Carcere di Torino, Pentenero (Pd) interroga sul padiglione femminile

 “Alla luce delle recenti segnalazioni provenienti dalle stesse persone coinvolte, attraverso una lettera firmata da “Ragazze di Torino” ritengo che sia quanto mai urgente fare chiarezza sulla situazione che stanno vivendo le detenute del Padiglione femminile della Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. È ormai evidente che queste donne si trovano in condizioni di grave disagio, caratterizzate da spazi sovraffollati, temperature elevate e strutture non conformi alle normative vigenti, condizioni che hanno scatenato proteste con conseguenti rapporti disciplinari che rischiano di prolungare, ingiustamente, i periodi di detenzione. Le recenti leggi in materia di sicurezza limitano le forme di protesta pacifica e creano un ambiente ostile, si ripercuote negativamente sulla salute psicofisica delle detenute, trasformando il percorso riabilitativo in un processo punitivo” spiega la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero.

“Per questi motivi ho presentato un’interrogazione, che auspico venga discussa in tempi rapidi, per sapere dall’Assessore competente quando intenda procedere alla nomina del nuovo Garante dei Detenuti della Regione Piemonte, figura di riferimento fondamentale per la tutela e il dialogo tra istituzioni e detenuti, come intenda attivarsi per adottare misure concrete volte a migliorare le condizioni di vivibilità, sicurezza e tutela dei diritti delle detenute, con particolare attenzione alle politiche sanitarie e di assistenza. Ricordo che è la Regione a essere responsabile dei servizi sanitari” precisa la Presidente Pentenero.

“E’, inoltre, importante sottolineare che la presenza di soggetti con gravi problematiche mentali nelle sezioni dinamiche, senza un adeguato presidio medico h 24, rende il contesto ingestibile e mette a rischio la sicurezza e la salute di tutte le detenute. Bisogna evidenziare, poi, la mancanza totale di accesso agli screening di prevenzione dei tumori che impedisce a queste donne di accedere a controlli importanti per la salute. La condizione vissuta nel carcere di Torino rappresenta una criticità grave e urgente che richiede interventi immediati e strutturali per garantire il rispetto dei diritti umani e la tutela della dignità delle persone detenute, che devono essere priorità assoluta per la nostra Regione. Auspichiamo un intervento della Regione affinché siano garantiti condizioni di vita umane e rispettose della legge e il carcere possa portare alla riabilitazione e al reinserimento dell’individuo” conclude Gianna Pentenero.

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