(foto: Comitato Valdo Fusi)

In Sala Rossa: “Valdo Fusi (1911-1975), un torinese fuori ordinanza”

Giovedì 10 luglio 2025 alle ore 11, presso la Sala Rossa di Palazzo Civico, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della sua scomparsa, si terrà il convegno “Valdo Fusi (1911-1975): un torinese fuori ordinanza”.

Organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con l’Associazione dei Consiglieri emeriti e il Centro Pannunzio, al convegno interverranno: Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale; Michela Favaro, vicesindaca; Elide Tisi, presidente Consiglieri emeriti; Luigi Fusi nipote di Valdo; Pier Franco Quaglieni, presidente del Centro Pannunzio; Marcello Maddalena, già procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Torino.

Maria Grazia Grippo

Valdo Fusi (Pavia 9.5.1911 – Isola d’Asti 2.7.1975). Con la famiglia a Torino dal 1929, laureato in giurisprudenza, con una forte propensione ala scrittura, dopo l’8 settembre 1943 fu tra gli organizzatori della Resistenza in Piemonte. Rappresentante della Democrazia Cristiana nel CLN regionale, fu catturato il 31 marzo 1944 con altri membri del Comitato di liberazione. Nonostante il processo farsa, si salvò dalla condanna a morte e dalla fucilazione al Martinetto che, invece, costò la vita a Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti. Di quel processo Fusi lascerà traccia indelebile con il suo romanzo “Fiori rossi al Martinetto”, definito “la storia della generazione che, pur nel crollo apparente dei valori e nella sensazione diffusa di una crisi generale di civiltà, seppe mantenere la fede nell’Italia libera e la speranza per la pace”.

Pier Franco Quaglieni

Dirigente della Democrazia Cristiana, fu consigliere comunale a Torino nel novembre 1946 ed eletto alla Camera nella prima legislatura del 1948. Nel 1951 consigliere provinciale, diventò senatore nel 1958. Non abbandonò mai la carriera forense. Partecipò attivamente alla vita sociale della città: presidente dell’Ente provinciale per il turismo di Torino fra il 1955 e il 1965 e dell’Ordine Mauriziano fra il 1965 e il 1970, nel 1974 ricevette la cittadinanza onoraria.

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