redazione il torinese

Oggi al cinema

Trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

Si ricorda che le sale cinematografiche Reposi, Classico, Lux e Massimo da venerdì 18 a sabato 26 saranno impegnate dalle proiezioni del Torino Film Festival.

agnus-filmAgnus Dei – Drammatico. Regia di Anne Fontaine, con Lou de Laage, Agata Kulesza e Agata Buzek. Nella Polonia del 1945, Mathilde, giovane medico in servizio presso un ospedale da campo francese, riceve la visita di una suora con la richiesta di recarsi immediatamente al convento vicino. Appena giunta, la ragazza scopre il dramma di alcune monache: stanno per partorire, sono state violentate da soldati russi. Il racconto di una storia vera sotto lo sguardo e il sentimento dell’autrice di “”Gemma Bovery”. Durata 115 minuti. (Nazionale sala 1)

 

pastoral1American Pastoral – Drammatico. Regia di Ewan McGregor, con Ewan McGregor, Jennifer Connelly e Dakota Fenning. Tratto dal romanzo di Philip Roth, è la storia di Seymour Levov, detto “lo svedese”, un uomo cui la vita ha regalato tutto, il successo non soltanto sportivo, una fortunata carriera come imprenditore, una moglie ex reginetta di bellezza, una famiglia di cui andare fieri. Il classico americano self-made man. Fino al giorno in cui questo mondo perfetto – siamo nel 1968 – scoppia e va in frantumi, allorché la figlia sedicenne, che appartiene ad un gruppo terroristico, fa esplodere un ufficio governativo procurando la morte di un uomo. Durata 108 minuti. (Centrale, anche V.O.)

 

Aanimali-filmnimali fantastici e dove trovarli – Fantastico. Regia di David Yates, con Eddie Redmayne, Colin Farrell e Katherine Waterstone. Ovvero la scrittrice miliardaria J.K. Rowling prima della nascita di Harry Potter. E ancora, primo capitolo di una saga che ne prevede altri quattro. Il maghetto Newt Scamander sbarca a New York, siamo nel 1926, volendo contattare il Magico Congresso degli Stati Uniti, con una valigetta di piccoli proporzioni da cui fuoriescono creature inimmaginabili, capaci di dar vita ad una avventura decisamente straordinaria. Durata 133 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Groucho, Greenwich sala 1, Ideal, Reposi, The Space, Uci anche V.O.)

 

animali-film-2Animali notturni – drammatico. Regia di Tom Ford, con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Armie Hammer e Aaron Taylor-Johnson. Opera seconda dell’autore del perfetto “A single man”, Gran Premio della Giuria a Venezia. Susan, celebre gallerista di Los Angeles, riceve un giorno dall’ex consorte le bozze di un romanzo che lui, da sempre con ambizioni di scrittore, le ha dedicato. Nelle pagine è racchiusa la vicenda di un padre e marito che in vacanza in Texas con la famiglia si imbatte in un balordo e con un gruppo di amici suoi. Letteratura e vita si mescoleranno e l’esistenza di ognuno cambierà per sempre. Durata 117 minuti. (Ambrosio sala1, Massaua, Eliseo Grande, Greenwich sala 3, Ideal, The Space, Uci)

Che vuoi che sia – Commedia. Diretto e interpretato da Edoardo Leo, con Anna Foglietta e Rocco Papaleo. Una coppia come tante nell’Italia di oggi, le difficoltà economiche non permettono la decisione di un figlio. L’ideona è di proporre al grande popolo della rete una raccolta fondi che venga a ricoprire le spese per un amplesso con la moglie. Grande successo dell’iniziativa: e poi? Durata 104 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Chico, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Doctor Strange – Fantastico. Regia di Scott Derrickson, con Benedict Cumberbacht, Tilda Swinton e Mad Mikkelsen. Un medico newyorkese, all’apice del successo, vede compromessa la propria professione da un incidente d’auto, per cui la forza e l’abilità delle sue mani non sono più quelle di un tempo. In un antico monastero del Nepal, dove decide di recarsi, l’uomo di scienza convertito ad un ruolo del tutto mistico, fa il suo incontro con un Maestro, detto l’Antico, cui sta a cuore la protezione della Terra da forze negative. Alla nuova scuola prevarranno arti marziali e autocontrollo, per una lotta comune contro il Male. Un vecchio eroe dei fumetti Marvel rispolverato per l’occasione. Durata 115 minuti. (Ideal, Lux sala 3, Massaua, The Space, Uci)

