La Fondazione Giorgio Amendola presenta, dall’11 dicembre al 14 febbraio 2026, un’esposizione curata da Luca Motto dal titolo “Speranze e fermenti. Arte a Torino Dopo il 1945”. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Torre Pellice, sarà successivamente ospitata dalla Civica Galleria d’Arte Contemporanea Filippo Scroppo dal 28 febbraio al 18 aprile 2026. Proseguendo il proprio percorso nella valorizzazione dell’arte piemontese del Novecento, la Fondazione dedica l’appuntamento espositivo alla stagione della ricostruzione culturale torinese tra il 1945 e il 1955, periodo cruciale per la rinascita del Paese dopo la guerra. La mostra si sofferma sul decennio che precede l’affermarsi dell’Informale, restituendo la complessità e la vitalità di un ambiente caratterizzato da grandi maestri e giovani talenti. Il percorso espositivo si articola in sezioni dedicate ai principali protagonisti di quegli anni: da Felice Casorati e il suo gruppo (Daphne Maugham), Nella Marchesini (Lalla Romano) ai pittori dei “Sei di Torino”, tra cui Carlo Levi, Nicola Galante, Enrico Paolucci e Francesco Menzio. Accanto a loro, figure centrali come Piero Martina e il geniale Luigi Spazzapan. Un’ampia sezione è riservata all’Astrattismo torinese, rappresentato da Filippo Scroppo, Adriano Parisot, Albino Galvano, Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Annibale Biglione, Piero Rambaudi, Mario Davico e Gino Gorza. Sono anche presenti le sculture di Sandro Cherchi, Umberto Mastroianni, Franco Garelli, Giuseppe Tarantino, a testimonianza del rinnovato fermento plastico del periodo.
La mostra si conclude con una panoramica sulla nuova generazione di artisti che nei primi anni Cinquanta avviò una stagione di sperimentazione destinata a segnare il futuro dell’arte italiana: Francesco Casorati, Nino Aimone, Francesco Tabusso, Giacomo Soffiantino, Sergio Saroni, Piero Ruggeri, Antonio Carena, Romano Camoagnoli, Mario Merz e Mauro Chessa. L’esposizione sarà accompagnata dal volume “Speranze e fermenti. Arte e critica d’arte aAm Torino 1945-1955”, a cura di Luca Motto, edito da Il Rinnovamento, che raccoglie un ampio corpus di testi di critica apparsi su quotidiani e riviste dell’epoca, quali l’Unità, La Stampa, il Popolo Nuovo e la Gazzetta del Popolo, firmati da autori come Albino Galvano, Filippo Scroppo, Lalla Romano, Lionello Venturi e Italo Cremona.
Fondazione Giorgio Amendola ETS – Via Tollegno 52, Torino / lunedì e venerdì 9.30-12.30 /15.30-19 – sabato 9.30-12.30
Info: 011 2482970 – www.fondazioneamendola.it
Mara Martellotta
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