redazione il torinese

MONCALIERI: “NON CI SONO CONDIZIONI PER GARANTIRE LA SICUREZZA E LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI PAZIENTI”

PRONTO SOCCORSO PRESIDIO OSPEDALIERO  CHIEDIAMO INTERVENTI URGENTI E IMMEDIATI

Sono precarie e pericolose le condizioni di lavoro presso il pronto soccorso di Moncalieri dell’ASL TO 5 . E’ indispensabile intervenire con la massima urgenza per evitare di mettere a rischio la sicurezza dei pazienti e permettere agli operatori , infermieri, medici, oss, di poter operare con meno rischi. E’ evidente che i carichi di lavoro sono aumentati perché il numero di persone che utilizza il servizio è incrementato. Il numero di personale presente infatti, fortemente provato, non risponde pù a quelle che sono le esigenze di cura dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del Nursind, il sindacato degli infermieri. Le postazioni infermieristiche e oss non sono sufficienti, senza parlare della carenza di personale medico che spesso si riduce ad una sola unità, impossibilitato a far fronte a tutte le richieste. A tutto questo, già di per se motivo di grande preoccupazione aggiunge Coppolella, vanno riscontrati i gravi problemi non del tutto trascurabili della struttura e degli strumenti a disposizione. Gli spazi, ad esempio, non sono adeguati a poter gestire l’attuale afflusso di pazienti visto anche l’ aumento degli stessi in regime di OBI sparpagliati dove è possibile. La presenza di barelle inoltre, stipate nelle stanze e nei corridoi non permettono neanche di fare la necessaria pulizia. La presenza di un solo bagno all’interno del servizio, utilizzato da tutti , anche da chi è sottoposto a regime di isolamento è spesso in condizioni igieniche non adeguate visto il continuo utilizzo. Le barelle, non a norma, non permettono di ridurre il prevedibile rischio di cadute. Spesso , strumentazioni e materiali non sono sufficienti a soddisfare gli interventi necessari. Ovviamente, resta impossibile parlare di privacy e soprattutto di dignità della persona sottolinea il segretario regionale del Nursind. Lo stress, le pressioni e tutte le richiesta a cui deve far fronte il triagista inoltre aumentano di molto il rischio di errore. Chi si trova in quella importante e fondamentale posizione non può e non deve fare anche l’informatore, il viglilante, il centralinista e molto altro ancora ma concentrarsi sul suo lavoro. L’azienda, ha l’obbligo e il dovere di intervenire con estrema urgenza afferma ancora Coppolella per mettere l’infermiere nelle condizioni ottimali a salvaguardia della salute dei cittadini. Per concludere è necessario che la sala di attesa nelle ore notturne non si trasformi in un dormitorio o utilizzo di qualsiasi altra cosa. La sicurezza della struttura e degli operatori è preciso compito di chi amministra. Come Nursind chiediamo interventi urgenti e tempestivi, non si può continuare a lavorare in condizioni da terzo mondo, si è aspettato fin troppo. Segretaria Regionale NurSind Piemonte

MONCALIERI: "NON CI SONO CONDIZIONI PER GARANTIRE LA SICUREZZA E LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI PAZIENTI"