 

sogni-filmFai bei sogni – Drammatico. Regia di Marco Bellocchio, con Valerio Mastandrea, Roberto Herlitzka, Piera Degli Esposti e Berenice Bejo. Dal bestseller di Massimo Gramellini, giornalista tra i più apprezzati in Italia, celebre per il suo “Buongiorno” lanciato dalla prima pagina della “Stampa”, volto televisivo del Circo Barnum firmato Fazio e oggi pure in autonomia (riempitiva da rimpicciolimento spazi). Un romanzo che è la perdita della madre da parte di un bambino di soli nove anni, una perdita che ha condizionato la vita di un uomo oltre i quarant’anni. Durata 134 minuti. (Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse, Lux sala 2, Reposi, Uci)

 

Frantz – Drammatico. Regia di François Ozon, con Pierre Niney e Paula Beer. All’origine un testo teatrale, cui seguì nel ’32 un film di Lubitsch; oggi l’autore di “8 donne e un mistero” e di “Potiche” riprende il tema sottolineando le pagine del pacifismo. In un piccolo villaggio della Germania appena uscita dalla Grande Guerra, il giovane Adrien si reca in visita alla famiglia del ragazzo del titolo per chiedere a tutti il perdono per la morte che lui stesso ha causato in guerra. Non ne ha il coraggio, ma la presenza della fidanzata del defunto (la Beer è stata premiata a Venezia con il “Mastroianni” per questa interpretazione) lo spingerà verso una confessione: spetterà ad Anna accettare o no un nuovo futuro. Anche un omaggio all’antico bianco e nero. Eccellente la prova degli attori, ma sono soprattutto la delicatezza e l’esattezza che Ozon mette in ogni momento della storia a incantare. Durata 113 minuti. (Eliseo rosso)

 

genius-filmGenius – Drammatico. Regia di Michael Grandage, con Colin Firth, Jude Law, Laura Linney e Nicole Kidman. Nella New York della fine degli anni Venti, l’incontro e l’amicizia tra lo scrittore Thomas Wolfe e l’editor Maxwell Perkins, che già aveva fiutato giusto tra le pagine di Scott Fitzgerald e di Hemingway grazie ad un talento non comune. Tanto lo scrittore è stravolto di esuberanza nel carattere e in una scrittura che si porta appresso numeri impensabili di pagine, quanto Max è di poche parole, amante della vita familiare, di calmi sguardi paterni, di aggiustamenti, di desiderio di sfrondare quel troppo scrivere. Wolfe morì appena trentottenne, e i rapporti tra i due alla fine s’incrinarono parecchio, accusato l’editor di aver stravolto con tutte le rigacce lanciate sul foglio quel che più di impetuosamente genuino c’era nello scrittore. Bello il soggetto, interessante per quanto scarnifica di quel rapporto, ma la passione è altra cosa, sia quella delle immagini e dei dialoghi sia quanto quella che lo spettatore vede crescere in sé. Il tutto scardinato da una sempre più incartapecorita Kidman, che non riesce più a costruire uno straccio di personaggio, anche soltanto per brevi tocchi. Durata 104 minuti. (Romano sala 2, Uci)

 

In guerra per amore – Commedia. Diretto e interpretato da Pif, con Miriam Leone e Andrea Di Stefano. L’autore/interprete di “La mafia uccide solo d’estate” immagina questa volta che Arturo, un candido ragazzo newyorkese di origini siciliano, per chiedere la mano dell’innamorata Flora al padre debba catapultarsi nella terra d’origine: dove, siamo in pieno 1943, c’è la guerra e lo sbarco delle truppe a stelle e strisce ampiamente appoggiato dai boss mafiosi. Durata 99 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Greewich sala 2, Lux sala 1, Massimo sala 2, Reposi, Uci)

