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Con il primo appuntamento, in programma mercoledì 20 marzo nel Centro di Valorizzazione Territoriale della Circoscrizione 4, prende il via il ciclo di incontri “Cani in famiglia e in città”.
Gli incontri formativi gratuiti, organizzati dall’ufficio tutela animali della Città di Torino, sono destinati ai proprietari o ai futuri proprietari di cani, per imparare a gestire in modo responsabile il proprio animale nel contesto urbano e nell’ambiente domestico.
Numerosi i temi toccati, dagli aspetti sanitari agli obblighi di legge, dal benessere e dalla salute del cane alla sua gestione quotidiana. Saranno inoltre affrontati gli aspetti legati alla corretta convivenza nell’ambiente cittadino, dal rispetto delle regole da parte dei proprietari ai potenziali pericoli a cui è necessario prestare attenzione.
Interverranno agli incontri: Cristina Cellerino, direttore responsabile A.S.L. Città di Torino – Sanità animale; Cinzia Ferretti, supervisore veterinario per la Città di Torino; Daniela Portaleone, esperto in comportamento, educatore e istruttore cinofilo e gli agenti dell’unità cinofila reparto operativo speciale della Polizia Municipale.
La partecipazione agli incontri è gratuita con prenotazione obbligatoria alla mail ufficiotutelaanimali@comune.torino.it.
Di seguito il calendario completo degli appuntamenti:
Mercoledì 20 marzo, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 4 | Centro di Valorizzazione Territoriale, via Giacomo Medici 28
Sabato 10 aprile, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 1 | Sala Consiglio, via Bertolotti 10
Mercoledì 17 aprile, ore 18.00
Circoscrizione 2 | Villa Amoretti, Sala Conferenze – Parco Rignon corso Orbassano 200
Mercoledì 15 maggio, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 3 | Sala Consiglio, corso Peschiera 193
Mercoledì 29 maggio, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 5 | Sala Consiglio, via Stradella 192
Mercoledì 12 giugno, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 8 | Polo Lombroso, Sala Molinari – via Cesare Lombroso 16
TORINO CLICK
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Un traguardo inimmaginabile – ha commentato il neo presidente nazionale Gabriele Ponzano, 52 anni, agricoltore e allevatore della provincia di Alessandria – Abbiamo iniziato 50 giorni fa con quella che è stata definita la protesta dei trattori ed ora abbiamo raggiunto uno straordinario punto di partenza, non di arrivo. Continueremo a lottare e chiedere dignità, in modo compatto e strutturato. All’assemblea costituente c’era lo zoccolo duro delle proteste piemontesi e se ognuno di noi continuerà a fare la sua parte, suggerire idee, proporre e attivarsi per l’associazione potremmo ottenere risultati importanti. Come ho detto, il mondo agricolo e le istituzioni ci guardano con attenzione perché abbiamo dichiarato forte e chiaro di non volerci fermare: vogliamo i cambiamenti richiesti”.
L’idea di Agricoltori Autonomi Italiani è quella naturalmente di crescere nei numeri e di coordinarsi con tutti i movimenti italiani nati in questo periodo, in modo da creare una unione forte e compatta: “Pensiamo a manifestazioni in contemporanea in tutte le piazze italiane”.
Ponzano ha ribadito che AAI è aperta al dialogo con tutti: “Non chiediamo dimissioni né chiediamo di togliere le tessere ad altri, perché non forniamo servizi. Non abbiamo apparati burocratici: siamo così più liberi di portare avanti le nostre battaglie contro la burocrazia eccessiva nel mondo agricolo”.
A fine mese i ministri dell’agricoltura europei si incontreranno per una revisione della Pac, sulla scorta delle istanze nate dai movimenti. “Attendiamo gli sviluppi – prosegue il presidente – valuteremo cosa fare in base alle risposte. Di nuovo trattori per le strade o altro? Vedremo”.
Presto verranno organizzati incontri zonali per far conoscere l’associazione ed estendere la campagna tesseramento.
Il primo appuntamento come AAI sarà sarà giovedì a Saluzzo, con presidio e trattori in piazza.
