Dance First, questo è il titolo dell’edizione 2025 del Festival Torinodanza, rassegna diretta da Anna Cremonini, in programma dal 5 settembre al 5 ottobre prossimo con 32 rappresentazioni, tra cui un’anteprima mondiale, 7 prime nazionali, 6 coproduzioni, laboratori e masterclass con la partecipazione di 15 compagnie composte da artisti provenienti da 11 Paesi diversi. Forte della propria collocazione all’interno della programmazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, il Festival si conferma un interlocutore attivo bell’ambito della danza internazionale, registrando la molteplicità dei generi, sempre diversa, e forme, riflessioni e contenuti espressi dalla creazione contemporanea. Da quest’anno il Festival Torinodanza torna nella splendida cornice del Teatro Carignano, e mantiene la sua collaborazione con le Fonderie Limine di Moncalieri in tutti i suoi spazi e, per la prima volta, approda al Grattacielo Intesa Sanpaolo.
“Sono molto felice del rapporto virtuoso-spiega Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura del Comune di Torino – che si è creato tra le componenti che lavorano alla realizzazione del Festival. Tra questi, considerando sempre il rispetto dei ruoli, la giunta comunale, il Teatro Stabile di Torino, Torinodanza, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Moncalieri nella figura di Antonella Parigi e gli sponsor, tra cui la Fondazione Compagnia di San Paolo. La sfida che si pone quest’anno Torinodanza è quella di migliorare il già elevato standard di eccellenza raggiunto nelle passate edizioni”.
Sono tre i punti di forza su cui si basa la realizzazione di questo Festival. Il primo riguarda l’armonia creatasi all’interno delle componenti che vi collaborano, prendendo sempre come punto di riferimento sicuro la casa del Teatro Stabile di Torino, il secondo riguarda il rapporto tra la Lavanderia a Vapore e il Festival Torinodanza, una relazione ben collaudata nel corso degli anni e che si esprime attraverso una importante comunione di intenti, la terza si basa sulla capacità da parte di Torinodanza di creare reti internazionali che contribuiscono a migliorare l’immagine e i risultati.
“Torinodanza ha un progetto visionario – dichiara l’Assessora alla Cultura del Comune di Moncalieri Antonella Parigi – Le Fonderie Limone, da sempre casa di Torinodanza, continueranno comunque ad ospitare molti eventi e spettacoli di prosa del Teatro Stabile. La novità per Moncalieri sarà la riapertura del teatro Matteotti”.
Ad inaugurare l’edizione 2025 del Festival sarà il 5 settembre prossimo, alle 20.45, presso il Teatro Carignano, la creazione di “Delay The Sadness” di Sharon Eyal, che debutterà a Torino in anteprima mondiale. Si tratta di un’occasione particolare, in quanto frutto di un progetto articolato che giungerà al debutto dopo due residenze combinate. Tre settimane di prove presso Orsolina28 Art Foundation di Moncalvo, nell’astigiano, poi l’ingresso al Teatro Carignano, dove l’artista israeliana trapiantata in Francia concluderà l’allestimento della nuova creazione. Lo spettacolo debutterà in prima mondiale al prestigioso Festival Ruhr Triennale in Germania, partner di coproduzione. “Delay The Sadness” è un lavoro che invita all’introspezione e alla connessione, un’esplorazione di delicato equilibrio fra forza e vulnerabilità, una riflessione sui tanti modi in cui le persone navigano nel proprio mondo interiore ed esteriore. Eyal intende creare uno spazio per creare risonanza con le proprie esperienze. Il titolo si può ridurre a “rimandare la tristezza”. Alle Fonderie Limone, il 13 e 14 settembre, si terrà la prima nazionale dello spettacolo “À la carte” di Ioannis Mandafounis, artista greco con una lunga esperienza nella compagnia di William Forsythe. Punto di partenza dello spettacolo è l’incontro tra l’ensemble e il pubblico, come