redazione il torinese

Rosso propone le telecamere di condominio

rosso telecamere

Il candidato ha voluto ribadire il concetto di come sia fondamentale e importante ripartire dalla sicurezza, per rendere migliore la città

Si è tenuta ieri nella sede di via Alfieri 18, la conferenza stampa del candidato sindaco di Torino, l’ On. Roberto Rosso. Argomento principale dell’incontro è stato uno dei punti cardine della sua campagna elettorale e cioè il progetto che prevede la possibilità di munire qualsiasi condominio della città -ricordiamo che attualmente a Torino ce ne sono circa 11mila – di telecamere interne ed esterne, in modo da garantire una sicurezza maggiore per tutti i cittadini.“Ospite d’onore” l’ Assessore Ettore Puglisi, che ha testimoniato come, nel vicino Comune di Orbassano, sia stato già possibile attuare la proposta di Rosso : il Comune di Orbassano ha infatti approvato il progetto di installare in tutti gli stabili abitati, almeno una telecamera disponibile sia per uso interno che esterno. Ogni telecamera costerà circa 1000 euro, per un totale di circa 90 mila euro che verranno stanziati dal Comune stesso nel corso dei prossimi tre anni.

Una dimostrazione questa che, secondo il candidato Rosso, sta a testimoniare come le iniziative del suo programma elettorale siano valide, attuabili e ben lontane dall’essere “utopiche” come invece qualcuno aveva precedentemente insinuato. Con la conferenza stampa  Rosso ha voluto ribadire il concetto di come sia fondamentale e importante ripartire dalla sicurezza, per rendere migliore la città di Torino e le condizioni di vita dei suoi cittadini.

(foto: Essepiesse-il Torinese)

Simona Pili Stella

Allegri: "Champions sogno realizzabile"

“Il risultato non cambierà il giudizio sulla nostra stagione”

logo-juventus

Per Massimiliano Allegri “La Champions non è più un’ossessione, ma un sogno realizzabile. Firmerei per vincere due trofei, quest’anno. E non sarà semplice perché il Napoli sta facendo un campionato straordinario e la Roma è in piena rincorsa”. Così l’Ansa riporta le parole del tecnico bianconero. “Andremo a Monaco  a giocarci un quarto di finale contro una squadra che, insieme al Barcellona, è la favorita per vincere la Champions. Il risultato non cambierà il giudizio sulla nostra stagione”.

Ermitage, le iniziative per le scuole

madama poussinDA POUSSIN AGLI IMPRESSIONISTI – TRE SECOLI DI PITTURA FRANCESE DALL’ERMITAGE
 

Dall’ 11 Marzo al 4 Luglio 2016, nella Sala del Senato di Palazzo Madama, un’altra grande e importantissima mostra (nostro servizio in Prima Pagina) per la quale sono state selezionate oltre 70 opere provenienti dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, che illustrano la storia della pittura francese dal Seicento alla fine dell’Ottocento e la sua fortuna nelle terre russe. Un viaggio da non perdere, che spazia dalla corte di Luigi XIV e di Madame de Pompadour alle avanguardie della fine dell’800 e dove si ritrovano le grandi tematiche della pittura moderna (il sacro, la mitologia, la natura morta, il ritratto, il paesaggio).

 
PREVIEW PER GLI INSEGNANTI: giovedì 17 marzo 2016, ore 17.00
Visitando la mostra Da Poussin agli impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage (11marzo-4 luglio 2016) lo staff del museo presenterà tre percorsi con laboratorio per scoprire come attraverso un gesto, un oggetto, uno sguardo, una posa, un’inquadratura l’artista racconta senza parole il mondo che lo circonda.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: tel. 011 4436999 
e-mail: didattica@fondazionetorinomusei.it
 
ATTIVITA’ PER LE SCUOLE:
SI VA IN SCENA
In  Il benedicte di Chardin e  Il bambino viziato di Greuze i bambini sono i protagonisti. Ritratti da soli o in famiglia dicono molto di loro e dell’ambiente in cui vivono: la quotidianità di gesti e oggetti, il calore e l’intimità della casa, la semplicità dei colori. Prendendo spunto da Visita alla nonna di Louis LeNain, in laboratorio gli studenti, giocheranno a mettersi in posa: di fronte, di tre quarti, di profilo e di spalle per dipingere una lunghissima scena di classe.
 
