ilTorinese

Frio contro il bullismo, assemblea con oltre 800 studenti

Nella giornata di mercoledì 24 gennaio oltre 800 studenti delle seconde e quarte superiori dell’Istituto Vallauri di Fossano e della sede associata Tesauro hanno partecipato all’assemblea organizzata dall’Istituto nell’aula magna del Vallauri. Ospite e relatore dell’assemblea è stato Frio, cantante italo brasiliano di Sommariva Del Bosco (Cn), che ha parlato di un tema molto delicato: il bullismo.

Frio ha anche raccontato la sua esperienza spiegando che è stato vittima di bullismo ed invitando tutti i ragazzi e le ragazze a non stare zitti davanti ad una scena di bullismo ma ad intervenire. Ha anche sottolineato quanto spesso dai problemi e dalle situazioni difficili e dolorose ci si può mettere forza e fare di tutto per poter realizzare i propri sogni. Lui stesso ad esempio dopo queste situazioni di bullismo è riuscito a ripartire ed a puntare sempre più in alto, riuscendo a realizzare grandi sogni ed altri ne ha ancora da realizzare.

L’assemblea è stata organizzata come detto dall’istituto Vallauri, dal Preside Paolo Cortese e dai rappresentanti di istituto da sempre molto sensibili all’argomento. Insieme a Frio era presente anche la psicologa Luisa Di Biagio.

È stata una mattinata molto importante dove gli oltre 800 studenti e studentesse hanno potuto quindi riflettere su questo tema importante.

Per Frio non è la prima volta in cui partecipa ad iniziative sociali e dove tocca temi attuali e al tempo stesso delicati in particolare con i giovani. Questo dimostra anche la sua personalità che non si racchiude esclusivamente nell’artista e nella musica, ma che va ben oltre.

L’iniziativa è stata molto apprezzata sia dagli studenti che dai docenti dell’Istituto.

Di seguito la biografia di Frio e della psicologa Luisa Di Biagio.

 

FRIO

Frio, nome d’arte di Yuri Vidal, è un cantautore emergente Italo-brasiliano di 23 anni ed è conosciuto per i moltissimi eventi a cui ha preso parte tra cui: Deejay on Stage di Radio DeeJay condotto da Rudi Zerbi, classificato tra i primi 8 emergenti in Italia, Una Voce Per San Marino, dove è arrivato fino alla finale contro Achille Lauro per poter rappresentare la piccola Repubblica all’Eurovision, e moltissime aperture a cantanti di fama nazionale come i The Kolors, Noemi, Mahmood e molti altri! I suoi brani hanno centinaia di migliaia di ascolti su Spotify.

Oltre a questo lui è anche un giovane imprenditore che ha aperto la sua azienda a 22 anni. Frio è molto attivo nel sociale e grazie agli eventi benefici e di inclusione in cui ha preso parte, nell’estate 2023, è stato premiato dal Comune di Alba e dal Presidente della Regione Piemonte Cirio.

Da ottobre è anche uno speaker radiofonico.

Da pochi giorni è uscito tra l’altro il suo ultimo singolo dal titolo “Cose Zozze” che sta avendo un grande successo sia su YouTube che su Spotify.

 

LUISA DI BIAGIO

Luisa Di Biagio, ChPsychol, Membro Accreditato della BPS, Psicologa iscritta a quattro ordini professionali in Italia e all’estero è esperta di Autismo, esperta in relazione Uomo Animale, referente e responsabile del progetto di Cascina Blu Onlus. È relatore in conferenze nazionali e internazionali ed autrice di numerose pubblicazioni sia accademiche che divulgative. È inoltre attivista per i diritti delle persone Autistiche e persone vittime di ogni forma di violenza.

