Socrate, Pitagora, Leonardo e molti altri che non mangiavano animali

Il vegetarianismo non è soltanto una lotta contro la barbarie, ma il primo gradino di un progresso spirituale” diceva Lev Tolstoj

Oggi si dice essere una moda quella di non mangiare carne e pesce, o tutti i derivati animali, come nel caso dei vegani, in ogni caso la questione etica del non uccidere essere viventi per farne del cibo, rispettandone così il diritto inalienabile alla vita, è un dibattito che viene dal passato.
Leonardo Da Vinci era un genio vegetariano e non perdeva occasione di manifestarlo pubblicamente affermando il ruolo paritario degli animali rispetto agli uomini, Platone mangiava solo “cibo inanimato” “per non macchiare di sangue l’altare degli dei“, secondo Buddha invece mangiando carne si “spegneva il seme della compassione” mentre Pitagora insegnava ai suoi allievi quanto disumano fosse il procacciare carne per cibarsene. Quest’ultimo, padre della matematica, della medicina e dell’astronomia fondò una vera e propria religione ispirata al vegetarismo sia per salvaguardare la salute fisica e mentale, ma anche perché il suo forte spirito pacifista gli impediva di utilizzare violenza sui più deboli, gli animali dunque, non erano sacrificabili neanche agli Dei. Per Socrate il cibo ideale era costituito da: focacce di frumento e orzo, olive, formaggio di capra, cipolle, legumi, dolcetti di fichi, bacche di mirto, ghiande arrosto e un po’ di vino.  Jean Jacques Rousseau raccomandava fortemente una dieta vegetariana perché mangiare animali, secondo il filosofo francese, rendeva più brutali e spietati. Ne potremmo citare molti altri di personaggi che hanno fatto la storia del pensiero filosofico, dell’arte, della letteratura, della medicina e della scienza, che hanno creduto nel vegetarianismo o nel veganismo come una convinzione profonda allineandosi con uno stile di vita ben preciso e diventando un esempio ed un modello da seguire.In tempi più recenti moltissime personalità sono, o sono state, seguaci di questa condotta verde e antispecista: la nostra meravigliosa Margherita Hack per esempio, Umberto Veronesi, Paul McCartney, che afferma “che se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani”, il velocista Carl Lewis che deve i suoi successi anche alla sua alimentazione green, Susanna Tamaro, Lorenzo Cherubini, il grandissimo Tiziano Terzani e il da poco compianto Pino Caruso.
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L’istituto Eurispes ha diffuso il Rapporto Italia 2018, affermando che i vegetariani nel nostro paese sono in aumento e che il legame tra uomo e animale è sempre più forte. I giovani sono coloro che praticano maggiormente la dieta “veg”, la scelta non è solo etica ma anche legata alla salute.Molto importante e incoraggiante è sicuramente il fatto che reperire prodotti alimentari vegetariani o vegani presso supermercati e altri esercizi commerciali è sempre più facile. Ristoranti e bar sono sempre più attrezzati e sui menu è sempre più probabile trovare piatti veggie.La difficoltà maggiore si incontra, sempre secondo Eurispes, sui mezzi di trasporto, aerei, treni e navi e presso gli autogrill.Diverse e in aumento sono invece guide, siti web e blog veg-friendly, un modo concreto per aiutare ed indirizzare gli adepti che sono in cerca di locali e ristoranti e, perché no, uno stimolo positivo ed efficace per far conoscere ai profani l’alimentazione veg. Se questo costume etico e salutista viene da così lontano nel tempo, se non mangiare esseri viventi è stato un convincimento essenziale di importanti e storiche autorità del pensiero lasciato in eredità a molte altre contemporanee e dei nostri tempi, di sicuro è e sarà ancor di più una ragione per riflettere sul nostro regime alimentare, sia in chiave morale e di coscienza, che come sprone per prendersi maggiormente cura della nostra salute e del nostro benessere.

Maria La Barbera

 

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