Era stata legata ad una brandina con un cavo telefonico in una cantina e poi picchiata e violentata per 24 ore da due tunisini. Una trentenne è stata liberata dalla polizia, ad Asti, dopo che il padre aveva denunciato la scomparsa venerdì. Attraverso messaggi WhatsApp la donna, con un passato da tossicodipendente, è riuscita ad avvisare un’amica, grazie al cellulare nascosto in una tasca. La squadra mobile l’ha così potuta rintracciare. I due violentatori sono stati arrestati per sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni. Si tratta di pregiudicati con precedenti per droga che la vittima aveva forse frequentato in passato.
Recenti:
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato nei giorni scorsi il Decreto di assegnazione del
Durante l’estate il Comune ha effettuato vari lavori sugli edifici scolastici che ospitano le attività dei
La capitale dell’antico Marchesato ospita nel primo fine settimana settembrino la 17^ Edizione Nazionale della “Mostra
È grave al Cto la ragazza di 20 anni travolta da un’auto in un incidente sulla
Nell’ambito dei periodici avvicendamenti disposti dal Comando Generale del Corpo, il Tenente Colonnello Massimiliano Zechender è da oggi