 al 2001 suona negli 883 di Max Pezzali, registrando tre album ed effettuando numerosi tour in Italia e all’ estero.
Successivamente suona nel nuovo disco degli Heavy Metal Kids, storica e influente formazione rock inglese degli anni 70, ed effettua un tour negli Stati Uniti nella band di Danny Peyronel (cantante/ compositore inglese che ha scritto per Sade, Meat Loaf, ed ha fatto parte degli Ufo).
Nel 2012 suona nel disco di Rocco Papaleo, attore e cantante che ha presentato il Festival di Sanremo 2012.
In ambito jazzistico ha collaborato con Emanuele Cisi, Giorgio Li Calzi (suona nel cd “Organum” del 2011), ed altri.
Ha inoltre suonato e collaborato nel corso degli anni con molti altri artisti come Saturnino, Max Gazze’, Jovanotti, i Giuliodorme, Jeremy’s Joke, Too Rude, Robertina Magnetti, Fratelli di Soledad e altri.

Alle ore 20,15 è il turno di Anouman Trio con un Jazz Manouche pieno di energia.

Il Trio francese Anouman è composto da una cantante jazz, da un contrabbassista e da un chitarrista. Oltre al Jazz sul palco ci sarà della musica pop (Amy Winehouse, Stevie Wonder…), canzoni della tradizione francese (Gainsbourg…) e tanto jazz manouche.

Il gruppo suona da oltre un decennio e trasmette tanta passione e forza con la propria musica.

Alle ore 21,15 grande musica con gli Hot Shots Blues. Il gruppo è composto da quattro musicisti di lunga esperienza animati dalla passione per il palco e per la buona musica, con in serbo alcuni dei brani più significativi del rock e del blues. Una carica di adrenalina unità a professionalità, bravura, energia e coinvolgimento. Potenti come un colpo ben assestato.

Alle ore 22,15 si chiude con il grande Martin Craig From Black City con il suo Funk mescolato a note di Soul e Blues.

Martin Craig è un chitarrista e compositore italo-americano nato a Rivoli. Le sue influenze musicali spaziano dal funk al rock, ma ha un occhio di riguardo al blues ed al soul. La sua carriera di oltre vent’anni l’ha portato a suonare in diversi tour sia in Italia sia all’estero. Dopo aver pubblicato tra il 2017 ed il 2021 tre dischi con i The Black City, Martin si sta ora dedicando al suo primo progetto da solista, il cui disco d’esordio uscirà nel 2022 via Blue Mama Records. (Fonte)

Per prenotare i posti chiamare il numero 333/37.54.535. Ingresso gratuito, proposta ristoro su prenotazione.

Per info 011/26.48.591 – 333/37.54.535 e 339/29.78.912;

E-mail: parravioleta239@gmail.com

Staff Comunicazione Violeta Parra – eventistampa@gmail.com 333 430 97 09

A Torino il meeting dell’editoria europea rivolta all’“Educational”

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L’organizzazione è della “Lattes Editori”, nell’ambito delle manifestazioni legate al suo 130° anno di attività

Dal 20 al 21 giugno

Appuntamento ghiotto per Torino. Dove, per la prima volta in Italia, si terrà la due giorni dell’“EEPG – European Educational Publishers Group”, Associazione degli Editori europei che si occupano di “Scolastica” e, più in generale, di “Tematiche Educative”. Appuntamento di grande prestigio e di allettanti ricadute anche economiche, di cui s’ha da rendere grazie alla proposta avanzata dalla “Lattes Editori”, Casa Editrice storica nell’ambito della scuola e della formazione, che (fondata nel 1893 da Simone Lattes al civico 3 di via Garibaldi) proprio quest’anno celebra il suo 130° di attività. Al suo fianco, nell’organizzazione dell’evento, anche la “Fondazione Circolo dei Lettori”, con la promozione di una serie di iniziative programmate nell’arco di tutto l’anno.

L’“EEPG” è un’organizzazione senza scopo di lucro che collega 24 editori educativi di 24 Paesi europei (fra cui anche l’Ucraina, rappresentata dall’Editrice “Ranok”, tuttora attiva nonostante le contingenti attuali difficoltà storiche) che realizzano un fatturato complessivo di 1 miliardo di euro realizzando gli strumenti per la formazione e lo studio di 93 milioni di studenti in tutta Europa.

Il loro meeting annuale rappresenta, dunque, un momento fondamentale per scambi di idee e buone pratiche su temi di attualità nell’“editoria educativa” e per promuovere la qualità dell’istruzione nei loro Paesi e all’estero. Nella due giorni subalpina verrà presentato agli editori internazionali il “distretto dell’editoria torinese”, territorio che presenta la rara caratteristica (unica in Italia) di ospitare al proprio interno l’intera filiera editoriale, ovvero tutti gli anelli della catena che, dalla progettazione al prestampa, dalla realizzazione dei contenuti digitali al marketing, dal trattamento della carta al packaging, dalla stampa alla logistica, fino alla distribuzione, permettono di completare da capo a fondo il ciclo del contenuto editoriale.