Io, Daniel Blake – Drammatico. Regia di Ken Loach, con Dave Johnson, Hayley Squires, Natalie Ann Jamieson. Un carpentiere di Newcastle, ormai sessantenne, è costretto un giorno a chiedere un sussidio statale per una grave crisi cardiaca. Il medico gli ha proibito di lavorare e Daniel si ritrova a rivolgersi all’assistenza pubblica, ormai privatizzata, per un riconoscimento di invalidità. La macchina burocratica inglese lo costringerà a cercare lavoro, per aprirgli una lunga strada di umiliazioni e di ricorsi. Ancora un esempio del cinema politico e della rabbia di Loach, un “teorema” svolto dal regista con l’abituale metodica professionalità, la dimostrazione che c’è sempre l’occasione per trovare qualcosa nel mondo britannico, e non solo, che ti manda il sangue alla testa: ma questa volta Loach, forse per una sceneggiatura troppo “lineare” e “inevitabile”, non soddisfa come in tante altre prove del passato. Premiato a Cannes con la Palma d’oro. Durata 100 minuti. (Romano sala 3)

 

inferno-filmInferno – Azione. Regia di Ron Howard, con Tom Hanks, Felicity Jones e Omar Sy. Arrivati alla terza puntata, ormai gli intrighi di Dan Brown, la spettacolarizzazione di Howard e il faccione di Hanks/Robert Langdon, prezioso professore di simbologia ad Harvard che invecchia con saggezza sono una vera garanzia. A tutto questo s’aggiungano le cornici di Firenze Venezia Istanbul, gli enigmi che hanno inizio con la Sala dei Cinquecento e con l’affresco del Vasari, il capolavoro del Poeta, gli amici e i nemici che indossano differenti maschere, un virus letale di cui vorrebbe servirsi un pazzo per dare un taglio netto alla sovrappopolazione: molto, moltissimo materiale perché il pubblico, già prodigo verso il “Codice da Vinci” e “Angeli e demoni”, corra al cinema. Durata 121 minuti. (The Space, Uci)

 

Kubo e la spada magica – Animazione. Regia di Travis Knight. Kubo nasconde sotto la benda nera una cicatrice e un occhio che non ha più e accudisce la madre malata. Ogni giorno scene in città a raccontare storie fantastiche, come quella di suo padre, un eroico samurai di cui nessuno ha più avuto notizie, e a guadagnare qualche soldo. Il ritorno a casa, alle prime ombre della notte, nasconde le insidie che gli tendono il vecchio nonno che con le odiose zie vorrebbe cavargli l’altro occhio: Kubo dovrà difendersi, mentre andrà alla ricerca della spada magica di suo padre come del proprio passato. Durata 101 minuti. (The Space, Uci)

 

Masterminds – I geni della truffa – Commedia. Regia di Jared Hess, con Zach Galifianakis. Progetto inizialmente offerto a Jim Carrey, è il resoconto in chiave comica di una rapina, tra le strade degli States, che vede coinvolto David dalla vita monotona e desideroso di darle una spinta più che clamorosa, la sua collega Kelly per cui nutre una vera e propria cotta più un gruppo di (divertenti) balordi con cui dare l’assalto a 17 milioni di dollari. Durata 94 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

casa-ladri-filmNon si ruba a casa dei ladri – Commedia. Regia di Carlo Vanzina, con Massimo Ghini, Vincenzo Salemme, Manuela Arcuri e Stefania Rocca. La guerra di un comune cittadino contro un politico disonesto, Antonio contro Simone. Una denuncia non servirebbe a nulla, si sa, la burocrazia, gli intrallazzi, gli appoggi: allora Antonio mette su una piccola banda di cittadini fregati come lui ed escogita, una volta scoperto il conto in Svizzera dell’avversario, una bella truffa ai suoi danni. Durata 93 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

