Passo fondamentale contro i femminicidi e altre forme inaccettabili di prevaricazione
Una mattinata dedicata ai ragazzi delle scuole di Pianezza per analizzare, insieme a esperti di livello nazionale, il fenomeno del cyberbullismo. E’ uno degli eventi che il Comune ha organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Pianezza contro la violenza sulle donne”: tra i relatori, i referenti nazionale e regionale dell’Osservatorio Violenza e Suicidio, Stefano Callipo e Ludovica Franchini, l’attrice e conduttrice Emanuela Tittocchia, Ivano Zoppi, Segretario generale della fondazione Carolina, e Cristina Seymandi, Coordinatrice Italia Economy.
Ad aprire il dibattito, moderato dalla giornalista Adele Piazza, Mario Salvatore Castello (Lista Civica Cirio Presidente PML), Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte: “Coinvolgere i giovani in una seria riflessione sulla violenza – ha affermato Castello -, è indispensabile per prevenire eventi ancora più gravi: se uno dei nostri obiettivi è prevenire la violenza sulle donne e i femminicidi, non possiamo che passare dai giovani, condividendo con loro una seria riflessione sulle dinamiche culturali che vi sono sottese. Nell’ambito della mia delega al Corecom, che si occupa anche di prevenzione del bullismo e cyberbullismo, sottolineo l’importanza dell’attivazione del patentino per i giovani per l’utilizzo di dispositivi elettronici, in modo che siano formati e anche preparati ai rischi che si possono correre online: il nostro dovere, come istituzioni e come adulti, è tutelare le vittime e aiutare anche chi è autore di episodi di cyberbullismo, intervenendo quanto prima”.
“Non posso che ringraziare il Comune di Pianezza e tutti i Comuni piemontesi che in questi giorni stanno organizzando eventi, momenti di riflessione e testimonianza – conclude Mario Salvatore Castello -; è compito anche di tutti noi che siamo impegnati nelle Istituzioni offrire modelli alternativi di società e di comportamento, evitando azioni e soprattutto parole, anche nel dibattito, che possano essere travisate o trascendere il normale livello della dialettica fra le parti. Come componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale mi propongo di essere particolarmente attento e sensibile proprio a questi aspetti: a volte è sufficiente una parola non adeguata o non collocata al posto giusto, nella foga della discussione, per rendere meno efficaci molteplici sforzi e costante impegno per la prevenzione”.
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