Pd e M5S: grave taglio al trasporto pubblico locale

 “L’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte ha confermato oggi in Aula quanto temevamo da settimane: il Fondo Nazionale per il Trasporto Pubblico Locale subirà un taglio di almeno 23 milioni di euro per il Piemonte, a seguito della nuova ripartizione ministeriale basata sui cosiddetti Livelli Adeguati di Servizio (LAS). È un colpo durissimo per la nostra Regione, già alle prese con un sistema di trasporti fragile, fatto di corse soppresse, mezzi obsoleti e territori isolati. Questo taglio segna l’inizio dello smantellamento del servizio pubblico di mobilità”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali Nadia Conticelli (PD) e Alberto Unia (M5S).
“Il Governo nazionale premia le Regioni considerate “virtuose”, penalizzando quelle in difficoltà, senza tenere conto dei contesti territoriali o delle scelte del passato. Il Piemonte, fanalino di coda in questa classifica, paga un prezzo altissimo. Meno 23 milioni significa meno autobus, meno treni, meno corse. A farne le spese saranno soprattutto pendolari, studenti, lavoratori, anziani e intere comunità già oggi escluse dal diritto alla mobilità” proseguono i consiglieri.
“Il taglio arriva in un momento particolarmente delicato: proprio ora si stanno avviando le gare per il nuovo affidamento del TPL nelle aree metropolitane, a partire da Torino e Cuneo – sottolineano ancora – . In questo contesto, misure come gli abbonamenti ‘Formula’ per gli studenti rischiano di saltare. La proposta della Regione sul trasporto gratuito per gli universitari su Torino è positiva, ma non basta: non si può coprire un buco di 23 milioni con un’iniziativa parziale”.
“Sul nodo torinese sono in corso investimenti infrastrutturali strategici: la nuova linea ferroviaria SFM5, i collegamenti con l’aeroporto, il prolungamento della metropolitana, la futura linea 2 e la linea tramviaria 12. Ma chi garantirà i costi di esercizio di queste opere una volta completate? Non basta prendere atto dei tagli. È necessario verificare i criteri adottati dal Ministero, fare chiarezza sui conti della Regione e pretendere giustizia per il Piemonte – affermano Conticelli e Unia –. Ad esempio, le linee ferroviarie dismesse sono state conteggiate nel calcolo dei LAS? E con quale logica? Il rischio è che a pagare il prezzo di queste scelte siano ancora una volta i cittadini più fragili, proprio mentre si dovrebbe rafforzare il trasporto pubblico come leva di giustizia sociale, sostenibilità ambientale e sviluppo locale”.
Conticelli e Unia chiedono alla Giunta regionale di attivarsi subito, con urgenza, sia a livello tecnico che politico, per scongiurare una riduzione dei servizi e garantire risorse adeguate a un diritto fondamentale come la mobilità.
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