redazione il torinese

Korea week, un viaggio lungo sei giorni

Dal 19 al 24 maggio si svolge per la prima volta a Torino, la ‘Korea Week’, un viaggio lungo 6 giorni nell’affascinante Repubblica di Corea. Una settimana di spettacoli ed eventi gratuiti -dalle lezioni di cucina agli appuntamenti di musica e danza tradizionale, dal taekwondo al cinema – che condurrà torinesi e non alla scoperta di uno dei più affascinanti paesi dell’Estremo Oriente

 

Siamo ormai giunti alla settima edizione della Korea Week, che ha visto in tutta Italia la partecipazione di oltre 12mila persone – commenta Choong Suk Ohdirettore dell’Istituto Culturale Coreano -, un successo e uno stimolo allo stesso tempo per presentare il nostro Paese. Con la manifestazione, oltre a far conoscere la cultura coreana, vogliamo creare un luogo di condivisione e di armonia con quella italiana”.

La kermesse, che si inaugurerà domenica 19 maggio alle ore 15 con il K-Pop Party (un genere di musica popolare originario della Corea del Sud) al Teatro Piccolo Valdocco, è promossa dall’Ambasciata della Repubblica di Corea, dall’Istituto Culturale Coreano, dal Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano, dal Comune di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino.

Il K-Pop – continua Choong Suk Oh, – è un vero e proprio fenomeno a livello globaletanto che uno dei gruppi più importanti, i BTS, è stato scelto da Time Magazine come Next Generation Leaders 2018”.

Al Piccolo Valdocco gli appassionati della musica K-Pop potranno assistere alle esibizioni di 10 gruppi di K-Pop Cover Dance (preselezionati in tutta Italia) che  ricreeranno le coreografie dei K-Pop Idol più in voga del momento. Dalle ore 13, prima dello spettacolo, il pubblico potrà provare gli abiti tradizionali coreani Hanbok, conoscere il mondo della cosmetica coreana e avere la possibilità di acquistare prodotti.

Lunedì 20 maggio, dalle ore 12.00 alle ore 18.00, nella  Sala Conferenze del MAO Museo d’Arte Orientale, si svolgeranno workshop per insegnare a realizzare fiori di loto in carta (uno dei simboli iconici del Buddismo) e stampe di incisioni di simboli buddisti.

Per celebrare i 100 anni del cinema coreano lunedì 20 e mercoledì 22 maggio, nelle sale del Massimo (via Verdi) saranno proiettati due importanti film: ‘Burning’ (20 maggio ore 20.30) ‘Train to Busan’ (22 maggio ore 20.30). Tratto da un racconto di Haruki Murakami, ‘Burning’ è una pellicola che affascina, scuote ed emoziona per lo stile con cui è stata girata. . È un profondo racconto morale che parte da tre personaggi per estendere e ampliare la riflessione alla Corea del Sud, alle relazioni umane e alle differenziazioni sociali. ‘Train to Busan’ invece si articola su più livelli spaziando dall’intrattenimento all’horror e alla riflessione sociologica sulla Corea.

Mercoledì 22 maggio alle ore 18.00 piazza San Carlo ospiterà una spettacolare e imperdibile performance acrobatica basata sui fondamentali del taekwondo a cura della World Taekwondo (WT)l’unica federazione sportiva internazionale riconosciuta dal CIO.

Martedì 21 maggio, dalle 12 alle 14, al Mao – Museo di Arte Orientale, si terrà uno degli appuntamenti più attesi della settimana: la lezione-dimostrazione della cerimonia del Baru-gongyang, rituale sacro con cui si mangia nei templi buddisti. La famosa chef e monaca coreana Jeong Kwan, una delle più importanti esponenti della tradizione guiderà i partecipanti (posti esauriti) nell’esperienza di questa filosofia dalla quale è nata una cucina vegetariana “zen”.

Al Teatro Piccolo Valdocco, giovedì 23 maggio alle ore 20.30, andrà in scena ‘The Original Drawing Show’. Giovani attori coreani si esibiranno in performance non verbali che lasceranno tutti a bocca aperta, gli spettatori verranno letteralmente ‘inghiottiti’ in straordinarie sessioni di disegno dal vivo.

K-Calligraphy, speciali lezioni e dimostrazioni di calligrafia coreana, si terranno nei giorni 23 e 24 maggio al Mao (prenotazioni a info@culturacorea.it). Durante le due giornate sarà inoltre possibileindossare l’Hanbok, abito tradizionale coreano.