Il convegno sarà inoltre un’occasione importante per la promozione culturale (e non solo) della città. Infatti, i circa 50 partecipantiprovenienti da tutta Europa avranno l’opportunità di visitare e vedere da vicino alcuni dei luoghi più celebri di Torino, in particolare il “Museo Egizio”, guidati dal direttore Christian Greco, e la “Biblioteca Reale” all’interno dei “Musei Reali”. Visite durante le quali, e attraverso un accordo fortemente voluto da Simone Lattes ( attuale AD della “Casa Editrice”) con le due Istituzioni Museali, gli editori saranno invitati a utilizzare nei libri di testo le immagini dei reperti lì custoditi. In particolare, per quanto concerne il “Museo Egizio”, riceveranno una selezione delle immagini più iconiche che, come tutte quelle presenti nell’“Archivio online”, potranno essere utilizzate gratuitamente con licenza “Creative Commons”. In tal modo, non solo si facilita l’inserimento di immagini delle opere custodite a Torino nei libri di testo degli studenti di tutta Europa, ma si sensibilizzano gli stessi alla cura, tutela e fruizione del patrimonio culturale.

“Lavoriamo a questo appuntamento – spiega Simone Lattes dall’anno scorso, quando il ‘Direttivo EEPG’ ha accettato il nostro invito a riunirsi per la prima volta in Italia, in occasione dei 130 anni di ‘Lattes Editori’. Avere l’opportunità di ospitare a Torino 24 editori scolastici da tutta Europa è dunque un’occasione rara. Per questo abbiamo cercato di trarne il maggior valore possibile per il territorio, presentando le aziende della filiera editoriale torinese e promuovendo quella parte del nostro patrimonio culturale che a buon titolo può entrare nei libri di testo di milioni di studenti europei. Ci è parso che questo fosse un modo ulteriore per dare concretezza alle celebrazioni per il nostro anniversario”. E a Lattes fa eco Helga Holtkamp, presidente dell’“EEPG”: “L’obiettivo della prossima conferenza di Torino è quello di aumentare la consapevolezza sul significato dell’istruzione inclusiva e dell’accessibilità. Promuovendo pratiche educative inclusive e sostenendo l’accessibilità, miriamo a creare un ambiente di apprendimento più equo e inclusivo per tutti, ci impegniamo a creare un futuro migliore per gli studenti di tutta Europa”.

“Inclusione”. Tema che ha da essere centrale nell’attività dell’editoria scolastica, “al fiancodi scuola e famiglie – precisa Paolo Tartaglino, presidente del gruppo educativo dell’‘Associazione Italiana Editori’ – a tutela delle difficoltà e dei pregiudizi di genere”.“Credo – conclude Tartaglino – che iniziative di questo tipo, attraverso lo scambio di esperienze, costituiscano un grande arricchimento e una crescita di consapevolezza in un settore strategico per l’intero Paese”.

L’ “EEPG Conference” si svolgerà in ingleseed è aperta esclusivamente agli addetti del settore. Non è previsto pubblico durante i lavori.

Per info: www.eepg.org o www.latteseditori.it

g. m.

Nelle foto:

–       “Lattes” oggi, via Confienza, Torino

–       “Lattes” ieri, via Po, Torino

–       Uffici “Lattes” disegnati da Carlo Mollino

Asti, Albergo Etico compie otto anni

Asti: sabato 17 e domenica 18 giugno si terrà  la due giorni di eventi per celebrarne la rinnovata sede

 

18 giugno. Questa data coinciderà con l’ottavo compleanno di Albergo Etico e, in questa occasione, sabato 17 e domenica 18 giugno si terrà  una due giorni di eventi ad Asti, in via don Isnardi11, presso la  sede rinnovata di Albergo Etico. Il progetto avrà  un luogo in cui poter crescere e allargarsi, perseguendo ancora maggiormente  i propri obiettivi che sono l’autonomia el’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

Il nuovo stabile ha infatti locali più grandi e rinnovati, in linea con i principi di Ospitalità che l’albergo offre.

L’ampliamento degli spazi significa altresì la volontà e l’espressione di quello che di fatto è  il cuore della metodica con cui Albergo Etico in questi anni è  diventato un modello capace di replicarsi in Italia e nel mondo,  ovvero l’Accademia dell’Indipendenza.  Con questo presupposto l’idea è  quella di rafforzare ulteriormente il progetto, rendendolo sempre più stabile, concreto e replicabile.

