Scontri in piazza, dibattito in Consiglio comunale

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Comunicazioni, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, a seguito degli episodi di violenza avvenuti nell’ambito della manifestazione a favore del popolo palestinese.

A dare le risposte alla richiesta dei consiglieri Ferrante De Benedictis, Giuseppe Catizone, e Enzo Liardo Liardo, l’Assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda, ha espresso a nome del Sindaco e della Giunta la ferma e la totale condanna per i fatti criminali perpetrati da Hamas, a partire dal 7 ottobre, inclusa la detenzione di ostaggi israeliani. “Allo stesso modo, con stessa analoga fermezza condanniamo la politica criminale del governo Netanyahu per aver commesso atti contrari al diritto internazionale, ha sostenuto Porcedda, ma soprattutto per sofferenze indicibili alle quali ha sottoposto la popolazione palestinese.

Sottolineiamo allo stesso tempo come occorra evitare di omologare il popolo palestinese con Hamas e, allo stesso modo, il popolo di Israele con il governo Netanyahu.

La posizione del Sindaco e di questa Amministrazione sostiene con forza la visione di due popoli e due stati, liberi e democratici, come condizione indispensabile per garantire in modo stabile la pace e la sicurezza.

Porcedda ha quindi ricordato le azioni di cooperazione internazionale con le Amministrazioni locali della Cisgiordania, con particolare riferimento alla città di Betlemme.

Rispetto alla manifestazione che si è svolta a Torino, Porcedda ha espresso ringraziamento alle decine e decine di migliaia di persone che hanno sfilato pacificamente per le vie della città, in sostegno della causa palestinese, “una mobilitazione estremamente significativa, ordinata e pacifica che ha rappresentato una bella giornata di democrazia e dei diritti costituzionali”. La manifestazione, ha ricordato, è stata supportata da poco più di 200 agenti della Polizia locale.

Riteniamo invece doveroso prendere nettamente le distanze e condannare senza appello alcuno gli atti di violenza e vandalismo perpetrati da un gruppo di qualche centinaia di esponenti dell’area antagonistica e di quella anarchica, ha ribadito Porcedda. I danneggiamenti a soggetti pubblici e privati nulla hanno a che fare con i manifestanti pacifici né tanto meno con la causa palestinese. Si tratta di frange estremiste organizzate che stanno danneggiando gravemente proprio quella causa che pretendono di sostenere, prestando il fianco a chi ha interesse a strumentalizzare questi episodi”.

L’assessore ha quindi espresso piena solidarietà alle Ogr, agli organizzatori di Italan Tek week, ai lavoratori e lavoratrici di Leonardo, ai commercianti.

La nostra città non può e non vuole essere ostaggio di una frangia di violenti, ha continuato l’Assessore, ringraziamento e pieno sostegno alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine per il servizio svolto e per aver tutelato la sicurezza di Torino anche con agenti rimasti feriti negli scontri ai quali va il nostro augurio di pronta guarigioneL’auspico è che le persone identificate come responsabili vengano rapidamente assicurate alla giustizia.

Abbiamo preso atto delle dichiarazioni delle forze politiche che hanno voluto distinguerei due aspetti della manifestazione, quello pacifico e quello violento, ha concluso Porcedda, stigmatizzando le violenze delle frange estremiste. Occorre non confondere le migliaia persone pacifiche con le poche centinaia di violenti. La politica a tutti i livelli ha la responsabilità di non esasperare il clima, la causa palestinese e il difficile processo di pace è troppo importante per essere trascinato in una sterile polemica politica”.

IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Il consigliere Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) ha avviato il dibattito rammaricandosi dell’assenza del sindaco in Aula per poi dichiarare il proprio sostegno al popolo palestinese e alla sua autodeterminazione. Iannò ha condannato gli atti vandalici cittadini che ha definito vergognosi, da parte di frange di anarchici che hanno creato scompiglio, e sottolineato che l’apertura di credito ad Askatasuna da parte della Città non aiuta l’evoluzione pacifica della vicenda. Ha ringraziato infine il presidente Crema per la riconvocazione di una Commissione con all’ordine del giorno un proprio atto non discusso venerdì scorso in occasione dello sciopero generale.

Il capogruppo Andrea Russi (M5S) ha ricordato la sua presenza tra le centomila persone che venerdì scorso hanno attraversato Torino per fermare il genocidio a Gaza e sostenere l’iniziativa di Flotilla. Ha evidenziato il tono civile e pacifico della manifestazione e i pochissimi che hanno cercato lo scontro per poi sottolineare la posizione di M5S a sostegno della causa palestinese e la presa di distanza dai violenti. Ha concluso l’intervento definendo bello il gesto di esporre il vessillo palestinese dal balcone di Palazzo civico, atto di coscienza applaudito dai manifestanti in una piazza che rappresentava la pace.

Il consigliere Ferrante De Benedictis (FdI) si è detto rammaricato non sia pervenuta risposta sulla questione della presenza di consiglieri comunali al balcone di Palazzo civico che hanno sventolato bandiere palestinesi durante lo sciopero di venerdì scorso. De Benedictis ha definito Palazzo civico il palazzo di tutti i torinesi da dove far sventolare soltanto le bandiere ufficiali a tutela del principio di neutralità. Ha definito preoccupanti gli incidenti avvenuti in città per uno sciopero poco vicino alle ragioni politiche vista l’attività diplomatica in corso e il mancato ascolto da parte dei manifestanti di Flotilla dell’appello di Mattarella.