La Korea Week terminerà venerdì 24 maggio. Alle ore 20.30 il Teatro Piccolo Regio Puccini ospiterà uno spettacolo di musica e danza tradizionale coreana: la K-Traditional Performance. Il Centro Nazionale di Musica Tradizionale di Namwon adatterà le più famose canzoni coreane ai gusti attuali. Anche in questa occasione, prima dello spettacolo (dalle ore 18.30) si potrà provare l’Hanbok,abito tradizionale coreano.

La rassegna è organizzata dall’Ambasciata della Repubblica di Corea, dall’Istituto Culturale Coreano, dal Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano, dal Comune di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino; con il contributo di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e in collaborazione con Fondazione Torino Musei; Museo Nazionale del Cinema; Teatro Regio Torino; Teatro Piccolo Valdocco; World  Taekwondo; Federazione Italiana Taekwondo; Associazione ITALIA-KOREA; Cultural Corps of Korean Buddhism.

Luoghi degli spettacoli: Piazza S. Carlo, Museo d’Arte Orientale, Cinema Massimo, Teatro Piccolo Regio e Teatro Piccolo Valdocco

 degli altri paesi ed applicandoli a suo modo.

Grave bimbo di cinque anni caduto nel laghetto

Un bimbo di 5 anni è  in gravi condizioni all’ospedale di Novara dopo essere finito in un laghetto vicino a un ristorante, a Soriso. Ieri in serata, il piccolo è sfuggito ai  genitori, è uscito dal locale che si affaccia su un laghetto ed è scivolato in acqua. I soccorsi sono stati immediati e i sanitari hanno provveduto a rianimare il bambino e a portarlo all’ospedale di Borgomanero, dal quale, nel corso della notte è stato trasferito all’ospedale di Novara.

Enrico Ruggeri e il sax di Evan Parker

Gli appuntamenti musicali della settimana

Lunedì. Al Jazz Club si esibisce la cantautrice Giulia Mei.
Martedì. Al Blah Blah gli Earthset musicano dal vivo il film muto “L’uomo meccanico” di Andrè Deed ovvero Cretinetti.
Mercoledì. Al Jazz Club suona il duo folk L.A Woods. Allo Spazio 211 si esibisce il trio americano Messthetics, con la sezione ritmica dei Fugazi. Al cinema in città per tre sere consecutive, viene proiettato il documentario “ Asbury Park lotta,redenzione, rock’n’roll” dedicato a Bruce Springsteen.
Giovedì. Al Blah Blah si esibisce il duo californiano The Acharis. Al teatro Colosseo è di scena Cristiano De Andrè. Al Jazz Club l’organista Alberto Marsico suona in coppia con la cantante Sabrina Oggero Viale. All’Arteficio si esibisce Sarah Carlier. All’Opificio Cucine e Bottega per “Novara Jazz”, suona il quartetto di Andrea Marchetti.
Venerdì. Al Teatro Colosseo arriva Enrico Ruggeri, per presentare in concerto il nuovo album “Alma”. A San Pietro in Vincoli inaugurazione di “ Jazz is Dead” con i The Necks, Lino Capra Vaccina e il duo Tomaga. Al Blah Blah si esibisce il quartetto femminile Go Go Ponies. All’ Hiroshima Mon Amour suonano i Cockney Rejects assieme ai Truzzi Brothers. Per “Novara Jazz” alla Cascina Bullona di Magenta, si esibisce il quintetto Travelers.
Sabato. Al Blah Blah suonano i Dobermann e Stop Stop. Al Pala Alpitour arriva il duo Raf e Umberto Tozzi. Per “Jazz is Dead” a San Pietro in Vincoli, suonano i Winstons, Al Doum & The Faryds , Indianizer e Ariel Kalma. Per “Novara Jazz” al Museo Civico di Oleggio, sono di scena i NoTongues.
Domenica. Al Blah Blah si esibiscono Il Senato. Chiusura della rassegna “Jazz is Dead” a San Pietro in Vincoli, con l’ex Sonic Youth Thurston Moore in trio con il Jooklo Duo e il funambolico sassofonista inglese Evan Parker in associazione a setola di Maiale Unit, con di contorno il colletivo Grams , Fabrizio Modenese Palumbo, Renato Fiorito e Antonio Raia.
 

