Soluzioni, un progetto del Politecnico di Torino
V edizione da mercoledì 15 a domenica 19 aprile 2026
Dal 15 al 19 aprile 2026 il Politecnico di Torino, in collaborazione con importanti partner locali e nazionali, organizzerà nel capoluogo piemontese la quinta edizione di Biennale Tecnologia, il grande evento – pensato per i giovani e il grande pubblico – dedicato all’esplorazione dell’impatto trasformativo della tecnologia su tutti gli aspetti della vita e della società: dalla salute all’ambiente, dalle relazioni interpersonali alla democrazia, dall’istruzione al lavoro, dalle questioni locali alle sfide globali che riguardano il digitale, l’intelligenza artificiale, la sostenibilità, l’energia, lo Spazio, la mobilità, il lavoro, l’educazione e molto altro.
Soluzioni è il titolo scelto per questa edizione di Biennale Tecnologia, che proverà a rispondere alla domanda “Come possiamo usare la tecnologia per il bene comune?”. E lo farà provando a riflettere sulle criticità che l’accelerazione tecnologica necessariamente evidenzia, per trovare insieme soluzioni possibili e concrete a questa grande sfida e per immaginare nuove possibilità. La formula sarà quella che ha incontrato il successo del pubblico nelle scorse edizioni, con lezioni, dialoghi, incontri, workshop, spettacoli e mostre con esperti ed esperte di fama nazionale e internazionale, tutti ad ingresso libero e gratuito, che daranno vita a una narrazione scientifica arricchita anche dai linguaggi creativi della letteratura, del cinema, del teatro, della musica e delle arti visive.
Tante e importanti le novità di questa edizione:
- Tre co-curatori, selezionati fra 30 candidati, che affiancheranno il curatore professor Guido Saracco nella definizione del programma della manifestazione: Simone Arcagni, saggista e docente all’Università IULM; Frame | Divagazioni Scientifiche, associazione specializzata nella comunicazione scientifica e fondata da Alberto Agliotti, Emiliano Audisio, Francesca Calvo, Enrica Favaro, Beatrice Mautino; Federico Bomba, direttore artistico dell’organizzazione culturale Sineglossa.
- Tre filoni tematici principali costituiranno la struttura portante del programma di Biennale Tecnologia 2026:
Culturtech, che mette al centro il ruolo sempre più significativo della tecnologia nella produzione culturale e il suo impatto trasformativo sulle forme, sui significa(n)ti, sulle modalità di fruizione della cultura da parte del pubblico e viceversa sul modo in cui la cultura produce immaginari tecnologici, in cui una sezione specifica, curata dell’Associazione Italian Cultural Content Industry, sarà dedicata all’industria dei contenuti e alle imprese.
Interfaccia uomo-macchina, che esplorerà gli effetti dirompenti prodotti dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale in diversi ambiti che investono direttamente la nostra società, come la salute, il lavoro, l’educazione, e nell’evoluzione stessa di diverse branche del sapere – come, ad esempio, le neuroscienze – per immaginare senza timore le diverse forme di convivenza e ibridazione uomo-macchina.
Installazioni artistiche, mostre, spettacoli, reading, performance che racconteranno le nuove tecnologie, e in particolare l’intelligenza artificiale, da un punto di vista artistico e creativo.
Parallelamente a questi filoni principali ruoteranno poi altri eventi tematici, che – sempre partendo dalla tecnologia – approfondiranno da più prospettive argomenti come lo sviluppo delle tecnologie spaziali, la geopolitica dell’innovazione, le scienze della vita, le tecnologie verdi, la mobilità, la città del futuro, l’economia, lo sport e molto altro.
Inoltre l’intero programma di Biennale Tecnologia sarà accolto nel fascicolo di candidatura di Torino Città Capitale Europea 2033.
- Biennale Tecnologia, nel 2026, uscirà dal perimetro del Politecnico per incontrare la cittadinanza nel cuore di Torino: da venerdì 17 a domenica 19 aprile gli incontri del suo programma principale si svolgeranno in alcune delle sedi più rappresentative della città, dal Circolo dei lettori all’Accademia delle Scienze, dal Teatro Carignano al Teatro Regio e al Teatro Vittoria, passando per il Museo del Risorgimento e l’Oratorio San Filippo Neri. Un modo per offrire al pubblico e ai visitatori l’opportunità di vivere il fascino e la storia della città e per rendere la tecnologia e la scienza sempre più vicine.