Il programma della due giorni di eventi sarà così strutturato:

Sabato 17 sarà dedicato a due momenti importanti di riflessione e di confronto su due temi fondamentali, la pace e la cultura dell’impresa. Sarà presente una piccola delegazione di ragazzi e ragazze del Master- Frolla up- Intraprendere sociale” in impresa sociale e no profit. Il pomeriggio, che si svolgera presso la casa Convegni  dell’Albergo  Etico, in via Isnardi, si articolerà  in due momenti , alle 14.30 si terranno i Dialoghi sulla pace con ospiti il Vescovo di Asti Mons Marco Prastaro, Michela Vallarino, Presidente VIS, e alcune autori locali e, in collegamento da Kiev, l’Ambasciatore  d’Italiani Ucraina, ministro Pier Francesco Zazo.

Accanto al coffee break, a cura dei ragazzi e delle ragazze di Albergo  Etico,  ci sarà esposizione della bandiera della pace, lapiantumazione e benedizione  dell’albero di caco, simbolo di Etico.

Gli incontri proseguono alle17 con il Talk “Storie di vita, di persone, di imprese sociali” con diversi ospiti quali Ugo Bressanello di Domus de Luna di Cagliari, Renato Quaglia della Fondazione Foqus di Napoli, Enrico Venturini, ad del Micribiscottificio Frolla di Ancona, Fabio Ruvolo della Cooperativa Etnos di Caltanissetta.

Ai due eventi saranno presenti Alex Toselli, presidente della cooperativa Download Albergo Etico e Antonio De Benedetto, presidente dell’Associazione Albergo Etico Italia. A moderare i lavori sarà  Paola Severini Melograni, direttore di Angelipress. Domenica 18 sarà un opening day della Nuova Accademia dell’Indipendenza di Asti, presso la rinnovata sede di Albergo Etico, con laboratori e visite guidate all’Accademia dell’Indipendenza con lo staff di Albergo Etico.

“Ormai il progetto di Albergo Etico – afferma Alex Toselli , presidente cooperativa Download Albergo Etico – rappresenta una realtà consolidata nell’inserimento delle persone con disabilità,  che dia loro l’opportunità di esprimere talenti e offrire sempre nuove opportunità. Quando anni fa ci immaginammo l’Albergo Etico speravamo potesse essere un progetto vincente, una  risposta, poiché l’albergo è  la casa per eccellenza di tutti noi, si impara ad accogliere gli altri senza conoscerli prima e si, impara ad interagire e avere cura di sé  stessi e degli altri.

Oggi Albergo Etico è  una famiglia nella quale si prova ogni i giorno , ciascuno nel proprio territorio, a dare una risposta a problematiche enormi, con un forte patto di alleanza con le famiglie e parte integrante della nostra forza, poiché  il progetto punta e punterà sempre all’autonomia e all’indipendenza.

Vorremo celebrare il 17 e 18 giugno nella casa madre di Asti, dove tutto è  nato, nel corso di un evento che avrà  al centro la presentazione della nuova Accademia dell’Indipendenza, che avverrà anche attraverso il racconto di storie di successo di alcune realtà  con cui Albergo Etico ha fatto rete, tra cui la Fondazione  Cassa di Risparmio di Asti e Enel Cuore Onlus”.

MARA MARTELLOTTA

Torino Pride 2023. Il 17 giugno la manifestazione con corteo. Previste modifiche viabili

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Sabato 17 giugno si svolgerà una manifestazione con corteo organizzata dal Coordinamento Torino Pride LGBT con il patrocinio della Città di Torino, della Città Metropolitana, dell’Accademia Albertina delle Belle Arti, del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino.

Il corteo partirà intorno alle ore 16.30 da corso Vercelli, nel tratto compreso tra corso Novara e corso Emilia, dove già dalle ore 14.00 è prevista la presenza di partecipanti. La manifestazione si muoverà in direzione del Parco del Valentino, dove è previsto l’arrivo intorno alle ore 20.00.

Il corteo seguirà il seguente percorso: partenza – corso Vercelli (tratto corso Novara – corso Emilia), corso Emilia, corso Brescia, largo Brescia, via Bologna, ponte Bologna, corso XI Febbraio (carreggiata ovest), corso Regina Margherita (carreggiata laterale sud), Rondò Rivella (perimetrale sud), corso San Maurizio (carreggiata centrale), lungo Po Cadorna, piazza Vittorio Veneto (attraversamento), lungo Po Diaz, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele II (attraversamento), viale Virgilio, Parco del Valentino – arrivo.

Il percorso sarà chiuso al transito veicolare a partire dalle 13.30. Gli assi viabili attraversati dalla manifestazione e quelli che incrociano il percorso saranno chiusi per il tempo necessario a garantire il passaggio in sicurezza del corteo. A causa delle numerose variabili non prevedibili, tra cui numero di partecipanti e il ritmo di percorrenza del tragitto, non è possibile stabilire in anticipo gli orari e la durata delle chiusure, pertanto, è consigliabile l’utilizzo di viabilità alternative.