PRONTO SOCCORSO PRESIDIO OSPEDALIERO  CHIEDIAMO INTERVENTI URGENTI E IMMEDIATI
Sono precarie e pericolose le condizioni di lavoro presso il pronto soccorso di Moncalieri dell’ASL TO 5 . E’ indispensabile intervenire con la massima urgenza per evitare di mettere a rischio la sicurezza dei pazienti e permettere agli operatori , infermieri, medici, oss, di poter operare con meno rischi. E’ evidente che i carichi di lavoro sono aumentati perché il numero di persone che utilizza il servizio è incrementato. Il numero di personale presente infatti, fortemente provato, non risponde pù a quelle che sono le esigenze di cura dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del Nursind, il sindacato degli infermieri. Le postazioni infermieristiche e oss non sono sufficienti, senza parlare della carenza di personale medico che spesso si riduce ad una sola unità, impossibilitato a far fronte a tutte le richieste. A tutto questo, già di per se motivo di grande preoccupazione aggiunge Coppolella, vanno riscontrati i gravi problemi non del tutto trascurabili della struttura e degli strumenti a disposizione. Gli spazi, ad esempio, non sono adeguati a poter gestire l’attuale afflusso di pazienti visto anche l’ aumento degli stessi in regime di OBI sparpagliati dove è possibile. La presenza di barelle inoltre, stipate nelle stanze e nei corridoi non permettono neanche di fare la necessaria pulizia. La presenza di un solo bagno all’interno del servizio, utilizzato da tutti , anche da chi è sottoposto a regime di isolamento è spesso in condizioni igieniche non adeguate visto il continuo utilizzo. Le barelle, non a norma, non permettono di ridurre il prevedibile rischio di cadute. Spesso , strumentazioni e materiali non sono sufficienti a soddisfare gli interventi necessari. Ovviamente, resta impossibile parlare di privacy e soprattutto di dignità della persona sottolinea il segretario regionale del Nursind. Lo stress, le pressioni e tutte le richiesta a cui deve far fronte il triagista inoltre aumentano di molto il rischio di errore. Chi si trova in quella importante e fondamentale posizione non può e non deve fare anche l’informatore, il viglilante, il centralinista e molto altro ancora ma concentrarsi sul suo lavoro. L’azienda, ha l’obbligo e il dovere di intervenire con estrema urgenza afferma ancora Coppolella per mettere l’infermiere nelle condizioni ottimali a salvaguardia della salute dei cittadini. Per concludere è necessario che la sala di attesa nelle ore notturne non si trasformi in un dormitorio o utilizzo di qualsiasi altra cosa. La sicurezza della struttura e degli operatori è preciso compito di chi amministra. Come Nursind chiediamo interventi urgenti e tempestivi, non si può continuare a lavorare in condizioni da terzo mondo, si è aspettato fin troppo. Segretaria Regionale NurSind Piemonte

Treni, controlli serali e notturni della polizia

Nei giorni scorsi  sono stati effettuati controlli straordinari nelle stazioni di Trofarello e di Fossano, lungo le linee ferroviarie Torino-Cuneo e Torino-Savona, interessate da un elevato transito di passeggeri. I servizi di vigilanza si sono concentrati prevalentemente nelle ore serali e notturne e con controlli estesi anche alle aree esterne ai due scali. A Fossano hanno operato in sinergia personale del Posto Polfer di Cuneo e della Questura di Cuneo unitamente a pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Torino, mentre nello scalo di Trofarello sono intervenuti anche agenti in borghese della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale a fianco di personale del Settore Operativo di Torino Porta Nuova, competente per giurisdizione. Pattuglie delle Scorte Polfer hanno, inoltre, scortato i treni in andata e ritorno lungo quelle tratte. Nel corso dei numerosi interventi effettuati a tutela dei viaggiatori e del personale ferroviario, sono stati controllati tutti i treni in transito, un ventina, identificate in totale  67 persone numerosi bagagli e una decina di veicoli. Sono stati allontanati dagli scali persone non interessate al servizio ferroviario.
 
 

Chiuso il Master “Cultural Property Protection in Crisis Response”

Si è concluso  presso la sala degli stemmi di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito il Master internazionale di I livello in “Cultural Property Protection in Crisis Response”