SOTTO QUESTO CIELO
Paesaggi, ritratti, battaglie, scene pastorali o mitologiche, ovunque il cielo. Osservando le opere di Poussin, Coypel, fino a Corot, Sisley e Pissarro, gli studenti scopriranno il ruolo e lo spazio della natura all’interno dei dipinti e come il cielo, con i suoi colori e le nuvole, rispecchi lo stato d’animo degli uomini, la minaccia degli eventi naturali, la potenza degli dei. Il percorso terminerà in laboratorio dove, lavorando in piccoli gruppi, i ragazzi, rielaborando il tema del paesaggio, realizzeranno cieli con soffici nuvole tridimensionali da appendere in classe.  
 
CHEESE…SORRIDI!
Dal Giovane Delfino di Francia di Tocqué, a Sir Robert Walpole dipinto da J.B. van Loo e al Conte Nicolay Guryev opera di Ingres, il percorso si snoda tra ritratti celebrativi di corte, immagini ideali o realistiche illustrando la società del tempo. Ponendo l’attenzione su sguardi, pose, abiti e acconciature gli studenti vedranno come cambia la raffigurazione di  uomini, donne e bambini tra il Sei e l’Ottocento e troveranno spunti per un loro ritratto, singolo o di gruppo. In laboratorio tutto l’occorrente per creare parrucche di carta e allestire con cornici e accessori un piccolo set fotografico.  
 

40 anni di Consulta femminile

Ha accompagnato con numerose iniziative la storia delle donne piemontesi nel loro percorso di acquisizione della parità di trattamento legale e di affermazione nella società

consultafemminile donneIl 5 febbraio 1976 veniva istituita, prima in Italia, la Consulta femminile regionale. L’organismo consultivo del Consiglio regionale del Piemonte ha accompagnato con numerose iniziative la storia delle donne piemontesi nel loro percorso di acquisizione della parità di trattamento legale e di affermazione nella società.Il ruolo della Consulta fra passato, presente e futuro è stato illustrato durante una conferenza stampa presieduta da Cinzia Pecchio, presidente della Consulta femminile regionale, e alla quale hanno partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, e la vicepresidente del Consiglio regionale con delega alla Consulta, Daniela Ruffino.“Il progresso della condizione femminile ha sempre ricadute positive su tutta la società: è dunque un obiettivo nell’interesse di tutti i cittadini, uomini compresi”, ha dichiarato Laus. “Il primo fronte su cui mi sono impegnato, da presidente dell’Assemblea legislativa piemontese e da coordinatore delle politiche inerenti le pari opportunità in seno alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali, è proprio quello per il radicarsi di una mentalità più evoluta, senza la quale anche l’applicazione di buone leggi risulta difficile”. “La Consulta è stata sempre testimone in prima linea dei cambiamenti relativi alla presenza della donna nella società e una delle sfide più importanti su cui dobbiamo lavorare rimane quella di far comprendere agli uomini la necessità della complementarietà”, ha affermato Pecchio.  “È importante che l’entusiasmo e la forza che caratterizza le donne impegnate nel sociale, come le partecipanti alla Consulta femminile, si trasmetta anche alle nuove generazioni che vivono un periodo complesso e delicato, così come un altro obiettivo prioritario deve essere quello di rivolgerci alle donne che sono più in difficoltà”, ha dichiarato Ruffino.La presidente Pecchio ha poi illustrato le principali attività previste per il 2016, a partire da una serie di incontri sul territorio piemontese che la Consulta svolgerà da aprile per far conoscere le sue finalità e dare visibilità alle associazioni che la compongono.Sarà poi sviluppato il progetto Il difficile equilibrio delle donne tra casa, lavoro, figli, genitori e sociale con un seminario di informazione sul lavoro delle donne in Piemonte, azioni di sensibilizzazione per un invecchiamento attivo delle donne, percorsi di prevenzione sul tema della medicina di genere e su cardiologia, nutrizione e oncologia e iniziative di approfondimento sul tema della disabilità e il diritto allo studio dei bambini disabili. Saranno inoltre perseguite azioni per agevolare il dialogo interculturale, sociale e religioso proseguendo, fra le altre attività, la collaborazione con il Concorso Lingua madre e con l’istituzione del secondo premio Consulta femminile.Continuerà infine il progetto avviato nel novembre scorso Piemonte in rete contro la violenza sulla donna, in collaborazione con le forze di polizia, i pronti soccorso, i servizio sociali e le associazioni operanti nel settore.