 

Nel dettaglio:

Corso Vercelli CHIUSO nel tratto compreso tra lungo Dora Napoli e corso Vigevano

Corso Emilia CHIUSO da via Cigna a corso Giulio Cesare

Corso Giulio Cesare, CHIUSO da corso Novara a lungo Dora Firenze

Lungo Dora Savona CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Via Bologna CHIUSA da corso Novara a corso XI Febbraio

Corso Brescia CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Lungo Dora Firenze CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Corso Regina Margherita CHIUSO in superficie tra corso Giulio Cesare e Rondò Rivella

Corso Regio Parco CHIUSO in direzione Rondò Rivella da corso Palermo

Rondò Rivella CHIUSO nel tratto della perimetrale sud tra corso Regina Margherita e corso San Maurizio

Corso San Maurizio, carreggiata centrale, CHIUSO

Lungo Po Cadorna CHIUSO

Ponte Vittorio Emanuele I CHIUSO

Lungo Po Diaz CHIUSO

Corso Cairoli, carreggiata principale, CHIUSO

Corso Vittorio Emanuele II CHIUSO

Ponte Umberto I CHIUSO.

Il senso di marcia di Lungo Dora Napoli sarà invertito, mentre sarà consentito il transito delle seguenti strade: corso Vigevano, via Cigna, corso Novara, via Milano, corso Regina Margherita, sottopasso Repubblica, via Napione, corso Massimo D’Azeglio. Piazza Vittorio Veneto sarà aperta in attraversamento e piazza della Repubblica e il Mercato di Porta Palazzo saranno regolarmente APERTI.

Lungo tutto il percorso sarà in vigore il divieto di sosta permanente e continuo, dalle ore 9.00 del giorno 17 giugno fino al termine della manifestazione.

 Divieto di sosta con rimozione forzata, dalle ore 8.00 fino a cessate esigenze su ambo i lati (compresi stalli disabili generici) e spostamento concordato stalli disabili ad personam, anche in corso Vercelli, tratto Emilia – Cuneo, viale Virgilio ambo i lati, da corso Vittorio Emanuele II a viale Mattioli compreso il piazzale antistante il n.c. 17 (Latteria Svizzera), corso Regina Margherita carreggiata sud, dal civico 105 a Rondò Rivella.

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico che transitano nell’area interessata dalla manifestazione subiranno alcune deviazioni dalle ore 13.00 alle ore 20.00.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate, visionare il sito Internet di GTT https://www.gtt.to.it/cms/

Inoltre, dalle ore 13 alle ore 21 di sabato 17 giugno, saranno vietate:

1) la vendita per asporto, da parte degli esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazione per il commercio ambulante, di bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire pericolo, anche se erogate da distributori automatici;

2) il consumo e la detenzione in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine e in qualsiasi altro contenitore che possa essere impropriamente utilizzato;

3) la somministrazione di bevande aventi un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del volume.

È di scena San Salvario Festival

sabato 17 e domenica 18 giugno 2023

365° SAN SALVARIO FESTIVAL

Casa del Quartiere di San Salvario, Lombroso 16, Imbarchino Parco del Valentino

Dopo un anno di teatro cinema musica letteratura e filosofia nel cuore della città arrivano due giorni per festeggiare un progetto che ha regalato momenti di intrattenimento e di approfondimento, che ci ha portato in tour con la magia dei libri e che ci ha mostrato che cosa può la felicità grazie alla ricerca realizzata sulla Felicità Civica nella circoscrizione 8.

Associazione Baretti ETS,  Agenzia per lo sviluppo di San Salvario ETS, Associazione Mogoa, Cooperativa sociale Atypica, Associazione Nessuno, Cinema Teatro Maffei APS, Amici dell’Imbarchino APS, Circolo ARCI Sud hanno unito le forze per reagire e hanno creato uno spazio di circa 3.500 mq dove vivere una stagione di eventi per tutti coloro che amano i libri, il teatro, i balli pop, il cinema, la musica e la filosofia!

Ma le cose belle debbono finire alla grande ed è per questo che parte integrante del progetto è u vero e proprio festival diffuso: 365° San Salvario Festival che si terrà sabato 17 e domenica 18 giugno fra Casa del Quartiere, Lombroso 16 e Imbarchino del Valentino.

Sabato 17 e domenica 18 giugno la circoscrizione 8 infatti si anima di molte attività per festeggiare 10 mesi di progettualità condivisa, di riunioni, di spettacoli di teatro e di concerti, di cinema accessibile e di tour a caccia dei libri del nostro cuore…

Si festeggia con i più piccini e con grandi appassionati di ballo popolare alla Casa del Quartiere, con gli artisti emergenti, Stramare e Tanz Akademie, che insieme a oltre 120 band hanno partecipato ad una chiamata per suonare sul palco dell’Imbarchino e con coloro che non stanno mai fermi e passeggeranno alla riscoperta delle storie del Parco del Valentino o dietro le marching band Comunicato Samba!
Gran finale le musiche di C+C=Maxigross che saliranno sul palco dell’imbarchino domenica 18 alle ore 20.00.

