L’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha espresso il proprio apprezzamento a don Carmine Arice, il padre generale del Cottolengo, che ha comunicato l’intenzione di non applicare le disposizioni anticipate di trattamento per il fine vita. “Gli anziani e le persone malate devono essere difese e tutelate nei loro diritti: quello della vita è prioritario. Invece nel nuovo quadro normativo si aprono prospettive pericolose e inquietanti anche sui rischi di abusi sulla vita, motivati dai ‘costi’ di mantenimento delle persone malate”. Così l’arcivescovo. “Di fronte ad una richiesta di morte la nostra struttura non può rispondere positivamente”, ha spiegato all’Ansa don Arice, mentre Nosiglia invita la comunità religiosa, istituzioni, associazioni e tutti i volontari del mondo sanitario e assistenziale della diocesi ad avere il “coraggio di fare scelte di coerenza morale e di testimonianza anche andando controcorrente. Un dovere affinché i valori della vita abbiano pieno riconoscimento”.
Recenti:
Se ne parlerà all’Assemblea dell’Unione Industriali di Torino del 17 ottobre 2025: è un momento in
Sabato di alta tensione per la Polizia Penitenziaria di Torino a seguito di un gravissimo episodio
Dissesto idrogeologico: Regione Piemonte approva il piano 2025 La Regione Piemonte ha dato il via libera
Nei giorni scorsi si è svolto un controllo straordinario del territorio ad “alto impatto” coordinato dalla
Dramma a Moncalieri dove una bambina di pochi mesi è stata trovata dal padre nella culla