A Capodanno e nel relativo ponte le stanze d’hotel sono occupate al 96% a Torino già a partire da venerdì. Un aiutino arriva dal match del campionato di calcio Juventus-Roma, all’Allianz Stadium sabato 30 dicembre. Ma i dati diffusi dalla Confesercenti in base a un sondaggio condotto tra gli albergatori sarebbero comunque ottimi. Confesercenti ha constatato soddisfazione anche tra i ristoratori, che riscontrano una notevole crescita rispetto al 2022 delle prenotazioni per il cenone di San Silvestro. Molto bene anche i caffè, presi d’assalto già dalla vigilia di Natale.
Auto si schianta contro muro, morto 25enne
Un ragazzo di 25 anni è morto in un incidente stradale sulla provinciale 28 tra Revello e Envie. Il giovane era a bordo di una Fiat Punto che è sbandata in curva schiantandosi contro un muro di cemento. Nessun altro veicolo è stato coinvolto. Il giovane viaggiava sul sedile posteriore dell’auto ed è morto sul colpo.
Zero bulloni, antigraffio: durano per sempre resistendo al meteo.
C’è un nuovo modo di vivere il proprio verde. Guardando all’ambiente in modo nuovo. Ed ecco che il Natale e l’avvento del nuovo anno portano con sé il desiderio nuovo di armonizzare al meglio il proprio vivere a contatto la natura.
Che sia un balcone, una terrazza, un giardino domestico. Una casa, un hotel, un agriturismo, un residence o una struttura ricettiva, c’è una risposta nuova alla voglia di immergersi nel proprio verde quotidiano.
Ed è così che, su queste premesse, nasce la linea ‘PoliLine – The Garden’, prima gamma di arredi da giardino interamente ecosostenibili: zero viti e chiodi, zero montaggio, zero attrezzi.
Zero agenti inquinanti, essendo interamente fabbricati in HPL (High Pression Laminate), materiale a impatto zero.
Zero rischi di rottura e per la sicurezza, resistono agli urti, agli effetti del tempo e dei fenomeni atmosferici, inclusi i più violenti: che, ahinoi, avanti di questo passo rischiano di essere sempre più la norma.
Ma, soprattutto, linee essenziali, eleganti e immediate in grado di inserirsi al meglio in qualsivoglia contesto residenziale: dal semplice balcone condominiale al terrazzo più raffinato, al giardino di ville mono o bifamiliari, agli spazi verdi di case a schiera.
Sino ai cascinali storici, alle dimore prestigiose del passato, ai giardini verticali sempre più in voga anche in Italia nelle grandi metropoli. Perfetti complementi d’arredo che si fanno al contempo tratti distintivi di hotel, resort, B&B, strutture ricettive, agriturismi.
Adatti a bordo piscina o in aree verdi, dehors di ristoranti e locali di pregio, e più in generale contesti in cui distinguersi con eleganza può fare la differenza. ‘PoliLine – The Garden’ è un’esclusiva ‘IT Design Srl’, marchio del Beldesign italiano applicato al verde e a chi ama la natura e fa di tutto per conviverci in armonia.
Un’esclusiva pemontese in perfetto stile ‘Made in Italy’ progettata e realizzato completamente con materie primeecosostenibili, durevoli e affidabili, imballata con cura in scatole di cartone antigraffio e antiurto per una perfetta consegna a chiunque vorrà farne richiesta.
Tutte le informazioni sul sito www.polilinegarden.it.
Il mondo del calcio è in lutto per la morte di un noto dirigente novarese, Claudio Zanardi, aveva 85 anni. Per 15 anni era stato segretario della delegazione di Novara della Lega Nazionale Dilettanti, successivamente lavoro’ per la storica società Polisportiva San Giacomo. Grande appassionato di calcio, era poi un tifoso della Igor Novara. Nel 2016 gli era stato conferito il distintivo di benemerenza del Coni.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Tra gli attivisti del centro sociale torinese Askatasuna alcuni sono propensi alla “lotta armata” tramite la “preordinata provocazione di contrasti con le forze dell’ordine”. Così dice la Cassazione nelle motivazioni di una sentenza relativa a un processo in corso a Torino. Dalla Suprema Corte è stato respinto il ricorso di due imputati contro la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il processo riprenderà a settembre.