 

Potete seguire Frio anche sui suoi social

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Ivan Quattrocchio

 

Merlo: Universiadi 2025, per il pinerolese e la Val Susa sono come le Olimpiadi

“Le Universiadi del 2025 non sono certamente le Olimpiadi invernali ma per il pinerolese e l’alta val Susa rappresentano, comunque sia, un appuntamento internazionale pari all’evento olimpico. E questo non solo perchè saranno protagonisti, oltre a Torino, i Comuni di Bardonecchia, Pinerolo, Pragelato e Sestriere con i loro autorevoli e qualificati siti sportivi ma anche, e soprattutto, perchè i giochi universitari rappresentano uno straordinario volano di integrazione sociale, di sviluppo, di conoscenza culturale e di promozione dei territori. Purchè prevalga quel metodo che ha caratterizzato la stagione di Torino 2006. E cioè, una forte e visibile ‘coesione istituzionale’ tra gli enti preposti alla manifestazione da un lato e la volontà politica di promuovere realmente i territori interessati dall’evento universitario dall’altro.
Un doppio impegno, politico ed amministrativo, che può fare delle Universiadi del 2025 un momento davvero importante non solo per questi Comuni ma per tutti i territori circostanti. Che, purtroppo, hanno dovuto pagare a caro prezzo la scelta politicamente irresponsabile e sciagurata dell’amministrazione grillina torinese dell’epoca nel non volere pregiudizialmente ed ideologicamente le prossime Olimpiadi invernali in Piemonte e, nello specifico, nelle nostre valli”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Ravetti (Pd): “Intervenire sul nodo ferroviario di Casale”

“Ho chiesto all’Assessore regionale ai trasporti, con un question time, chiarimenti urgenti in merito alle azioni che la Giunta regionale intende mettere in campo per migliorare il servizio ferroviario nel territorio alessandrino e nell’importante nodo di Casale Monferrato e riportarlo almeno al periodo pre-pandemico. Ho voluto sollecitare l’Assessore competente per risolvere i problemi sulla linea Casale Monferrato-Mortara” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Pur essendo stata riattivata, nel settembre scorso, sulla linea ferroviaria Casale-Mortara permangono criticità che condizionano negativamente la velocità dei convogli e non garantiscono un servizio eccellente. L’attuale offerta ferroviaria per Casale Monferrato è carente se non, in alcuni specifici casi, addirittura inesistente e i pendolari casalesi e alessandrini, nei mesi scorsi, hanno subito pesanti disagi sulla tratta ferroviaria Chivasso-Casale-Alessandria” spiega l’esponente dem. “Per questo sostengo che a Casale Monferrato quello che per la Giunta regionale è adeguato per i cittadini e per noi non lo è.”

Al via il progetto “Onda pazza” nel Piemonte

Gli  alunni realizzano elaborati scritti e graphic novel

Gli studenti hanno incontrato e ascoltato la testimonianza di Arianna Mazzotti, nipote della vittima di mafia Cristina Mazzotti

È partito anche in alcune scuole del Piemonte il progetto “Onda pazza – Il filo della memoria” (che si propone di creare momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria coinvolgendo 35 scuole di 7 regioni italiane – Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna).

Gli studenti piemontesi hanno incontrato Arianna Mazzotti, nipote di Cristina Mazzotti, sequestrata e uccisa dalla ‘ndrangheta nell’estate del 1975 quando aveva solo 18 anni.

Nello specifico il coordinamento dei laboratori per la Regione Piemonte è stato affidato all’associazione FNAS, che ha individuato come collaboratori l’associazione Crab e l’associazione Stalker Teatro per portare in tre istituti piemontesi il progetto laboratoriale.

Fondata nel 1999, la FNAS è nata come associazione di artisti e programmatori di festival che operano nello spazio pubblico attraverso lo spettacolo di strada. Insieme all’associazione Crab sono stati individuati gli istituti Romero di Rivoli e Vittorini di Grugliasco dove verrà sviluppato con i ragazzi il linguaggio del graphic novel. La scelta del graphic novel non è stata casuale, infatti tra i membri della compagnia figura il fumettista Luca Ferrara.

Gli alunni saranno guidati nella realizzazione di una graphic novel come mezzo espressivo per gli studenti per raccontare il loro punto di vista sulla tematica.

Partendo dalle riflessioni che sono emerse dall’incontro con la testimone, si percorrerà insieme ai ragazzi la storia e la nascita della mafia analizzando come questa si sia sviluppata nel corso degli anni, al fine di fornire gli strumenti per meglio comprendere il fenomeno. La riflessione partirà da una frase che molto spesso la coordinatrice del progetto si è sentita dire dai suoi studenti reclusi: “Dottoré, la mafia non esiste. È un’invenzione dello stato per tenerci chiusi qui dentro”.

