ilTorinese

Velocizzare il rilascio del passaporto, anche coinvolgendo le Poste

Estendere il progetto Polis – nato da un accordo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno per il rilascio del passaporto negli uffici postali – anche nei Comuni sopra i 15 mila abitanti.

È quanto prevede l’ordine del giorno (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) approvato con 30 voti favorevoli e 1 contrario dal Consiglio Comunale di Torino nella seduta del 4 marzo 2024.

Nella stessa seduta, la Sala Rossa ha approvato (con 24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti) anche un altro ordine del giorno (prima firmataria: Lorenza Patriarca (PD) che sollecita l’Amministrazione centrale e il Governo a trovare soluzioni ordinarie e straordinarie per ristabilire la funzionalità dei servizi di rilascio dei passaporti in modo che cittadine e cittadini torinesi possano ottenere il passaporto entro termini ragionevoli e comunque in linea con i tempi di rilascio che si registrano in altre città italiane.

Abilitare le Poste Italiane al rilascio del passaporto anche nelle grandi città è un modo per venire incontro alle esigenze della cittadinanza – ha dichiarato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma anche per sgravare le forze dell’ordine da incombenze burocratiche.

Non c’è una competenza diretta della Città di Torino – ha affermato Lorenza Patriarca (PD) – ma sollecitiamo il Governo a porre rimedio a una situazione non degna di un Paese civile, potenziando la piattaforma online, utilizzando anche sistemi di prenotazione attraverso altri uffici pubblici prevedendo accessi prioritari in caso di emergenza.

Nel dibattito in aula, Simone Fissolo (Moderati) ha annunciato il voto favorevole del Gruppo a entrambi i provvedimenti, auspicando una piena digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Le difficoltà nel rilascio del passaporto sono note, ma si tratta di problematiche che iniziano da lontano, con i tagli alle forze dell’ordine – ha ricordato Giuseppe Catizone (Lega).

Serve un impegno più importante da parte del Ministero degli Interni – ha sottolineato Caterina Greco (PD).

Anche Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha annunciato il voto favorevole a entrambi gli ordini del giorno, per portare la questione a livello nazionale.

Estendere il progetto Polis – nato da un accordo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno per il rilascio del passaporto negli uffici postali – anche nei Comuni sopra i 15 mila abitanti.

È quanto prevede l’ordine del giorno (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) approvato con 30 voti favorevoli e 1 contrario dal Consiglio Comunale di Torino nella seduta del 4 marzo 2024.

Nella stessa seduta, la Sala Rossa ha approvato (con 24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti) anche un altro ordine del giorno (prima firmataria: Lorenza Patriarca (PD) che sollecita l’Amministrazione centrale e il Governo a trovare soluzioni ordinarie e straordinarie per ristabilire la funzionalità dei servizi di rilascio dei passaporti in modo che cittadine e cittadini torinesi possano ottenere il passaporto entro termini ragionevoli e comunque in linea con i tempi di rilascio che si registrano in altre città italiane.

Abilitare le Poste Italiane al rilascio del passaporto anche nelle grandi città è un modo per venire incontro alle esigenze della cittadinanza – ha dichiarato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma anche per sgravare le forze dell’ordine da incombenze burocratiche.

Non c’è una competenza diretta della Città di Torino – ha affermato Lorenza Patriarca (PD) – ma sollecitiamo il Governo a porre rimedio a una situazione non degna di un Paese civile, potenziando la piattaforma online, utilizzando anche sistemi di prenotazione attraverso altri uffici pubblici prevedendo accessi prioritari in caso di emergenza.

Nel dibattito in aula, Simone Fissolo (Moderati) ha annunciato il voto favorevole del Gruppo a entrambi i provvedimenti, auspicando una piena digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Le difficoltà nel rilascio del passaporto sono note, ma si tratta di problematiche che iniziano da lontano, con i tagli alle forze dell’ordine – ha ricordato Giuseppe Catizone (Lega).