se collaborassero alla creazione di un menù improvvisato. Il quadro di riferimento è la metodologia compositiva dell’artista, che permette di creare una coreografia visiva sul palco. Lo stile indisciplinato, libero e rigoroso coinvolge pubblico e danzatori in un gioco di rimandi gioioso e folle. Quest’anno Torinodanza apre uno spazio alle danze urbane con la presentazione, per la prima volta in Italia di Témoin di Collectif FAIR-E, e di Saïdo Lehlowh, artista emerso alla fine degli anni Novanta sulla scena b-boing parigina, imponendo una visione tutta nuova della break dance. Témoin punta lo sguardo sulla società contemporanea, accattivante nella sua energia e seducente nella finezza dei suoi gesti. Lo spettacolo sarà in scena il 19 e 20 settembre. Un‘altra compagnia inedita per Torinodanza è Rambert, tra le piu note compagnie britanniche impegnata nel repertorio di (La)Horde, il più irriverente collettivo francese che con il suo libero linguaggio, anticonvenzionale e contemporaneo, ha saputo intercettare il pubblico dei più giovani. La serata è programmata alle Fonderie Limone il 27 e 28 settembre prossimi, presentata con il titolo “Bring your own”.
Ritorna quest’anno la Akram Khan Company con “Chotto Desh”, che attinge alla qualità unica di Akram Khan nel raccontare storie interculturali creando una avvincente narrazione dei sogni e dei ricordi di un ragazzo tra Gran Bretagna e Bangladesh. Mescolando Kathk e danza contemporanea, con una squisita miscela di testi parlati, animazioni oniriche, immagini e musiche appositamente composte, “Chotto Desh” è un’incantevole e toccante esperienza di teatro danza rivolta ai bambini e alle loro famiglie, presentato alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi. Christos Papadopoulos, artista greco di rara finezza e originalità, presenterà una versione rinnovata di un assolo interpretato da Georgios Kotsifakis dal titolo “Landless”. Lo spettacolo, in programma in prima nazionale alle Fonderie Limone il 23 e 24 settembre, esplora la capacità del corpo di rendersi architettura di sé stesso, facendosi territorio sconosciuto per costruire una nuova prospettiva sulle sue funzioni di base e di movimento. Ultima grande compagnia internazionale che chiude il Festival è Peeping Tom, ensemble che dal 2019 è sostenuto con convinzione da Torinodanza Festival. Il titolo della sua ultima creazione, a firma di Gabriela Carrizo, è “Chroniques”, e sarà presentata alle Fonderie Limone dal 2 al 4 ottobre prossimo. Lo spettacolo mette in scena essere umani e non umani, soggetti sottoposte a leggi e fenomeni fisici diversi: una metamorfosi corporea in una dimensione abissale e poetica.
“Anche quest’anno – prosegue Anna Cremonini – entreremo nelle trame e nelle evoluzioni della danza italiana, consapevoli del dovere morale di una istituzione di interesse pubblico di sostenere e stimolare la creatività di artisti e artiste più o meno giovani. Contribuire a rafforzare il sistema significa rendere più solido che trasporti il presente verso un futuro che sappia mettere la coreografia italiana al centro della riflessione contemporanea”.
Il 10 settembre prossimo, al Grattacielo Intesa Sanpaolo, MM Contemporary Dance Company presenterà un trittico composto da tre pezzi a firma di tre coreografi diversi: “Short Stories”-Michele Merola esplorerà un paesaggio espressivo di brevi storie, accompagnando i danzatori con una colonna sonora che riunisce suggestive parti liriche per violino e voce soljsta;”Shrik” – Adriano Bolognino si ispira al titolo originale norvegese del celebre dipinto “L’Urlo” di Munch, opera che l’ha portato a indagare i temi della tragedia e dell’angoscia, infine Enrico Morelli affronta in “Weirdo” il senso di inadeguatezza, di diversità, sotto la lente di un giudizio. Tre generazioni a confronto per una serata intensa ed elegante.