Per mio figlio – Drammatico. Regia di Frédéric Mermoud, con Nathalie Baye e Emmanuelle Devos. Tratto da un romanzo di Tatiana de Rosnay. Una madre, Diane, vuole rintracciare il conducente della Mercedes che a Losanna ha ucciso suo figlio, sostituendosi ad una polizia che ha archiviato l’inchiesta. Si mette alla ricerca, con una valigia, dei soldi e una pistola. Conoscerà Marlène, una parrucchiera, abito leopardato e tacchi a spillo, ma ricca di umanità e fragile. Durata 90 minuti. (Eliseo blu)

 

Pets – Vita da animali – Animazione. Regia di Chris Renaud e Yarrow Cheney. Dai realizzatori di “Cattivissimo me”, per dare una risposta a quel dubbio più che possibile che può colpire i proprietari di animali: che cosa fanno gli animali domestici quando i padroni sono fuori casa? E inoltre. la tranquillità di un terrier sconvolta dall’arrivo di un enorme cagnone dal pelo arruffato, la vita e le insidie per le stravedi New York, un coniglio feroce che guida un drappello di animali in rivolta, un amore pronto a guidare tutti verso la salvezza. Durata 87 minuti. (Massaua, Uci)

 

Quel bravo ragazzo – Commedia. Regia di Enrico Bando, con Herbert Ballerina, Enrico Lo Verso e Tony Sperandeo. Ingenuo e sognatore, un ragazzo è costretto a sostituirsi al padre deceduto, un padre di professione boss mafioso. Durata 90 minuti. (The Space, Uci)

 

La ragazza del mondo – Drammatico. Regia di Marco Danieli, con Michele Riondino e Sara Serraiocco. Libero è appena uscito di prigione per spaccio, crede in una propria riabilitazione e incontra Giulia, giovane testimone di Geova. L’amore che nascerà tra i due ragazzi porterà la ragazza a rompere ogni rapporto con tutti. Durata 104 minuti. (Nazionale 2)

 

ragazza-treno-filmLa ragazza del treno – Thriller. Regia di Tate Taylor, con Emily Blunt, Justin Theroux, Haley Bennett e Rebecca Ferguson. Ricavato dal bestseller di Paula Hawkins, mutato il panorama di periferia essendoci trasportati da Londra a New York, come chi ha letto l’avvincente romanzo ben sa (con la propria diversa triplice visuale femminile, con la sua bella dose di andirivieni temporali che ingarbugliano all’inizio ma che poi spianano una felice – per il lettore – strada alla conclusione) è la storia di Rachel, divorziata e alcolista, che ogni mattina, nella finzione di continuare ad avere un lavoro, passa con il treno dinanzi ad una casa in cui vive una coppia, da lei subito idealizzata. Poi c’è Anna, per cui Rachel è stata lasciata, che ora vive con Tom, l’ex di Rachel, non lontano da quella casa, e ancora Megan, la donna idealizzata ma forse da riconsiderare, che un giorno scompare. Rachel è legata a quella vicenda di tradimenti, amnesie, sparizioni e crudeltà più di quanto non immagini. Durata 112 minuti. (Ambrosio sala 3, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Sing Street – Commedia musicale. Regia di John Carney. Nella Dublino degli anni Ottanta, la vita, l’amore, la band, il successo del giovane Conor. Durata 104 minuti. (Ambrosio sala 2)

 

Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia – Animazione. Regia di Greg Tiernan e Conrad Vernon. In un supermercato, gli alimenti esposti sono ben felici se la clientela li acquisterà, ben lontani dal sapere quel che sta loro per succedere… Abbiamo come è giusto catalogato il film nel settore “animazione” ma certe notizie del web stanno lì ad avvisarci che questa volta non è proprio pane per i denti dei più piccoli, abituali fruitori del genere. Durata 89 minuti. (The Space)

