redazione il torinese

Un ticket per il pic nic

Introdurre un sistema di ticket per l’accesso delle aree pic nic. La proposta è del vice presidente di Uncem Piemonte, Marco Bussone che si ispira a molte situazioni che già ci sono in Valle d’Aosta. E in Piemonte sono già stati inseriti ticket, soprattutto per il parcheggio in quota, come al Pian della Mussa o in Val Maira, o nell’alto Canavese. “Si tratta di moderni sistemi di pagamento dei servizi ecosistemici – ambientali. In questo caso –

puntualizza Bussone – ciascuno paga una piccola e modesta cifra per fruire di un’area che se mantenuta intatta e ben gestita svolge tutto l’anno un prezioso servizio alla comunità. Garantisce integrità del paesaggio, protezione delle fonti idriche, ma anche spazi per lo svago, il relax ed il pic nic. Tutto questo deve essere riconosciuto per il suo valore, pagato da chi ne fa uso”. Sull’argomento, però, non tutti sono d’accordo. Massimo Iaretti, giornalista e consigliere delegato al turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina, in Provincia di Alessandria, ad esempio evidenzia che: “Stimo Bussone e l’attività che l’Uncem svolge a favore di un bene che è di tutti, la montagna e la tutela dell’ambiente di montagna, minacciato sovente da comportamenti che sono incivili. Sono, però, in netto disaccordo con il fare pagare lo spazio, a persona, per il luogo dove effettuare un pic – nic, proprio perché l’ambiente è di tutti. E il monetizzare non è certo la soluzione migliore per fare crescere un’educazione ambientale finalizzata al rispetto di quello che ci circonda. La strada da seguire è quella di dare regole, spiegarle e sanzionare, anche duramente, chi non le rispetta. Ma far pagare un qualcosa che dovrebbe essere fruibile a tutti vuol dire creare le premesse per escludere e non per includere”.

 

Juve senza problemi, poker facile al Genoa!

LA GALLERIA FOTOGRAFICA COMPLETA SU: WWW.FOTOEGRAFICO.NET

di Claudio Benedetto

Tutto troppo facile, la Juve annichilisce un Genoa remissivo, lo stesso Genoa che all’andata in casa inflisse ai bianconeri una gran lezione di calcio e una cocente sconfitta. Ma è passato un girone intero e le cose sono molto cambiate, la Juve è in piena forma europea e lanciatissima, mentre i Grifoni molto giù di forma e di classifica sono addirittura sull’orlo della caldissima zona retrocessione con Empoli e Crotone che da dietro stano arrivando davvero di corsa. Ma veniamo alla partita di oggi.

Allegri cambia qualcosa ma senza stravolgere il modulo: in difesa, oltre a Bonucci, giocano Benatia e Barzagli con Asamoah e Lichtsteiner sulle fasce a sostituire Alex Sandro e Cuadrado, in mezzo, complice la squalifica di Pjanic, torna Marchisio al fianco di Khedira, davanti il solito trio.

La Juve parte molto forte, evidente l’intento di ottenere il massimo senza troppo sforzo. Dopo le prime schermaglie tutto si risolve in poco più di un minuto, a cavallo del 17′ minuto: goffo autogollonzo di Munoz su azione di Marchisio e solito gol di Dybala con micidiale tiro a giro sul palo lungo, 2-0 a neanche un quarto di gara. Il Genoa rimane come imbambolato e Mandzukic chiude la pratica al 41′: azione di Asamoah e gran tiro a giro del croato che si insacca nell’angolo, bel gol e partita finita già all’intervallo!

Nella ripresa i bianconeri continuano a tenere in mano il pallino del gioco e non mollano: Bonucci al 7’ si vede annullare un gol per dubbio fallo visto dall’arbitro in mezzo all’area e poi al 19’ con una grande azione personale segna il 4-0 definitivo.

Con la partita definitivamente chiusa, Allegri dà spazio agli ex genoani che ora vestono il bianconero: entrano in successione Rincon, Sturaro e poi anche Mandragora, al suo debutto ufficiale. Ultima cosa da segnalare… oltre ai quattro gol, la Juve ha anche colpito 3 pali con Higuain, Marchisio e Asamoah, ma questo è proprio un dettaglio!