Serve un impegno più importante da parte del Ministero degli Interni – ha sottolineato Caterina Greco (PD).

Anche Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha annunciato il voto favorevole a entrambi gli ordini del giorno, per portare la questione a livello nazionale.

Estendere il progetto Polis – nato da un accordo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno per il rilascio del passaporto negli uffici postali – anche nei Comuni sopra i 15 mila abitanti.

È quanto prevede l’ordine del giorno (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) approvato con 30 voti favorevoli e 1 contrario dal Consiglio Comunale di Torino nella seduta del 4 marzo 2024.

Nella stessa seduta, la Sala Rossa ha approvato (con 24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti) anche un altro ordine del giorno (prima firmataria: Lorenza Patriarca (PD) che sollecita l’Amministrazione centrale e il Governo a trovare soluzioni ordinarie e straordinarie per ristabilire la funzionalità dei servizi di rilascio dei passaporti in modo che cittadine e cittadini torinesi possano ottenere il passaporto entro termini ragionevoli e comunque in linea con i tempi di rilascio che si registrano in altre città italiane.

Abilitare le Poste Italiane al rilascio del passaporto anche nelle grandi città è un modo per venire incontro alle esigenze della cittadinanza – ha dichiarato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma anche per sgravare le forze dell’ordine da incombenze burocratiche.

Non c’è una competenza diretta della Città di Torino – ha affermato Lorenza Patriarca (PD) – ma sollecitiamo il Governo a porre rimedio a una situazione non degna di un Paese civile, potenziando la piattaforma online, utilizzando anche sistemi di prenotazione attraverso altri uffici pubblici prevedendo accessi prioritari in caso di emergenza.

Nel dibattito in aula, Simone Fissolo (Moderati) ha annunciato il voto favorevole del Gruppo a entrambi i provvedimenti, auspicando una piena digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Le difficoltà nel rilascio del passaporto sono note, ma si tratta di problematiche che iniziano da lontano, con i tagli alle forze dell’ordine – ha ricordato Giuseppe Catizone (Lega).

Serve un impegno più importante da parte del Ministero degli Interni – ha sottolineato Caterina Greco (PD).

Anche Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha annunciato il voto favorevole a entrambi gli ordini del giorno, per portare la questione a livello nazionale.

‘Parlami di spreco’, “Salviamo il cibo insieme”

Il 29 febbraio è andata in onda una puntata speciale di “Parlami di spreco”

 

È andata in onda il 29 febbraio scorso la puntata speciale in diretta di ‘Parlami di spreco’, dal titolo “Salviamo il cibo insieme” condotta come sempre dall’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio.

Durante la trasmissione sono stati ospitati due veri protagonisti nella lotta allo spreco alimentare, Giorgio Santambrogio, Ceo del gruppo Végé, e Mirco Cerisola, Italy country director di Too Good to Go. Entrambi hanno fornito un panoramica dettagliata e appassionata sulla situazione attuale e sulle soluzioni efficaci per affrontare questa sfida globale. Sono stati numerosi gli spettatori che hanno partecipato attivamente inviando domande, alle quali entrambi hanno risposto con interesse.

Durante la trasmissione sono emersi dati cruciali capaci di mettere in luce l’entità del problema dello spreco alimentare e i risultati positivi ottenuti dall’iniziativa di salvataggio del cibo.

Mirco Cerisola ha illustrato una slide dove ha spiegato che il 9% dello spreco alimentare avviene durante la produzione, il 21% durante la trasformazione, il 7% nella fase di retail distribuzione, il 9% nella ristorazione e il 54% nelle case dei consumatori, secondo una fonte Eurostat 2021.

In soli otto mesi dal lancio della “box dispensa” dedicata alla collaborazione con le industrie, sono state vendute 157 box dispense, con 64 brand partner coinvolti e ben 626 tonnellate di cibo salvato.

