L’inchiesta per i fatti di piazza San Carlo, il pasticcio sulle slot machines, lo sgombero della palazzina ex Moi (che viene presentato come una notizia anche se la notizia è il continuo ritardo rispetto ad una vicenda che si trascina da anni. Queste sono le notizie che campeggiano di questi tempi sulle pagine dei giornali a Torino e che riguardano i vari livelli di governo locale. Torino, oggi, è una città completamente ferma, ripiegata, da un lato sull’esigenza di accertare responsabilità, dall’altro sull’incapacità di affrontare non solo le questioni di routine , ma anche e soprattutto le questioni di largo respiro . La mancanza di visione riduce la politica a mera ricerca o difesa dell’immagine personale di chi ricopre o aspira a ricoprire determinate cariche. Oggi l’ intervista del Presidente ella Camera di Commercio Ilotte sull’esigenza di “fare squadra” con Milano riesce a stento a farsi largo tra i piccoli interessi di bottega. Ma a Torino in Comune ed in Regione manca , appunto, la capacità di astrarsi dal quotidiano. A mio avviso occorre far decollare l’idea della grande metropoli del nord e promuovere in tutte le sedi quella integrazione necessaria , ormai, tra Milano e Torino. Lo scandalo del sorteggio relativo all’Agenzia del Farmaco dovrebbe servire da stimolo per portare avanti una battaglia comune in vista delle prossime opportunità.
Roberto Cota
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