 

www.cr.piemonte.it

 

Mucche in piazza contro la crisi

mucca latteMolte delle aziende sopravvissute, senza un congruo adeguamento del prezzo del latte alla stalla, rischiano di chiudere nei prossimi mesi

La crisi che stanno attraversando le aziende del settore latte è stata al centro della recente manifestazione al mercato del bestiame organizzata dalla Cia, la “La marcia delle Vacche”, che si è svolta il 7 marzo a Carmagnola e ha registrato la partecipazione di un migliaio di persone. E’ un drammatico dato di fatto che molte delle aziende sopravvissute, senza un congruo adeguamento del prezzo del latte alla stalla, rischiano di chiudere nei prossimi mesi. I compensi agli allevatori hanno subito una riduzione fino al 30% rispetto allo scorso anno e si attestano su valori addirittura inferiori a quelli di venti anni fa. Inoltre, incidono il blocco delle esportazioni verso la Russia, la fluttuazione degli acquisti dall’Oriente, l’aumento della produzione di latte in Europa e le logiche commerciali che, dal prossimo mese, puntano ad un ulteriore ribasso del 10% prezzo del latte alla stalla.Al momento di incontro e dibattito successivo al corteo sono intervenuti, accanto al presidente nazionale della Cia Dino Scanavino, l’Assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, il Vice Ministro dell’agricoltura Andrea Olivero, il vicepresidente della commissione Agricoltura alla Camera Massimo Fiorio, i presidenti regionali della Cia di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E’ stato inoltre presentato un documento di richieste della Cia per uscire dalla crisi. Questi i punti:

agricoltura1- Rendere immediatamente disponibili le risorse del “Fondo Latte” per la ristrutturazione dei debiti e per la crescita di liquidità delle imprese.

2- Erogare al più presto i 25 milioni di euro, aiuti eccezionali, erogati dalla UE.

3- Utilizzare le risorse del superprelievo (fondo Zaia), ora assegnato alle Regioni, per interventi tempestivi a sostegno delle imprese.

4- Sospendere il pagamento degli oneri previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti nel settore.

5- Eliminare i vincoli “di qualità” nel pagamento degli “aiuti accoppiati”, per assegnarli a tutti gli allevatori. Nei prossimi anni occorre accrescere la percentuale di aiuti accoppiati nel primo pilastro della Pac.

6- Semplificare e potenziare gli strumenti di gestione del rischio e di stabilizzazione del reddito, legandoli direttamente alle dinamiche dei prezzi dei prodotti ed alle crisi dei mercati.

7- Accrescere il valore del “de minimis” agricolo almeno fino a 50.000 euro.

8- Rafforzare le norme sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari con l’indicazione del Paese d’origine e promuovere efficacemente il latte italiano, in Italia ed all’estero.

9- Favorire la contrattazione collettiva con regole chiare e procedure più trasparenti collegate alla politiche di qualità ed agli effettivi costi di produzione.

Massimo Iaretti

Aree cani pro e contro

coscarelli cane2

TU PORTI LUI O LUI PORTA TE?!

di Enrico Coscarelli

Mi sta bene la corretta socializzazione, ma fino ad un certo punto, il cane è parte della nostra famiglia, deve voler divertirsi con noi, e non fremere che arrivi l’ora di andare all’area cani per “giocare” con gli altri, premesso che non è un gioco, è un modo per mettersi alla prova, stabilire una scala gerarchica, capire che ruolo occupare

