redazione il torinese

Bus Gtt in fiamme in via Cibrario

Un altro bus di Gtt, questa volta della della linea 71, si è incendiato  in  mattinata in via Cibrario, quasi  all’angolo con corso Tassoni. L’autista ha fatto scendere  i passeggeri ed è rimasto leggermente intossicato. I vigili del fuoco hanno poi spento l’incendio. L’autista ha fermato il mezzo vedendo fuoriuscire fumo dal vano motore, ha cercato di spegnere l’incendio e  a causa del fumo respirato è stato necessario chiamare il 118.

 

(foto archivio)

Voli dirottati per il marocchino che ha rifiutato il rimpatrio

Disagi per i passeggeri all’aeroporto di Torino che è stato chiuso per un’ora, ieri pomeriggio. Un marocchino di 29 anni si era offerto volontario per il rimpatrio e invece  si è arrampicato su una torretta dello scalo. L’ospite del Centro torinese di permanenza e rimpatrio è sceso  dopo una lunga trattativa con la polizia, che lo ha arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Due voli, uno  da Bucarest e uno da Monaco, sono stati temporaneamente dirottati a Genova e a Linate.

Special Olympics, 500 atleti a Bardonecchia

La partenza della Torch Run, la corsa della fiaccola  dalla Nuvola lavazza di Torino, ha segnato l’avvicinamento alla 30a edizione dei Giochi nazionali invernali Special Olympics  a Bardonecchia, in programma dal 15 al 19 gennaio.Parteciperanno 500 atleti con disabilità intellettive che gareggeranno in 4 discipline sportive,  300 volontari e 150 tecnici. La parte del leone la faranno sci alpino e snowboard ma gli atleti si cimenteranno anche nella corsa con le racchette da neve e nello sci nordico. Una  delegazione piemontese prenderà parte ai prossimi Giochi mondiali estivi Special Olympics, ad Abu Dhabi dal 14 al 21 marzo, con  22 atleti e 10 tecnici.

Tav, Chiamparino: “Sbagliate le cifre di Toninelli”

Secondo il presidente della Regione Sergio Chiamparino le cifre di spesa che il ministro Toninelli ha indicato per la Torino-Lione sono precedenti  all’accordo internazionale del 2012 che “di fatto ha dimezzato i costi dell’opera”. A seguito di  quell’accordo, sostiene il governatore del Piemonte, i costi per l’Italia sarebbero di “circa 4,6 miliardi, di cui 2,885 miliardi relativi alla tratta internazionale e 1,7 per quella nazionale, senza tener conto della disponibilità dell’UE ad aumentare la sua quota di compartecipazione”. Il ministro delle Infrastrutture ha annunciato che l’analisi costi-benefici dell’opera è in via di conclusione.

(foto. il Torinese)

Tav, Chiamparino: "Sbagliate le cifre di Toninelli"

Secondo il presidente della Regione Sergio Chiamparino le cifre di spesa che il ministro Toninelli ha indicato per la Torino-Lione sono precedenti  all’accordo internazionale del 2012 che “di fatto ha dimezzato i costi dell’opera”. A seguito di  quell’accordo, sostiene il governatore del Piemonte, i costi per l’Italia sarebbero di “circa 4,6 miliardi, di cui 2,885 miliardi relativi alla tratta internazionale e 1,7 per quella nazionale, senza tener conto della disponibilità dell’UE ad aumentare la sua quota di compartecipazione”. Il ministro delle Infrastrutture ha annunciato che l’analisi costi-benefici dell’opera è in via di conclusione.
(foto. il Torinese)

Gira a pieno regime il motore della Mostra di San Giuseppe

In programma dal 15 al 24 marzo 2019 a Casale Monferrato

 

DAL PIEMONTE – La Mostra Regionale di San Giuseppe 2019 con l’inizio del nuovo anno si avvicina ormai all’edizione numero settantatre, che si svolgerà al Quartiere Fieristico della Cittadella di Casale Monferrato da venerdì 15 a domenica 24 marzo 2019. Ad organizzarla, all’insegna della continuità, sarà la D&N Eventi di Casale Monferrato, che ha già riconfermato gli ingredienti che avevano contribuito al grande successo dell’edizione del marzo 2018, ovvero de ‘La Fiera dei record’, con un afflusso senza precedenti di espositori e di pubblico: si tratta dell’ingresso gratuito e del percorso a giorni alterni, oltre che della tradizionale Piazzetta del Gusto con espositori provenienti da svariate regioni italiane.