Nel 2023, grazie alla box surprise, sono stati salvati ben 6 milioni di pasti e sono state evitate le emissioni di 15mila tonnellate di Co2.

Giorgio Santambrogio ha evidenziato l’impatto positivo delle iniziative dei punti vendita Végé, di cui il 32 % dei clienti ha acquistato una “surprise bag”, personalmente non avendo mai varcato la soglia del negozio prima. Il 45% di essi ha acquistato altri prodotti e il 79% ha dichiarato che tornerà in quel punto vendita. Invitiamo aziende, ristoranti e consumatori a unirsi a noi in questa missione vitale contro lo spreco alimentare, condividendo le proprie esperienze e contribuendo attivamente alla lotta.

 

Mara Martellotta

Oltre 17mila presenze al Salone del Vino

Si è conclusa ieri con grande successo di pubblico, la seconda edizione del Salone del Vino di Torino. Oltre 17.000 passaggi, tra il Salone del vino,  nei due luoghi simbolo della città, e il palinsesto OFF diffuso. Alle OGR Torino e del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, sono stati 10.000 i passaggi di cui 2.000 operatori nella giornata del lunedì. Un grande evento diffuso che ha coinvolto oltre 500 cantine e 100 appuntamenti in un programm, pensato per raccontare il mondo del vino attraverso tradizione e innovazione ma anche culturamusica e letteratura.

La manifestazione guarda ora alla prossima edizione e dà appuntamento al pubblico a febbraio 2025.

 

Il cuore della manifestazione del lungo week end del Salone del Vino di Torino sabato 2, domenica 3 marzo, e lunedì 4 marzo ha infatti totalizzato oltre 10.000 passaggi, di cui 2000 operatori professionali, raggiungendo il sold out prima dell’apertura delle porte, nella sede del Museo del Risorgimento nelle giornate di sabato e domenica.

Tra gli operatori del settore presenti lunedì 4 marzo tante aziende del territorio, enoteche e ristoratori e buyer dalla Danimarca, Germania, Olanda, grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte.

 

“Siamo molto felici di questa seconda edizione del Salone del Vino di Torino – ha commentato Patrizio Anisio Direttore del Salone del Vino – Il risultato di questa manifestazione nasce da un grande lavoro di squadra e dall’ impegno costante nella costruzione di una rete di collaborazioni con realtà di tutto il Piemonte, che ci auguriamo si allarghi e rafforzi sempre di più. Vi diamo appuntamento al prossimo anno!”

 

Grazie inoltre al protocollo d’intesa – aggiunge Luca Spadon Presidente Associazione KLUG – per il coordinamento generale del Salone del Vino, siglato tra l’Associazione Klug APS, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino, la manifestazione ha sottolineato sempre di più il suo impegno verso una promozione enoturistica nazionale ed internazionale. In particolare, grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte, la giornata di lunedì 4 marzo è stata animata dai buyer internazionali oltre a tutto il comparto professionale del Piemonte e non solo, coinvolto anche grazie al sostegno di tante associazioni di categoria“

 

Grande successo per WOUSE, contenitore di eventi dedicato ai creator e agli influencer, che ha raccontato tutta la città di Torino e la sua enogastronomia, con più di 100 attivazioni social. 

Sold Out per tutte le serate di Notte Rossa Barbera, progetto dell’Associazione FEA,  che ha animato con musica e vino le piole della città; importante anche la partecipazione alle Grandi Cene e al palinsesto dei talk del Salone del Vino.

 

Esauriti tutti i posti alle masterclass e alle degustazioni tenutesi presso SNODO durante il weekend del Salone.

 

Novità della seconda edizione è stato il coinvolgimento della Regione Autonoma Valle D’Aosta come regione ospite. Con i suoi vini e i suoi spirits ha conquistato il pubblico del Salone. Obiettivo raggiunto anche grazie alla collaborazione con il Consorzio Vini Valle D’Aosta e la Camera valdostana delle imprese e delle professioni.