CANICarissimi lettori, come detto nello scorso appuntamento faccio una breve parentesi e ci occupiamo delle aree cani. Negli ultimi anni si stanno tirando su numerose zone adibite ad i nostri amici a quattro zampe, frutto di una buona campagna di sensibilizzazione nei loro confronti in tutti i centri abitati col fine di una miglior tutela dell’ambiente, rispettare chi aimè non ha la nostra passione, e per il piacere del proprietario di poterli liberare e non aver paura che il cane prenda e vada per i fatti suoi. Idea sicuramente molto intelligente, posso dire di essere favorevole nella frequenza saltuaria anche di questi luoghi fino a quando abbiamo un cucciolo, cosi che possa fare diverse esperienze di socializzazione in libertà, esperienze con cani adulti, con altri cuccioli, di taglia grande, media o piccola, ed infine conspecifici attivi piuttosto che tranquilli, avrà modo di imparare a relazionarsi, capire quando e con chi poter interagire, ma soprattutto chi evitare.cane gioco

Ma poi il nostro fedele amico cresce e le cose cambiano, si forma il carattere, ed anche lui può voler dire la sua, cercare di invertire dei ruoli ed è bene non dare per scontato che siano sempre incontri piacevoli, ma al di là di questa considerazione che comunque non è da sottovalutare, la cosa ancor più importante, che spesso succede, superata la fase cucciolo, il cane una volta arrivato al posto si DIMENTICA del proprietario per interagire con i suoi simili fino al momento di andar via, dove si cercano rimedi alternativi al richiamo, perché lui non è della stessa idea.

L’aspetto più pericoloso, come sempre, sono i proprietari, perché sono tutti educatori, addestratori, istruttori, allevatori, talvolta anche veterinari, ed è qui che allora il mio parere è assolutamente diverso, contrario alle aree cani, per numerosi motivi tra i quali: ognuno conosce il proprio cane, ma non sempre conosci gli altri e non puoi sapere quali siano le conseguenze, poi mancanza nel saper affrontare le conseguenze negative, perché dovete sapere che non è mai colpa del proprio cane in queste situazioni, ed anziché pensare a portar via i diretti interessati, nasce una discussione umana tra incompetenti, e cosa fondamentale, non c’è divertimento tra padrone e cane, anche perché in queste condizioni è meglio non tirar fuori bocconcini o giochi.

cane coscar3

Mi sta bene la corretta socializzazione, ma fino ad un certo punto, il cane è parte della nostra famiglia, deve voler divertirsi con noi, e non fremere che arrivi l’ora di andare all’area cani per “giocare” con gli altri, premesso che non è un gioco, è un modo per mettersi alla prova, stabilire una scala gerarchica, capire che ruolo occupare; tanta gente lo fa perché così il cane si “sfoga”, si “scarica” e nel mentre si creano dei bei gruppi, ed alla fine si divertono più i bipedi dei quadrupedi.

Di recente sono stato a Londra, migliaia di metri quadri di parchi, senza recinzioni, cani liberi come se fossero in mezzo ai boschi, di quest’ultimi ho solo visto scodinzolate, mai un problema; purtroppo c’è anche da dire che l’Italia, in questo, non ci dà una mano, nei parchi c’è l’obbligo del guinzaglio, e quindi occorre imbattersi in scampagnate. Mi spiace per gli amanti delle aree cani, il mio resta sempre un pensierio.. volto al benessere del cane. A proposito di scampagnate, nella prossima puntata è giunto il momento di parlare dell’importanza di un corso di addestramento.

Enrico Coscarelli

           Facebook DogLand Camp

349 65 58 270

enrico.coscarelli87@gmail.com

Chiamparino: "servono 200 milioni per i disoccupati, ne abbiamo solo 63"

 “Abbiamo convocato il tavolo aperto a tutti i parlamentari piemontesi  per affrontare assieme a loro un tema che nella nostra regione rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale”

chiampa_parlamentari

Il presidente della regione Sergio Chiamparino e l’assessore al  Lavoro Gianna Pentenero hanno incontrato in Regione  i parlamentari piemontesi.  “Abbiamo convocato il tavolo aperto a tutti i parlamentari piemontesi  per affrontare assieme a loro un tema che nella nostra regione rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale, quello delle decine di migliaia di persone che si trovano, o che si troveranno a breve, senza lavoro e senza sostegno al reddito”, affermano Chiamparino e Pentenero.

