Quando la nostra ansia non ha caratteristiche fortemente patologiche che necessitano di interventi di figure professionali specialistiche (psicoterapeuti o psichiatri) possiamo cercare di affrontarla con buone probabilità di successo e, se magari non riusciamo a eliminarla del tutto, abbiamo almeno la possibilità di ridurla in modo significativo, impedendole di invadere negativamente la nostra esistenza.
Chi percepisce di essere eccessivamente ansioso e di provare quelle emozioni e sensazioni che annunciano che l’ansia sta prendendo possesso dei propri giorni può riuscire a tenerla a bada, mantenendola a un livello sufficientemente limitato e tale da non interferire più di tanto, sia nell’intensità che nella durata, su di noi.
Stiamo in ogni caso attenti a evitare certi maldestri tentativi che, spesso indicati come tecniche calmanti, anziché aiutarci a contenere l’ansia, finiscono con l’alimentare ancora di più i nostri stati ansiogeni. Ad esempio, in previsione di imminenti e importanti eventi che ci coinvolgono, evitiamo di interrogarci continuamente sul modo migliore di comportarci.
Cosa che non fa che accrescere le nostre paure e incertezze, perché in questi casi si rischia di essere un po’ troppo confusi e di immaginare scenari eccessivamente pessimistici. Cosa fare quindi per recuperare la giusta tranquillità? La madre di tutte le regole per calmare l’ansia è la giusta respirazione, perché la prima reazione fisica all’ansia è la sensazione di mancanza di respiro.
Che concretamente si accorcia, si fa più affannoso e accelerato, così come i battiti cardiaci. È in questo momento che occorre concentrarci sulla nostra respirazione, inspirando lentamente e profondamente, utilizzando il muscolo diaframma, che si trova tra il torace e l’addome e che, proprio per la sua funzione sulla respirazione, viene chiamato “il muscolo della serenità”;
Nella respirazione diaframmatica la pancia “si gonfia”. Dopo una lunga inspirazione tratteniamo il respiro per alcuni secondi e quindi buttiamo fuori l’aria “sgonfiando l’addome”, come quando si soffia. Proviamo a farlo quando l’ansia sale, resteremo sorpresi dalla sua efficacia rilassante. A domenica per qualche ulteriore suggerimento per tenere a bada l’ansia.
(Fine della seconda parte dell’argomento).
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Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.