Alla cerimonia di chiusura e consegna degli attestati, hanno presenziato numerose autorità civili e militari tra cui, l’Ambasciatore Maurizio Enrico Serra, ed il Prof. Fausto Pocar, Presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo, ospiti d’onore dell’evento, il Prof. Edoardo Greppi, Direttore Scientifico del Master, il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Studi Militari, ed il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Questa prima edizione del master, completamente in lingua inglese, organizzato dalla SUISS (Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche) dell’Università degli Studi di Torino, ha avuto una durata complessiva di un anno con una fase a “distanza” ed una “residenziale” che si è svolta presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Durante il corso si sono studiate materie quali: il diritto internazionale, e tutti gli aspetti economici, sociologici e politici sulla cultural property protection in periodi di crisi, intesi sia durante i conflitti armati che

durante le calamità naturali, inoltre master durante si sono svolti dei seminari ambientati tra vari siti culturali della città di Torino. Il master che hanno svolto i rappresentanti dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri ed i frequentatori civili, provenienti da 8 differenti nazioni, pone questa futura generazione di professionisti militari e civili come un unicum professionale nel panorama nazionale ed internazionale avendo acquisito delle approfondite competenze secondo gli standard UNESCO, nella protezione e tutela del patrimonio artistico-culturale in tempi di crisi. Il Master “Cultural Property Protection in Crisis Response” colloca sempre più a livello internazionale, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in collaborazione con la SUISS, tra gli Istituti di Studi Militari con le più ampie offerte formative.