Insieme all’associazione Crab sono stati individuati gli istituti Romero di Rivoli e Vittorini di Grugliasco dove verrà sviluppato con i ragazzi il linguaggio del graphic novel.

L’associazione Crab nasce nel 2008 con lo scopo di costruire percorsi artistici e formativi che privilegiano il linguaggio teatrale come tramite di sperimentazione di nuove forme di comunicazione e interazione.

La scelta del graphic novel non è stata casuale, infatti tra i membri della compagnia figura il fumettista Luca Ferrara. Il laboratorio artistico sarà a cura dell’Associazione Crab sotto la guida dell’esperto formatore e attore Pierpaolo Congiu e del fumettista Ferrara che guideranno i ragazzi nella realizzazione di una graphic novel come mezzo espressivo per gli studenti per raccontare il loro punto di vista sulla tematica.

Insieme all’associazione Stalker Teatro, invece, è stato individuato l’istituto Beccari di Torino dove verrà sviluppato il linguaggio del video. L’attività si svolge privilegiando lo studio dei linguaggi non verbali e utilizzando alcuni elementi compositivi della performance multidisciplinare (corpo, spazio, oggetti, musica), in cui è lecito considerare diversi mezzi espressivi. L’obiettivo è di condividere con il gruppo di lavoro alcune esperienze e pratiche in merito ai processi di co/creazione.

Il nucleo artistico di Stalker Teatro è attivo sin dal 1975 come “Collettivo Politico” all’Accademia di Belle Arti di Torino, all’interno dei movimenti di controcultura del post-68: una genesi che ha lasciato un segno indelebile nel lavoro del gruppo, caratterizzato da un forte impegno nella sperimentazione artistica in contesti socialmente marginali e sfidanti.

Immensa Reale Mutua Fenera Chieri ’76: 1-3 a Novara

La final four della Coppa Italia Frecciarossa è realtà

Torino, 25/01/2024

Il primo acuto stagionale della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 contro una delle “quattro sorelle” dell’A1 arriva forse nel momento più importante: le ragazze di Bregoli firmano l’impresa espugnando il PalaIgor con un successo per 1-3 contro l’Igor Gorgonzola Novara, risultato che le qualifica per la terza volta nella loro storia alla final four della Coppa Italia Frecciarossa di serie A1: appuntamento sabato 17 febbraio a Trieste.

Dopo aver guadagnato un punto in campionato contro Conegliano e Milano, le biancoblù sfoderano un’altra prestazione maiuscola che frutta una meritatissima vittoria fatta di tanta pressione al servizio, un gran lavoro in attacco (il dato finale recita un 48% di positività) e nel muro-difesa, tanto coraggio e lucidità.

Dominato il primo set 17-25, e vinto il secondo mantenendo un’incollatura di vantaggio fino al 22-25, nel terzo set Chieri subisce il ritorno della squadra di Bernardi e cede 25-23. Lo stesso punteggio, ma a parti invertite, consegna quindi la vittoria alle chierese nella quarta frazione.

Bregoli schiera inizialmente la diagonale Malinov-Grobelna, la coppia centrale Weitzel-Zakchaiou, Omoruyi e Skinnerin banda, Spirito libero. Anche Morello, Gray, Rolando e Kingdon danno il loro contributo. Il premio di MVP va a Malinov. Top scorer Grobelna con 23 punti, seguita da Skinner a 16 e Zakchaiou a 11. A Novara non bastano i 19 punti di Akimova e i 16 di Bonifacio.

Igor Gorgonzola Novara-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 1-3 (17-25; 22-25; 25-23; 23-25)

IGOR GORGONZOLA NOVARA: Bosio 3, Akimova 19, Danesi 4, Bonifacio 16, Szakmary, Bosetti 10; Fersino (L); Bartolucci, Buijs 11, Kapralova, Chirichella 3. N. e. Guidi, De Nardi. All. Bernardi; 2° Baraldi.

REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 5, Grobelna 23, Weitzel 9, Zakchaiou 11, Omoruyi 8, Skinner 16; Spirito (L); Morello, Gray 2, Rolando, Kingdon 1. N. e. Anthouli, Kone, Aliotti (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.

ARBITRI: Caretti di Roma e Cappello di Sortino.

NOTE: presenti 2320 spettatori. Durata set: 22′, 25′, 28′, 32′. Errori in battuta: 7-14. Ace: 3-2. Ricezione positiva: 57%-43%. Ricezione perfetta: 32%-25%. Positività in attacco: 38%-48%. Errori in attacco: 12-4. Muri vincenti: 9-12. MVP: Malinov.

La cronaca

COMUNICATO STAMPA

Primo set – Parte fortissimo Chieri che sul 2-3 allunga a 2-9 su servizio di Skinner. L’errore in battuta della statunitense torna a muovere il punteggio di Novara, ma il punteggio resta in mano alle biancoblù che mantengono sempre il controllo della situazione: 6-13 (Weitzel), 8-16 (Grobelna), 12-21 (Weitzel), infine 17-25 alla seconda palla set grazie all’errore al servizio della neo entrata Bartolucci.

Secondo set – Bernardi conferma nel suo sestetto Buijs, entrata nel set precedente al posto di Szakmary. Dopo una prima parte di set all’insegna dell’incertezza, sul 13-13 Chieri piazza un mini-break di 2 punti con Zakchaiou e Grobelna (13-15). È l’allungo che decide il set. Nella seconda parte della frazione Novara resta a contatto e si riporta più volta a un punto di ritardo, senza riuscire però a ritrovare la parità. Nel finale da 21-22 fa tutto Novara con quattro errori di fila in attacco, ultimo dell’elenco quello di Danesi che vale il 21-25.

Terzo set – Nel sestetto gaudenziano c’è la novità Chirichella al posto di Danesi. Da 10-10 Novara sale a 13-10 con Bonifacio, Bujis e Akimova. Il vantaggio raggiunge i 4 punti sul 17-13, si riduce a 17-16 (errore di Bosetti), torna a crescere a 20-17 (Akimova). Novara guadagna la prima palla set sul 24-21 con Bosetti. Con due attacchi vincenti Weitzel prolunga il set a 24-23. Al terzo tentativo Akimova piazza il colpo vincente ed è 25-23.

Quarto set – Sul 6-6 Chieri tenta un primo allungo a 7-10 (Grobelna), ma subito Novara recupera e passa avanti 11-10 (Bosetti). Skinner torna a muovere il punteggio chierese (11-11). Sul 13-12 entrano Gray per Weitzel e Kingdon per Omoruyi. I punti di Grobelna e Zakchaiou propiziano un nuovo break a 15-18, che Novara nuovamente azzera pareggiando a 20 (Bosetti). L’attacco di Skinner vale il 20-21. L’attacco lungo di Bosetti e l’ace di Kingdon riportano avanti Chieri, che guadagna poi la prima palla match sul 21-24 con un muro di Gray. L’errore in battuta della stessa Gray e la diagonale fuori di Skinner danno a Novara il 23-24. Al terzo tentativo Grobelna mette il pallone a terra e fa scendere i titoli di coda sul 23-25.

Il commento


Ofelia Malinov: «Siamo contentissimi. Era una partita importante, ci tenevamo, e tenevamo a rifarci dopo le due sconfitte in campionato con Novara. Dobbiamo essere felicissimi. Era una partita da dentro o fuori e siamo riusciti a portarla a casa. Sono super orgogliosa di tutte perché siamo entrate in campo concentrate e lo siamo rimaste fino alla fine. Nel terzo set siamo calate un po’ – brave loro che hanno cambiato – ma siamo state bravissime a riprenderle e chiudere così».

Anche i Testimoni di Geova furono tra i perseguitati dal nazismo

Riceviamo e pubblichiamo – Il 27 gennaio 2024 ricorre il Giorno della Memoria, che commemora le vittime dell’Olocausto. La data scelta corrisponde all’anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento e sterminio nazista.