Il Natale secondo + Europ*
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
La cartolina pubblicitaria di + Europa per il Natale Lgbtq è una “caduta di stile“ come la definisce Caterina Semiand, davvero incommentabile che segna la fine definitiva di ogni legame tra i tre gatti impazziti di + Europa e i radicali di Marco Pannella. Il laico, il laicissimo Pannella per le grandi festività religiose andava in piazza San Pietro ad ascoltare il Papa o andava cristianamente a visitare i carcerati. Il partito di Pannella è stato sempre aperto a credenti e non credenti in una visione laica rispettosa di ogni fede. Ricordiamo, una per tutti, suor Marisa Galli parlamentare radicale. L’irrisione volgare di + Europa del Natale cristiano è una vistosa e goffa esagerazione, intollerante e irridente, che offende la coscienza religiosa in nome di una visione della vita che neppure il fondatore del Fuori Angelo Pezzana approverebbe. L’utilizzo becero a scopi di propaganda Lgbtq del mistero della Natività segna un solco incolmabile tra + Europa e l’intero mondo laico-liberale che si fonda sul rispetto di ogni fede religiosa. Il laico anticlericale Piero Calamandrei parlava della “santa maternità di Maria“.+Europa che da oggi dovrebbe chiamarsi + Europ* con tanto di asterisco murgesco dà voce a rigurgiti di intolleranza antireligiosa che neppure l’ “Asino“ di Podrecca avrebbe mai osato pensare. Questo giacobinismo bestemmiatore va condannato senza tentativi di giustificazione. + Europ* finisce la sua miserevole storia con questa gaffe che rivela il vero modo di pensare e di agire di questi personaggini degni di una commediola farsesca che hanno tentato di appropriarsi del nome di Marco Pannella, un gigante tra i pigmei.
VOLLEY Il derby di S. Stefano sorride a Novara
Sorride all’Igor Gorgozola Novara il derby di S. Stefano. Al PalaIgor la squadra di Bernardi supera 3-1 la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, un successo pieno che permette alle gaudenziane di chiudere il 2023 con il terzo successo di fila e consolidare il quarto posto in classifica, ora con 8 punti di vantaggio sulle biancoblù.
Nell’arco dell’incontro Novara fa complessivamente meglio in quasi tutti i fondamentali, rispetto a una Chieri che alterna momenti di buon gioco ad altri nei quali subisce l’iniziativa avversaria. Ma è soprattutto nei finali di set quando i palloni diventano più pesanti che Bosetti e compagne fanno la differenza, vincendo il secondo di un’incollatura (26-24 e più agevolmente il primo (25-19) e il quarto (25-18), dopo che le chieresi avevano saputo aggiudicarsi il terzo con una zampata negli scambi conclusivi (23-25).
Il premio di MVP va a Bonifacio, una delle tante novarasi in doppia cifra (11) insieme a Buijs (18, con un gran contributo subentrando dalla panchina ad Akimova), Bosetti (17), Danesi (11) e Szakmary (10). Per Chieri la miglior realizzatrice è capitan Grobelna (16), seguita a quota 14 da Zakchaiou e Skinner.
Igor Gorgonzola Novara-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 3-1 (25-19; 26-24; 23-25; 25-18)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Bosio 4, Akimova 9, Bonifacio 11, Danesi 11, Szakmary 10, Bosetti 17; Fersino (L); Bartolucci 1, Buijs 18, De Nardi. N. e. Chirichella, Kapralova, Guidi, Boscardello (2L). All. Bernardi; 2° Baraldi.