 

sette-minuti-film7 minuti – Drammatico. Regia di Michele Placido, con Ottavia Piccolo, Ambra Angiolini, Violante Placido e Fiorella Mannoia. Tratto dal testo teatrale di Stefano Massini, il film narra del passaggio di un’azienda tessile italiana nelle mani di una nuova proprietà estera, che esclude i licenziamenti ma pone un’unica richiesta: quanti lavorano all’interno della fabbrica dovranno rinunciare a sette minuti della pausa pranzo. Toccherà al consiglio di fabbrica avallare o no la richiesta. Durata 92 minuti. (Eliseo rosso)

 

Ti amo Presidente – Biografico. Regia di Richard Tanne, con Tika Sumpter e Parker Sawyers. Nella torrida estate della Chicago del 1989, un giovane di nome Barak Obama invita una collega dello studio legale di cui entrambi fanno parte, Michelle Robinson, a uscire con lui. La macchina scassata di lui, il primo bacio, il panorama di disuguaglianza razziale e ingiustizie ad ogni angolo. E’ l’occasione per iniziare quella vita insieme che li ha portarti alla Casa Bianca per otto anni. Durata 84 minuti. (The Space, Uci)

 

Trolls – Animazione. Regia di Mike Mitchell e Walt Dorn. Poppy (qui con la voce di Elisa) a fianco di Branch partirà per un’avventura oltre il mondo a lei conosciuto, ovvero una missione alquanto rischiosa per salvare i suoi amici dal cattivissimo Bergen. Ancora un avventura dai creatori di Shrek per le creature animati dai coloratissimi capelli. Durata 96 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

La verità negata – Drammatico. Regia di Mick Jackson, con Rachel Weisz, Tom Wilkinson e Thimothy Spall. Attraverso le pagine pubblicate da Deborah Lipstadt, scrittrice statunitense di origini ebree, sceneggiate dal drammaturgo David Hare, la storia del processo che la vide impegnata tra il 1993 e il 2000 ed in contrapposizione alla persona e alle idee negazioniste di David Irving, secondo il quale, in una personale revisione totale della Storia, Hitler non sarebbe mai stato al corrente della vicenda dei deportati ebrei e i campi di concentramento con le camere a gas non sarebbero mai esistiti. La conoscenza e l’esistenza fu condotta a dimostrare la Lipstadt, ben al di là di quelle che un giudice poteva ipotizzare quali espressioni della libertà d’espressione. Un film per la riconferma di un passato. Durata 110 minuti. (F.lli Marx sala Harpo, Romano sala 1)

 

 

Golf, i Roveri migliore green d’Italia

GOLF ITALIAAlla World of Leading Golf il Royal Park I Roveri è stato premiato quale  miglior green d’Italia. Grazie ai suoi percorsi firmati da architetti di livello come Trent Jones, il golf club di Torino è anche al 12/esimo posto della top list generale che registra il Portogallo con il Monte Rei Golf & Country Club in prima posizione. Il club torinese ha conquistato anche la medaglia d’argento europea come  miglior offerta gastronomica , al secondo posto dopo il Golfclub Beuerbrug in Germania.

Banda del bancomat scappa senza soldi

carabinieri carNella notte quattro ladri hanno fatto saltare lo sportello bancomat di Unicredit, in strada Airasca a Volvera. Secondo i vigili del fuoco sarebbe stato usato  esplosivo autentico. Il sopraggiungere dei carabinieri ha fatto fuggire i malviventi che non sono riusciti a rubare i soldi  e sono scappati a bordo di un auto  di grossa cilindrata.

Lavoro, Nosiglia chiede allo Stato una strategia sui giovani. I voucher non bastano

papa reale2L’arcivescovo di Torino scende in campo a favore dei giovani e chide che “lo Stato abbia una strategia sui giovani meno assente” per quanto riguarda le programmazioni nazionali”. Monsignor Cesare Nosiglia ritiene che certi  provvedimenti a volte siano anche utili ma solo come soluzioni provvisorie. E’ il caso dei voucher che danno al massimo un lavoro saltuario . L’arcivescovo  ha parlato nel suo  intervento in apertura dell’assemblea pubblica dell’Agora’ del Sociale. Secondo Nosiglia, se è vero che  politicamente  privilegiare gli anziani e le fasce intermedie sembra più proficuo dal punto di vista del consenso, in realtà ciò può essere ” miope e destinato a fallire privando i giovani della possibilità di costruire la propria vita con il lavoro” Senza quest’ultimo, dice l’arcivescovo,  “qualunque progetto personale futuro è destinato a fallire”.