Ma prima di abbandonarci al divertimento cercheremo di comprendere e di condividere che cosa è la felicità grazie alla restituzione dei dati raccolti sulla Felicità Civica nella circoscrizione 8 dall’ass. Nessuno giovedì 8 giugno alle ore 18.30 presso Lombroso 16.

Segue il programma completo
Per informazioni e variazioni di programma www.365sansalvario.it

sabato 17 giugno
ore 11.00  @ Casa del Quartiere San Salvario via Morgari 14
Col naso all’insù
Lettura animata e relazionale con BOMBETTABOOK, per bambin* 5-10 anni

ore 16.00 @ Casa del Quartiere San Salvario via Morgari 14
E vai che si balla!
Vieni a provare le danze popolari con i Liberi Danzatori e la musica dal vivo del Duo Pastis e Tango Argentino e Milonga con la scuola Tango Jar

ore 19.30 @ Lombroso 16, via Lombroso 16
Sunset
Dj set con aperitivo in terrazza con Tropico Notturno e dj Skip

domenica 18 giugno
ore 9.00 @ Fontana dei Dodici  Mesi, Parco del Valentino
Storie dal Valentino
Itinerario a piedi di circa due ore e visita al Sommergibile Provana a cura di Pentesilea

ore 16.00 @ Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
BookPoint corner
La nuova biblioteca digitale di prossimità di Book2Book

ore 16.00 @ Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
Comunicato Samba di Gilson Silveira
Marching band itinerante nel Parco del Valentino

ore 16.00 @ Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
Concerti sul pratone
Esibizione di artist* selezionat* dalla direzione artistica di Imbarchino e Maffei attraverso call to action

ore 20.00 Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
C+C=Maxigross in concerto

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, in caso di pioggia il programma potrà subire variazioni, check con www.365gradisansalvario reagisce

365° San Salvario Reagisce è stato pensato in relazione ai bisogni territoriali percepiti: offerta culturale di base, accessibile, connessa con le specificità del territorio, focalizzata sull’idea che cultura, aggregazione e prossimità possano accrescere la Felicità Civica dei cittadini. Per questo è stata posta particolare attenzione alle condizioni di sostenibilità ambientale in termini di rispetto della quiete dei residenti e di uso creativo di spazi pubblici pedonali.
Il progetto è stato infatti cofinanziato dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Investe e uccide ragazzo sorpassando sulle strisce

Ieri sera intorno alle 23, un ragazzo di 22 anni  ha perso la vita mentre stava attraversando la strada Orbassano a Volvera insieme alla sua fidanzata. I due si trovavano sulle strisce pedonali, nel centro abitato. Ma  una Bmw bianca li ha investiti improvvisamente, travolgendo il giovane e ferendo la ragazza al braccio. È stata trasportata d’urgenza al San Luigi di Orbassano per ricevere le cure necessarie. Il conducente della vettura, un ragazzo di 24 anni e amico su Facebook della vittima, anche lui residente a Volvera, era alla guida della macchina al momento dell’incidente.

 

Il 23 giugno riapre la piscina comunale di Bardonecchia

 

Dopo un lungo periodo di chiusura, dovuto all’emergenza Covid e ad importanti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, il prossimo 23 giugno riaprirà al pubblico la piscina comunale di Bardonecchia.

L’impianto sportivo, tra i più importanti dell’Alta Val di Susa, dallo scorso 29 dicembre è stato dato in gestione alla ASD LIBERTAS NUOTO CALUSO.

“Non poteva esserci modo migliore per cominciare la stagione estiva a Bardonecchia – sottolineano il sindaco Chiara Rossetti ed il vice sindaco Vittorio Montabone – fin dall’inizio del nostro mandato la riapertura della piscina è stata una delle priorità, che ci siamo posti. I lavori e l’impegno finanziario per raggiungere questo obiettivo sono stati notevoli”. “Dobbiamo ringraziare l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Cst del Comune per il grande lavoro fatto che ci ha permesso oggi di arrivare a questo importante risultato, giustamente molto atteso da residenti e turisti. Non ci resta – concludono il sindaco ChiaraRossetti ed il vicesindaco Vittorio Montabone- che augurare Buona Estate a Bardonecchia”.

Nel corso del 2022 si sono finalmente conclusi i lavori di riqualificazione energetica della Piscina comunale che hanno comportato un investimento di circa 1.500.000,00 euro, con un contributo della Regione Piemonte nell’ambito del bando BANDO POR-FESR 2014/2020 di 400.000 euro, cui si aggiungono ulteriori interventi di completamento resisi necessari, che hanno comportato un ulteriore investimento di circa 180.000 euro finanziati totalmente dal Comune di Bardonecchia.