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 6, Grobelna 16, Zakchaiou 14, Gray 4, Skinner 14, Kingdon 9; Spirito (L); Morello, Anthouli, Rolando, Weitzel 2, Omoruyi 1. N. e. Papa, Kone (2L), All. Bregoli; 2° Daglio.
ARBITRI: Cappello di Sortino e Armandola di Voghera.
NOTE: presenti 3320 spettatori. Durata set: 24′, 29′, 28′, 27′. Errori in battuta: 6-5. Ace: 5-2. Ricezione positiva: 58%-39%. Ricezione perfetta: 56%-23%. Positività in attacco: 41%-35%. Errori in attacco: 14-9. Muri vincenti: 11-16. MVP: Bonifacio.
La cronaca
Primo set – Avvio di gara a strappi: 3-1, 3-5, 7-7. Sul 9-9 Bosetti e Akimova propiziano un break a 14-9. Sul 19-15 Chieri recupera 2 punti riavvicinandosi a 19-17. Bernardi inserisce Buijs per Akimova. Nel finale la protagonista è Bosetti che prima riporta le gaudenziane sul +4 (21-17), quindi sul 22-19 sigla gli ultimi 3 punti concludendo la frazione 25-19.
Secondo set – Con un buon lavoro a muro Chieri parte bene (2-5, Zakchaiou). Novara rientra sull’8-8 (ace di Bosetti) e dopo una lunga fase di punto a punto passa in vantaggio per la prima volta sul 16-15 (Bosetti) per poi allungare a 23-20 (Danesi). Due muri di Zakchaiou e Malinov e un attacco vincente di Skinner ridanno la parità a Chieri. Novara guadagna con Danesi la prima palla set, annullata da Zakchaiou. Il successivo scambio, interminabile e bellissimo, è chiuso da Bosetti. E ancora Bosetti mette a terra il 26-24 portando l’incontro sul 2-0.
Terzo set – L’inizio del set è favorevole alle biancoblù che hanno 4 punti di vantaggio sul 4-8 dopo i muri di Malinov e Zakchaiou. Novara torna in parità a 9 con Bosetti e Bonifacio. Segue una fase di equilibrio che sul 17-17 si spezza a favore delle gaudenziane che allungano a 20-17 spingendo in battuta. Bregoli inserisce Omoruyi per Kingdon. Sul 21-18 tre errori di Novara ridanno la parità a Chieri, che sul 23-23 guadagna grazie a un attacco di Zakchaiou la prima palla set e poi la sfrutta al meglio con un muro di Omoruyi: 23-25.
Quarto set – Grande equilibrio fino al 14-14 quando, con un parziale di 6-2, Novara allunga a 20-16. Chieri non riesce più a rientrare. Sul 23-18 la giocata di seconda di Bosio dà alla gaudenziane la prima palla match, concretizzata nello scambio successivo da Danesi che con un muro fa scendere i titoli di coda sul 25-18.
Il commento
Ilaria Spirito: «Al contrario di quel che stavamo facendo ultimamente, siamo partite bene nel secondo, terzo e quarto set in cui eravamo in vantaggio di un po’ di punti. Poi però più o meno sempre a metà set abbiamo avuto dei passaggi a vuoto e le abbiamo lasciate sfuggire. Nel terzo siamo state brave a rientrare, però non sempre va così: quando lasci andar via queste squadre di qualche punto, poi è difficile rientrare. Complimenti a loro. Noi sicuramente potevamo fare meglio».
