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Ultima mostra dell’anno alla Galleria “Arte per Voi” di Avigliana (terminerà domenica 16 dicembre), una collettiva rigorosamente tutta al femminile, Tutti a casa – un titolo non per tutte le opere facilmente identificabile -, che raccoglie sedici artiste, pittrici scultrici e ceramiste, con una quarantina di opere: Silvana Alasia, Sandra Baruzzi, Tiziana Berrola, Ines Daniela Bertolino, Nadia Brunori, Enrica Campi, Ilaria Chiocchi, Luisella Cottino, Giuliana Cusino, Renata Ferrari, Sonia Girotto, Lella Grasso, Elena Monaco, Elena Piacentini, Marina Tabacco e Serena Zanardo. La casa intesa come ritorno, come rifugio, come nido, come nascita, come costruzione, come luogo di accoglienza, come sicurezza, come
possesso, come viaggio e direzione, come difesa, come terra priva di confini, come luogo dei sentimenti. E forse molto altro ancora, frutto delle intenzioni come delle visioni delle artiste, delle loro personali sensazioni. Tra tutte, Alasia gioca attraverso l’acquerello con piccoli animali, Bertolino, con l’occhio delicato di sempre, attraverso l’acrilico intraprende con intrichi di piccoli rami, esposti in un sapiente gioco di luci, la via dei Nidi, Enrica Campi che con Le Alici reinventa le bamboline che le conosciamo, i quattro elementi di Chiocchi, Luisella Cottino che per accensioni di colori acquerellati trasporta lo spettatore tra i palazzi e il traffico di Parigi e Londra, La tana di Giuliana Cusino, posta al di sotto di volatili, fiori, erbe e grandi radici, la Ferrari con il suo nudo femminile di difficile collocazione (ha trovato casa? o si appresta a cercarla e raggiungerla?), Elena Monaco la cui “casa”, per l’essere che vi è racchiuso, è giustamente un In-cubo, Tabacco che cancella confini e spazia oltre le montagne (“la Terra e la terra sono la nostra casa”).
e.rb.
Ines Daniela Bertolino, “Nido 5”, acrilico su tela, 2012
Giuliana Cusino, “La tana”, ceramica raku su tavola, 2018
Luisella Cottino, “Vienna”, acquerello su carta, 2018
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La Regione Piemonte e la Conferenza Episcopale hanno raggiunto un accordo triennale per un milione di euro, per la valorizzazione del sistema ecclesiastico regionale di archivi, musei e biblioteche. “Un patrimonio spesso poco conosciuto soprattutto sotto il profilo turistico, che è giusto divulgare anche grazie alla digitalizzazione e ai nuovi strumenti tecnologici”, spiega all’Ansa monsignor Derio Olivero, delegato ai Beni Culturali Ecclesiastici dei Vescovi del Piemonte. E’ anche previsto lo sviluppo delle aperture automatizzate, già in funzione alla Cappella di San Sebastiano di Giaveno e in quella di San Bernardo d’Aosta a Piozzo, il censimento dei fondi storici delle parrocchie, il riordino dei fondi documentari e la digitalizzazione dei giornali diocesani.