Grande e animato il coinvolgimento sui social con oltre 2.000.000 di utenti raggiunti grazie alla sinergia con influencer, blogger e giornalisti amanti del vino e della città di Torino. Una grande manifestazione che ha saputo animare i luoghi simbolo di Torino facendo conoscere al grande pubblico il vastissimo patrimonio vitivinicolo del Piemonte, in un omaggio alla terra e all’attività vitivinicola tra storia e innovazione.

 

Il Salone del Vino di Torino 2024 è stato organizzato da KLUG APS con il patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino e Provincia; con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino; con il contributo di Fondazione CRT e con la partecipazione e la collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.

 

Foto Marzia-Benigna

“Vetrine consapevoli” contro l’endometriosi

Regalando le cartoline dell’A.P.E. 

Associazione Progetto Endometriosi, disponibili in oltre 1.200 esercizi commerciali italiani che hanno allestito le loro vetrine 

di rosa, si aiutano concretamente le donne affette dalla patologia. 

marzo 2024, il Mese sulla consapevolezza dell’endometriosi, tutti possono fare la loro parte per sostenere le donne affette dalla patologia, circa 3 milioni solo in Italia, per ottenere cure migliori, investimenti in ricerca, diritti, ascoltare i loro bisogni. L’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, che unisce da oltre 18 anni pazienti volontarie da nord a sud della penisola, lancia la “call to action” delle Vetrine Consapevoli, l’iniziativa che coinvolge oltre 1.200 esercizi commerciali italiani nell’allestire le proprie vetrine di rosa, per sensibilizzare e diffondere materiale informativo sulla malattia ed arrivare a più persone possibili. Per partecipare, bisogna cercare le Vetrine Consapevoli, prendere una delle 40mila cartoline dell’A.P.E. e regalarla alla propria sorella, amica, moglie, compagna di scuola o spedirla ad una persona lontana, lasciarla nella cassetta della posta. Un gesto semplice, che può essere però indispensabile. Conoscere l’endometriosi e creare consapevolezza sulla patologia è infatti fondamentale per ridurre il ritardo diagnostico – che va dai 5 agli 8 anni – ed intervenire nel più breve tempo possibile per individuare il giusto percorso terapeutico, che può fare la differenza nella qualità di vita delle donne. Sulla cartolina, infatti, oltre all’invito al passaparola, c’è un QR code che rimanda al sito web dell’A.P.E. in cui ci sono tutte le informazioni sull’endometriosi, i centri specialistici a cui rivolgersi, le iniziative per supportare le donne e numerosi consigli per il benessere femminile. Per creare ancora più coinvolgimento, tutti possono fotografare le Vetrine Consapevoli e pubblicare le immagini sui social, taggando @ApeOnlus su Facebook e @apendometriosi su Instagram. Diffondere l’informazione significa fare qualcosa di prezioso per la salute delle donne.

 

Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! 

L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 19 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. 

 

Sul sito dell’APE – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.

 

 

 

Per informazioni: A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi

Sito web: www.apendometriosi.it

TDN alla Coppa Parigi: a Torino fioccano i tempi limite per i Criteria

Animali d’affezione, ok al testo della legge

Verso un testo unificato per la legge sugli animali d’affezione. La Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Andrea Cane, ha infatti espresso  parere di massima favorevole all’unanimità al Testo unificato delle “Disposizioni coordinate in materia di tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo”.

Il provvedimento è la sintesi del Ddl presentato per la Giunta regionale dall’assessore Chiara Caucino, e delle Pdl di Francesca Frediani (Up), Raffaele Gallo (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fdi), Letizia Nicotra Giovanni Battista Poggio (Lega).

Prima dell’esame dell’Aula, dove verrà illustrato dai primi firmatari del Ddl e delle Pdl, il testo dovrà passare all’esame del Comitato per la qualità della normazione per la clausola valutativa e alla Commissione Bilancio per la norma finanziaria.