Il Giorno della Memoria è stato istituito per informare il pubblico sull’Olocausto e commemorare ufficialmente tutte le vittime del regime nazista. Tra queste si contano 6 milioni di ebrei e milioni di altre persone, tra cui polacchi, slavi, rom e sinti, omosessuali e persone con disabilità.

Un altro gruppo che è stato vittima di persecuzione sono i Testimoni di Geova.

Il professor Detlef Garbe, ex direttore del Memoriale del campo di concentramento di Neuengamme, ha spiegato: “I testimoni di Geova, che nel Terzo Reich subirono un’implacabile persecuzione, sono tra le cosiddette vittime dimenticate del regime nazista. Per decenni sono stati ignorati […] nonostante il fatto che un considerevole numero di testimoni di Geova subì persecuzione e morte”.

I Testimoni furono oppressi perché si rifiutarono di imbracciare le armi o di conformarsi all’ideologia nazista dell’odio.

I testimoni di Geova erano l’unico gruppo cristiano sotto il Terzo Reich a essere contrassegnato da un simbolo specifico per i prigionieri: il triangolo viola. Erano perseguitati solo sulla base delle loro convinzioni religiose”, dice Daniele Clementi, portavoce dei Testimoni di Geova. “I nazisti offrirono loro la libertà se avessero rinunciato alla loro fede e avessero sostenuto il regime. Eppure hanno avuto il coraggio di attenersi ai valori cristiani: la lealtà a Dio e l’amore per il prossimo”.

Alcune statistiche sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime nazista:

  • Dei circa 35.000 Testimoni che si trovavano nell’Europa occupata, circa 13.400 furono vittime della persecuzione nazista.

  • Circa 11.300 persone furono arrestate.

  • Circa 4.200 furono mandati nei campi di concentramento.

  • Più di 1.250 testimoni di Geova vittime della persecuzione nazista erano minorenni.

  • Circa 600 figli di testimoni di Geova furono sottratti ai loro genitori dal governo nazista.

  • Almeno 72 testimoni di Geova furono uccisi con l’eutanasia.

  • Almeno 548 Testimoni, alcuni dei quali minorenni, morirono per esecuzione o omicidio volontario.

  • In totale circa 1.600 Testimoni persero la vita a causa della persecuzione nazista.

  • Si stima che circa 6.000 Testimoni fossero detenuti in prigioni o campi di concentramento durante il periodo dell’Olocausto.

Per saperne di più sui Testimoni di Geova, visitate jw.org. Tutti i contenuti sono gratuiti e non è richiesta alcuna registrazione.

Da Torino riparte il tour nazionale de “Il Libro Bianco del Verde”

 Promosso da Assoverde, Confagricoltura e Képos.

 

Venerdì 26 gennaio, dalle 9:30 alle 13:30, presso il campus Luigi Einaudi di Torino, docenti, ricercatori, esponenti delle istituzioni, cittadini e operatori del settore si confronteranno sul tema “Economia verde, paesaggio e salute: criticità, prospettive e proposte per lo sviluppo delle città”, un convegno webinar in collaborazione con il Politecnico di Torino, il CREA e AIAPP. Ricominciare dal paesaggio per radicare l’identità delle comunità urbane e collocare il verde al centro di un progetto che punta a rendere più sano, accogliente e resilienza lo spazio pubblico. Questo è il tema attorno al quale ruota il convegno che Assoverde, Confagricoltura e Associazione Képos organizzano venerdì 26 gennaio al campus Luigi Einaudi di Torino. Quella della Regione Piemonte, con Torino, costituisce la prima tappa del percorso del “Libro nianco del verde” del 2024, a oltre due anni dalla presentazione nazionale a Roma della prima edizione del volume dal titolo “Per un neorinascimento della cura e della gestione del verde” avvenuta il 12 ottobre 2021, e a un anno dalla presentazione della seconda edizione avvenuta il 20 gennaio 2021 sui “Parchi della Salute” e i relativi criteri di certificazione.