29 Novembre 2018 Orario 9-13 Laboratori Didattici presso: Istituto Comprensivo A. Peyron Re Umberto I Via Ventimiglia 128/Via Valenza 71 (TO) Soggetti proponenti: Decathlon, AICR, Summer Camp Terre Alte, Val di Fassa Running, CAI Uget, Museo Nazionale della Montagna
Ore 14-18 Incontro con Alberto Tomba presso il Centro Sportivo 2D Lingotto Via Ventimiglia 195/A Come si diventa un Fuoriclasse: Alberto Tomba lo spiega ai Bambini delle Elementari a Torino Fuoriclasse Network srl, società che si occupa di intrattenimento “extra scolastico” di bambini e ragazzi in età scolare in Italia, organizza presso l’Istituto A. Peyron-Re Umberto I di Torino in data 29 Novembre 2018 l’evento “Una Montagna di Fuoriclasse”, giornata all’insegna dello Sport e della Montagna, con l’obiettivo di promuovere i valori sportivi e la cultura della montagna in tutti i suoi aspetti (naturalistici, salutistici, sportivi ed etnografici). Le attività inizieranno in mattinata con laboratori didattici incentrati sull’attività all’aria aperta e sui corretti stili di vita che è bene i bambini imparino ad adottare fin da piccoli. I laboratori, tra Scuola Primaria e Secondaria, coinvolgeranno circa 700 bambini. Nel pomeriggio, presso il Centro Sportivo 2D Lingotto, la giornata entrerà nel vivo con l’evento più atteso: ospite d’eccezione sarà infatti Alberto Tomba che parlerà ai ragazzi dei valori che lo hanno accompagnato nella sua incredibile carriera di atleta e fuoriclasse: “Quando mi hanno proposto questo incontro ho accettato immediatamente, perché anch’io da bambino ho avuto l’opportunità di praticare sport diversi e di potermi dedicare a quello che preferivo con il supporto della mia famiglia. Non bisogna mai dimenticare che la pratica dello sport è sacrificio ma anche divertimento, ed è questo mix che mi ha permesso di raggiungere grandi risultati. Sono felice di poter trasmettere la mia passione e la mia energia a questi giovani, parlerò anche di come la sconfitta serva a correggersi e migliorarsi, e di come non ci si debba mai arrendere di fronte alle difficoltà (nello sport, come a scuola o nella vita) ed avere sempre fiducia in se stessi”. Dopo le domande dei bambini seguiranno premiazioni delle classi e foto ricordo.
Nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Consiglio Regionale e dalle Regione Piemonte per celebrare 40 anni di Servizio Sanitario Nazionale, la rete regionale delle donazioni e dei trapianti di organi, tessuti e cellule ha organizzato un momento di riflessioni con tutti i professionisti che hanno portato la Regione Piemonte a raggiungere le posizioni di vertice per volumi di attività ed esiti in ambito trapiantologico
La manifestazione, aperta a tutti i professionisti, alle istituzioni, alle associazioni di volontariato e ai cittadini, si svolgerà lunedì 19 novembre alle Molinette, nella Città della Salute di Torino. E non a caso: questo ospedale è quello che in Italia – dai dati del Centro Nazionale Trapianti – ha eseguito il maggior numero di trapianti da donatore cadavere nel 2017 (330 trapianti di organo). I dati del 2018 confermano questa vocazione: nei primi 10 mesi di attività si è già raggiunto il numero di trapianti dell’anno precedente. Questo evento, oltre a ricordare come il nostro Servizio Sanitario Nazionale sia stata un’acquisizione fondamentale per il nostro Paese, vuole ripercorre ed analizzare i momenti più importanti della sua evoluzione, attraverso la prospettiva dei trapianti. Non c’è dubbio che in questi anni la medicina abbia raggiunto importanti traguardi. Tra le discipline che hanno scandito queste innovazioni, la medicina dei trapianti ha avuto spesso un ruolo importante, raccogliendo