Al centro della riunione il problema dei circa 100.000 piemontesi disoccupati che non percepiscono alcun ammortizzatore sociale registrati nel 2015 e dei circa 30.000 che potrebbero aggiungersi nel corso del 2016. Chiamparino, a nome della Giunta, ha chiesto ai parlamentari ” l’individuazione di percorsi che consentano a coloro che sono rimasti senza occupazione e che sono vicini alla pensione di essere accompagnati rapidamente verso la quiescenza; dall’altro, sarebbe utile un’accelerazione nella messa a punto della cosiddetta ‘seconda gamba’ del Jobs Act, quella del rafforzamento delle politiche attive del lavoro, prevedendo anche forme di sostegno al reddito per il periodo che va dalla perdita dell’occupazione alla ricollocazione”.

Nell’incontro si è fatta una analisi della situazione occupazionale, che ha mostrato nel corso del 2015 segnali di ripresa nella nostra regione. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, si è assistito ad un aumento di 23.000 posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ad una diminuzione della disoccupazione del 4,9%. In calo anche il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (-32%) e a quella straordinaria, che nel 2015 ha coinvolto 16.405 lavoratori, contro i 27.274 dell’anno precedente. Dati  lontani dai livelli pre-crisi: gli occupati nei primi nove mesi del 2015 sono stimati in 1.791.000, ben 55.000 in meno del risultato raggiunto nello stesso periodo del biennio 2007-2008, mentre la disoccupazione si colloca al 10,5%, il valore più alto del Nord Italia.

“In questo quadro – ha evidenziato l’assessore  Pentenero – la Regione sta cercando di dare maggiore forza alle proprie politiche attive del lavoro, con la messa a disposizione di ogni persona disoccupata, coinvolta da crisi aziendale o svantaggiata, di un buono servizi, una sorta di dote da spendere in percorsi di formazione, riqualificazione e ingresso al lavoro. Il costo a persona di questo buono è stato stimato intorno ai 1.800 euro. Servirebbero quindi circa 200 milioni di euro per potere rispondere adeguatamente alle esigenze di tutti coloro che non hanno un’occupazione, mentre ad oggi la Regione può impegnare a questo scopo solo 63 milioni, a valere sulla programmazione 2016-2020 del Fondo sociale europeo”.

Il presidente ha dichiarato  “di non volere degli interventi particolari a favore del Piemonte, ma di voler sollevare un tema delicato, che certamente interessa altre realtà italiane e che necessità di essere preso in carico a livello nazionale”. “La commissione Lavoro della Camera – ha concluso Chiamparino – potrebbe mettere in calendario un’audizione delle Regioni su questo tema. Se poi dovesse emergere un’anomalia piemontese, si potrebbe isolare il caso, ma temo che non sia così”.

(foto: www.regione.piemonte.it)

 

GE AVIO, 40 milioni di euro per attività di ricerca e sviluppo

BANDIERE REGIONEChiamparino ha firmato a Roma il protocollo

Un investimento di 40 milioni di euro in Piemonte da destinare ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con l’obiettivo di maturare nuove tecnologie per la propulsione efficiente ed eco-compatibile nello stabilimento di Rivalta di Torino, con il coinvolgimento dei siti di Borgaretto e Cameri. Questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, dal Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, dal presidente di Avio Aero Riccardo Procacci, oltreché dall’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia e dall’Assessore alle Attività produttive della Regione Campania, regioni dove hanno sede gli altri stabilimenti italiani di Ge Avio. “E’ da diverso tempo che con l’assessore allo Sviluppo Giuseppina De Santis lavoriamo alla messa a punto di questo protocollo – ha dichiarato il Presidente  Chiamparino – che è particolarmente importante per le sue ricadute industriali e occupazionali. E’ infatti un progetto di sviluppo che dà prospettive di lungo periodo alla crescita del comparto aerospaziale. Nel documento “Strategia per la specializzazione intelligente del Piemonte”, abbiamo inserito tra gli obiettivi di prioritaria importanza l’innovazione nei settori della tradizione industriale piemontese (aerospazio, automotive, chimica verde meccatronica e made in alimentare e tessile). Il protocollo GE-AVIO va quindi nella direzione di sviluppare alcuni dei nostri driver più importanti, partecipando nel contempo a progetti di respiro nazionale ed europeo in settori ad alto tasso di innovazione.”