La Juve, in attesa che domani la Roma giochi a Pescara, si porta a +11 sui giallorossi con solo più 5 partite alla fine del Campionato, sesto scudetto consecutivo sempre più vicino, come ha ammesso a fine gara persino mister Allegri, e barra dritta verso la Champion’s e verso la doppia sfida con il Monaco… a questo punto si comincia davvero a sognare!

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Tutte le foto di Claudio Benedetto su: http://www.fotoegrafico.net

 

Al Lingotto Torino Comics chiude con 55.000 visitatori

I sold out: grandi fumettisti e youtuber

Grande apprezzamento per l’area autori, che ha confermato la formula – unica nel panorama delle fiere italiane – dello spazio espositivo personalizzato per ogni disegnatore. Sold out l’incontro sulle due principali scuole di pensiero del fumetto Disney mondiale, quella danese e quella italiana, che ha visto sul palco il norvegese Arild MIdthun, lo spagnolo Cèsar Ferioli, lo sceneggiatore italiano Roberto Gagnor e il letterista Diego Ceresa.

Due mostri sacri del fumetto italiano, Claudio Castellini e Sergio Giardo, si sono confrontati sul tema delle copertine, con un focus sullo storico fumetto bonelliano Nathan Never.

Castellini è stato inoltre autore di una performance live a quattro mani insieme a Lucio Parrillo: i due, sotto l’occhio curioso e attento del pubblico, hanno disegnato un bellissimo Batman: mentre Castellini si è occupato delle chine, Parrillo si è dedicato alla colorazione della figura. Numerosissimi i fan in coda, per avere uno sketch o un disegno personalizzato, agli stand di Don Alemanno, Emmanuele Baccinelli, Lorenza Di Sepio, Davide Furnò e Cristiano Spadavecchia.

È giunto a Torino inoltre uno degli attori della saga di Guerre Stellari, il nordirlandese Gerald Home, che ha vestito i panni di Tessek Squid-Head e Mon Calamari Officer ne Il ritorno dello Jedi. L’attore ha incontrato per due giorni i fan al suo stand, per dediche, cartoline e foto.

Grandissimo successo per gli youtuber della Illuminati Crew e per il duo Matt&Bise, che hanno attirato una folla di giovanissimi nello youtubers village allestito nel padiglione 2. Più di 5.000 bambini e ragazzi hanno atteso le webstar sabato e domenica per farsi autografare una maglietta o un libro e scattarsi una foto insieme ai propri idoli.

Il successo delle competizioni cosplayer. Oltre 350 partecipanti alle sfilate tra sabato e domenica

Si è svolta sabato 22 aprile a Torino Comics la tappa italiana delle qualificazioni dell’International Cosplay League, competizione cosplay mondiale a cui partecipano cosplayer qualificati da Paesi di tutto il mondo. Le finali si svolgeranno a settembre 2017 a Madrid, in occasione dell’evento Japan Weekend. In gara sia singoli, su cui è stato valutato solo il costume, sia coppie, per le quali invece sono stati giudicati sia i costumi sia l’esibizione. Sul tavolo dei giurati un vero parterre de roi del mondo cosplay e non solo: il presidente di giuria era Arturo Brachetti, considerato univocamente il world Master of quick change, il grande Maestro del trasformismo internazionale. In giuria, oltre al trasformista torinese, la cosplayer norvegese Tine Marie Riis, la francese Nikita Cosplay, il padovano Andrea Vesnaver, la siciliana Aura Nuccio alias Aura Rinoa e lo spagnolo Antonio Topper, delegato speciale del Japan Weekend di Madrid. La gara ha visto esibirsi 24 singoli e 6 coppie.

Tra i singoli, sul gradino più alto del podio è salita Sheila Alessandrini, che ha impersonato Maria Thorpe di Assassin’s Creed. Al secondo posto si è classificato Lorenzo Nicolosi con Zinogre Armor da Monster Hunter. Per la coppia, i vincitori sono stati i gemelli Marco ed Enrico Callioni, che hanno interpretato i personaggi Ruby e Sapphire – romantic jewels gentleman – dalle illustrazioni della disegnatrice giapponese.
Sul secondo gradino del podio sono saliti Francesca Aliberti e Guglielmo Zamparelli con Aladdin e Jasmine da Aladdin.