Pier Luigi Fuggetta

 
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Una "serra" nel cielo

Come in una serra nel cielo di Torino, ecco gli alberi all’interno della torre di Intesa-SanPaolo nella foto inviataci da Federico Palumbo.
SAN PAOLO GRATTACIELO INTERNO F. PALUMBO

Si disinnesca la bomba aerea da 500 libbre

Sono iniziate questa mattina alle 7.30 le operazioni disinnesco della bomba d’aereo, conseguenza della seconda guerra mondiale, rinvenuta nei giorni scorsi all’interno della caserma intitolata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in via Centallo n. 4 a Fossano.
La bomba, di fabbricazione americana, del rilevante peso di 500 libbre (equivalenti a 226,8 chilogrammi), sarebbe stata sganciata da un aereo durante un bombardamento presumibilmente avvenuto nell’estate del 1944 e sarebbe tutt’ora attiva e potenzialmente pericolosa.
Per lungo tempo occupata dalla scuola allievi Carabinieri, dalla fine del 2016 la caserma Dalla Chiesa accoglie il 32° Reggimento Genio Guastatori, reparto alle dipendenze della Brigata Alpina Taurinense, ironia della sorte specializzato proprio nella bonifica da residuati bellici e che si ritroverà adesso ad operare in casa propria.
Dovendo essere realizzati lavori di consolidamento della struttura, nelle scorse settimane sul sito fossanese era stata effettuata una ricerca preventiva di ordigni che ha portato appunto al rinvenimento della bomba da 500 libbre suddetta.
L’operazione di disinnesco coinvolte una quindicina di militari cui si aggiungeranno le Forze dell’Ordine preposte a vigilare sul rispetto delle misure prese per salvaguardare l’incolumità della popolazione. Allo scopo saranno, infatti, istituite due aree rosse: una zona di evacuazione, nei primi 400 metri dall’ordigno, dalla quale saranno allontanate le circa 300 famiglie residenti, e una seconda fascia nel raggio di 1850 metri dal centro della bomba, all’interno della quale occorrerà restare chiusi in casa e non si potrà sostare all’aperto.
L’operazione è una delle più complesse realizzate dal 32° Reggimento Genio Guastatori, che effettua una media di quattro interventi di bonifica a settimana sul territorio di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ma generalmente su residuati bellici di minori dimensioni. Ordigni aerei di tale portata sono stati disinnescati a Torino, presso il Lingotto il 27 maggio del 2018 e presso l’aeroporto di Caselle, il 15 gennaio scorso, nonché a Valenza, sotto il ponte di ferro sul Po, il 20 gennaio sempre del 2019.
 
(foto archivio)
 
 
 
 
 

Emiliano Racca interviene al convegno di Marcon (Venezia) su ‘Identità regionali ed autonomia solidale’

Si è tenuto sabato 18 maggio, all’Antony Palace Hotel di Marcon, comune
della Città Metropolitana di Venezia, il convegno ‘Le identità regionali
protagoniste dell’autonomia solidale’
Ad organizzarlo erano il Patto per
l’autonomia del Veneto e il Patto per l’autonomia friulano. All’iniziativa
hanno preso parte esponenti di partiti e movimenti autonomisti di Veneto,
Alto  Adige,   Lombardia,   Toscana   (in   teleconferenza)   e   Piemonte.   E   il
segretario/tesoriere   del   Comitato  Autonomia   Piemont,   Emiliano   Racca
cuneese (che è componente del coordinamento di presidenza con Carlo
Comoli, torinese e Massimo Iaretti, monferrino) ha preso parte alla tavola
rotonda, moderata da Luigi Bacialli, direttore di rete Veneto ed Antenna 3:
‘Quali   strategie   per   l’autonomia   dei   popoli   ?   Progetti   e   soluzioni   per
riformare l’Europa’, insieme a Roberto Agirmo, presidente del Patto per
l’autonomia   Veneto   ed   Herbert   Dorfmann,   europarlamentare   della
Sudtiroler   Volskpartei.   Racca   ha   spiegato   l’esperienza   piemontese   del
Comitato, nato verso la fine del 2018 dall’incontro di alcuni movimenti
politici e culturali del mondo dell’autonomia (che mantengono comunque
la loro identità) avvenuto in occasione della comune presa di posizione
contraria al passaggio alla Lombardia della Provincia del VCO, sottoposta
alla   consultazione   referendaria.   Racca   ha   evidenziato   che   il   Comitato
Autonomia Piemont intende superare i pregiudizi e le contrapposizioni
esistenti nel mondo autonomista che in passato hanno spesso fatto da freno
all’idea autonomista, guardando invece avanti verso una Europa rinnovata,
dei   popoli   e   delle   regioni.   E   in   questo   senso   intende   promuovere   la
costituzione di una Consulta dei popoli del Piemonte che riconosca al suo
interno le varie culture, piemontese, occitana, franco-provenzale, walser,
esistenti   nel   territorio   subalpino,   peraltro   già   prevista   dallo   statuto   del
Movimento Progetto Piemonte. Il Comitato Autonomia Piemont, inoltre,
sta   attivamente   collaborando   con   alcuni   Comitati   contro   le   fusioni   di
Comuni in Piemonte e ha organizzato sul tema un convegno a Quagliuzzo
nel   torinese.   E   intende   chiedere   al   nuovo   presidente   della   Regione
Piemonte ed al nuovo Consiglio Regionale, non appena sarà insediato, una
modifica della legge regionale sulle fusioni in senso più rispettoso della
volontà dei cittadini.