Sotto la Mole una mostra sulla bomba atomica

mole-torino-2La prima e la seconda bomba atomica della storia, quelle sganciate sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki rivivono in una mostra di 30 pannelli ed alcuni supporti audiovisivi che si inaugura sabato 19 novembre, alle ore 21, nei locali dell’associazione di promozione sociale La Poderosa in via Salerno 15 a Torino. La realizzazione è a cura dell’associazione Dal Gallo Sebastiano in collaborazione con l’associazione giapponese “Mayors for Peace”, sindaci per la pace. Alla realizzazione dell’evento torinese contribuisce anche l’associazione Ponte tra Italia e Giappone. Seguirà un concerto con gli Yamat – o.

Massimo Iaretti

Rems a San Maurizio

medico sanitaIl Canavese e la Città Metropolitana di Torino da pochi giorni vantano il raggiungimento di un nuovo traguardo. E’ stata inaugurata a San Maurizio Canavese la prima Rems di un istituto religioso. La Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza (Rems) è intitolata ad Anton Martin, perché, come ha spiegato il superiore provinciale della Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli, fra Massimo Villa, era il primo malato psichico che San Giovanni di Dio curò, strappandolo alle tremende condizioni tipiche di un carcere della Spagna del ‘500, e che con lui fondò l’Ordine Ospedaliero. All’inaugurazione era presente il commissario unico per il superamento degli Opg, Franco Corleone, il quale ha espresso grande soddisfazione e ha spiegato perché lo Stato, che inizialmente puntava a residenze di proprietà pubblica, abbia affidato in tal caso la cura psichiatrica dei detenuti a un Ordine religioso: «Eravamo in grave ritardo e abbiamo trovato una collaborazione preziosa. Ora, quest’iniziativa deve godere del sostegno diffuso del territorio e delle istituzioni. L’obiettivo finale è che anche la Regione Piemonte si doti di una propria residenza, ma il lavorosanita a San Maurizio durerà un tempo non breve e sulla scorta di quest’esperienza si realizzerà la Rems definiva». Sfida che i Fatebenefratelli hanno subito raccolto: «Dimostreremo con la nostra professionalità che meritiamo la fiducia che ci state dando, vogliamo essere i pionieri in questo campo perché le Rems ricalcano il nostro carisma» ha commentato Villa. La Rems di San Maurizio Canavese ospiterà 20 pazienti provenienti dagli ex Opg e occuperà 40 persone. Presso l’Ospedale beata Vergine della Consolata, che ospita la struttura, è già attiva da anni una comunità di psichiatria forense per 20 pazienti. Info: 3488510122

Massimo Iaretti

 

A Cavagnolo le ragioni del Sì e del No

Icavagnolo-comunel Gruppo consiliare Unione Cavagnolese organizza una serie di incntri nei locali pubblici di Cavagnolo per approfondire, con i cittadini, le ragioni del Si e del No al referendum costituzionale che si svolgerà il 4 dicembre prossimo. Sabato 19 novmbre, alle ore 18 al Bar Destino, si confrontano per il SI Paolo Cugini, sindaco di Gassino, e per il No, Claudio Giacometti, consigliere comunale di Brusasco. Venerdì 25 novembre, alle ore 21, invece, l’incontro al Bar Leon d’Oro le parti del SI saranno tenute da Mercedes Bresso, europarlamentare, già presidente della Regione Piemonte, mentre quello del NO da Andrea Fluttero, past sindaco di Chivasso. A fare da moderatore in entrambi gli incontri ci sarà il sindaco di Cavagnolo, Mario Corsato.