Domenica 23 si è invece svolto il classico cosplay contest, che premia l’abilità “artigiana” del concorrente, la sua capacità di immedesimarsi nel ruolo scelto e le sue doti interpretative e di simpatia, in una sfida all’ultimo abito per l’assegnazione dei premi. Si sono alternati sul palco oltre 300 cosplayer, in gara per aggiudicarsi il premio per miglior singolo (maschile e femminile), miglior coppia, miglior gruppo, fino al superpremio finale, un viaggio al Comic-con di San Diego, in California.

 

Videogames: assegnati i titoli dell’Italian Gaming League, il campionato italiano di eSports.

Torino Comics ha ospitato le finali dell’Italian Gaming League, il campionato italiano di eSports. I migliori team italiani si sono sfidati su tre dei più importanti videogiochi in circolazione: League of legends, Hearthstone e Fifa. Il pubblico ha potuto assistere alle finali live sul maxischermo montato sul grande palco del Padiglione 3. I team sfidanti hanno avuto a disposizione monitor innovativi di Zowie e PC di ultima generazione realizzati con prodotti Corsair e Gigabyte. Le reti dati di tutte le aree gaming saranno gestite con switch di rete Gigabit D-Link.

 

Pur essendo alla sua prima edizione, l’Italian Gaming League può già vantare il montepremi totale più alto d’Italia per un torneo di eSports: sono ben 14.000 gli euro in palio, così suddivisi:

League of Legends 10.000 €

Fifa 2.000€

Hearthstone 2.000€

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I vincitori

Nella finale di Fifa17 è stato Lionel, dei TeS Gaming, a conquistare il primo titolo di campione sul campo di calcio virtuale dell’Italian Gaming League, battendo il team iDomina. Ad aggiudicarsi i 2.000 euro di Heartshtone è stato Okeie del team iDomina, che ha battuto in finale il rappresentante del team EnD Gaming. Alle 17 di domenica 23 aprile sono ancora in corso le finali di League of Legends, con un montepremi in palio di 10.000 euro: la finale primo-secondo posto è tra TeS Gaming e Next Gaming. Proprio nei giorni di Torino Comics, inoltre, TeS Gaming ha annunciato di essere stato acquisito dal Genoa Calcio, che è diventata di fatto la prima società di calcio italiana ad avere un team eSports di League of Legends.

Buon debutto per l’area medievale

Molto apprezzata, soprattutto dalle famiglie con bambini, la nuova area dedicata al Medioevo, che ha rievocato, nello spirito giocoso e ludico della manifestazione, le atmosfere dell’epoca.

Spettacolari le sfilate con sbandieratori e simulazioni di combattimenti con spade lungo i corridoi del Padiglione 3. Tantissimi bambini si sono fermati invece nell’area dedicata ai giochi medievali, con prove di abilità e di logica.

Un vero e proprio salto nel passato, che ha visto anche la collaborazione di una importante realtà del territorio come il Borgo Medievale di Torino e alcuni siti medievali presenti in Piemonte.

Sala blu gremita per l’intervista ad Alessandro Barbero, storico e scrittore italiano, grande ed autorevole esperto di Medioevo, nonchè docente ordinario presso l’Università del Piemonte Orientale. Tra gli ospiti presenti anche Francesco Corni, celebre disegnatore e rilevatore archeologico, grande maestro nel disegno manuale, che ha raccontato l’evoluzione di un castello a partire dalla scelta e preparazione dei materiali, passando per le fasi di cantiere fino agli arredi e alla battaglia.

Ospite nell’area anche Alexandre Pointet, ingegnere che lavora il legno e il metallo nel campo dell’edilizia ecologica, protagonista di un incontro sulla storia come strumento per vivere il presente.

Il prossimo appuntamento in programma è con l’edizione natalizia di Torino Comics, che si svolgerà il 16 e 17 dicembre 2017.

Torino Comics è organizzato da Exenia in joint venture con GL events Italia – Lingotto Fiere.

 

DAL 1 MAGGIO NUOVI IMPORTI PER I PERMESSI ZTL

Dal prossimo 1 maggio entreranno in vigore i nuovi importi per il rilascio o il rinnovo dei permessi di transito nella Ztl. 