La Commissione ha inoltre audito i rappresentanti della Federazione nazionale degli Ordini tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm – Pstrp), dell’Ordine dei Fisioterapisti e dell’Ordine degli Infermieri, in merito alla modifica dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e al nuovo nomenclatore in vigore dal prossimo 1 aprile.

La presidente dell’Ordine dei Tsrm – Pstrp di Torino, Aosta, Alessandria e Asti Monica Franconeri, con Maria Vittoria Mancino della Commissione d’Albo Dietisti e Liliana Ferrero della Commissione d’Albo Logopedisti ha espresso preoccupazione “per la cancellazione di molte prestazioni, soprattutto per un profilo importante come è quello dei dietisti, che in Piemonte sono circa 200, e che possono rischiare il licenziamento”.

“La riduzione del valore delle prestazioni di circa due terzi – ha aggiunto – può comportare il fatto che non siano più attrattive per il privato e che possano riversarsi all’interno del Sistema sanitario con conseguenti aumenti di spesa e l’impossibilità di soddisfare tutte le richieste, a scapito dei bisogni di salute del cittadino. Inoltre non sono state comprese le prestazioni domiciliari, fondamentali per garantire i nuovi modelli di sviluppo che dovremmo elaborare nei prossimi dieci anni per alleggerire le prestazioni all’interno degli ospedali”.

Giuseppe TedescoLuisella Mainero Laura Clarici dell’Ordine dei Fisioterapisti del Piemonte e della Valle d’Aosta hanno sottolineato “il rischio di ritornare a una filosofia affine a quella mutualistico-assicurativa abbandonata nel 1978 con la creazione del Servizio sanitario nazionale: un percorso in controtendenza rispetto alle norme più attuali per la salvaguardia della salute della persona in relazione ai contesti di cura, come la domiciliarità e le cure primarie, e ai progetti di vita per le persone con disabilità che il nostro Paese sta adottando”.

“Ci auguriamo – ha concluso – che la Regione possa acquisire una visione orientata non solo a parametri di malattia ma a modelli che descrivono l’interazione dinamica tra salute e fattori personali e ambientali in un’ottica capace di superare il criterio di classificazione per codici di temporalità/disabilità previsto dalla Dgr 42-941 del 2010, attualmente in vigore”.

Giulio Zella del Coordinamento degli Ordini delle professioni infermieristiche del Piemonte ha sottolineato l’importanza della figura dell’infermiere, “chiamato e svolgere a volte prestazioni che sulla carta vengono svolte dal medico di reparto” e la necessità “di riconoscere come prestazioni infermieristiche le medicazioni semplici e avanzate e la rimozione dei punti di sutura e degli apparecchi gessati. È fondamentale, inoltre, cominciare a ragionare sull’attività dell’infermiere di famiglia, attribuendogli una serie di prestazioni capace di renderlo autonomo nell’esercizio della professione”.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, il vicepresidente Cane (Lega) e Gallo (Pd).

G7. Ruffino (Az): Summit il fallimento del nuovo codice appalti

 “Il G7 a Borgo Egnazia rappresenta il fallimento del nuovo codice degli appalti, perché se serve una struttura commissariale per la gestione di 18 milioni di euro vuol dire che la sburocratizzazione tanto decantata dalla maggioranza non ha portato i risultati previsti. Impossibile non rilevare che alla prima occasione importante si agisce in deroga al nuovo codice degli appalti”. Lo ha detto Daniela Ruffino, capogruppo di Azione-Per-Renew Europe in Commissione Ambiente alla Camera, annunciando l’astensione del gruppo sul decreto G7-infrastrutture. “Altro tema che solleva dubbi – ha aggiunto – è quello legato al destino delle infrastrutture che saranno realizzate per il vertice, perché c’è il timore fondato che saranno usate per pochi giorni e poi lasciate in eredità a una regione che ha ben altre esigenze. Servivano proprio due eliporti? Non sarebbe stato meglio immaginare una flotta di bus elettrici da lasciare poi alla regione per il trasporto pubblico locale o per il trasporto scolastico? Resta il sospetto – ha concluso – che su questi temi non ci sia stata quella interlocuzione con gli enti locali che invece è sempre necessaria”.