Enzo Liardo (Fd’I) esprime solidarietà alle forze dell’ordine, mentre ritiene una contraddizione quella del sindaco, che da una parte solidarizza con le forze dell’ordine, dall’altra è impegnato da tempo con un progetto di patto sociale con Askatasuna, che pare fosse alla regia degli scontri provocati in città. È altra contraddizione è stato lo sciopero della Cgil, che non si sa invece dove fosse quando veniva firmato il jobs act.

Una situazione tragicomica per Federica Scanderebech (Forza Italia) che non accetta di farsi riprendere perché espone in Aula la bandiera italiana quando la maggioranza ha sventolato quella palestinese dal balcone di Palazzo Civico. Un atteggiamento in cui non si riconosce e che non ritiene consono a rappresentanti delle istituzioni. Condanna le violenze la consigliera ed esprime, anche lei, solidarietà alle forze dell’ordine per il tentativo di fermare le violenze in città.

Giuseppe Catizone (Lega) non è indignato per l’assenza del sindaco dall’Aula, ma per l’inefficienza di questa maggioranza. Che da una parte continua il progetto di piano dei beni sociali con Askatasuna, dall’altra accetta la devastazione delle OGR da parte di militanti vicini a quell’area. Il consigliere dichiara di non essere interessato al livello internazionale dello scontro israelo-palestinese ma da quello cittadino. Preoccupato per l’immagine di Torino uscita danneggiata dagli episodi del fine settimana. E si aspetta che i sindacati vengano sanzionati per avere portato avanti lo sciopero non dichiarato nei tempi previsti dalla legge e per questo non autorizzato.

Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha espresso pieno appoggio al popolo palestinese, alle vittime del 7 ottobre e di tutte le guerre in corso, a tutti gli attivisti imprigionati e a tutti coloro che hanno manifestato pacificamente. Ha condannato ogni forma di violenza e manifestato solidarietà alle Forze dell’ordine. Si è dissociata dall’esposizione delle bandiere e dalla sospensione dei lavori delle Commissioni dello scorso venerdì. Ha quindi annunciato uno sciopero simbolico dai lavori del Consiglio Comunale.

Anche Simone Fissolo (Moderati) ha espresso solidarietà ai manifestanti. Per quanto riguarda le bandiere, ha detto che sarebbe meglio esporre quelle delle pace. Ha poi condannato tutte le manifestazioni violente avvenute in città. La politica deve partecipare e dare risposte concrete – ha spiegato, dichiarando che anche il Gruppo dei Moderati intende aderire allo sciopero simbolico dei lavori d’aula.

Per Sara Diena (Sinistra Ecologista) venerdì scorso è stata fatta la storia, prendendo le distanze dai rappresentanti del Governo, con milioni di persone che hanno dato il loro contributo per sostenere la Flotilla e rompere l’assedio di Gaza. Ha quindi preso le distanze dai danneggiamenti avvenuti in città e ha denunciato i cittadini inermi già a terra colpiti con violenza in piazza Castello: il ministro Piantedosi deve chiedere scusa, aprire un’indagine indipendente e istituire codici identificativi per le Forze dell’ordine – ha concluso.

Pierlucio Firrao (TO Bellissima) Difendiamo diritto a manifestare pacificamente al di là di ogni valutazione. Solidali con FFOO e condanniamo i facinorosi, che si rifanno a gruppi rispetto ai quali la Città si piega, mentre servirebbe condanna unanime. Sbaglia chi non lo fa.

Viale(+ Europa- Radicali) C’è stata grande manifestazione – sopravvalutata nei numeri- ma l’egemonia nei cortei è di chi vuole la distruzione di Israele, la cui esistenza è un elemento fondante della soluzione “due popoli e due Stati”. Vergognoso che in aula non si parli del 7 ottobre, chi domani andrà in piazza vuole la guerra a Israele, bisogna prendere le distanze dai violenti e da Askatasuna che conduce i cortei. Chi organizza scioperi deve saper gestire i cortei. Domani sarò davanti a Sinagoga per testimoniare solidarietà.

Piero Abbruzzese (TO Bellissma) La manifestazione è stata coinvolgente ma i bambini sono tutti uguali, palestinesi o israeliani così come quelli ucraini o yemeniti. Ci sono 56 guerre su cui non si dice nulla, Yemen, Myanmar, Somalia… Bisogna ricordarle tutte e ricordare le loro vittime.

Il capogruppo del Pd, Claudio Cerrato, ha sottolineato le belle manifestazioni torinesi di questi giorni, i cortei pacifici che hanno isolato le frange violente; al contempo ha criticato gli attacchi alle forze dell’ordine di venerdì sera. Cerrato ha ringraziato i vigili urbani e sottolineato la capacità della Città che in poche ore ha ripristinato l’ordine.

L’assessore Porcedda ha concluso il dibattito precisando che l’episodio dello sventolio di bandiere dal balcone di Palazzo civico di venerdì scorso è stata un’azione di singoli consiglieri. Palazzo civico, ha sottolineato, espone la bandiere istituzionali previste dalle norme.

Ufficio stampa Consiglio Comunale

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