Continuano le scosse sismiche nella politica nazionale e regionale

L’ ex sottosegretario Rixi ha rassegnato le dimissioni nelle mani di Matteo Salvini. Ergo, caro Presidente Conte, non conti nulla. E Rambo incassa il no di Orban . Proprio così, il suo amico ungherese rimane nel gruppo popolare europeo.  Farage l’ inglese ha sempre detto che con gli italiani non si mischia e mi sa che anche  Le Pen ci sta pensando nel mollare il Capitano. Ad oggi Matteo Salvini in Europa è al palo.  Si consola dicendosi che i suoi sono per antonomasia sempre innocenti e i suoi avversari politici per antonomasia sempre colpevoli.  Giggino si affida alla buffonata di Rousseau per dirsi che il popolo è sempre con lui. Dopo aver abolito la povertà farà fare più figli agli Italiani, l’ importante è che mantenga la poltrona ed intanto il lauto stipendio corre. Toti molla il Cavaliere e fonderà un altro partito. E’ molto arrabbiato perché il numero uno è Tajani. E Calenda appena eletto molla Zingaretti e fonda un suo, di partito. Direi proprio un signore. Intanto il Toscanaccio ( Renzi ) spara sul quartier generale. Nulla di nuovo sotto il sole con l’ Europa che per la seconda volta con la letterina ci ammonisce. E noi piemontesi siamo alle prese con i ballottaggi tra una decina di giorni. In realtà poca cosa, anche se qualcosa si può indicativamente capire. 
Le amministrative del Piemonte sono andate bene per il PD.  Sindaci uscenti rieletti al primo turno recuperando un voto disastroso per il centrosinistra.  Tranne a Biella dove per la prima volta il sindaco uscente non va nemmeno al ballottaggio.  Bocciato Cavicchioli ottimo avvocato ma pessimo Sindaco.  Ma c’ é dell’altro. A Biella città con il voto europeo il candidato leghista Corradino sarebbe stato eletto al primo turno.  Viceversa va al ballottaggio con Gentile (forse) ex Forza Italia che con le liste civiche è il favorito.  Ed il PD non perde occasione nel dividersi tra chi lo appoggia e chi suggerisce di andare al mare. Si spende il segretario regionale dem,  Furia, biellese. Si spende per Gentile . Bene, ma avrà un gruppo in Regione di marca ex democristiana e Gariglio  e Lepri gongolano con Laus che presenterà il conto. Rimane Salizzoni con oltre 18 mila preferenze.  Forse il più votato.  Non solo il più grande chirurgo del mondo, ma anche uno non incline al compromesso.  Comunque il PD segna un punto a suo favore. Maggiore radicamento sul territorio della Lega grazie ai sindaci.  Sul partito è meglio che lasciamo perdere. Ma sul resto è meglio che niente. Il neo Governatore Cirio pensa già alla sua giunta. Ottima la proposta della Porchietto alla Vice presidenza. politico competente ed ex Presidente Api.  Ma purtroppo ha un difetto: non è leghista. Matteo Rambo ha già chiesto se il nostro governatore ha voglia di scherzare.  Si consola con Vietti Presidente FinPiemonte.  Proprio Vietti vice al Consiglio Superiore della Magistratura.  Con lui non si scherza. E la Dc ancora una volta fa capolino. Del resto l’ ultima scelta del leghista Cota era stato Feira è non è andata bene. Speriamo che il territorio qualcosa valga ancora e Andrea Tronzano faccia l’ assessore. Chi dorme sonni tranquilli è Roberto Rosso: o  assessore o presidente Consiglio Regionale. Meloni docet, intanto Chiampa tira dritto e alla pasionaria Si Tav lascia il suo seggio. Mesi di riflessione sabbatica e poi si vedrà.  Non vedo il nostro Sergio Chiamparino solo pensionato.  È stato ed è tra le menti più lucide del Piemonte e d’ Italia. Ha sostenuto che non aveva più nulla da dire. Siamo sicuri che non è così.  Magari in altro ruolo in politica, ma uno come lui ha ed avrà sempre qualcosa da dire, soprattutto nell’ attuale desolazione dei politici. Cirio si smarca dimostrando di essere un signore nel chiedergli di restare. Finalmente un p’ di civismo tra gli avversari politici. Troppi toni esasperati,  troppe volte ‘ avversario politico diventata un nemico da abbattere. Dai centri sociali a Matteo (Rambo) Salvini avvelenare i pozzi non serve ed è controproducente . Non si risolvono i problemi complicando la soluzione. Ora la volontà di stampare moneta ad uso solo interno e pagare i fornitori dello Stato. Idea non non nuova del comunista marxista greco Varoufachis, suggestiva ed assolutamente impraticabile. Dopo sarà colpa di chi più che non volere dice che non è possibile.  Ed il gioco é fatto. Essendo colpa degli altri, continuate nel votarci.  I problemi non si risolvono.  L’ Iva aumenterà e il reddito di cittadinanza e quota cento corrono il concreto pericolo di essere abolite.Giggino s arrabbia con Tria che non lo considera. La vera questione e che il popolo non l’ ha ascoltato ancorché parla nel suo nome. Momentaccio facile da prevedere. In una cosa Piemonte ed Italia si assomigliano: pentastellati tagliati fuori e Grillo in fuga. Aspettando il ballottaggio per vedere chi tra Lega e PD vincerà. Se anche Vercelli passerà a Corsaro tutti i comuni capololuoghi di Provincia non avranno Sindaci di centrosinistra.  Mentre l’area metropolitana di Torino è in subbuglio e a Venaria i pentastellati liquefatti. A Settimo metà pd non vuole appoggiare al ballottaggio la propria candidata. Ora e sempre facciamoci del male. A Rivoli pentastellati pronti a votare Pd se considerati. Rimangono Collegno e Grugliasco con sindaci Pd al primo turno. Astro nascente la vice segretaria Pd Canalis.  Cattolica e donna ha già fatto sapere a Salizzoni che le 18mila voti non sono sufficienti per fare il capogruppo pd in Regione. E Furia (bravissimo, tenace e lucidissimo nelle analisi politiche) sta a guardare.  Anche qui occasioni mancate. Evidentemente e comunque contenti quelli del PD contenti tutti.
Patrizio Tosetto