Precipita nel vano ascensore e muore

DALLA SICILIA
Un pensionato, ingegnere di 72 anni è morto ad Agrigento dopo essere precipitato nel vano ascensore di  un centro commerciale. La procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo, al momento contro ignoti,  e ha disposto l’autopsia. Le immagini della  videosorveglianza mostrano l’uomo mentre si avvia verso la porta di servizio dello stabile che conduce all’ascensore. Sono già stati ascoltati i responsabili della società incaricata della manutenzione dell’ascensore. Gli investigatori hanno appurato che l’ascensore verrebbe usato soprattutto come montacarichi, poiché al primo piano dell’edificio si accede dall’esterno, da una rampa dove c’è  un parcheggio.

Empoli-Torino, i precedenti

La partita Empoli-Torino di questa giornata di campionato (ore 15) sarà il confronto numero 9, in Serie A in casa dei toscani, tra gli empolesi e il Toro: il bilancio vede avanti i padroni di casa, con due vittorie a zero (sei, invece, i pareggi)
 
L’Empoli è, ovviamente, in vantaggio anche nel computo delle reti realizzate: 6-3. Il primo “incrocio” tra le due compagini ha luogo nella stagione 1986-’87 (la prima degli empolesi in massima divisione), alla ventesima giornata (1° marzo 1987), concludendosi col successo dei padroni di casa per 2-0, grazie alle realizzazioni di Francesco “Ciccio” Baiano al 5′ e di Corrado Urbano al 15′. Cinque pareggi nei successivi cinque confronti: allo 0-0 della stagione successiva (ventiseiesima giornata, 17 aprile 1988) fanno seguito l’1-1 del 2002-2003 (sedicesima giornata, 11 gennaio 2003) e tre 0-0 consecutivi, nelle stagioni 2006-2007 (trentatreesima giornata, 22 aprile 2007), 2007-2008 (tredicesima, 25 novembre 2007) e 2014-’15 (quindicesima, 15 dicembre 2014). Gli empolesi tornano alla vittoria nel 2015-’16, con un 2-1 alla trentottesima (ultima) giornata (15 maggio 2016, con rete granata opera di Joel Obi al 56′), mentre nel 2016-’17 si registra un nuovo pareggio: 1-1 alla ventitreesima giornata (5 febbraio 2017), col Toro avanti all’11’ con Andrea Belotti, ma raggiunto al 45′ da un guizzo di Manuel Pucciarelli. Le due compagini si sono, inoltre, affrontate in Toscana anche in Serie B (sei volte) e in Coppa Italia (due). Anche il computo delle sfide in Serie B vede i toscani condurre: quattro vittorie a zero, col “contorno” di due pareggi. I successi empolesi sono il 2-0 del 1996-’97 (quarta giornata, 29 settembre 1996), il 2-1 del 2000-2001 (trentacinquesima, 20 maggio 2001), il 3-0 del 2004-2005 (undicesima, 30 ottobre 2004) e l’1-0 del 2011-’12 (trentatreesima, 31 marzo 2012). I due pareggi sono, invece, lo 0-0 del 2009-2010 (ventitreesima, 22 gennaio 2010) e l’1-1 del 2010-’11 (quarantunesima, 20 maggio 2011, con la realizzazione granata opera di Antimo Iunco al 3′). Il conteggio delle reti vede, quindi, i padroni di casa condurre per 9-2. Ed eccoci alla Coppa Italia, manifestazione nella quale si registra l’unico successo granata in casa degli azzurri di Toscana. L’unica vittoria del Toro sul campo degli empolesi risale, infatti, all’edizione 1984-’85 della Coppa nazionale, per la precisione alla quinta giornata del girone eliminatorio: 1-0, datato 9 settembre 1984, con rete di Leo Junior al 56′. Parità, invece, nel successivo confronto, valido quale gara d’andata del secondo turno dell’edizione 2002-2003: il 26 settembre 2002 termina 1-1, coi padroni di casa a segno al 18′ con Massimiliano Cappellini, ma raggiunti al 91′ da Simone Vergassola. I due confronti di Coppa, quindi, vedono il Torino imbattuto, con una vittoria e un pareggio, con due reti realizzate e una sola subita. In totale, tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, in quel di Empoli si contano 16 confronti tra azzurri e granata, coi toscani nettamente avanti: 6 vittorie, contro l’unica dei torinisti (9, invece, i pareggi). Gli empolesi conducono largamente anche nel conteggio delle marcature: 16-7.

