“Lo dico da juventino: Elkann è senza vergogna. Dice: ‘i nostri valori, la nostra storia e la Juventus non sono in vendita’ con voce rotta dall’emozione, ma intanto La Stampa – il quotidiano che la sua famiglia possiede da oltre un secolo – è in cerca di acquirenti, nel silenzio più imbarazzante, mentre Repubblica è già promessa in vendita a un soggetto straniero che snaturerà il pluralismo dell’informazione in Italia. Per non parlare di quello che è accaduto e accadrà a migliaia di dipendenti di Marelli, Iveco e Stellantis, questi ultimi in cassa integrazione a Mirafiori da 18 anni. Un deserto industriale causato dalla scelta di disinvestire e voltare le spalle alla propria storia.
C’è qualcosa di profondamente stonato in questa retorica familiare: si difende la squadra come simbolo identitario, mentre si svendono l’anima industriale italiana e un pezzo di storia del giornalismo come fossero un mobile di troppo.
Se davvero crede in qualche valore, Elkann dovrebbe chiedere scusa ai giornalisti de La Stampa e a tutti i 1300 giornalisti e addetti che lavorano per il Gruppo Gedi, che da mesi vivono nell’incertezza, e impegnarsi a non cedere il giornale finché non si farà avanti un vero editore, con un progetto editoriale serio, indipendente e rispettoso del lavoro. Perché a essere un valore, e non un bene negoziabile, è la libertà di stampa. E non si svende al miglior offerente” – lo dichiara il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.
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