Nell’ambito del 70° anniversario dell’Onu
Il Rotary Club Torino Lagrange, in collaborazione con il Comune di Torino, ha organizzato la proiezione sulla cupola della Mole Antonelliana di Torino – che si è tenuta dalle 18.00 del 23 ottobre alle 2.00 del 24 ottobre, lato via Po – del logo Rotary «End Polio Now», insieme al logo del Rotary International. Un evento di forte impatto, pensato per sensibilizzare il pubblico e raccogliere fondi a favore della lotta contro la Poliomielite, malattia altamente contagiosa che può causare paralisi e talvolta la morte, e che colpisce ancora soprattutto i bambini di età inferiore ai cinque anni in alcune parti dell’Africa e dell’Asia meridionale.
L’idea nasce dalla volontà di abbinare il simbolo che più rappresenta la Città di Torino, la Mole Antonelliana, al progetto internazionale di maggior rilievo portato avanti dal Rotary International: la lotta contro il virus della Poliomielite. La cura definitiva di questa malattia non esiste, ma con soli 60 centesimi di dollaro di vaccino orale un bambino può essere protetto per tutta la vita. L’iniziativa Global Polio Eradication è portata avanti da un partenariato pubblico-privato che comprende anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’UNICEF e la Bill & Melinda Gates Foundation. “La nostra speranza – afferma Jonathan Bessone, Presidente del Rotary Club Torino Lagrange – è che il pubblico sia sensibilizzato su questo tema e, cogliendo questo messaggio d’impegno, si unisca al Rotary e ai suoi partner nello sforzo storico di eliminare definitivamente questa malattia”.
Questa iniziativa arriva in un momento cruciale nella lotta per l’eradicazione della polio: non è mai stato raggiunto un numero inferiore di casi a livello mondiale e, solo in tre Paesi (Nigeria, Afghanistan e Pakistan), non è stata ancora interrotta la trasmissione del poliovirus selvaggio. Dal 1988, il numero di casi è sceso da 350.000 l’anno a meno di 700 casi nel 2011. Le Americhe sono state dichiarate libere dalla polio nel 1994, la regione del Pacifico occidentale nel 2000, e l’Europa nel 2002. La carenza di finanziamenti comporta tuttavia una riduzione delle campagne d’immunizzazione nei Paesi ad alto rischio, esponendo a una maggiore vulnerabilità soprattutto i bambini. Se non si riuscisse ad arrestare la malattia adesso, la polio potrebbe riaffacciarsi sulla scena mondiale e colpire circa 200.000 bambini l’anno.
Il Rotary, un’organizzazione di servizio umanitario con circa 34.000 club in oltre 200 Paesi e aree geografiche, ha fatto dell’eradicazione della polio la sua priorità assoluta dal1985. Ad oggi, il Rotary ha contribuito con 1,2 miliardi di dollari, e anche grazie alle innumerevoli ore di volontariato dedicate dai suoi membri è stato possibile immunizzare oltre due miliardi di bambini in 122 Paesi.
Per ulteriori informazioni: www.endpolionow.org/it
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