Giuseppe Livraghi

La compagnia del Caffè

Proviamo a raccontare le storie di tutti coloro che dopo averci provato…ce l’hanno anche fatta a fare qualcosa nel mondo dello spettacolo d’intrattenimento, conoscendo la loro storia, i loro progetti e, soprattutto chi sono

 Ogni ambiente sviluppa caratteristiche proprie, ma, di solito, chi ce la fa ha caratteristiche che lo rendono unico. Scoprire i “segreti” di tali personaggi può essere una bella strada da conoscere. Dal positivo possono nascere solo cose buone, e noi proveremo a cercarlo e a raccontarlo.
Apriamo quindi questa serie di incontri con Sara Bagnato, fondatrice, anche se forse è improprio definirla così in modo “riduttivo” in quanto è più una “sognatrice concreta”, del gruppo la Compagnia Del Caffè. La “Compagnia del Caffè” nasce nel 2005, da uno di quei luoghi che una volta erano le prime fucine di tanti spettacoli e di grandi campioni dello sport, gli oratori, e nel nostro caso dall’oratorio di San Secondo dove Sara coinvolge un gruppo di ragazzi molto attivi nell’animazione di campi estivi, feste, gruppi giovanili e allestisce il primo spettacolo: “Aggiungi un posto a tavola” (di Garinei e Giovannini). Il risultato è sorprendente: lo spettacolo, pur essendo allestito da amatori, riscuote tantissimo successo fra amici, parenti, simpatizzanti, e decidono di continuare. I sogni sono talvolta vissuti nei momenti belli della notte, e poi alle prime luci dell’alba svaniscono e di loro resta solo un vago ricordo. Le persone che realmente credono nei propri sogni, come Sara, invece non vogliono vivere di ricordi, e si applicano affinché la vita diventi (almeno per alcuni istanti) un sogno. Ma non è facile. Infatti il gruppo è molto numeroso, ed è difficile trovare copioni adatti alle loro caratteristiche, ed è difficile ottenere i diritti di rappresentazione, senza un discorso “intenso” economico. I più lascerebbero stare, narrando epopee di storie mai vissute per giustificare la loro ignavia, ma Sara trova una soluzione che la coinvolge in prima persona: scrive lei un copione. Funziona. Da quel momento in poi inizia a scrivere lei tutti i copioni, strappando al proprio tempo libero la passione per il teatro e non perdere i propri sogni. Quanti di noi vorrebbero essere come lei. Ma la fatica è reale, non è un film, anzi, un teatro… Per un paio di anni propone un adattamento da due commedie popolarissime di Feydeau, traducendole personalmente dai testi originali (tradotti personalmente grazie al grande amore per la letteratura francese che le resta dal percorso di studi: laurea in lingue e letterature straniere – tesi in storia del teatro francese, Apollinaire e il teatro). Quando si vuole fortemente qualcosa, non si chiede ad altri, ma si va avanti in prima persona. Gli anni passano e la Compagnia del Caffè prosegue, e mi dice che “si allena, migliora”. E’ una squadra, il teatro non è un solo divertimento: per arrivare sul palco esiste un percorso lungo di studi e fatica, e se poi a farlo non guadagni nulla, vuol dire che cuore e passione sono dentro tutti i “teatranti”. Infatti molti intraprendono studi professionalizzanti, ma non tralasciano la passione. E, nel 2009, giunge la prima opera completamente originale per soggetto, quindi non più un copione su un soggetto noto. Originali anche le musiche. “Quarantaquattro gatti tutti su un tetto” (Sara Bagnato, Dario Salomone). Un bel traguardo. Cortina propone la scrittura del racconto omonimo “Tutti su un tetto”, ed il racconto viene scelto per essere presentato nella manifestazione “Un tram per la lettura” abbinato al Salone del Libro. Le pagine del libro sono lette da Matteo Brancaleoni. L’autrice