Il 13 settembre prossimo, presso le Fonderie Limone, si esibirà al Festival il gruppo Yoy Performing Arts, tra i più rigorosi sofisticati della generazione emergente, composta da Emma Zani, Roberto Doveri e Timoteo Carbone. Fin dagli esordi ha fondato la propria poetica sulla fusione tra danza, musica a e arte visiva, alla ricerca di contaminazioni e nuove forme espressive. “Futuri” è un dittico composto da due duetti: “Ti ricordi il futuro”, tratto dall’opera dell’artista visivo Valerio Berruti, e “Solo sognar ci terrà svegli”, ispirato ai versi del poeta e artista di strada Ivan Tresoldi.
Il 14 settembre prossimo, sempre alle Fonderie Limone, debutta lo spettacolo della compagnia indipendente “Descendants”, composta da italiani afrodiscendenti, fondata e guidata da Carlos Kamizele, ballerino e coreografo congolese nato a Kinshsasa, arrivato in Italia a 7 anni. In questa nuova produzione è affiancato dalla ballerina Caroline de Almeyda, interprete nata ad Imola ma di radici brasiliane. Il loro balletto si intitola “Nyumbani – il mio corpo è la mia matria”; “Nyumbani” è una parola swahili che significa casa, ed evoca il senso di appartenenza o, al contrario lo smarrimento provocato dal mancato riconoscimento delle proprie radici.
Il 19 e 20 settembre, alle Fonderie Limone, debutta in prima nazionale con la sua compagnia CodedUomo Daniele Ninarello, di ispirazione jazz, dando vita a una composizione polifonica in cui ogni singolo performer è condizionato dalla dinamica del gruppo.
Sempre nella sala piccola delle Fonderie Limone, il 23 e 24 settembre approda per la prima volta a Torino Danza Sofia Nappi, giovane coreografa toscana formatasi tra la tradizione americana e l’attualità israeliana, considerata tra le più promettenti autrici del momento. La sua creazione, “Pupo”, esplora il Pinocchio di Collodi. Altra prima italiana è l’assolo di Michela Lucenti, coreografa, danzatrice e fondatrice della compagnia Balletto civile. Il suo spettacolo, presentato il 28 settembre alle Fonderie Limone è ispirato al mito di Giocasta, offrendo il nome al titolo e si propone di scandagliare i temi dell’ambizione e del potere attraverso il corpo, la voce e la musica, concepiti come strumenti capaci di restituire con potenza fisica e sensoriale il dramma antico di una madre e di una città. Si tratta di un’indagine su un delle figure più affascinanti e contraddittorie della tragedia greca, capace di esplorare la potente complessità femminile.
Dal 2 al 4 ottobre, alle Fonderie Limone, debutta “Abracadabra” di Francesca Pennini, in cui l’artista mette alla prova un corpo segnato, mutato, Aiace di ritrovarsi in ciò che non è mai stato, creando un assolo che si rivela nell’invisibilità, una danza impossibile e ubiqua, una voce ventriloqua per rimettere insieme la donna tagliata a pezzetti. Torinodanza propone anche uno spazio di pratiche laboratoriali: atelier, masterclass per professionisti e amatori dal nome “Esperienze”, per fare del Festival un luogo vivo e vibrante che accanto a una prestigiosa vetrina di opere italiane e internazionali consente di approfondire le azioni e i gesti, l’intensità di relazioni che la danza può costruire.
Biglietti e abbonamenti in vendita sia in biglietteria sia online a partire dal 9 maggio
Biglietteria: teatro Carignano, piazza Carignano 6, Torino
Tel. 011 5169555 – orario: lunedì-sabato dalle 13 alle 19 / domenica dalle 14 alle 19
biglietteria@teatrostabiletorino.it
Mara Martellotta
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