Presidente dell’Associazione: PONZANO GABRIELE; – Vice Presidente: REVELLI DAMIANO; – Sostituto Vice-Presidente: BO DAVIDE; – Segretario: BERTELLO GIULIA; – Vice Segretario: SONAGLIO SAMANTA; 2 – Tesoriere: SOMMAVILLA ANDREA.
Assemblee provinciali:
Per la Provincia di Torino: – BERTELLO GIULIA; – LIPRANDI EMANUELE; – GAUNA MASSIMO.
Per la Provincia di Asti: – BO DAVIDE; – REGGIO SERENA; – BURDIZZO RENATO.
Per la Provincia di Cuneo: – REVELLI DAMIANO; – SERRA JESSICA; – RINERO CLAUDIO; – PONSO ANDREA; – SACCO PIERCARLO.
Per la Provincia di Alessandria: – PONZANO GABRIELE; – BRUZZONE MARCO; – CAREGA MASSIMO.
Per la Provincia di Biella: – ORLASSINO MARCO; – MARCOLONGO RICCARDO; – PIDELLO DAVIDE.
Le finalità dell’associazione:
I prossimi quattro anni di mandato saranno all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale.
Si è tenuta lunedì 18 marzo, presso The Place – Green Pea a Torino l’Assemblea regionale di Confcooperative Piemonte, che ha visto la riconferma alla presidenza di Tino Cornaglia.
“Ringrazio tutti i cooperatori e le cooperatrici che oggi mi hanno concesso nuovamente la propria fiducia riconfermandomi alla presidenza – ha dichiarato Tino Cornaglia. – Ci aspettano altri quattro anni di impegno al servizio delle cooperative piemontesi, che saranno guidate dalla sostenibilità ambientale e sociale. Insieme, continueremo a lavorare per rafforzare l’impatto positivo delle nostre cooperative sulle comunità locali e sull’ambiente, sostenendo nei prossimi anni le nostre associate impegnate in progettualità che supportino uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e dal forte impatto sociale. Oggi, infatti, abbiamo voluto lanciare un segnale forte: non possiamo più aspettare, è importante che tutte le imprese facciano la propria parte per il futuro e noi, come associazione di categoria, ci siamo.”
Continua dunque il percorso di Cornaglia, iniziato nel 2020, alla guida dell’associazione che conta 873 imprese aderenti e che, come dimostrato negli ultimi anni, contribuisce fortemente alla crescita economica e patrimoniale del sistema imprenditoriale piemontese in tutti i settori. Nel 2023 le cooperative aderenti a Confcooperative Piemonte hanno inciso sull’economia regionale con oltre 3 miliardi di euro di fatturato, contando più di 145.000 soci e 33.000 occupati. Tra gli aderenti anche il credito cooperativo, che conta 8 banche sul territorio.
«Buon lavoro a Confcooperative Piemonte e al suo presidente Cornaglia per il bilancio del mandato in chiusura e le priorità indicate per il prossimo mandato. Tra le sfide principali ci attendono la transizione digitale e quella ambientale. Il filo conduttore di entrambe è la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Sono legate tra di loro a doppio filo. Dobbiamo farci carico di innescare un nuovo sviluppo sui territori, facendoci carico delle fragilità abbiamo un paese da ricucire dove troviamo troppe sacche di emarginazione che vanno ricondotte a sintesi. La cooperazione nei suoi vari settori di attività è un partner importante per il pubblico con il quale vanno riviste le regole di ingaggio dove chiediamo al pubblico di non scegliere tra le proposte economicamente più vantaggiose ma di premiare la qualità». Così il Presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini intervenuto nel corso dell’assemblea.
La tappa piemontese della stagione assembleare di Confcooperative ha visto una vasta partecipazione di imprese, istituzioni e associazioni. Hanno portato i propri saluti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo. A seguire, gli interventi di Irene Tinagli, Presidente della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo, e Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che hanno ribadito come le cooperative abbiano un grande valore in questo cambiamento e nel miglioramento del nostro Paese.