e alcuni componenti del cast salgono sul tram con i costumi di scena, travestiti da gatti e allo stesso modo si presentano al Salone del Libro. Un pizzico di sana follia aiuta sempre, sia sulla scena che nella vita. E loro ci sembrano folli al punto giusto… .Nel 2011 nasce “Specchio riflesso”, nuovamente edito da Cortina nella versione racconto. Nel tempo la Compagnia cresce e personalizza sempre di più il suo stile. Si allontana dal musical tradizionale. La scrittura dei copioni riflette la naturalezza appresa dall’autrice nello studio del doppiaggio (corso triennale professionale ODS Torino). Ironia e leggerezza sono ingredienti fondamentali che fanno sì che si crei un rapporto di perfetta empatia fra i personaggi e il pubblico. Una cosa particolare è che al termine di ogni spettacolo l’energia e l’emozione “scendono” dal palco e il pubblico, al termine degli spettacoli, abbraccia gli attori e chiacchiera con loro. Assistere a uno spettacolo della Compagnia del Caffè non è solo trascorrere una serata a teatro, ma è vivere un’esperienza che ti tocca nel profondo. I fan sentono di essere parte del “gruppo” e seguono e scrivono messaggi sulla pagina Facebook e gli attori sono tanto abili nella rappresentazione quanto vicini a chi li guarda. La Compagnia del Caffè ha un altro elemento importante. Fin dalla sua nascita, sostiene progetti benefici dedicati, in particolare, ai bambini. Lo fa attraverso donazioni, iniziative e regalando i proventi di tutti i suoi spettacoli ad associazioni e ONLUS impegnate nel sociale. Vivere nella Compagnia del Caffè è per tutti i performer e gli assistenti dello staff è più di un lavoro: è una gioia ed una passione; infatti svolgono la loro attività a titolo gratuito, investendo moltissime ore ogni settimana da 15 anni. In un mondo in cui non si fa niente per nulla, allora vuol dire che essere parte della Compagnia di Sara e i suoi “amici” vale moltissimo. Forse quel qualcosa che il denaro non può comprare: amicizia e serenità. Siamo tutti in attesa del prossimo spettacolo: “Essere o non essere poveri”. Il copione è stato scritto ovviamente da Sara Bagnato, autrice e direi di più ideatrice di tutti gli spettacoli della Compagnia del Caffè, e in questo caso si aggiunge il fatto che il soggetto questa volta è stato ideato da uno dei performer più giovani della Compagnia, Paolo Tortomano (neo laureato in DAMS). Lo spettacolo racconta la storia di una ragazza scomparsa e della sua famiglia che la sta cercando. Due senzatetto la incontrano per strada e si impegnano a riaccompagnarla a casa, senza sapere però che qualcuno ha tramato un piano malefico per allontanarla. Nel corso della storia si incrociano le vite di molti personaggi che vengono messi a nudo da tre Indovine: l’Indovina del Passato, del Presente e del Futuro. Un po’ magiche e un po’ ciniche, le Indovine tessono i destini dei protagonisti di “Essere o non essere poveri”, un’esilarante commedia musicale che, con qualche nota amara, ci racconta come possano assomigliarsi la povertà e la ricchezza. Il tempo saprà dare il giusto valore a chi, pur lavorando tutti i giorni normalmente per poter vivere la propria vita, lavora con rinnovato impegno anche sul palco di un teatro tra prove in luoghi inverosimili e orari rubati al tempo libero. Ma forse è questo il miglior lato di chi fa ciò che gli piace: non vede come una fatica stare con persone amiche, e se questo porterà un sorriso nel mondo, potremo dire solo grazie a persone come Sara e la sua “compagnia”.
 
Paolo Michieletto

 
Per info spettacoli pagina Facebook Compagnia del Caffè.
29 e 30 maggio 2019 – Teatro Astra
dal 6 al 9 giugno 2019 – Teatro Le Serre