Parata di stelle alla 24H di Torino

È tradizione che la 24 Ore di Torino, che andrà in scena fra sabato e domenica, abbia un importante parterre di partecipazione. Parliamo d’altronde di una gara che in passato è stata anche abbinata ai Campionati Mondiali della specialità e da allora (eravamo nel 2015) tanti campioni stranieri hanno continuato ad approdare al Parco Ruffini, tradizionale teatro del circuito di gara.

Sarà così anche quest’anno, considerando i nomi che hanno detto sì all’invito del Club Super Marathon Italia. Ci sarà ad esempio il norvegese Simen Holvik, secondo lo scorso anno alla Spartathlon, la leggendaria corsa di 246 km che congiunge Atene e Sparta. A sfidarlo lo spagnolo Ivan Penalba Lopez, che lo scorso anno ha trionfato all’Ultramarathon Festivall Venice sempre sulle 24 Ore. I due andranno a caccia del record della corsa stabilito lo scorso anno dal britannico Robert Britton con 277,439 km. A tenere alto l’onore italiano ci sarà Antonio Cernuschi (Bergamo Stars Atl.), classe 1940, già finisher nel 2023 della 100 Km delle Alpi, testimone d’eccezione di come volere sia potere, in barba anche all’anagrafe. Fra le donne spicca il nome della plurinazionale Lisa Borzani (Bergamo Stars Atl.) specialista dell’ultramaratona come dell’ultratrail.

Sui 100 km spicca la presenza del faentino Alessio Grillini (Liferunner), ormai abituale protagonista delle gare del Club Super Marathon Italia e reduce dalla vittoria nella Supermarathondi Fano. Contro di lui l’azzurro Benito Pasquariello (Bergamo Stars Atl.) e lo svizzero Christian Fatton (Marti Sports) mentre in campo femminile spiccano Line Caliskaner (NOR), Julia Fatton(SUI) e Anna Simonsson-Sondena (SWE).

Il percorso di gara è tutto disegnato all’interno del Parco, con partenza e arrivo all’altezza dell’impianto del tamburello per uno sviluppo di 1.013 metri. È tutto pianeggiante e immerso nella natura. La partenza verrà data sabato 9 marzo alle ore 10:00, sia per la 24H che per le altre due distanze previste, la 8H e la 100 Km. La scelta della zona di partenza/arrivo è dettata anche dalla possibilità di usufruire di un’area di neutralizzazione gestita insieme a Safa Atletica dove saranno disponibili spogliatoi e docce calde e dove i corridori potranno anche riposare durante la notte.

L’iscrizione ha un costo di 60 euro per la 24H e di 40 euro per le altre due distanze. Premiati i primi 10 uomini e le prime 6 donne per la 24H oltre ai primi 3 Senior A/B di entrambi i sessi; primi 8 e prime 5 per la 8H; primi 3 uomini e donne per la 100 Km.

Per informazioni: Club Supwer Marathon Italian, www.clubsupermarathon.it

Patrizia Conte La voce femminile del jazz italiano

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 6 marzo, ore 21.30

 

Tarantina di origine e milanese di adozione, Patrizia Conte è riconosciuta come una delle più belle voci del panorama jazzistico italiano. In più di 25 anni di carriera ha collaborato con musicisti italiani e stranieri di grande spessore, quali Lee Konitz, Cedar Wolton, Bill Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Nuccy Guerra, Massimo Moriconi, Guido Manusardi, Bobby Watson, Jay Rodriguez, Victor Louis, Nando de Luca, Dado Moroni, Carlo Atti, Mario Rusca. Sul fronte del jazz italiano spicca il lungo sodalizio con Tullio De Piscopo. È stata inoltre vocalist stabile nella Jazz Studio Orchestra diretta dal Maestro Paolo Lepore.

