Fassino sulle "buche killer": "Mancano i soldi e gli interventi sulle strade non bastano"

fassino 33cantiere castello “Ho spiegato – ha detto il sindaco al termine dell’ udienza – che  i Comuni sono stati destinatari di un taglio di risorse pari a 18 miliardi in sette anni

 

La vicenda delle buche “killer” he tappezzano il manto stradale della città, ha portato il sindaco in tribunale, in qualità di teste. “Ho spiegato – ha detto Piero Fassino al termine dell’ udienza – che  i Comuni sono stati destinatari di un taglio di risorse pari a 18 miliardi in sette anni. E anche come la Città abbia cercato di contenere le conseguenze di queste riduzioni”. “Nel corso del tempo – ha detto invece l’assessore alla viabilità, Claudio Lubatti in aula – ci siamo adattati: abbiamo imparato a spendere sempre meglio i pochi euro disponibili, ma gli interventi non sono certo esaustivi rispetto alle necessità” L’assessore ha anche spiegato che oggi ci sono in tutto tre piccole squadre di operatori, che si alternano su tre circoscrizioni ciascuna. In passato ce n’era una per circoscrizione”. Per  fronteggiare la penuria di fondi il Comune sostiene che sono state compiute scelte “impopolari”, come il taglio delle sovvenzioni al trasporto pubblico per i disabili.

 

 Piero Fassino, e gli assessori Gianguido Passoni e Claudio Lubatti, sono stati chiamati a testimoniare dalla difesa nel processo per la morte di un pensionato di 76 anni che nel 2013 cadde su una buca. Come è noto, in tutto sono sei gli imputati di omicidio colposo, tra dirigenti comunali  e dell’ azienda acque pubbliche. Uno dei difensori ha detto che dal 2006 “i contributi per la manutenzione sono calati dell’80%, con un conseguente calo degli interventi.  Lubatti ha aggiunto che, in quanto a trasferimenti di risorse pubbliche: “Torino è più sfortunata perché, evidentemente, non risponde a determinati criteri per le ‘aggiunte speciali’ di fondi, mentre altre città hanno ‘iniezioni’ che noi non abbiamo: per cui possono affrontare il problema con maggiore serenità”.

 

La buca su cui scivolò il povero pensionato, era in via Ormea, e si aprì probabilmente dopo due giorni di ininterrotte  piogge.

 

(Foto: il Torinese)

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