Con questi lavori si è raggiunta una classe energetica “A4”, partendo da una classificazione energetica pre-intervento “C”, con una riduzione dei consumi attesi del 67%.

DAL 23/06/2023 AL 03/09/2033

La piscina sarà aperta tutti i giorni secondo il seguente orario:

– Lunedì-Mercoledì-Venerdì-
Domenica
dalle 10.30 alle 18.30
– Martedì- Giovedì e Sabato
dalle 10.30 alle 20,30

 

Giuseppe Mazzini: troppo avanti per essere attuale

Ricordando la fastosità con cui celebrammo in tutto il Paese i 150 anni dell’Unità d’Italia, confesso che mi sarei aspettato qualche sforzo in più per commemorare lo scorso anno  – a 150 anni dalla morte- Giuseppe Mazzini: l’ideologo perennemente incompreso (ma sempre opportunisticamente sfruttato), colui che definì le basi etiche della nostra repubblica.

Dei quattro protagonisti del Risorgimento, Mazzini dovette vivere il suo sogno da esule, persino da rinnegato, o “magnifico perdente“, come recita il titolo di un bel romanzo di Sonia Morganti a lui dedicato. Non si può certo dire che gli altri procedessero in armonia verso la strada che li portò a raggiungere lo storico traguardo: Vittorio Emanuele e Cavour si detestavano, ma condividevano l’odio per Mazzini… e la tragica prematura morte del Conte ce ne risparmiò le possibili conseguenze. Garibaldi -inizialmente seguace di Mazzini – abbandonò il sogno repubblicano per unire l’Italia sotto la monarchia, ma mai perdonò a Cavour la cessione di Nizza, sua città natale. Nell’aula del Parlamento Subalpino a Palazzo Carignano ancora riecheggiano le pesanti parole rivolte a Cavour dal neo deputato Giuseppe Garibaldi, appena eletto nel collegio di Nizza, che, quand’egli giunse all’emiciclo, non era più italiana…

…Palazzo Carignano, appunto: qui -dove Vittorio Emanuele II nacque, il Conte Camillo Benso di Cavour lavorò intensamente e Garibaldi fieramente inveì- ha sede il Museo Nazionale del Risorgimento, che purtroppo a Mazzini dedica ben poco spazio e considerazione. Da questa istituzione, almeno in occasione dell’anniversario, confidavo un qualche risarcimento postumo, magari nelle sale riservate alle mostre temporanee, che invece ho trovato  occupate da un colorato collage di immagini dedicate al fenomeno di Garibaldi (nel 2022 ricorrevano i 140 anni dalla sua morte) “Icona Pop“: l’Eroe dei due Mondi rappresentato come fenomeno di marketing e brand pubblicitario, insomma.

Questa premessa rende ancor più meritevole l’iniziativa del direttore/fondatore del Centro Studi Mario Pannunzio di Torino Pier Franco Quaglieni, che ha curato la riedizione del saggio sui “I Doveri dell’Uomo“, pubblicato dalla Casa Editrice Pedrini proprio in occasione dei 150 anni dalla morte di Mazzini.

Quaglieni nel libro  ci fa subito notare come la scelta di ricordare in questo modo Giuseppe Mazzini si riveli sempre attuale: lo fu nel centenario, quando già cinquant’anni fa il Centro Pannunzio -allora presieduto da Arrigo Olivetti- decise di promuovere un convegno incentrato sul tema “Mazzini e il marxismo“, una cultura che ai tempi esercitava forte egemonia soprattutto negli ambienti universitari. Il convegno, purtroppo, saltò a causa di elezioni anticipate (allora, come oggi, guarda caso) che distrassero uno degli illustri relatori -Giovanni Spadolini- eletto senatore e “volato” ad altri lidi, quelli che poi segnarono la sua carriera politica.

Il tema scelto era accattivante: Mazzini e Marx si conobbero a Londra, dove erano vicini di casa, e inizialmente sembrava potesse nascere ta loro un’intesa, ma molto presto le posizioni si allontanarono. Ancora nel 1972, ci ricorda Quaglieni, l’ “intellighenzia” imperante filo marxista seguiva le tesi gramsciane che ritenevano Mazzini un “utopista impolitico” che “aveva totalmente svalutato i limiti del marxismo – leninismo e della sua realizzazione storica in Russia che il suo sodale Gobetti aveva definito una “rivoluzione liberale”. Gobetti giunse a teorizzare che Mazzini andasse sostituito da Marx, un’affermazione che lasciò dubbioso anche il gobettiano Norberto Bobbio che aveva rivolto la sua attenzione più a Cattaneo che a Mazzini in un raffinatissimo saggio dedicato alla cultura militante”.