Il costo per i contrassegni rilasciati dalla Città sarà di 200 euro per: “Blu A”, “Blu B”, “Verde” e “Fotocine”; 100 euro per: “Cantiere” e “Veicoli Pesanti”; 50 euro per “Autorizzazioni Temporanee”; 15 euro per “Borgo Dora”; 6 euro per quello riservato ai disabili. 

Per quelli rilasciati da Gtt si dovranno invece pagare 70 euro per il contrassegno “Arancione”; 50 euro per il “Disco” e il “Lilla” che, dal 1 maggio 2017, avranno validità annuale; 30 euro per il “Blu” e “Scuola”. Per quest’ultimo la tariffa rimane invariata. 

Per ulteriori informazioni è possibile consultare le pagine della Città di Torino all’indirizzo http://www.comune.torino.it/trasporti/ztl/ e di Gtt collegandosi a http://www.gtt.to.it/cms/ztl/permessi-di-circolazione-ztl

Incidente stradale: non è sempre utile ascoltare l’assicurazione

Negli ultimi anni il legislatore ha partorito normative sulle assicurazioni che, pur pubblicizzate come strumenti per un veloce risarcimento, non sempre hanno fatto gli interessi dei consumatori; pensiamo all’indennizzo diretto. Da una piccola riflessione iniziale possiamo trarre una semplicistica conclusione, ovvero che se ci si affida direttamente alla propria assicurazione, dovendo essa stessa pagare, difficilmente si otterrà il dovuto. Allora merita contrapporre a tale anomala stortura una strategia difensiva efficace.

 

In caso di sinistro stradale tra due o più veicoli coinvolti, in seguito al patimento di un infortunio fisico, è sempre più difficile ottenere un congruo indennizzo. Infatti le compagnie assicurative, per il tramite dei loro liquidatori, tentano sempre di risarcire meno del dovuto. Grazie alla consulenza di tecnici specializzati in materia di responsabilità civile ed RC auto, l’Adusbef può fornire assistenza ed utilissimi consigli per ottenere quanto dovuto dalle compagnie assicurative!

A mero titolo esemplificativo, per i consumatori è sempre opportuno provvedere alla redazione della diffida a norma delle prescrizioni del codice delle assicurazioni, oltre alla valutazione della documentazione medica, e contattare un medico legale di fiducia e di parte, che attribuirà la giusta percentuale del danno biologico patito, onde poter sostenere una trattativa con il liquidatore incaricato dalla compagnia assicurativa volta ad ottenere un congruo risarcimento. Naturalmente si auspica sempre una chiusura bonaria della vicenda per ottenere un giusto risarcimento; qualora ciò non avvenga, aver seguito tutte le prescrizione nella fase precedente la trattativa e durante la trattativa stessa consente al consumatore di non avere contestazioni formali in giudizio, e mette nelle condizioni il Giudice di entrare nel merito della vicenda e, pertanto, far ottenere quanto dovuto.

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Avv. Giuseppe Sbriglio

Associazione Consumatori Adusbef

011306444 3383510937

e mail : g.sbriglio@gmail.com

 

“Fiera di Primavera” a Druento

La Proloco Druento, con il patrocinio del Comune di Druento, presenta la “Fiera di Primavera 2017”, la consueta manifestazione stagionale che si terrà a Druento (To) sabato 29 e domenica 30 aprile.Dopo la cena di inaugurazione con canti e balli di sabato sera presso la tensostruttura della Proloco in piazza Oropa, domenica 30 la Fiera Commerciale e Artigianale lungo via Roma e via Torino con espositori provenienti da tutto il Piemonte (lo scorso anno erano più di 100!). Sin dal mattino dunque bancarelle di aziende agricole con prodotti locali, artigiani e hobbisti, produttori di food & beverage faranno da gioiosa cornice agli eventi culturali della Fiera: la mostra collettiva e pittura dal vivo con laboratori di colore per i bambini in piazza XII Martiri; la mostra di fine anno dell’Unitrè presso il Centro Culturale San Sebastiano. E a pranzo tutti insieme a far festa con la Proloco sotto la tensostruttura in piazza Oropa, dove vi sarà anche per i più piccoli un Luna Park dedicato.