Massimo Iaretti

 

Vendere in chiave di marketing

Quando pensare al nostro cliente non basta più

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Parlando di marketing non possiamo che parlare del cliente; sì del cliente, non della vendita. Vendere è la naturale conseguenza di una corretta attività di marketing; migliore è l’analisi più facile sarà acquisire il cliente. La vendita “non dovrebbe mai essere il primo obiettivo” Ci rendiamo conto che ciò può sembrare una sorta di stravolgimento delle cose, un “cambio di visione” ma credeteci, non è così. Alle orecchie di un venditore push (o one touch and go) questa affermazione suona come una nota stonata; un cultore del tutto e subito potrebbe tacciarci di eccesso di teorizzazione, ma proviamo a fare insieme alcune riflessioni. Il marketing non è una norma operativa ma è una precisa filosofia di approccio al mercato. Operare in chiave di marketing significa “vedere oltre”, vale a dire non limitarsi a considerare un professionista della vendita colui che si definisce un ottimo venditore solo perché riesce a “strappare” ogni tanto qualche “grosso ordine”. Relazionarsi in termini di marketing vuole dire farsi carico dei problemi di ogni singolo cliente, comprenderne gli obiettivi commerciali e di comunicazione, aiutandolo ad identificare comportamenti nuovi che gli consentano di “distinguersi” dai competitor. Il venditore che si muove secondo questa visione diventa “il personal trainer” del cliente. Prima gli parla per conoscerlo, poi condivide con lui una specifica scheda di esercizi ed infine monitora la sua attività. Restando nella metafora potremmo affermare che, in tempi di crisi, le palestre sono affollate di aziende che desiderano “perdere i chili in eccesso” che vogliono muoversi più agevolmente nel mercato, che vogliono farsi “notare” per conquistare nuovi clienti e farsi sempre più apprezzare da chi già opera con loro. Ma la voglia di perdere il sovrappeso e di farsi notare sono i veri obiettivi del cliente? Sicuramente no, il “dimagrimento” e il mettersi in mostra sono gli strumenti, perché il vero obiettivo è farsi scegliere. Ma uscendo dalla metafora, questo non vale forse per tutti? Aziende, venditori, gente comune? ……. Probabilmente sì Essere scelti è, molto probabilmente, il principale obiettivo di tutti, in ogni campo, per questo occorre spingersi oltre.

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Il “Professionista della vendita“, ad esempio, non può limitarsi alla sola conoscenza del proprio mercato e dei propri concorrenti, ma deve diventare il miglior conoscitore del mercato dei propri clienti. Più che vendere al proprio cliente, deve vendere ai clienti del proprio cliente. Estremizzando il concetto, il venditore moderno è colui che si comporta come un socio esterno dell’azienda. Se il suo cliente è soddisfatto, lui è soddisfatto. Forse qualcuno, ripensandoci un po’, potrebbe a questo punto dire: “Va bene, riflettendoci meglio, il marketing aiuta a vendere, ma non ad acquisire subito gli ordini”. “Come faccio a seguire questa filosofia?” A me è richiesta la pratica, il risultato subito..! ” Noi crediamo che offrendo al cliente argomenti e soluzioni (non solo prodotti…) in grado di contribuire al buon esito della sua attività, dimostriamo che operare in chiave di MARKETING significhi non limitarsi a vendere,ma a RI‐ VENDERE cioè a vendere oggi, domani e sempre perché, è chiaro che:

IL VENDITORE VENDE SOLO SE IL SUO CLIENTE VENDE.

In termini tecnici significa generare il ciclo del valore che inizia, finisce e ricomincia con il consumatore finale.

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In un’epoca in cui tutti hanno tutto e il potenziale economico è ridotto o sotto stretto controllo, solo questo tipo di approccio può portarci a produrre risultati duraturi nel tempo. Ma se marketing e vendita sono una la conseguenza dell’altra come possiamo definirle?