L’assemblea è stata dunque l’occasione per approfondire, attraverso gli interventi di esperti e accademici, i temi del lavoro, della comunità e del futuro, che caratterizzano questa stagione assembleare di Confcooperative. Hanno portato il proprio contributo Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte, Claudia Benedetti, responsabile del Servizio Sviluppo Mutualità di Federcasse e Piercarlo Rossi, presidente Istituto Universitario di Studi Europei.
Chi è il Presidente di Confcooperative Piemonte:
Tino Cornaglia, nato ad Alba il 26 ottobre 1958, è laureato in Farmacia presso l’Università di Farmacia di Torino. Dal 22 luglio 2020 è Presidente di Confcooperative Piemonte. È inoltre Presidente della cooperativa Cento Torri e, dal 2016, Presidente di Banca d’Alba.
“Teleassistenza socio-sanitaria a supporto delle comunità più sostenibili e smart” è il titolo dell’incontro che Uncem propone on line martedì 19 marzo dalle ore 16. È promosso nell’ambito del progetto Italiae – Linea d’intervento Atelier di sperimentazione sulle Green Communities – del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al centro dell’appuntamento, dedicato in particolare ai territori montani e alle duecento aree Green Communities del Paese, il modello cuneese, dove si sta lavorando da tempo – Comuni associati e ASL insieme, in un efficace patto istituzionale e operativo – su teleassistenza e telemedicina. Interverranno al webinar Uncem il dottor Giusto Viglino, referente telemedicina dell’ASL CN2, past director Struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Area medica dell’ASL CN2, e Marco Bertoluzzo, Direttore del Consorzio socio-assistenziale Alba-Langhe-Roero. Con loro ci saranno, coordinati da Luca Lo Bianco, Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Le soluzioni di teleassistenza e telemedicina sono complementari alle iniziative “tradizionali” per garantire assistenza alle comunità dei territori. Sono molti gli Enti locali che stanno montando progetti e azioni, investendo anche risorse dei POR FESR regionali e del PNRR. Come nell’area cuneese e albese, che verrà presentata martedi. Iscrizioni a questo link: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_0v7VmbA1SUaHvwJOHR7YkA
Nella domenica dello short track che ai Mondiali di Rotterdam ha portato in dote al torinese Andrea Cassinelli l’argento nella staffetta mista, il PalaTazzoli ha vissuto la giornata conclusiva del circuito Giovanissimi, organizzata come di consueto dalla Velocisti Ghiaccio Torino.
Un evento nel ricordo di Graziella Martinat, a pochi mesi dalla scomparsa, figura fondamentale per la crescita e lo sviluppo dello short track torinese. Tra le autorità erano presenti il Presidente CONI Piemonte Stefano Mossino, che è intervenuto sottolineando l’importanza dello sport tra i giovani atleti, l’ex Presidente CONI Piemonte Gianfranco Porqueddu, il quale ha ricordato con commozione la figura di Graziella, e l’Assessore allo Sport di Torino Domenico Carretta che ha fatto il punto sul piano di riqualificazione degli impianti comunali e sul cospicuo investimento che si sta facendo.
A fare gli onori di casa, ovviamente, il Presidente FISG Piemonte Renato Viglianisi, il cui intervento ha scaldato il cuore dei presenti: «Ringrazio tutti gli atleti augurandomi che per voi sia stata una bella esperienza e che sia una sorta di rampa di lancio verso obiettivi e risultati più importanti. È un onore per me dedicare questa finale Giovanissimi ad una delle persone che di più ho stimato e cui ho più voluto bene della mia vita: Graziella Martinat è stata e sarà sempre la mia Presidente. Per chi non lo ricordasse è stata la fondatrice e unica presidente della Velocisti Fiamma Torino. Per lei hanno gareggiato campioni come Fabio Carta e Marta Capurso. Una persona retta, proba e leale ma soprattutto rispettata da tutti. Nello sport in particolare era stimatissima per la sua passione e per la dedizione alla promozione di questa disciplina.