 

Un’area green per gli amanti del giardino, dell’agricoltura, del verde

 

Quest’anno ci sarà anche una novità: un’area green lungo il percorso mostra, ideata e realizzata da Vivai Varallo con la collaborazione di Coniolo Fiori; a dimostrazione del proseguimento della collaborazione con la San Giuseppe che dura ormai da qualche anno. All’interno dell’area sarà presenta anche l’Istituto Luparia, scuola agraria della frazione San Martino di Rosignano Monferrato, anch’esso presenza costante negli anni. Sarà questa una anticipazione di ‘Monferrato Green Farm’, la grande mostra-mercato, sempre realizzata da D&N Eventi Srl, interamente dedicata alla cura del verde e all’agricoltura che si svolgerà al PalaFiere nella primavera del 2020, aperta a tutte le realtà delle regioni limitrofe dell’Italia di Nord-Ovest. A questa innovativa e significativa manifestazione collaboreranno, rilasciando anche il loro patrocinio, importanti realtà territoriali quali: Comune di Casale Monferrato, Camera di Commercio di Alessandria, Confartigianato Imprese di Alessandria e altre associazioni di categoria.

La questione degli insegnanti fuori sede

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti dei Diritti Umani, in concomitanza con la ripresa dell’anno scolastico 2018/2019 e con le vibranti proteste espresse da tanti insegnanti meridionali fuorisede, intende manifestare la propria solidarietà con tutto il personale educativo soggetto a forti disagi. Il rapporto ISTAT “MIGRAZIONI INTERNAZIONALI E INTERNE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE”, pubblicato a dicembre del 2018, mostra un’Italia spaccata in due: da una parte il Centro Nord, meta di molti emigrati, e dall’altra il Mezzogiorno, sempre più povero e spopolato.

Nel comunicato stampa si legge infatti che “Negli ultimi venti anni la perdita netta di popolazione nel Mezzogiorno, dovuta ai movimenti interni, è stata pari a 1 milione 174 mila unità. Nel 2017 le regioni più attrattive sono ancora una volta Emilia-Romagna (+2,9 per mille residenti), Trentino Alto-Adige (+2,7 per mille), Lombardia e Friuli-Venezia Giulia (entrambe +1,8 per mille); le meno attrattive sono Calabria (-4,2 per mille), Basilicata (-4,0 per mille), e Molise (-3,5 per mille).Per i trasferimenti tra province diverse, i saldi netti positivi più elevati si registrano a Bologna (+4,9 per mille), Monza e Brianza (+3,4 per mille) e Bolzano (+3,2 per mille). Saldi netti negativi si rilevano, in particolare, per Caltanissetta (-7,1 per mille), Crotone (-6,1 per mille) ed Enna (-5,5 per mille).”

I dati in questione evidenziano una situazione veramente allarmante, che può essere messa in controtendenza, solo attraverso una serie di provvedimenti oculati e coraggiosi. Facciamo appello a tutti gli amministratori pubblici e alle maggiori autorità politiche competenti, affinché un “circolo virtuoso” si possa innescare, mediante un piano di rientro per i docenti in questione. Sarebbe banalizzante affermare che con una popolazione scolastica minore occorrono meno cattedre; in realtà, con tutte le problematiche di carattere sociale afferenti alla tutela della Legalità, proprio in contesti fortemente degradati come quelli del Mezzogiorno, urgono invece interventi formativi più incisivi, da estrinsecarsi in ore curriculari ed extra-curriculari, attraverso l’utilizzazione del personale educativo attualmente in servizio al Nord. Troviamo legittimo che ciascun insegnante possa tornare alla propria regione di appartenenza senza eccezioni. Ci piacerebbe una sorta di grande “Piano di sviluppo e incentivazione del settore scuola” che rilanci gli investimenti in termini di capitale umano ed economico per creare nel Sud nuovi posti di lavoro.