attenzioni, suscitando emozioni e regalando importanti successi. È stato anche un traino fondamentale per le innovazioni introdotte in altri settori della medicina, un amalgama unico per le molte discipline coinvolte, un laboratorio fondamentale per la ricerca scientifica e le ricadute in sanità. La Regione Piemonte ha svolto la sua parte, acquisendo una rilevanza nazionale nelle attività di donazione e trapianto. L’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino ha consolidato nel tempo la sua vocazione nella medicina dei trapianti, risultando il primo ospedale in Italia non solo per attività, ma per i diversi programmi di trapianto che ha attivato. Come spesso succede, una combinazione di eventi ha favorito questo percorso: di fondamentale importanza sono state le Istituzioni coinvolte, come pure i professionisti che hanno saputo interpretare questa sfida, e le associazioni dei malati che l’hanno sostenuta. Questo evento vuole ripercorrere le tappe di questa esperienza, trovando spunti di riflessione su come la medicina dei trapianti abbia beneficiato di un sistema sanitario universalistico, abbia accompagnato il suo consolidamento. e quali siano le azioni da promuovere per mantenerne la sostenibilità e l’eccellenza della medicina dei trapianti assieme al nostro SSN. Il programma del convegno, che sarà aperto dagli interventi del Presidente Sergio Chiamparino, del Direttore Generale dell’Ospedale Silvio Falco e del Rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani, si articola in tre successive tavole rotonde guidate da Antonio Amoroso e Pier Paolo Donadio: nella prima – dalle 9.30 alle10.30 – Giuseppe Segoloni, Benedetto Terracini, Maurizio Merlo e Nino Boeti ci ricorderanno da dove siamo partiti, sviluppando riflessioni sul tema: Io c’ero! Quando è stato fondato il SSN ed avviato in Piemonte un programma di trapianti: chi l’avrebbe detto! Nella seconda – dalle 10.30 alle 11.45 – Sandro Nanni Costa, Mauro Rinaldi, Luigi Biancone, Roberta Siliquini e Beatrice Lorenzin analizzeranno come ci siamo affermati. Il tema da discutere è infatti: Da ultimi a primi! Come è cresciuto il SSN e l’attività di trapianto in Italia e in Piemonte: il segreto di un successo Infine, nell’ultima tavola rotonda – dalle 11.45 alle 12.45 – si cercherà di rispondere al quesito più importante: Ce la faremo? Come cambierà lo scenario della Sanità e della medicina e dei trapianti: quali azioni dovremo intraprendere, che sarà affrontato da Ottavio Davini, Vincenzo Cantaluppi, Renato Romagnoli, Massimo Boffini e Paolo Gontero.
Torino Spettacoli continua a perlustrare con successo il pianeta Agatha Christie. Terreno fertile, certo da non abbandonare. Per l’attuale stagione – dopo una settimana al Gioiello da domani sera si cambia casa, ovvero per trasferirsi all’Alfieri sino a domenica 25 novembre, per ritornare dove si è partiti, ancora al Gioiello, dal 27 novembre al 2 dicembre: è chiaro che con il passaparola e la fedeltà del pubblico se ne dovrà poi riparlare -, riscopre Caffè nero per Poirot (Black coffee), una commedia scritta nel 1929 e portata in palcoscenico l’anno successivo, l’unica in cui il freddo raisonneur abbia trovato posto, temendo l’autrice che potesse distrarre l’attenzione dello spettatore dagli altri personaggi, un meccanismo perfetto come solo la signora sapeva inventare, un dialogo serrato (qui nella traduzione di Edoardo Erba) che acchiappa chi assiste ad ogni scena sempre più, man mano che scendiamo verso il finale inatteso – come si conviene -, il tutto avvolto nel punto centrale delle “celluline grigie” dell’insuperabile detective belga, ancora una volta in trasferta nella campagna inglese con il fido Hastings.