Va detto che Michail Bakunin definì Mazzini “l’essere umano più nobile e più puro che io abbia incontrato in tutta la mia vita“.

Ed ora ci troviamo a dar ragione a Giuseppe Mazzini, troppo spesso inascoltato e troppo poco rivalutato.

Nel saggio pubblicato da Pedrini possiamo leggere un inedito di Renzo De Felice che rimase nell’archivio dei lavori preparatori del convegno: “Mazzini e il Socialismo“, anche queste righe si rivelano adesso premonitorie.

A 150 anni dalla morte, il pensiero di Mazzini potrebbe essere richiamato per contrastare il fenomeno del nazionalismo populista che tanta presa ha nella pubblica opinione.

Mazzini, meglio di ogni altro, seppe interpretare la differenza fra patriottismo e nazionalismo. In una lettera del 1861 ad un corrispondente tedesco scrisse: “chi fa la santa parola di Nazionalità sinonimo d’un gretto geloso ostile nazionalismo commette lo stesso errore di chi confonde religione e superstizione”.

Per “gretto nazionalismo” -scrive maurizio Viroli- “Mazzini intende la perversione del principio di nazionalità”. Il valore della nazionalità degenera in meschino nazionalismo quando si trascura il principio che «la libertà d’un popolo non può vincere e durare se non nella fede che dichiara il diritto di tutti alla libertà».

La Patria é una comunione di liberi e d’uguali affratellati in concordia di lavori verso un unico fine. Voi dovete farla e mantenerla tale. La Patria non é un aggregato, é una associazione. Non v’é dunque veramente Patria senza un Diritto uniforme. Non v’é Patria dove l’uniformità di quel Diritto é violata dall’esistenza di caste, di privilegi, d’ineguaglianze dove l’attività d’una porzione delle forze e facoltà individuale é cancellata“, leggeremo nel saggio sui Doveri.

Recensendo l’ultimo libro di Pier Franco Quaglieni, “La Passione per la Libertà“, scrissi di “un capitolo che non c’è“, ma del cui spirito tutto il libro è permeato. Il saggio è stato redatto in periodo di piena pandemia, quando le nostre libertà venivano spesso limitate dalle responsabilità che avremmo dovuto assumerci per tutelare la salute nostra e dell’intera comunità. “Libertà significa anche responsabilità”: è un concetto ben chiaro a Quaglieni nelle considerazioni che andava stilando. La pubblicazione de “I Doveri dell’Uomo” sembra essere la naturale continuazione del suo percorso di autentico e irreprensibile storico liberale.

Quando Mazzini, nel 1860, pubblicò “I Doveri dell’Uomo” si rendeva naturalmente conto che scrivere di doveri costituiva un argomento impopolare nell’epoca dei “droits“: “un mezzo aleatorio, difficile da proporre a un movimento politico -cito Sauro Mattarelli- non perché fosse superato, ma, semmai, perché si guardava troppo avanti, a una società ideale che non c’era. Erano richieste consapevolezze e responsabilità che raramente si trovano nelle persone; ma, soprattutto, questa teoria si basava (e si basa) su una prospettiva che rompeva con gli schemi concettuali a cui siamo abituati“. E anche oggi potremmo dire lo stesso.

Che Mazzini fosse un utile strumento di propaganda valido per tutte le stagioni lo dimostra l’utilizzo che della sua opera e del suo pensiero è stato fatto nei decenni seguenti la morte: “I Doveri dell’Uomo” venne adottato nella scuola di inizio ‘900 come testo obbligatorio, ma purgato di quelle parti che potevano infastidire la monarchia; il suo pensiero -radicalmente cambiato nelle premesse e profondamente falsificato – passò come base fondativa della dottrina fascista, principalmente tramite il lavoro del filosofo Giovanni Gentile e del giurista Alfredo Rocco, tanto che l’opera originale fu bandita dall’Italia fascista; Luigi Einaudi teneva in bella mostra sulla sua scrivania una lettera autografa di Giuseppe Mazzini “al quale si ispirò per il suo settennato soprattutto nella dimensione del senso educativo che l’istituzione repubblicana comportava” (parole di Carlo Azeglio Ciampi), ma forse anche per mostrare la sua fede all’istituzione repubblicana, lui che aveva votato per la monarchia; Carlo Calenda apre e chiude il suo ultimo libro “La Libertà che non Libera” con citazioni de “I Doveri dell’Uomo“, opera che dichiara essere fonte primaria di ispirazione per la sua attività politica…. Mazzini, insomma, può sempre venire in soccorso per giustificare, corroborare, legittimare e persino indirizzare l’opinione che si vuol comunicare ad interlocutori più o meno autorevoli. Troppo spesso, però, si tratta di citazioni abusive e abusate, stravolte dalla mancanza di quel senso etico che Giuseppe Mazzini seppe dimostrare con la sua esistenza esemplare.