UFFICIO STAMPA
Da Piacenza al valdostano “Forte di Bard”, in bella mostra il celebre “Ritratto di signora” dell’artista viennese
Fino al 10 marzo 2024
Bard (Aosta)
Al “Forte”, lo definiscono un “quadro evento”. Certamente, la sua esposizione al pubblico rappresenta un appuntamento più che speciale nell’ambito della stagione espositiva invernale. Dipinto dal funambolico destino, il quadro di cui si parla, e che sarà in visione negli spazi della “Cappella Militare” al “Forte di Bard”fino a domenica 10 marzo, è il famoso “Ritratto di signora” dipinto fra il 1916 e il 1917 da Gustav Klimt (Vienna 1862 – 1918), fra i più significativi e celebri artisti della cosiddetta “Secessione viennese – Wiener Secession”, da lui fondata (insieme ad altri diciannove artisti, simbolisti, naturalisti e modernisti) nel 1897, come rifiuto totale dell’arte accademica tradizionale.
L’opera arriva a Bard dalla “Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi” di Piacenza cui appartiene ed è una delle tre opere realizzate dal grande maestro viennese presente sul suolo italiano, nonché l’unica ad essere stata acquistata da un collezionista privato, a differenza della “Giuditta” (1901) della veneziana “Ca’ Pesaro” e de “Le tre età della donna” (1905) – entrambe appartenenti al “periodo aureo” di Klimt – della “Galleria Nazionale d’Arte Moderna” di Roma. Il quadro venne acquistato nel 1925 dal nobile industriale piacentino Giuseppe Ricci Oddi, per 30mila lire, dal gallerista milanese Luigi Scopinich che, a sua volta, lo aveva acquistato a Vienna dal gallerista austriaco Gustav Nebehay. Il dipinto fu inizialmente appeso in parte nella sala da biliardo di casa Ricci Oddi, per poi approdare alla “Galleria” aperta dal collezionista stesso nel 1931. La storia del dipinto, segnata da avventurose vicende, viene svelata al “Forte” valdostano attraverso un allestimento di grande impatto scenico grazie ad un progetto curato da “Forte di Bard”, “Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi” e “Skira”, il più antico e glorioso marchio nella storia dell’editoria d’arte internazionale. La tela appartiene al “periodo maturo” (o “fiorito”), all’ultima fase dell’attività di Klimt che, l’anno successivo, di ritorno da un viaggio in Romania, morirà colpito dall’epidemia di influenza spagnola. E’ un periodo per l’artista di forte “messa in discussione” del proprio linguaggio artistico, entrato in contatto e criticamente scontratosi con la produzione di artisti come Van Gogh, Matisse, Toulouse-Lautrec e, soprattutto, con la pittura espressionista di Egon Schiele ed Oskar Kokoschka (già suoi allievi) che lo portano completamente fuori dal precedente “fulgore dell’oro” e dalle decorative linee dell’“Art Nouveau”. La sua pittura si fa allora meno sofisticata e più spontanea, pronta ad abbracciare gli inviti spontanei di una tavolozza più accesa, con pennellate quasi “sbrigative”, rapide e marcate e meno attente ai rigori del segno per un approccio ai soggetti (ritratti femminili, in particolare, dai rossi accesi di labbra e gote e dai blu intensi degli occhi fino al nero corvino dei capelli) più emozionale e poeticamente più istintivo. Nel dipinto “Ritratto di signora” non è nota l’identità della donna raffigurata, che con ogni probabilità è una delle tante modelle che posarono per l’artista. L’opera deve la propria fama alle incredibili vicende che l’hanno vista protagonista.
Spetta a una studentessa di un liceo piacentino – Claudia Maga – avere intuito nel 1996 la particolarissima genesi dell’opera poi confermata dalle analisi, cui la tela è stata sottoposta: Klimt la dipinge, infatti, sopra un precedente ritratto già ritenuto perduto raffigurante una giovane donna identica nel volto e nella posa all’attuale effigiata, ma diversamente abbigliata e acconciata.