Una grande casa, alta borghesia, sontuosa cena e abiti da sera, lo scienziato che s’è visto sottrarre una formula chimica di immenso valore cui stava lavorando, l’invito a Poirot a raggiungerlo per scoprire il ladro, ma troppo tardi, se non per constatare che il vecchio Amory è stato ucciso da un caffè avvelenato (il veleno, grande alleato della scrittrice, fin da quando iniziò a corteggiarlo con la sua prima opera, Poirot a Styles Court, nel 1915). Dal maggiordomo dai modi impeccabili al medico italiano, che sembra nascondere segreti più di chiunque altro, tutti sono sospettabili, nessuno in ogni momento è mai come sembra, dal figlio del padrone di casa che non coltiva certo un buon rapporto con il genitore, alla nuora che odia l’Italia, sua terra d’origine, e che ha trovato tranquillità e calore in quella famiglia, alla figlia che ostenta un’allegria che forse dovrebbe mettere in guardia. Per chi ha la bella abitudine di abbandonarsi alle storie e ai meccanismi dell’autrice, sa benissimo quanto sia capace, tremenda sorniona, di seminare qua e là tra le pagine particolari e sospetti e piccoli indizi con il solo piacere di gettare ombre su questo e su quello, per poi cancellare tutto e convogliare gli stessi su un terzo condannabile. È il gioco della distrazione, predisposto ad arte, la costruzione degli inganni portata avanti in ogni perfetto tassello. La regia di Girolamo Angione (dal progetto artistico di Piero Nuti) dà un bel ritmo all’intrigo, calibra gli impercettibili movimenti che danno il via al misfatto come quelle figurine in odore di peccato, ricrea con esattezza, tra suspence e divertimento, le giuste atmosfere. Guida un gruppo d’attori, tutti giovani o giovanissimi, che (finalmente!) piace vedere già bell’e pronti sin dalle primissime repliche nella completa credibilità che danno ai personaggi. Li citiamo tutti: Roberto Marra, Elisabetta Gullì (un piccolo successo personale la sua sproloquiante signorina Amory dalla voce stridula), Elena Soffiato con un paio di scene di bella maturità, Giuseppe Serra, Arianna Pozzi, Giovanni Avalli, Elia Tedesco (carico di incredibili ciarlatanerie pur di distrarre lo spettatore dal suo vero ruolo, folle, perfettamente straniante, capace di attirare l’”inspiegabile” attenzione che il regista gli ha costruito sino in fondo), Alberto Greco, Simone Moretto (un Poirot che dipana con intelligenza la matassa, che forse vedremmo più a suo agio con qualche tono in meno di voce, più metodico indagatore), Giovanni Gibbin e Stefano Cenni. Un bel successo che consigliamo non soltanto per i ferrei amanti del giallo.
Elio Rabbione
Approfondire il tema della mediazione come strumento di gestione e risoluzione dei conflitti in ambito scolastico, coinvolgendo gli studenti in prima persona e aiutandoli a sviluppare le loro abilità nella comunicazione verbale e non verbale. E’ l’obiettivo del seminario In(s)contro, organizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte in collaborazione con l’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Aimff) sezione Piemonte e Valle d’Aosta, e l’associazione Resolutia, specializzata in mediazione delle controversie. In programma lunedì 19 novembre, dalle ore 14, nell’Aula Magna dell’Istituto superiore Amedeo Avogadro di Torino, sarà l’occasione per ragionare sulla creazione di una rete di soggetti specializzati in metodi alternativi di risoluzione delle controversie, in grado di fornire ai giovani gli strumenti per trasformare gli scontri del quotidiano in occasioni di incontro e diventare loro stessi facilitatori di soluzioni positive dei conflitti tra pari e supporto per i coetanei vittime di bullismo o cyberbullismo. Apriranno i lavori Tommaso De Luca, dirigente scolastico dell’istituto Avogadro, Gianna Pentenero, assessora regionale all’Istruzione, e Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. Seguirà una tavola rotonda sul valore della mediazione, moderata dalla Garante regionale Rita Turino, con gli interventi di Luca Iorfida, segretario Aimff, Anna Maria Baldelli, procuratore della Repubblica presso il Tribunale Minori Piemonte e Valle d’Aosta, Cristiana Marucci, presidente Resolutia, Matteo Lupano, professore di Diritto processuale civile dell’Università degli Studi di Torino, e Anna Rosa Favretto, professoressa di Sociologia dei processi economici e del lavoro dell’Università del Piemonte Orientale. Si terrà quindi la simulazione di una mediazione tra pari condotta dagli studenti dell’Avogadro e per concludere la presentazione di alcuni progetti realizzati nelle scuole del Piemonte da parte delle associazioni Resolutia, Essere Umani, Relazioni & Conflitti, Uisp e UndeRadio, introdotta dall’avvocato e mediatrice Alessia Cerchia. La mediazione tra pari è ampiamente diffusa negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei e offre grandi possibilità di intervento e di formazione dei giovani, insegnando loro ad aggredire i problemi e non le persone e dunque contribuendo a prevenire le discriminazioni e il fenomeno della dispersione scolastica, che vede l’Italia maglia nera tra i Paesi dell’Unione europea. “Ho avuto modo di conoscere l’attività della mediazione dei conflitti applicata in ambito scolastico – spiega la Garante Turino – e, alla luce dei positivi effetti prodotti, ritengo sia utile provare a mettere in piedi una rete per divulgare questa tecnica con il prezioso contributo delle associazioni che già se ne occupano”.Nel percorso di formazione dei giovani mediatori, uno strumento utilizzato è la pratica delle arti marziali, in particolare dell’aikido che, portando il praticante a sperimentare l'”aggressione”, il conflitto, lo stress all’interno di norme espresse, volte a tutelare l’integrità fisica ed emotiva di tutte le parti coinvolte, permette di imparare a conoscere e riconoscere i propri meccanismi difensivi e le migliori soluzioni al singolo problema. Il seminario affronterà anche questo aspetto.