Graziella stimava moltissimo, tra le altre, due persone che rappresentano ancora oggi lo sport regionale. Il primo è il professore Gianfranco Porqueddu, così mi diceva di chiamarlo, ” professore”, per una forma di rispetto ossequioso nei suoi confronti, prima ancora di presidente, perché Gianfranco è stato il presidente storico del CONI, ed oggi presidente onorario nonché presidente nazionale del twirling. La seconda persona è Sante Zaza, presidente dell’ASI Piemonte e quindi dell’ente di promozione sportiva di cui Graziella era stata al vertice per diverso tempo e sostenitrice convinta delle sue iniziative. Persone come Graziella ci hanno indicato la strada e, se oggi siamo qui con questo progetto e con questa storia, ne dobbiamo un pezzetto anche a lei.
Non ho potuto darle l’ultimo saluto perché ero lontano quando se n’è andata a miglior vita e quindi lo faccio oggi con questo memorial a lei dedicato. Ringrazio le figlie di Graziella, Elena e Gabriella, per essere venute a questo evento e per la consegna delle targhe dedicate ai due atleti (al maschile e al femminile) più veloci nei 500 metri»
Un 23enne è stato aggredito e ferito gravemente probabilmente con un machete, a Torino, in via Panizza, nel quartiere di Mirafiori Nord, nel pomeriggio. La vittima dell’agguato, al momento dell’aggressione era su un monopattino in compagnia di una ragazza. E’ stato trasportato in ospedale al Cto. Non sarebbe in pericolo di vita ma i chirurghi stanno tentando di salvargli la gamba sinistra che rischia una parziale amputazione. L’aggressione sarebbe avvenuta durante una violenta lite in strada. Gli aggressori, due uomini, sono poi scappati a bordo di uno scooter. I residenti della zona hanno chiamato il 112. La motivazione della violenza potrebbe essere stata l’apprezzamento nei confronti di una ragazza postato sui social.
“Un’altra violenza con machete non potrebbe lasciare Torino immobile. In attesa che il Comune faccia la sua parte decidendosi a controllare e riqualificare i nostri quartieri, l’impegnò per l’ordine pubblico e la sicurezza deve continuare – a dichiararlo è la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli -. Se venisse confermata la notizia si tratterebbe dell’ennesima azione violenta che ci lascia sbigottiti. Mi appello al ministro Piantedosi. A Torino serve uno sforzo aggiuntivo per dare un colpo decisivo a chi pensa che si possa scorrazzare con un’arma in mano e colpire senza pietà. Molto è stato fatto dal Governo Meloni e ora, giorno dopo giorno, è necessario non abbassare l’attenzione e potenziare i controlli in quelle aree che ancora soffrono un problema di sicurezza. Siamo sempre stati ascoltati ed è per questo che vogliamo portare all’attenzione del Viminale anche questo episodio”.
Questa mattina in piazza Carignano davanti al monumento a Vincenzo Gioberti Torino ha celebrato la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, istituita nel 2012, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i “valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.
Sono trascorsi 163 anni, era il 17 marzo 1861, da quando la «Gazzetta Ufficiale» pubblica il reale decreto che conferisce a Vittorio il titolo di Re d’Italia per sé e i suoi successori, sancendo l’Unità nazionale, quasi 7 da quando, nel novembre del 2017, l’Inno di Mameli, o meglio «Il canto degli Italiani» – adottato provvisoriamente dal Consiglio dei ministri il 12 ottobre 1946 – grazie a una legge diventa ufficialmente l’Inno della Repubblica Italiana.
“Sono felice di vedervi qui così numerosi – ha detto l’assessora alla Politiche giovanili Carlotta Salerno rivolgendosi ai tanti bambine e bambine presenti alla cerimonia – Voi siete il presente e il futuro del nostro Paese. Una democrazia ancora giovane con alle spalle momenti di difficoltà e cambiamento, dai quali è sempre riemersa grazie alle capacità e all’umanità dei suoi cittadini. Ma l’unità del Paese non è scontata – ha proseguito -, è necessario continuare a prendersene cura quotidianamente preoccupandoci gli uni degli altri. Ci aiuta in questo l’inno di Mameli che con le sue trascinanti note accompagna i grandi eventi e ci ricorda che siamo un unico Paese, un’unica grande comunità, a scuola, al lavoro, in famiglia, nello sport, con i compagni e con i colleghi”.
