IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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Ma adesso l’umiliazione evidente inferta a Vercellone che terrà lezioni ed esami con un tutor appare davvero scandalosa. Gli assistenti avevano il compito di collaborare con il docente, adesso avrebbero la funzione di controllare il professore.
Neppure il ‘68 giunse a tanto. E che il rettore taccia può essere comprensibile, ma non accettabile. Che i docenti tacciano e subiscano un atto chiaramente intimidatorio mette in crisi la dignità stessa del mestiere di insegnare. Sono cose da capo caseggiato nella Russia sovietica o nel ventennio fascista. I candidati rettori non possono esimersi dal prendere una chiara e netta posizione.
Va precisato che il prof. Vercellone è stato sospeso dall’insegnamento per un mese l’anno scorso senza che ci fossero atti formali contro di lui da parte di studentesse o di chiunque altro. Vercellone fece ricorso al TAR contro la sospensione, senza finora ottenere risposta. Contro di lui si sono sollevati dubbi senza uno straccio di prove e l’accusa nei suoi confronti è apparsa labile a parere di più giuristi. Come studioso Vercellone appare legato da sempre al giro di Gianni Vattimo e non può essere sospettato di appartenere a correnti di pensiero men che ortodosse rispetto alle vulgate prevalenti nell’ Università di Torino. Anche questo è un altro punto oscuro di una vicenda che disonora non Vercellone, ma almeno una parte dell’Ateneo.