I Granata vincono in trasferta: 3-1 con il Chievo

I Granata vincono  in trasferta 3-1 contro  il Chievo Verona. Il Toro è quindi al nono posto in classifica. Nel secondo tempo i goal, con il risultato sbloccato  al 7′ da Ljajic, poi il raddoppio di  Zappacosta,  febbricitante e subentrato all’infortunato De Silvestri al 24′. Pellissier segna invece  al 20′ della ripresa, ma Iago Falque conclude sul 3-1 finale. I giocatori del Toro erano schierati con il 4-2-3-1,  modulo che valorizza l’ attacco. Non segna capitan Belotti, ma dà ottima prova in campo. Per il Chievo è  la quinta sconfitta consecutiva.

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Foto di Claudio Benedetto: www.fotoegrafico.net

Lo chef, il corsaro e l’oca di Savigliano

2a parte

Fatte queste premesse (vedi la prima parte dell’articolo pubblicata lunedì 17 aprile u. s. su Il Torinese – ndr), vi devo raccontare che, qualche settimana fa, sono andato a Saluzzo all’inaugurazione di “Casa Pellico”, un nuovo ristorante aperto al n. 5 di Piazzetta dei Mondagli, nel palazzo storico dove il 25 giugno 1789 nacque lo scrittore e patriota italiano Silvio Pellico. Solo qualche parola per raccontare il contesto e Saluzzo. Ci troviamo in uno degli angoli più caratteristici di questa cittadina cuneese, non molto distanti dalla suggestiva Via Volta (l’antica via dei Porti Scur), che tutti i sabati ospita il cosiddetto “mercato delle donne” (el mercà d’le fômne), dove confluiscono le piccole produzioni tipiche delle aziende agricole locali.

Siamo nel centro storico su cui domina la Castiglia (l’antico castello), una volta capitale di un marchesato che ha saputo conservare la sua autonomia per oltre 5 secoli (dal XII° al XVII° secolo), resistendo all’espansionismo di Casa Savoia, a cui, in una certa fase, ha conteso il predominio sul Piemonte. La città vecchia è tutto un susseguirsi di viuzze acciottolate, ripide gradinate, eleganti palazzi nobiliari, chiese, campanili e la torre civica, che insieme compongono lo skyline caratteristico della città. Dall’alto della collina su cui è adagiato il borgo antico, la vista può spaziare dalle Alpi Cozie, sovrastate dal Monviso, alla pianura, ricca di frutteti ora in piena fioritura e che fra qualche mese si coloreranno di albicocche, pesche, “ramasin” e, quindi, mele, pere e kiwi. Nelle giornate terse, si arriva a intravedere Torino, lontana nella pianura.Entriamo nella cucina di “Casa Pellico”, dove troviamo lo chef Marco Roberto, trasferitosi qui dopo aver gestito per oltre vent’anni il Ristorante D’Andrea di Barge, assieme all’insostituibile Mara, che continua a curare la sala e la cantina. Conosco Marco da molti anni ed è un cuoco curioso, un attento esploratore delle risorse alimentare del suo territorio, alla continua ricerca dei produttori virtuosi che ne custodiscono la biodiversità: la sua cucina è il frutto di queste indagini, con la capacità di reinterpretare le ricette tradizionali e una giusta dose di innovazione. Ogni incontro con Marco è l’occasione per parlare di un nuovo produttore che ha avuto modo di scoprire e sedersi ai tavoli del suo ristorante è la piacevole opportunità di scoprire il risultato delle nuove collaborazioni.

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Uno chef che ama il suo territorio, sottolinea Marco, si trova nella posizione privilegiata per conoscere le nuove iniziative nella produzione agroalimentare sostenibile, diventa un riferimento autorevole per i piccoli produttori, è il crocevia tra chi produce e chi vuole conoscere l’anima, il gusto vero del luogo”. Il menù di “Casa Pellico” è coerente con questa filosofia e ti offre nel piatto lo scorrere delle stagioni, raccogliendo il meglio di quanto propongono i piccoli produttori locali (molti dei quali iniziano a essere certificati bio) e il vicino el mercà d’le fômne, proporrà sicuramente nuovi spunti. Mi permetto di dare qui un suggerimento a Marco: è utile indicare con buona evidenza sul menù il nome del produttore che fornisce la materia prima, per dare rilievo e visibilità al suo lavoro. Ogni prodotto da il meglio di sé nell’area dove è nato. Per questo occorre far conoscere la storia degli alimenti e chi lavora in cucina per cuocere il cibo, non può comprarlo all’ingrosso o magari al supermercato: deve scegliere e conoscere direttamente i produttori, farsi raccontare i loro piccoli segreti e la storia di ogni prodotto per poter a sua volta interpretarlo e presentarlo nel modo migliore. Se i ristoratori cercano localmente i prodotti principali per preparare i loro piatti, oltre a contribuire a ricostruire efficienti relazioni economiche, possono garantire preparazioni eccellenti, con materie prime fresche, legate alla stagionalità e con costi di trasporto ridotti, garantendo ai propri clienti la certezza di provare a tavola esperienze sensoriali uniche, con cibi controllati e rintracciabili.