Imponente e severa, ecco la basilica di Superga nella foto inviataci da Osvaldo Perfetti.
A Torino si terrà la quinta tappa del format “La Tua Arma per la Sicurezza e l’Ambiente” volta a sensibilizzare gli studenti sul ruolo dell’Arma dei Carabinieri, in difesa del patrimonio agro-forestale italiano, per la tutela dell’ambiente e del paesaggio, e secondo i principi di legalità e sicurezza riguardo il controllo del territorio
L’iniziativa, organizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e ideata da Ital Communications di Attilio Lombardi, prevede la partecipazione di oltre 900 ragazzi provenienti dalle scuole superiori torinesi. Nel piazzale esterno del Teatro sarà allestita una mostra di mezzi automobilistici usati dall’Arma per la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente. Questa tappa è stata realizzata con il contributo di Banca Intesa San Paolo e di Ital Communications. Le prime quattro tappe si sono realizzate con grande successo a Roma (marzo 2017), Milano (maggio 2017), Firenze (novembre 2017) e Genova (maggio 2018) registrando un importante coinvolgimento degli studenti e dei maggiori media nazionali. L’evento sarà condotto da Cristina Chiabotto e Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia, e sarà suddiviso in cinque mini panel che riguarderanno le aree tematiche in cui generalmente operano i Carabinieri, con l’obiettivo di diffondere fra i giovani una cultura più capillare della legalità in materia ambientale. È prevista la partecipazione di importanti testimonial del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport, come la giornalista Rosanna Lambertucci, i cantanti Ciuffi Rossi e i Campioni Olimpici del Gruppo Sportivo dell’Arma dei Carabinieri.
Durante la mattinata verranno trattati i seguenti temi:
– “Tavolo della Salute” dedicato alla qualità e autenticità dei prodotti agroalimentari. È previsto l’intervento dei Nas che spiegheranno come scovare i prodotti contraffatti e le truffe, coinvolgendo direttamente i ragazzi con un quiz vero/falso. È prevista la partecipazione di Rosanna Lambertucci;
– Al Panel dedicato allo “Sport” parteciperanno i campioni olimpici del Gruppo Sportivo dell’Arma dei Carabinieri;
– “Le investigazioni scientifiche” è rivolto alle apparecchiature innovative per scoprire i reati. E’ previsto l’intervento dei RIS che dimostreranno le attività di intelligence con l’ausilio di un cane molecolare;
– “Riserve naturali, i parchi e le aree marine” racconta il prezioso contributo dell’Arma per il mantenimento e la protezione delle aree naturali, nonché le attività anti-inquinamento e recupero reperti;
– Il Quinto Panel è legato alle tematiche della “Sostenibilità ambientale”.
Un momento divertente e di grande coinvolgimento per gli studenti sarà l’intervento musicale del gruppo Ciuffi Rossi, che si esibiranno con i brani più famosi del loro repertorio.
È possibile seguire l’evento in diretta streaming sul sito www.carabinieri.it
L’iniziativa sarà promossa anche sulla pagina Facebook ufficiale dei Carabinieri e sul profilo Twitter “Arma dei Carabinieri” @_Carabinieri_.
(foto: il Torinese)