Oltre agli alunni delle scuole I.C. Regio Parco Gabriella Poli, Niccolò Tommaseo e Pacchiotti-Revel, con l’assessora Salerno in piazza Carignano erano presenti i gonfaloni della Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, insieme ai rappresentanti delle autorità di Stato.
Deposta una corona di alloro della Città di Torino per ricordare tutti i Caduti del Risorgimento Italiano sono poi intervenuti Agnese De Bortoli, sindaca del Consiglio comunale dei ragazzi e Stefano Arcangeli, dell’Istituto Tommaseo. Ha preso la parola anche Umberto d’Ottavio, presidente del Patto Nord Ovest e promotore della legge per il riconoscimento ufficiale dell’Inno d’Italia, il cui testo scritto da Goffredo Mameli il 10 settembre 1847 fu musicato proprio a Torino da Michele Novaro.
La cerimonia è stata accompagnata dalle note della Banda musicale del Corpo di Polizia municipale di Torino.
Gino Strippoli
TORINO CLICK
Tre attivisti piemontesi dell’Associazione Luca Coscioni iniziano dalla mezzanotte di oggi un “digiuno di dialogo” per chiedere a ciascun Consigliere regionale di impegnarsi per ottenere la votazione sulla proposta di legge “Liberi Subito”, la legge regionale dell’Associazione Luca Coscioni sul “suicidio medicalmente assistito”. Si tratta di: Marco Riva Cambrino, Paola Stringa, Andrea Turi. La richiesta, in vista del Consiglio Regionale di domani 19 marzo, è quella di votare la proposta di legge, prima che il Consiglio stesso sia sciolto per le elezioni.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – In una lettera inviata a tutti i Consiglieri gli attivisti scrivono: “È con profonda preoccupazione che constatiamo il protrarsi da ormai otto mesi dell’attesa di una decisione su questa delicata questione, che riguarda direttamente la libertà e la dignità alla fine della vita. Terminare la consiliatura regionale senza aver votato la legge significherebbe anche umiliare un istituto di partecipazione popolare e danneggiare così la credibilità dell’istituzione Regione Piemonte, tradendo la fiducia nella democrazia dimostrata da 11.400 cittadine e cittadini di ogni credo politico e religioso che hanno depositato la proposta. Di fronte a questa situazione, come cittadini, e sostenitori dei diritti umani fondamentali e della partecipazione democratica, abbiamo deciso di intraprendere un digiuno di dialogo con voi per chiedervi di non girare la testa dall’altra parte e di assumervi la responsabilità di una decisione, qualunque essa sia. Chiediamo però che non siano lasciati senza risposta le cittadine e cittadini piemontesi, chi ha firmato la proposta e, ancor di più, chi vive in condizioni di sofferenza insopportabile e vuole garanzie sulle modalità di attuazione dei propri diritti. Siamo disponibili e interessati a ogni forma di dialogo e di confronto con voi e a fornire ulteriori informazioni e motivazioni riguardo alla decisione di intraprendere il digiuno”
In Piemonte, infatti, in ormai otto mesi di tempo, dopo il deposito avvenuto lo scorso 28 agosto delle 11.400 firme raccolte a favore di “Liberi Subito”, il Consiglio regionale ancora non si è espresso. Per questo Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Davide Di Mauro, Coordinatore del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “Liberi subito” nei giorni scorsi avevano rivolto un appello al Presidente della Regione Alberto Cirio e convocato un presidio davanti alla sede del Consiglio Regionale. Oltre 500 firme sono state raccolte in pochi giorni a favore di questo appello: decine di sindaci, assessori, accademici hanno espresso il loro sostegno alla richiesta. Tra le personalità anche Giorgio Airaudo, segretario generale CGIL Piemonte e i sindaci di Biella, Pinerolo, Moncalieri, Settimo e altri nell’area metropolitana torinese, l’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il magistrato Vladimiro Zagrebelski, il gruppo musicale dei Subsonica, il filosofo Giovanni Fornero e il climatologo Luca Mercalli.