Aggredivano i passanti, bloccati dai carabinieri

Nell’arco di due giorni, 30 e 31 maggio, i Carabinieri del Radiomobile di Pinerolo si sono ritrovati a intervenire per soggetti in stato di alterazione psicofisica che molestavano i passanti per le strade di Pinerolo e che si sono scagliati contro gli stessi Carabinieri in seguito al loro intervento. In particolare, giovedì 30 maggio i Carabinieri sono intervenuti in corso Torino, all’altezza del civico 50, per un soggetto che, senza alcun motivo, stava aggredendo due uomini di Pinerolo, uno di 74 anni e l’altro di 68 anni. I due uomini erano in attesa al semaforo pedonale quando l’aggressore, un uomo di  48 anni di Pinerolo senza fissa dimora, si è avvicinato a loro strattonando per il braccio  l’uomo di 74 anni e colpendo con un calcio l’uomo di 68 anni. Quando sul posto sono giunti i Carabinieri l’uomo si è scagliato contro di loro, i militari per riuscire a bloccarlo sono stati costretti a utilizzare lo spray al peperoncino in dotazione e a chiedere l’intervento di personale sanitario per poter tranquillizzare l’uomo. L’aggressore, inoltre, pochi minuti prima aveva tentato di rapinare una donna che passeggiava sotto i portici di corso Torino, colpendola a una spalla nel tentativo di strapparle la borsa. La donna è riuscita a scappare, tenendosi la borsa, trovato rifugio all’interno del ristorante “L’Appetito”, all’interno del quale l’aggressore l’ha inseguita minacciandola verbalmente. Il titolare del locale, intervenuto, è riuscito a spingere l’uomo fuori dal ristorante e a chiudere la porta d’ingresso, contro la quale l’aggressore ha continuato a inveire fin quando si è allontanato e ha aggredito i due passanti. I Carabinieri lo hanno arrestato e condotto al carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Nella tarda sera del 31 maggio, invece, in Piazza Garibaldi di Pinerolo un uomo di 49 anni, di Torino, in stato di ebbrezza alcolica, si è avvicinato ai clienti del caffè della Stazione con in mano un pezzo di vetro rotto e ha cominciato a molestarli chiedendo un passaggio per rientrare a Torino. Al sopraggiungere dei Carabinieri l’uomo ha iniziato a inveire contro di loro, rifiutando di riferire le sue generalità e cercando di danneggiare i tergicristalli dell’autovettura di servizio. Al tentativo dei militari di impedire la sua azione, l’uomo ha reagito con aggressività venendo bloccato solo dopo una breve colluttazione con i militari, i quali lo hanno arrestato e condotto presso la camere di sicurezza della Compagnia di Pinerolo in attesa di rito direttissimo.

MArteLive apre le porte a operatori culturali in tutte le regioni

In vista della Biennale MArteLive 2019, continua la selezione di nuclei organizzativi per la realizzazione delle finali regionali. Il modo migliore per promuovere l’arte e la cultura nel proprio territorio