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Ci piace pensare che la trattativa di vendita si svolga in due fasi:

  • La prima fase (il marketing) rappresenta l’analisi della disponibilità, della numerosità e del comportamento d’acquisto dei clienti del mio cliente (target.)
  • La seconda fase (la Vendita) rappresenta la relazione personale e va portata avanti con l’ascolto, le domande e la competenza.

Lo scopo è quello di fornire al nostro cliente strumenti quanto più precisi e verificabili che gli permettano di decidere come sfruttare al meglio il nostro prodotto. Il fatturato è l’obiettivo finale, ma non solo quello nostro!

Senza vendita non c’è fatturato ma senza fatturato non c’è vendita.

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Antonio DE CAROLIS

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Presidente CDVM

Club Dirigenti Vendite e Marketing

www.cdvm.it

“Open for business”: al Regio Torino incontra la Russia

regio-russia-appendinoIncontro con l’ambasciatore della Federazione russa Sergey Razov  in occasione del seminario italo-russo “Italia-Russa: l’Arte dell’Innovazione”

L’ambasciatore Razov ha discusso con Chiara Appendino di temi economico-turistici per rilanciare le relazioni internazionali: “Torino è una bellissima città dalla vita attiva e intensa – ha sottolineato l’ambasciatore -. Per noi è molto importante poter stabilire con chi la amministra una rete di contatti su piani diversi”.

Disponibilità e interesse a rafforzare le relazioni con la Federazione russa sono stati espressi dalla prima cittadina, che durante il tavolo di lavoro ha presentato all’ambasciatore sia il piano “Open for Business” predisposto dall’Amministrazione comunale per favorire lo sviluppo e il rilancio del territorio generando le condizioni migliori per attrarre investimenti nell’industria e nei settori della finanza e della cultura e della formazione, sia il piano di progettazione turistica per confezionare pacchetti di accoglienza dedicati alle specificità di ogni Paese.

Proprio su questo argomento di reciproca promozione del territorio Chiara Appendino ha manifestato disponibilità a prendere al più presto contatti con il Ministero del Turismo russo per collaborare insieme.

Al termine dell’incontro, Razov ha invitato la sindaca alla Festa Nazionale russa che si tiene ogni anno a giugno nella residenza dell’ambasciatore a Roma e a cui partecipano più di mille ospiti italiani.

Al 3° seminario italo-russo ‘Italia-Russa: l’Arte dell’Innovazione’ – organizzato da dell’Associazione Conoscere Eurasia – oltre a Chiara Appendino e all’ambasciatore Razov, erano presenti, tra gli altri, il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro; il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo; il vice presidente di Confindustria, Licia Mattioli; il presidente dell’Unione industriale Torino, Dario Gallina; la presidente dell’Enit, Evelina Christillin; il presidente della Cciaa di Torino, Vincenzo Ilotte; il direttore del centro spaziale dell’Istituto Skolkovo di Scienza e Tecnologia (Skoltech), Alessandro Golkar; l’amministratore delegato di Telespazio e direttore del settore Spazio di Leonardo-Finmeccanica, Luigi Pasquali; Silvia Vernetti, capo Business development per la regione Emea Fiat Chrysler; Vladimir Objedkov, direttore generale della compagnia aerea russa S7; Evgenia Konkol, presidente del Gruppo Spectrum, tour operator russo.

 

Gtt condannato: “discrimina le donne”

TRAM GMADREGtt, il  Gruppo Torinese Trasporti è stato condannato per discriminazioni contro le donne, con l’accusa di aver decurtato il premio di risultato aziendale alle proprie  dipendenti in maternità, o in congedo parentale e permesso per  i figli malati. L’assessora regionale alle Pari opportunità, Monica Cerutti, e l’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco, hanno dato comunicazione a proposito della lettera che hanno inviato al presidente dell’azienda, Walter Ceresa. Nella missiva si auspica che la sentenza dia luogo a un’inversione di tendenza all’interno del Gruppo. Il provvedimento del giudice del lavoro ordina  alla società di abbandonare il comportamento discriminatorio e di rimborsare le lavoratrici che avevano fatto causa.