Perché vi parlo io dei vostri doveri prima di parlarvi dei vostri diritti? Perché, in una società dove tutti, volontariamente o involontariamente, vi opprimono, dove l’esercizio di tutti i diritti che appartengono all’uomo vi è costantemente rapito, dove tutte le infelicità sono per voi e ciò che si chiama felicità è per gli uomini dell’altre classi, vi parlo io di sacrificio e non di conquista? Di virtù, di miglioramento morale, d’educazione, e non di benessere materiale? È questione che debbo mettere in chiaro, prima di andare innanzi...” Scrive Mazzini, “Libertà vera non esiste senza eguaglianza, e l’eguaglianza non può esistere fra chi non move da una base, da un principio comune, da una coscienza uniforme del Dovere“, aggiungerà.

Con questo spirito abbiamo riletto  “I Doveri dell’Uomo” consapevoli  del pensiero di un uomo che è sempre stato avanti.

Troppo avanti per essere attuale.

EDOARDO MASSIMO FIAMMOTTO
Pannunzio Magazine

Si sente male mentre gioca a tennis, muore alle Molinette

Ieri un uomo di 62 anni ha avuto un arresto cardiaco mentre stava giocando una partita a tennis presso il  centro Polisportivo di Carmagnola. I soccorsi lo hanno trasferito alle Molinette dove purtroppo è deceduto in serata.

La facciata delle Molinette

Incipit offresi. Ad una giovanissima romana di Valmontone il primo Premio dell’ottava edizione

Il talent letterario per aspiranti scrittori

Da Torino a Roma. Dopo 18 tappe in 4 regioni – Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lazio – si è conclusa alla settecentesca Villa “La Tesoriera” di corso Francia, a Torino, con la vittoria (su 8 finalisti) della 18enne romana di Valmontone, Rebecca Cellitti, l’ottava edizione di “Incipit Offresi”, il primo talentletterario itinerante per aspiranti scrittori. A Rebecca, la più giovane finalista di quest’edizione – presentatore d’eccezione, Neri Marcoré – è stato assegnato un premio in denaro di 1.500 euro. Il suo “incipit”sull’“anoressia” (come in tutte le precedenti tappe, ai concorrenti erano dati 60 secondi di tempo per leggere il proprio “incipit” o raccontare il proprio libro) le ha anche fatto vincere il “Premio Miraggi Edizioni”, il “Premio Leone Verde” e “Indice dei Libri del Mese”.

 

 

Il secondo classificato, Simone Torino di Pont-Saint-Martin (Ao), oltre al Premio in denaro di 750 euro, si è aggiudicato il “Premio Italo Calvino”.

Infine, il “Premio degli Editori Piemontesi” è stato attribuito ad Alessandro Cerutti ed il “Premio Golem” a Marcella Benedetto di Torino.

“Incipit Offresi” (dedicato alla memoria di Eugenio Pintore, fra i massimi nostri “bibliofili” e cultori dell’ “arte bibliotecaria”) è ideato e promosso da “Fondazione ECM – Biblioteca Archimede” di Settimo Torinese, in sinergia con “Regione Piemonte”. In 7 anni il talent ha scoperto più di 60 nuovi autori, pubblicato 70 libri e coinvolto più di 10mila persone, 30 case editrici e più di 50 biblioteche e centri culturali, riconfermandosi, anche quest’anno, come un vero e proprio talent della scrittura”, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro, oltreché incontrare e dialogare con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto.

La prossima edizione di “Incipit Offresi”prenderà il via il 16 settembre da Bergamo, “Capitale Italiana della Cultura 2023”.

 

Riportiamo il toccante “incipit” vincente di Rebecca Cellitti:

“A come Agonia N come Nostalgia O come Oblio R come Rimugino E come Effimero S come Solitudine o forse S come Silenzio I come Impetuoso A come Apatia. Così mi sento, così sono. Una parola, nove lettere, infiniti significati. Senza di lei, il nulla. I pensieri sono come mostri che ti divorano, urlano nella testa, ti uccidono. Io, in silenzio. Vorrei solo chiudere gli occhi e volare via, sparire per sempre. Chi sono. Parlare della mia vita, di ciò che mi piace, è così difficile. La verità è che neanche io so chi sono. Quando mi chiedono di parlare di me, frugo frettolosamente in uno dei mille cassetti disordinati e nascosti della memoria, e attacco con il solito disco. Parole uguali come se stessi recitando un copione, come se non stessi parlando della vera me, come se quello che dicessi appartenesse a quella vecchia sconosciuta che vorrei ancora essere, ma che purtroppo non c’è più”. Premio meritato.

g.m.

Nelle foto:

–       “Incipit Offresi”, la presentazione con Neri Marcoré

–       L’assegnazione del primo Premio a Rebecca Cellitti