Ecco l’occasione per operatori, organizzatori e associazioni culturali di crescere professionalmente, promuovendo l’arte e la cultura nella propria regione. MArteLive, infatti, sta selezionando nuclei organizzativi locali capaci di dare vita alle finali regionali del suo storico concorso multiartistico.
MArteLive è il festival che da 18 anni continua a rivoluzionare il modo di concepire l’arte in Italia e che nel 2011 è stato premiato come miglior Festival italiano dal MEI-Meeting delle Etichette Indipendenti. Dal 3 all’8 dicembre 2019 a Roma, la Biennale MArteLive coinvolgerà giovani artisti emergenti, divisi in 16 diverse sezioni, che si esibiranno in circa 300 spettacoli tra concerti, performance, rappresentazioni teatrali e di danza, proiezioni, installazioni e reading. L’obiettivo è quello di raddoppiare gli oltre 40mila spettatori dell’edizione 2017. Prima di arrivare a questo evento colossale, lo staff MArteLive valuterà e selezionerà migliaia di giovani artisti attraverso le finali regionali su tutto il territorio nazionale. Il modello è quello sperimentato con successo nel corso degli ultimi anni e valorizzato, in particolare, lo scorso dicembre a Roma con la finale laziale: una tre giorni di “spettacolo totale”, in cui le arti si sono mischiate in un’esperienza sensoriale unica nel suo genere. Per questo motivo è ancora in corso la selezione di nuclei organizzativi autonomi capaci di realizzare, con il supporto del nucleo centrale, altre finali di MArteLive nella propria regione di appartenenza. Un modo unico per contribuire alla crescita artistica e culturale del proprio territorio, valorizzando i migliori talenti locali e permettendo loro di partecipare a un evento di portata nazionale come la Biennale MArteLive 2019. I requisiti per il riconoscimento di organizzatore MArteLive sono semplici: si cercano operatori e associazioni culturali che siano già attivi nel territorio e che siano in grado di creare uno staff che possa organizzare eventi live all’interno di locali o spazi dedicati all’arte. A guidarli in tutte le fasi ci sarà lo staff romano di MArteLive, che fornirà tutto il necessario in termini di strumenti e know how, organizzando corsi di formazione gratuiti svolti direttamente sul territorio. In questo modo ogni nucleo organizzativo sarà in grado di portare avanti il progetto indipendentemente, per far sì che la magia de “Lo spettacolo totale” si ripeta in tutta Italia. Come, d’altronde, è già accaduto nell’edizione del 2017 con nuclei organizzativi che si sono attivati su tutto il territorio italiano, isole comprese. Nel frattempo, gli artisti interessati a partecipare potranno continuare a iscriversi a una o più delle 16 categorie che vanno dalla musica al teatro, passando per arti circensi, artigianato, moda, cinema, arti visive e tanto altro ancora. Una volta superata la prima selezione, avranno la possibilità di esibirsi live o di esporre all’interno delle finali organizzate nella propria regione o macro-area di appartenenza, passaggio essenziale per condurli all’attesissimo main event, la Biennale MArteLive 2019. Per i finalisti numerosissimi premi in palio, come il premio speciale della Fondazione Film Commission Roma e Lazio del valore di €2000l’inserimento nel cartellone degli eventi organizzati dall’ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio), un contratto di management con l’etichetta MArteLabel del valore di €20.000, l’inserimento nelle Scuderie MArteLive che apre alla partecipazione a vari festival (Busker in town, Tolfarte, Carpineto Buskers Festival) e poi ancora produzioni, visibilità, ingaggi e borse di studio. Grazie alla sua ramificazione nazionale, MArteLiveItalia si configura come una delle più grandi reti italiane di operatori culturali e artisti. Un’occasione imperdibile per partecipare alla crescita creativa e culturale del proprio territorio con il supporto di una realtà rodata da quasi vent’anni di esperienza nell’organizzazione e nella promozione di eventi. Il percorso che porta alla Biennale MArteLive 2019 è ormai avviato: ora tocca a chi crede nell’arte e nella cultura mettersi in gioco e portarlo a compimento. Per candidarsi come nucleo organizzativo inviare un Curriculum Vitae o una presentazione dell’organizzazione all’indirizzo curriculum@martelive.itspecificando nell’oggetto “Candidatura Organizzazioni MArteLive Italia”.
Per iscriversi al concorso consultare il seguente link: https://concorso.martelive.it/sezioni

Lo stalker telefona anche alla suocera: arrestato

Dopo diversi anni di matrimonio la loro storia era giunta ufficialmente al termine da qualche giorno anche se già dallo scorso mese di dicembre non vivevano più insieme. Lui non si dava pace: insistenti erano le telefonate, anche nel cuore della notte, che costringevano la donna a staccare la spina del telefono e a spegnere l’utenza mobile, ma quando non riusciva a mettersi in contatto diretto iniziava con l’inoltro di innumerevoli messaggi fino a presentarsi sotto casa, alla fermata dell’autobus e sul posto di lavoro. Persistenti erano le richieste di denaro e di ospitalità che, ai rifiuti della ex divenivano minacce. La donna in qualche occasione lo avevo accolto, ma anche in quelle circostanze lui finiva per intimorirla.
Martedì la donna non ha più retto alle continue insistenze dell’ex marito, un italiano di 51 anni, ed ha contattato la Polizia. L’uomo in serata aveva raggiunto telefonicamente la suocera nel tentativo di convincere la figlia a scendere di casa per restituirle un bene prestatogli. Al rifiuto della donna lui si presentava sotto casa e iniziava a citofonare ripetutamente, per poi allontanarsi e ripresentarsi dopo poco assumendo la medesima condotta. In precedenza era accaduto che era riuscito anche a raggiungere il pianerottolo ed aveva preso a calci e pugni la porta di casa.
E’ accaduto in zona Barriera Nizza. All’arrivo degli agenti della Squadra Volante l’uomo si era già allontanato, ma i poliziotti hanno assistito alla sua ennesima telefonata e la donna, consigliata dagli operatori, ha accettato di incontrarlo. All’appuntamento si è presentata anche la Polizia che lo ha arrestato per il reato di minacce e denunciato alla Procura di Torino per detenzione di un coltello multiuso rinvenuto nel borsello a tracolla.
 