Nel 1999 Patrizia Conte ha debuttato ne “L’opera da tre soldi” di Kurt Weill nel ruolo di Frau Peachum, con Glauco Onorato e la Jazz Studio Orchestra diretta da Paolo Lepore. Nel 1998 ha partecipato a un “Omaggio a Max Roach” con Tullio De Piscopo, organizzato dall’Associazione Culturale 2° Maggio presso l’Auditorium della Camera del Lavoro di Milano. Nel 1997 ha cantato l’inno di apertura dei Giochi del Mediterraneo accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di Bari. Nell’ambito del Festival Internazionale delle vocalist nel 1989 si è esibita con il Brass Group di Palermo. Nel 1988 ha tenuto un concerto al Teatro Olimpico di Roma in omaggio a Nino Rota dedicato a Fellini.

Formazione

Patrizia Conte, voce

Davide Calvi, pianoforte

Giorgio Allara, contrabbasso

Giorgio “doc” Diaferia, batteria

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale cantano i Matia Bazar ad Alessandria

Giovedì 14 marzo alle ore 21.00 al ‘Teatro Alessandrino’ il grande show  con tutte le hits più famose della storica band italiana.

Riparte dal Piemonte, e più precisamente Giovedì 14 Marzo alle ore 21.00 al Teatro Alessandrino di Alessandria, il tour celebrativo dei 40 anni di ‘Vacanze Romane’ impareggiabile capolavoro dei Matia Bazar.

Una canzone senza tempo che nel 2023 ha visto sbocciare una nuova e altrettanto raffinata versione a opera di due fra i più noti e amati membri storici della band nata nel 1975 a Genova: la voce di Silvia Mezzanotte e il canto e la chitarra di Carlo Marrale, tra i fondatori del gruppo nonchè coautore di tutte le loro hit più famose.

Uno spettacolo rodato e coinvolgente in cui i due musicisti, per la prima volta sul palco insieme proprio perché hanno fatto parte dei Matia Bazar in formazioni diverse, rivelano una sorprendente affinità artistica e umana insieme come se avessero cantato insieme da sempre.

Scorrono così, audaci e affascinanti come sempre, melodie indimenticabili e sperimentazioni pop-rock nuove e di gran classe che rispondono al nome anche di Stasera che sera, Per un’ora d’amore, Solo tu, Mister Mandarino, C’è tutto un mondo intorno, Che male fa, E Volo anch’io, Ti sento, Dedicato a Te e Brivido caldo.

Arrivando sino a Messaggio d’amore che ha visto i Matia Bazar con la voce di Silvia Mezzanotte trionfare per la seconda volta al Festival di Sanremo nel 2002, mentre Carlo Marrale lo vinse con loro nel 1978 con E dirsi ciao.

«Io e Carlo – conferma Silvia Mezzanotte – abbiamo vissuto il mondo Matia Bazar in modo parallelo, in tempi diversi. Ma quando abbiamo cominciato a cantare insieme ci siamo riconosciuti, come chi ha già fatto un pezzo di strada mano nella mano».

Uno show ricco di note, sorrisi, aneddoti ed emozioni capace di conquistare il pubblico dal primo all’ultimo istante, prodotto come sempre in esclusiva da ‘Baldrini Produzioni’ in collaborazione con ‘Vie Musicali Eood’.

Biglietti ancora disponibili in prevendita sul circuito www.ticketone.it, sul sito www.teatroalessandrino.it e alla cassa del Teatro Alessandrino in Via Giuseppe Verdi, 12 ad Alessandria tutti i giorni, domenica esclusa, dalle 17.00 alle 19.00.

Per informazioni, tel. 0131 252644.