Caro direttore,
sempre in merito alla questione delle aree industriali dismesse da utilizzare, gradirei porre l’attenzione sulle ragioni che hanno coloro che si oppongono alla realizzazione del nuovo Ospedale Torino Nord all’interno del Parco della Pellerina, poiché esistono già due aree nel quadrante nordoccidentale di Torino che potrebbero fornire il suolo necessario per costruirlo senza devastare un parco pubblico: l’area ex ThyssenKrupp di corso Regina Margherita e l’ex mattatoio di via Traves.
Il nuovo ospedale va sicuramente realizzato, ma non si può affermare che la scelta di edificarlo mediante uno scempio ambientale ai danni del Parco della Pellerina sia inevitabile: se ci fosse la reale intenzione di perseguire una soluzione ecocompatibile e funzionale, unita ad opere di riqualificazione condotte seriamente e nel rispetto delle normative vigenti, si potrebbe costruire il nuovo ospedale senza intaccare il parco. Risulta assurdo ed incomprensibile che Torino sia una città dove si intende cementificare un’area verde pubblica quando esiste già altro suolo urbanizzato da utilizzare: è questo il modello di sviluppo sostenibile di cui tanto si parla ed in nome del quale si asserisce di dovere e volere orientare le politiche di governo, dal livello comunale a quello mondiale? Scelte come questa, inoltre, alimentano le peggiori dietrologie sui criteri e sulle ragioni che hanno condotto a tali determinazioni, la cui conseguenza è la crescita dell’antipolitica.
Ringrazio per la gentile attenzione ed auguro un buon lavoro.
Walter Nicolosi
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