“Il libro Bianco del Verde” è un progetto nato due anni fa dalla volontà di promuovere un cambiamento nei modi di intendere e intervenire nel settore del verde. Si tratta di una sfida volta a rendere la natura protagonista della nostra città e di creare una rete tra tutti gli operatori pubblici e privati per condividere obiettivi, individuare priorità e criticità, presentare soluzioni e proposte. Si tratta di una piattaforma a supporto delle amministrazioni per ottimizzare le risorse, indirizzare programmazione e investimenti e per accrescere la consapevolezza del valore che i parchi, i giardini, le aree verdi pubbliche e private determinati in termini di qualità delle città, della vita e del benessere psicofisico dei cittadini. A questo tavolo permanente hanno aderito amministrazioni, università e enti di ricerca, dando prestigio a un progetto fortemente voluto da Assoverde e Confagricoltura, e che gode del patrocinio dei Ministeri, delle Politiche Agricole, della Transizione Ecologica, della Cultura e dell’ANCI.

“le grandi città metropolitane come Torino sono le protagoniste di una lenta ma progressiva svolta green, in favore di un concetto di salute sempre più esteso e accessibile. Noi agricoltori possiamo fattivamente contribuire a questo tipo di cambiamento – ha dichiarato Enrico Allasia, Presidente di Confagricoltura Piemonte e della Sezione Foreste e Pioppi di Confagricoltura”.

“Confagricoltura Piemonte è fiera di aver organizzato questo evento accessibile a tutti. Da sempre siamo impegnati in un lavoro di sensibilizzazione delle varie utenze nel diffondere la cultura del verde con tutte le istituzioni a livello regionali, aumentandone la capacità di incidere a livello politico le scelte per la destinazione del verde urbano, ampliando la rete degli operatori, delle professionalità e della rappresentanza in campo, con i liberi cittadini che intervengono in maniera propositiva nelle diverse iniziative, venendo informati del ruolo fondamentale del settore primario nella tutela della lo salute”.

“Siamo particolarmente orgogliosi di presentare a Torino, in una regione che ha una forte valenza socioeconomica questo volume del ‘Libro Bianco del Verde’. La riteniamo una tappa fondamentale per i promotori di questo progetto che ha come parole chiave il benessere e la salute psicofisica delle persone – evidenzia Giuseppe Stroppa, Consigliere nazionale di Assoverde.”

“L’interesse crescente per il verde e le sue potenzialità è stato sviluppato con un approccio interdisciplinare che ha coinvolto vari esperti scientifici, tra cui medici, psicologi, ricercatori universitari, docenti delle amministrazioni, progettisti e operatori del settore del verde. Da questo percorso culturale nascono i parchi della salute, elementi concreti e certificati di come il verde generi benessere. ‘Il Libro Bianco del Verde’ vuole affermare anche in Italia un nuovo paradigma nella relazione tra uomo e natura in città, e ci fa comprendere come il verde sia parte integrante della nostra salute”.

Si introduce in un alloggio, colpisce condomino con una matita e ruba un paio di scarpe

Entra in un appartamento di un edificio ma il vicino lo sente armeggiare e va a vedere cosa succede. Vede sulla porta un giovane  con un paio di scarpe in mano. Il ragazzo prima di fuggire colpisce al volto l’uomo con una matita. Nel frattempo arriva la polizia che rintraccia il fuggitivo, un 26enne italiano che aveva con sé portafoglio e documenti di una residente nel condominio. È accaduto a Ivrea.

Chiorino incontra gli studenti: “Borse di studio tutte pagate”

L’assessore all’Istruzione e al Diritto Universitario della Regione Piemonte consegna copia dei bonifici effettuati agli studenti: “Dissenso strumentale e politicizzato: lo stanziamento per le borse di studio è più che raddoppiato”

“Detto, fatto. Avevamo promesso che le borse di studio sarebbero state pagate a tutti i vincitori entro fine gennaio e così è stato”. Lo dichiara Elena Chiorino, assessore all’Istruzione e al Diritto universitario della Regione Piemonte.

Martedì la Regione ha trasmesso in tesoreria i flussi necessari al pagamento di tutti i vincitori della prima rata, adempiendo così alle operazioni di sua competenza. I bonifici sono stati eseguiti da Edisu.