“Colui che apre una porta di una scuola, chiude una prigione” (Victor Hugo)

Prof. Romano Pesavento

Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

 

La Regione “all’americana” contro il decreto sicurezza

Sarà  il docente Ugo Mattei, insieme all’avvocatura regionale, a ricorrere seguendo l’esempio americano: Apple e i colossi della Silicon Valley fecero ricorso contro Trump e il blocco dei visti

“Ugo Mattei, insieme all’avvocatura della Regione Piemonte, si occuperà del ricorso in Corte Costituzionale contro il decreto sicurezza che rischia di creare un danno all’economia piemontese. Il decreto farà finire nell’irregolarità migliaia di migranti che quindi non potranno più contribuire alla vita economica del territorio”. L’annuncio è stato dato dall’assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti, in sintonia con la decisione del presidente Chiamparino di andare avanti contro la norma di legge. Il docente di diritto internazionale, spiega una nota della Regione,  punta a seguire l’esempio americano: Apple, Facebook, Google, e altri colossi della Silicon Valley presero posizione e presentarono ricorso contro il decreto attuativo anti-immigrazione e il blocco dei visti voluto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per le persone provenienti da Iran, Siria, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e Libia. ‘‘La nostra avvocatura sta anche lavorando con le avvocature delle altre regioni rosse – spiega l’assessora della Regione Piemonte, Monica Cerutti – perché ci sia coordinamento nella presentazione dei ricorsi. Stiamo infatti pensando di aggiungere un nuovo profilo di incostituzionalità, che va sommarsi a quelli che riguardano le competenze regionali in materia di sanità e politiche sociali. Questo decreto manda del resto a gambe all’aria tutto il lavoro fatto sull’immigrazione in questi anni, rendendo inutili gli investimenti messi in campo dalla nostra Regione’. Il professor Mattei, specifica il comunicato regionale,  si è reso disponibile  a portare avanti questa battaglia a titolo gratuito. Quindi il suo intervento non costituirà una spesa per la Regione. 

La Regione "all'americana" contro il decreto sicurezza

Sarà  il docente Ugo Mattei, insieme all’avvocatura regionale, a ricorrere seguendo l’esempio americano: Apple e i colossi della Silicon Valley fecero ricorso contro Trump e il blocco dei visti

“Ugo Mattei, insieme all’avvocatura della Regione Piemonte, si occuperà del ricorso in Corte Costituzionale contro il decreto sicurezza che rischia di creare un danno all’economia piemontese. Il decreto farà finire nell’irregolarità migliaia di migranti che quindi non potranno più contribuire alla vita economica del territorio”. L’annuncio è stato dato dall’assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti, in sintonia con la decisione del presidente Chiamparino di andare avanti contro la norma di legge. Il docente di diritto internazionale, spiega una nota della Regione,  punta a seguire l’esempio americano: Apple, Facebook, Google, e altri colossi della Silicon Valley presero posizione e presentarono ricorso contro il decreto attuativo anti-immigrazione e il blocco dei visti voluto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per le persone provenienti da Iran, Siria, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e Libia. ‘‘La nostra avvocatura sta anche lavorando con le avvocature delle altre regioni rosse – spiega l’assessora della Regione Piemonte, Monica Cerutti – perché ci sia coordinamento nella presentazione dei ricorsi. Stiamo infatti pensando di aggiungere un nuovo profilo di incostituzionalità, che va sommarsi a quelli che riguardano le competenze regionali in materia di sanità e politiche sociali. Questo decreto manda del resto a gambe all’aria tutto il lavoro fatto sull’immigrazione in questi anni, rendendo inutili gli investimenti messi in campo dalla nostra Regione’. Il professor Mattei, specifica il comunicato regionale,  si è reso disponibile  a portare avanti questa battaglia a titolo gratuito. Quindi il suo intervento non costituirà una spesa per la Regione. 

“Santa”. Ciò che è stato non muore mai

Paolo in una lettera a Luana, scrive: “avrei voluto essere più presente, capire quell’enorme lato oscuro che portavi sulle tue spalle di finta normalità. Avrei dovuto spiegarti che non dovevi averne paura e che tutti abbiamo una parte che ci spaventa e che ci libera, tutti siamo fatti anche di Santa.”

Siamo alla fine di questo libro, che si presta ad essere portato in scena, scritto dalla giornalista Alessandra Macchitella, edito da Les Flaneurs edizioni con la prefazione di Aldo Cazzullo. Vi sono sopratutto due nomi: Santa e Luana che possono far parte di una stessa realtà, come dire, due facce di una stessa medaglia, due aspetti contrastanti di una stessa persona o anche di due persone diverse, portati all’estremo in lotta, come il bene (Luana) e il male (Santa). A seconda del modo di porsi nell’affrontare la vita e le circostanze da risolvere giorno dopo giorno.