(foto archivio)
 

Bar chiusi: troppi clienti pregiudicati

Troppi sono i bar frequentati da pregiudicati che sovente li utilizzano per trattare i loro ‘affari’. E i proprietari, non è infrequente, che voltino lo sguardo dall’altra parte, a loro volta ‘per non avere grane’, anche se la legge prevede che gestori di pubblici esercizi abbiano l’obbligo (che deriva dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza vigilare non solo che all’interno vengano dei locali non vengano commessi reati, ma anche che non diventino luogo di ritrovo abituale di pregiudicati. I carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno messo sigilli nelle ultime 48 ore ad un bar di Grugliasco e ad uno di Rivoli dove, negli ultimi giorni, era stata accertata la presenza di pregiudicati. In particolare nel bar di Rivoli un litigio tra clienti si era trasformato in una rissa a colpi di mazza da baseball con 4 arresti. Quattro giorni fa, infatti, erano stati coinvolti nel litigio il titolare del locale e alcuni clienti. L’uomo, colpito con la mazza, ha reagito consegnando una rivoltella, detenuta per uso sportivo, ad un avventore che l’ha poi utilizzata per minacciare gli aggressori. La chiusura dei locali è stata disposta dal Questore di Torino, Giuseppe De Matteis, in virtù dell’articolo 100 del Tulps, si richiesta delle stazioni carabinieri competenti per territorio.
 

Le premiazioni del “Pannunzio”

Mercoledì 5 giugno alle ore 17,30 a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), sede della Città Metropolitana di Torino, il Centro “Pannunzio” consegnerà i seguenti Premi: Premio “Mario Soldati”per la CulturaGian Carlo Bonzo, Amministratore Delegato del Centro Incontri dell’Unione Industriale; Gian Piero Leo, per oltre un decennio Assessore alla Cultura della Regione Piemonte ,una delle figure più eminenti ed aperte del mondo cattolico italiano  ; Laura Pompeo, archeologa, allieva di Giorgio Gullini, Assessore alla Cultura della Città di Moncalieri. Inoltre, verrà consegnato il Premio “Francesco De Sanctis” a Mauro Salizzoni, medico e docente universitario, già Direttore del Centro Trapianti di fegato dell’Ospedale Molinette.  Verrà poi conferita la Medaglia d’oro della Fedeltà a  Germana Bassani Cecalotti, socia fondatrice del Centro “Pannunzio” e fedelissima pannunziana per oltre 50 anni.  Introdurrà Anna Ricotti.  La premiazione fa parte delle manifestazioni per il ventennale della scomparsa di Mario Soldati, scrittore, regista cinematografico e televisivo, giornalista, che fu tra i fondatori del Centro “Pannunzio” e suo Presidente per vent’anni. Pier Franco Quaglieni amico personale dello scrittore e curatore del nuovo libro “ Mario Soldati. La  gioia  di vivere “ ricorderà l’amico e maestro , una delle figure più eminenti del Novecento Italiano . E ‘ previsto un saluto del nuovo Presidente  della Regione Piemonte Alberto Cirio