Tornano invece rinnovate molte delle iniziative collaterali che negli anni hanno caratterizzato Biennale Tecnologia:
- Tecnologia Futura
Anche nel 2026 Biennale Tecnologia aderisce a Torino Futura, il progetto voluto e promosso dagli Assessorati alla Cultura e all’Istruzione della Città di Torino per moltiplicare le occasioni di socialità e di dialogo tra i giovani, anche attraverso modalità di protagonismo civico. Molte saranno infatti le attività appositamente pensate per gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di ogni ordine e grado. E, di riflesso, per i loro insegnanti. A cominciare dal Campus residenziale, che anche nel 2026 darà la possibilità a oltre duecento studenti provenienti dalle scuole di tutta Italia di partecipare gratuitamente a momenti di formazione pensati appositamente per loro sui temi più importanti affrontati dalla manifestazione e di seguire, con accesso riservato, gli stessi incontri promossi da Biennale Tecnologia.
- Tecnologia in piazza
La centralissima Piazza San Carlo, baricentro degli eventi in programma, sarà un presidio fisso per tutta la durata della manifestazione e ospiterà il Villaggio della Tecnologia, sede di laboratori e percorsi ludico-didattici pensati e costruiti per i più piccoli e le loro famiglie e dove i più appassionati potranno curiosare negli stand allestiti e curati dai Team Studenteschi del Politecnico, che racconteranno e mostreranno al pubblico i risultati delle loro ricerche applicate, le loro invenzioni, i loro prototipi. Accanto agli stand sarà inoltre allestito un punto informativo dove i cittadini potranno consultare il programma, informarsi sugli eventi e le attività di Biennale Tecnologia, costruire grazie all’aiuto di personale qualificato i propri percorsi di visita.
- Tecnologia Diffusa
A essere protagonisti saranno ancora una volta i docenti e ricercatori del Politecnico che, anche grazie alla collaborazione con le reti delle Biblioteche Civiche e delle Case del Quartiere di Torino, daranno vita a un vero e proprio programma parallelo di attività pensate e (co-)progettate per portare anche nei quartieri più distanti dal centro della città le riflessioni sul futuro e sul rapporto tra tecnologia e società, nell’ottica di raggiungere e coinvolgere un bacino di pubblico il più ampio e variegato possibile.
- Politecnico Aperto
Altro appuntamento ormai tradizionale e atteso, soprattutto dalle famiglie, è il programma di Politecnico Aperto. Come per ogni edizione, anche nel 2026 l’Ateneo aprirà al pubblico sempre più ampio di curiosi e appassionati le porte dei suoi laboratori e centri di ricerca per far conoscere a tutti, grazie a un ricco programma di attività, incontri, esperimenti e workshop, le sue più importanti linee di ricerca, con particolare riferimento a quei progetti di frontiera, e di ricerca applicata, utili alla vita di tutti i cittadini.
Il Rettore Stefano Corgnati ha commentato: “Biennale Tecnologia da questa edizione si apre sempre più alla città. Uno degli obiettivi che ci siamo dati con il curatore, infatti, è renderlo un evento che coinvolga sempre più la cittadinanza, andando all’interno anche dei luoghi della città e non solo del Politecnico – illustra il rettore Stefano Corgnati, presidente di Biennale Tecnologia – Per questo motivo la scelta è stata quella di inaugurare nell’Ateneo per poi proseguire nel weekend in alcuni luoghi iconici che sono pienamente integrati in ecosistemi della diffusione della conoscenza. In questo modo il progetto risponde alla nostra terza missione, diffondendo la cultura del sapere scientifico in modo obiettivo, imparziale e aprendo a un dialogo che tenga conto, sotto tutti i di tutti i punti di vista, degli aspetti della trasformazione della società permeati da transizioni di tipo tecnologico”.
Il Professor Guido Saracco, curatore residente della Biennale Tecnologia: “La prossima Biennale Tecnologia 2026 promette di affrontare le più grandi sfide al crocevia tra tecnologie e società non soltanto contestualizzandole ma offrendo possibili e concrete soluzioni socio-tecniche, con la finalità ultima di restituire consapevolezza e fiducia alla cittadinanza. In questa direzione l’interdisciplinarità è un fattore chiave ed è per questo che il festival darà ancor più voce a diversi punti di vista e diversi strumenti di comunicazione, realizzando nei suoi eventi strette collaborazioni con enti culturali, economici e sociali come mai prima d’ora, in collaborazione col nuovo strumento di produzione di contenuti culturali del Politecnico di Torino: Prometeo Tech Cultures. In quest’ottica vanno anche inquadrati i contributi dei tre guest curators che ci affiancheranno nella definizione ultima del programma, nuove voci del coro della futura Biennale Tecnologia”.
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