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Noi siamo quello che mangiamo e, dunque, noi siamo anche quello che produciamo. Ogni città, assieme alla campagna con cui si relaziona, si riconosce in ciò che produce. L’identità di un territorio si forma e si manifesta attraverso il cibo, che è la sua anima più profonda. Pare che 4 italiani su 100, quando vanno al ristorante, non ricerchino piatti tipici, Gli altri 96 però si, cercano qualcosa per cui valga la pena andarci! Ecco allora un semplice suggerimento per chi fa ristorazione: interpretate il vostro territorio, date risalto alla ricchezza che ci sta intorno, offrite visibilità e collaborazione ai piccoli produttori virtuosi che possono fare la differenza per le vostre proposte. E’ bene continuare a cercare i prodotti che stanno scomparendo e proporli ai clienti, spiegando loro perché è così importante tutelarli. Il mercato non riconosce più alcun valore alle cose semplici e buone, tende a massificare tutto e a banalizzare il nostro cibo, difendiamo la biodiversità , fatta di razze e varietà locali e di prodotti frutto di saperi secolari.Resistete alle proposte sconvenienti della GDO e dell’industria: sarete, saremo tutti più felici!All’inaugurazione di “Casa Pellico” sono intervenuti in tanti, anche alcuni produttori di cui vi ho fatto cenno: tra questi, Marco mi ha presentato il “corsaro”, Edoardo Bresciano. Di lui vi parlerò nella prossima puntata, offrendovi anche una ricetta proposta dal nostro chef Marco.

Ignazio Garau

Presidente Italiabio

ciao@italiabio.net

 

 

Al via “Barattolo”, il nuovo “suk”

Prima domenica per ‘Barattolo’, il nuovo mercato del libero scambio ideato dalla Giunta comunale per tentare porre fine al ‘suk’ abusivo che tante polemiche aveva suscitato. Gli espositori sono arrivati nel quartiere Vanchiglietta, in via Carcano a Torino, dove si trova l’isola ecologica dell’Amiat, nella zona compresa tra i campi da calcio, la zona  industriale e il cimitero monumentale. Sono circa quattrocento i venditori con la loro merce davanti al parco Colletta. Ingente il presidio delle forze dell’ordine. Il Comune ha scelto questa “location” poiché è lontana dalle abitazioni.

 

(foto: archivio il Torinese)
   

“Manovrina” a 5 stelle per ridurre i tagli alla cultura e al welfare

Si prevedono nuovi fondi per cultura e welfare nel bilancio di previsione del Comune, in base agli emendamenti dei consiglieri e della giunta Appendino. Verranno discussi nelle prossime sedute della Sala Rossa . la “manovrina” dovrebbe valere 4 milioni di euro, ottenuti da fondi di riserva. Nelle  intenzioni del Movimento 5 Stelle andranno a incrementare i capitoli di spesa in un primo tempo ridotti per raggiungere il pareggio di bilancio. Ingente la somma spostata dagli emendamenti dei consiglieri, 3,5 milioni: una volta  approvati dal Consiglio verrebbero prelevati dal Fondo crediti di dubbia esigibilità. Invece,  2,8 milioni dovrebbero  servire per le agevolazioni Tari, 250mila euro per il Teatro Stabile, mentre 300mila euro saranno impiegati per il Museo del Cinema e 290 mila euro per gli adulti in difficoltà. Gli emendamenti della Giunta contano infine di recuperare un milione  da un altro fondo di riserva per aumentare  le risorse a favore delle scuole paritarie, Fondazione Torino Musei e Museo del Risorgimento.

 

(foto: il Torinese)