“Tutti gli studenti vincitori, dal primo all’ultimo, riceveranno il bonifico in questi giorni a seconda dei tempi d’accredito che possono variare di banca in banca. Abbiamo fatto tutto entro fine mese, esattamente come avevamo promesso. Con uno stanziamento complessivo che raggiunge cifre mai toccate prima in Piemonte, segnale inequivocabile di quanto per noi il diritto allo studio sia fondamentale” prosegue Chiorino.

“A chi oggi è venuto sotto gli uffici dell’assessorato, spinto da una protesta che a questo punto è evidente essere politicizzata, rispondo con l’elenco dei bonifici eseguiti: Elena Chiorino e questa Giunta di centrodestra mantengono gli impegni presi” conclude l’assessore.

Al via le masterclass della Gispsy con le più grandi star del West End di Londra

 

Il 27 e 28 gennaio si inizia con la Strega verde di Wicked, Alice Fearn.

Il 26 gennaio open day con Reece Richards da Hairspray e dalla serie Netflix “Sex education”

 

 

Prendono il via gli appuntamenti  di “Broadway & West end Gypsy Project” della Gypsy Musical Academy, la grande e storica  accademia di spettacolo e musical torinese.

La prima grande artista che approderà  sotto la Mole direttamente dai più  grandi palcoscenici di Londra è  Alice Fearn, famosa soprattutto per il ruolo di Elphaba nel musical “Wicked”, la strega verde del West End, ruolo che ha interpretato più di 700 volte.

La masterclass si terrà sabato 27 e domenica 28 gennaio. Il primo giorno sarà  dedicato soltanto agli allievi dell’accademia, il secondo sarà  aperto a tutti.

Per informazioni e prenotazioni 011/0968343

Alice è impegnata nel ruolo di Captain Beverley Bass & Others nel musical “Come from away”, vincitore dell’Olivier Award.

Alice ha iniziato la sua carriera nel West end con “Woman in White” e si è  poi unita al cast de “Les Miserables” sostituendo Cosette e Fantine; ha interpretato il ruolo di Rapunzel in “Into the woods”, Gingy/Sugar Plum Fairy in  Shrek e Nancy in Oliver.

Alice è solo la prima di una serie di grandi artisti  che vedremo nei prossimi mesi grazie alla Gipsy musical Academy, tutti provenienti dal prestigioso West End di Londra e da Broadway a New York, per un testa a testa tra i luoghi più importanti del mondo per quanto riguarda il teatro in lingua inglese. Qui hanno visto la luce i musical dei musical e, alle due estremità  dell’oceano, sono cresciuti i migliori interpreti del panorama internazionale pronti adesso a portare il loro insegnamento a Torino grazie alla Gipsy.

Per coloro che, invece, desiderino candidarsi alle audizioni del triennio accademico intensivo per l’anno 2024/2025, è prevista una masterclass gratuita con un altro grande artista  del West End di Londra, nonché noto autore di Netflix, Reece Richards.

II 26 gennaio si terrà l’open day della sezione accademica e una masterclass di musical con questo artista che vanta nel suo curriculum non solo ruoli come Seaweeed di Hairspray e Jackie Wilson e Martin Gaye Motown, ma anche nel piccolo schermo ruoli in famose serie come “Sex Education” e “You”.

Ad accompagnare i ragazzi nel trienno accademico i corsi quotidiani, dal mattino alla sera, composti da ben 38 discipline, nell’ambito del canto, della recitazione e della danza, tenuti da insegnanti di prestigio, quali Claudio Insegno, uno dei principali registi di musicali in italia, Vittorio Matteucci, lo storico frollo diNotre  Dame de Paris e Fabrizio Angelini, altro grande regista italiano.

Tra i residenti Stefania Fratepietro, Cristina Fraternale Garavalli, il ballerino Luca Spalato, Sergio Moses, Eugenio Gradabosco e la direttrice artistica e fondatrice della Gypsy, Neva Belli.

La Gypsy Academy significa anche accompagnamento nel mondo del lavoro, grazie all’inserimento dei ragazzi nel mondo dello spettacolo e ai titoli realizzati dalla sua compagnia che, nel 2019, si aggiudicò il passaggio alla finalissima di “Italia’s Got Talent”.

MARA MARTELLOTTA