Ma i colpi di scena non finiscono qui: il 22 febbraio 1997, la tela di Klimt viene rubata dalla “Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi” con modalità che le indagini non riusciranno mai a chiarire. Per la ricomparsa del dipinto occorrerà aspettare quasi ventitré anni e il suo ritrovamento sarà ancora più enigmatico del furto. Esso avviene il 10 dicembre 2019durante alcuni lavori di giardinaggio lungo il muro esterno del Museo piacentino. Qui, in un piccolo vano chiuso da uno sportello privo di serratura, viene rinvenuto un sacchetto di plastica, dentro al quale vi è una tela: è il “Ritratto di signora” di Klimt. Quando il caso s’allea con la fortuna!
Gianni Milani
“Gustav Klimt, le avventure di un capolavoro”
Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it
Fino al 10 marzo
Orari: feriali 10/18; sab. dom. e festivi 10/19. Lunedì chiuso
Nelle foto: Gustav Klimt “Ritratto di Signora” (dettaglio) e ambientazione, olio su tela, 1916 – ’17; Credits “Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi” di Piacenza
In concomitanza delle festività natalizie, Amiat Gruppo Iren effettuerà i servizi di raccolta rifiuti con il seguente calendario:
- Lunedì 25 dicembre: la raccolta non viene effettuata per tutte le frazioni; in particolare, non recuperabile, organico, vetro e plastica vengono anticipati a domenica 24 dicembre; la carta viene anticipata a sabato 23 dicembre;
- Martedì 26 dicembre: passaggio regolare per tutte le frazioni;
- Lunedì 1° gennaio: la raccolta non viene effettuata per tutte le frazioni; in particolare, non recuperabile, organico, vetro e plastica vengono anticipati a domenica 31 dicembre; la carta viene anticipata a sabato 30 dicembre;
- Sabato 6 gennaio: passaggio regolare per tutte le frazioni tranne per la carta (si posticipa al passaggio successivo)
Tutti i giorni verrà comunque garantito un presidio, in particolare in corrispondenza delle utenze più critiche, così come per il servizio di nettezza urbana.
I Centri di Raccolta saranno regolarmente aperti, con le seguenti variazioni: domenica 24 dicembre e domenica 31 dicembre saranno aperti al mattino i soli ecocentri di via Ravina e via Zini. Lunedì 25 dicembre e lunedì 1° gennaio, invece, tutti gli ecocentri saranno chiusi.
Il Servizio di Customer Care Ambientale sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00, ad eccezione dei giorni festivi.
Per le utenze commerciali, infine, fino al 5 gennaio 2024 è attivo il servizio “Cartacinesca” per la raccolta di imballaggi di carta e cartone, che interesserà le principali vie ad elevata concentrazione di utenze non domestiche.
Maggiori informazioni e dettagli sui servizi di raccolta rifiuti sono disponibili sul sito di Amiat: www.amiat.it
Oltre la soglia consentita in Europa
Il Parlamento europeo ha respinto la proposta della Commissione europea sull’aumento dei limiti di Triciclazolo per il riso importato nell’Unione.
“Si tratta di un risultato importante per le nostre produzioni – spiega il presidente della Federazione nazionale di Prodotto Riso di Confagricoltura, il piemontese Giovanni Perinotti – che formalizza la posizione già espressa il 29 novembre scorso dalla Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Ue, contraria all’adozione del provvedimento che proponeva di aumentare a 0,09 mg/kg il livello massimo residuo per il Triciclazolo, limitatamente al prodotto importato”.
Attualmente in Europa il fungicida è di fatto vietato, in quanto la soglia massima è di 0,01 mg/kg. L’aumento dei valori avrebbe ulteriormente favorito l’import di riso da Paesi che non hanno gli stessi vincoli alla produzione applicati nella UE: questo significa che non sarebbe stato possibile garantire la reciprocità nella tutela della sicurezza alimentare, né la tenuta della competitività delle nostre imprese. L’India sarebbe stato il principale beneficiario dell’eventuale adozione della misura respinta dal Parlamento.
Il comparto risicolo è molto rappresentativo dell’agroalimentare italiano: siamo i primi produttori europei di riso, con circa il 50% della coltivazione presente nell’Unione.