(foto: il Torinese)

Il mito di Orfeo e Euridice al Gobetti

Un uomo, forse un ragazzo, ama una donna, forse una ragazza, e ne è riamato. Ma lei muore. E lui rimane solo. Il mito di Orfeo e Euridice ci parla di questo. Ma ci parla ancora? E cosa può dirci di questo accadimento così comune eppure così unico, definitivo, irripetibile, come la perdita della persona amata?

EURIDICE TEATRO

Martedì 15 marzo 2016, alle ore 19.30, al Teatro Gobetti, andrà in scena, EURIDICE E ORFEO di Valeria Parrella, con la regia di Davide Iodice. Lo spettacolo è interpretato da Michele Riondino (nel ruolo di Orfeo) e da Federica Fracassi (nel ruolo di Euridice). Con loro in scena: Davide Compagnone e Eleonora Montagnana. Musica in scena: Guido Sodo e Eleonora Montagnana. Spazio scenico, maschere e costumi di Tiziano Fario, disegno luci di Davide Iodice, musiche originali di Guido Sodo. Euridice e Orfeo, prodotto dalla Fondazione Teatro di Napoli, sarà replicato al Gobetti per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 20 marzo.

Un uomo, forse un ragazzo, ama una donna, forse una ragazza, e ne è riamato. Ma lei muore. E lui rimane solo. Il mito di Orfeo e Euridice ci parla di questo. Ma ci parla ancora? E cosa può dirci di questo accadimento così comune eppure così unico, definitivo, irripetibile, come la perdita della persona amata?  Euridice e Orfeo è tratto dal libro di Valeria Parrella Assenza. Euridice e Orfeo, una novella che diventa un testo teatrale, una storia non realistica, ma piuttosto – nelle parole della stessa Parrella – orientata alla filosofia e alla psicologia della perdita e dell’elaborazione del lutto. Con questo testo la scrittrice torna a confrontarsi con la classicità: rielabora il mito di Euridice e Orfeo con forza, originalità, coraggio e lo fa parlare ancora agli uomini e alle donne di oggi, proponendone una lettura in chiave contemporanea. 

Ad interpretare i due personaggi principali del testo della Parrella, Michele Riondino, poliedrico attore di cinema, teatro e televisione, protagonista dal 2012 della seguitissima fiction Rai Il giovane Montalbano di Andrea Camilleri e Federica Fracassi, attrice di teatro e cinema, Premio Ubu 2011 come attrice protagonista per Hilda e Incendi (ex aequo con Mariangela Melato) e Premio Eleonora Duse 2011. Insieme a loro Davide Compagnone, nel ruolo di Hermes e Eleonora Montagnana (figure e coro). Le musiche originali sono di Guido Sodo.

In occasione delle repliche al Gobetti di Euridice e Orfeo, mercoledì 16 marzo 2016, alle ore 18.00, il Circolo dei lettori, in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, organizza, presso la sala grande del Circolo, un incontro con lo scrittore Gian Luca Favetto, gli attori dello spettacolo Michele Riondino e Federica Fracassi e l’autrice del testo Valeria Parrella. Per informazioni: telefono 011 4326827 – info@circololettori.it
 
LOCANDINA DELLO SPETTACOLO
TEATRO GOBETTI
dal 15 al 20 marzo 2016
EURIDICE E ORFEO
di Valeria Parrella 
regia Davide Iodice
personaggi e interpreti
Orfeo Michele Riondino  
Euridice  Federica Fracassi 
Hermes Davide Compagnone 
figure e  coro  Eleonora Montagnana
musica in scena Guido Sodo, Eleonora Montagnana
spazio scenico, maschere, costumi Tiziano Fario
disegno luci Davide Iodice
musiche originali Guido Sodo
produzione Fondazione Teatro di Napoli
INFO: Tel. 011 5169555 – Numero verde 800235333