È presente il dubbio se sia più utile per la propria realizzazione, per la propria soddisfazione umana, usare se stessi e gli altri come oggetti in modo leggero e facile, usando le scorciatoie e le furbizie, oppure cercare di fare le cose in modo serio e impegnativo, correndo anche il rischio di faticare di più e di procrastinare i tempi perché si è sfruttati e poco riconosciuti. Ma si è impastati contemporaneamente di questi due aspetti, di queste due personalità, di Santa e di Luana. E non si è mai del tutto Santa e mai del tutto Luana. Appunto, come dice Paolo, il personaggio principale maschile, in una finta normalità c’è da capire in noi quell’enorme lato oscuro, che fa capo, io direi, al mistero del bene e del male, presente in ognuno di noi, che ci portiamo addosso, che ci pesa, che ci spaventa e che ci libera, lui dice. Pertanto anche la migliore Luana, non è escluso che possa commettere, da un giorno all’altro un atto estremo per liberarsi definitivamente dal male (Santa), purtroppo con lo stesso male, illudendosi di essersene liberata, ma in effetti finendo essa stessa soggiogata al male. È l’illusione di liberarsi dal male con il male. Ed è quello che succede nel finale del romanzo, che non vogliamo svelare ed è da brivido. Una conclusione a sorpresa che lascia di stucco e in confusione il lettore. La stessa confusione che prende Paolo che fa fatica a rendersi conto della situazione reale. Tutto ciò induce a pensare ed approfondire l’aspetto della delusione, della disperazione, dell’amore umano e infine della misericordia, che nella storia raccontata nel libro vince e dura come sentimento eterno. Ciò che è stato non muore mai !!! ….questo non a caso è il titolo dell’ultimo paragrafo del libro. “Se qualcuno dovesse chiedermi – scrive Paolo in questa lettera finale a Luana – che cosa è l’amore credo che lo spiegherei con questo. Pensare a una persona ogni giorno della tua vita. Sempre. Quando ti svegli, quando guardi il tramonto, quando leggi un libro bellissimo, quando ti incazzi con il capo…..” Questo è quello che vince eternamente sulla delusione e disperazione, l’amore vero, che può mettere fine ad azioni estreme contro la propria ed altrui esistenza, sperando nella misericordia.Perché la questione vera è come si esce da questa disperazione : “Non sono stato abbastanza e tu, tu sei stata troppo.”….è sempre Paolo che scrive. Quindi il suo amore non è stato sufficiente, ma nemmeno quello di lei lo è stato verso di lui e purtroppo la disperazione ha vinto, la battaglia terrena, vedrete come.

Ma se è vero che ciò che è stato non muore mai, si apre in ultima conclusione, uno spiraglio a cui non si può non dare somma considerazione. È una prospettiva di salvezza che abbraccia, salva e riempie tutto e tutti di significato e che riporta in vita chi la coglie, in una prospettiva nuova, in questo caso Paolo e che non esclude nessuno dei personaggi del libro, gettando una nuova luce su tutte le vicende umane raccontate dalla penna dell’autrice, che si dimostra particolarmente attenta nel riportare la descrizione dei particolari e delle circostanze vissute dai personaggi. E c’è la consapevolezza di una bellezza nuova, completa che mette assieme il corpo e lo spirito, in una luce nuova. Ed è ancora Paolo che scrive, rivolgendosi alla donna amata:”Per colpa tua ho iniziato ad andare in Chiesa la domenica. Prego a un Dio a cui non credo..(…)…mi sveglio di buon’ora e mi raccomando di essere clemente con te. Tanto se esiste, avrà visto quanto sei bella, in tutti i sensi. Ti avrà perdonata …. Non lo so cosa mi aspetta, so che tu sarai al mio fianco, come hai sempre fatto, so che ti amerò sempre e so che non voglio una vita a interruttore spento. Voglio la luce, anche a rischio di bruciarmi la vista.” E pertanto mi sembra quanto mai appropriato concludere con una citazione di don Luigi Giussani :”….non possiamo vivere se non per la fede. Non come propaganda, ma come passione amorosa, perché in cuor mio penso sempre che altrimenti un uomo non può amare la sua donna e una donna non può amare suo figlio, se non con un vuoto disperato. E l’amare con disperazione vuol dire condannare a morte la persona amata” e anche se stessi.

Vito Piepoli