Regione, approvato il Ddl sulla sicurezza stradale

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei votanti (l’opposizione non ha partecipato al voto) il disegno di legge 68 “Disposizioni in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali regionali, provinciali e comunali”.

Come spiegato dal relatore di maggioranza Davide Buzzi Langhi (Fi) l’obiettivo della nuova norma è la “riduzione dei sinistri e delle vittime di incidenti stradali”. Questo attraverso l’adempimento di “quanto previsto dalla normativa europea e nazionale, fornendo uno strumento normativo che disciplini la materia a livello locale per una corretta gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali. Il testo è frutto di una lunga interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, coordinata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.

“Ci chiediamo perché siamo la prima regione che traduce a livello locale queste normative – ha detto la relatrice di opposizione Nadia Conticelli (Pd) -. Quella della sicurezza stradale è una sfida anche legata ai mutamenti climatici. Questi interventi ricadono in buona parte sulla Città metropolitana e le Province che, causa mancanza di fondi, sono già in difficoltà per la manutenzione stradale. Ma lo stanziamento previsto nel Ddl è esiguo. La domanda è come tutto questo ricadrà sugli Enti locali, quindi sospendiamo il giudizio sul Ddl che non deve ridursi solo a un adempimento burocratico”.

Nella discussione generale Alberto Avetta (Pd) ha sottolineato che nel concreto il raggiungimento degli obiettivi del Ddl richiede “più personale e maggiori risorse economiche, come segnalato anche nel parere del Cal”.

L’assessore Marco Gabusi ha ricordato che “il percorso è stato condiviso in Conferenza Stato Regioni” e che “la norma si occupa delle strade di tipo C extraurbane, vale a dire una fattispecie molto ristretta di strade. In merito agli stanziamenti si tratta di cominciare ad accompagnare gli enti non nell’intervento ma nella progettazione. Per la sicurezza abbiamo già speso decine di milioni di euro e siamo pronti ad aumentare i fondi. Non facciamo da passacarte, vogliamo aumentare la sicurezza”.

Nelle dichiarazioni di voto, per le minoranze, oltre a Conticelli è intervenuta Alice Ravinale (Avs) preoccupata a che la delega non divenga “uno scarico di responsabilità”, Vittoria Nallo (Sue) che ha auspicato “un aumento dei fondi già con la legge di stabilità”, Alberto Unia (M5s) che ha lamentato la “mancanza di un riferimento per garantire la verifica indipendente dei progetti”.

Per la maggioranza, oltre a Buzzi Langhi, sono intervenuti per dichiarare voto favorevole Fabrizio Ricca (Lega), Carlo Riva Vercellotti (Fdi), Silvio Magliano (Lista Cirio). Gli interventi di maggioranza, oltre a ricordare che questa è una risposta concreta alle necessità di sicurezza, con controlli veri e classificazioni mirate, hanno sottolineato che il testo promuove la sicurezza delle infrastrutture stradali, non dal punto di vista strutturale ma dell’organizzazione della circolazione, per ridurre sinistri e vittime di incidenti. Come scritto anche nella relazione, con la nuova legge viene individuato nell’ente proprietario o nel titolare dell’amministrazione patrimoniale e gestionale della strada, il soggetto che deve applicare la norma. È anche affermato il principio per il quale la gestione della sicurezza stradale costituisce uno degli strumenti ai fini della programmazione degli interventi prioritari. Nel caso di progetti per nuove strade o quelli per l’adeguamento che prevedono una significativa variazione di tracciato, viene prevista la Viss, Valutazione di impatto sulla sicurezza stradale per i progetti di infrastruttura.

Ufficio stampa CRP

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