Il “Nuovo” Monferrato: il ristorante storico nel cuore elegante della Gran Madre

La tradizione dei piatti iconici del Ristorante Monferrato, riproposti in una veste inedita, su impulso di una nuova generazione di imprenditori di settore 
 

Dal 1820 la cucina tradizionale piemontese a Torino si chiama ” Il Monferrato”:  il “posto del cuore e dei ricordi! ”  per molti torinesi, soprattutto quelli della “vecchia”generazione. Proprio il tema della “generazione” è il concetto fulcro del “nuovo Monferrato” dove, al concept negli arredamenti del locale, caldo e con tocchi vintage,  rimasto pressochè immutato nel tempo, si contrappone,  a dare una ventata di modernità, l’impronta “giovane” di alcune ricette iconiche del ristorante.

Dopo il cambio di gestione, avvenuto in tempi recenti, l’imprenditore Angelo Muratore – con un passato lavorativo importante nel settore del marketing di Fca e nella moda – ha fondato Torino Society : azienda di consulenza formata da “teste” giovani, con tante idee in cantiere, e che ha – in breve tempo – acquisito la gestione del Ristorante, della nota pasticceria “Beatrice” ,di altri due locali sempre in zona Gran Madre – “ Esca – Laboratorio di Mare” e ” Wallpaper”– e il ristorante di pesce    ” Fratò”, in Via Andrea Doria.
In tutti questi locali si respira voglia di innovare ma senza snaturare le tradizioni e le abitudini,  aspetti ai quali i torinesi non intendono rinunciare: ” Nei nostri locali ci si deve sentire bene, come a casa. Vogliamo rinnovare i locali, dare una nuova luce agli occhi dei torinesi più affezionati alle nostre insegne e stimolarli “al nuovo” , in maniera accattivante, ma senza strafare” , afferma Muratore.
Al Monferrato, forse il locale da trattare con maggior delicatezza, il nuovo product manager di Torino Society, Federico Allegri , si occupa non solo di progettare piatti e menù ma di ricercare la fornitura dei prodotti da utilizzare in cucina. Ci tiene a sottolineare, infatti, che il Monferrato – pur mantenendo i classici che tutti i torinesi almeno una volta, sedendo ai tavoli del ristorante, hanno gustato e ricordano nel tempo  – più che proporre cucina piemontese, sviluppano “cucina torinese”: una bella differenza linguistica e di contenuto anche perchè, spesso, le narrazioni gastronomiche sulla ristorazione cittadina, non si soffermano mai su questa importante distinzione. I veri esperti, infatti, ne avrebbero da dire.
Le tecniche di preparazione delle ricette – dalla carne cruda battuta al coltello, a tutta la serie di antipasti – sono del tutto nuove: poco sale, carni scelte personalmente – possibilmente i tagli più magri – , spezie appartenenti ai territori effettivi di provenienza, fornitori titolari dei negozi cittadini.
Tra i piatti assolutamente da non perdere accento ai grandi classici, possiamo ricordare il vitello tonnato, la battuta di carne cruda, e la grissinopoli di vitello, realizzata con grissini ricurvi, un pò diversi dai tradizionali Rubatà.
Per chi ha voglia di piatti decisamente tradizionali c’è la finanziera, a base di frattaglie di pollo e di vitello, sfumati con il Marsala: cibo povero e molto saporito, divenuto alla fine dell’Ottocento una pietanza di tendenza tra i borghesi e i funzionari torinesi.
In stagione, sabato e domenica, non manca mai il carrello dei bolliti, scenografia gastronomica – insieme al carrello dei formaggi – rappresentativa della vera ristorazione torinese.  7 tagli di carne diversi – scaramella, brutto e buono, testina, gallina, lingua, coda e cotechino – accompagnati dalle verdure e dalle salse: maionese, salsa verde, salsa rossa e rafano.
A completare un menù che è un vero e proprio inno alla cucina del Piemonte qualche specialità di pesce: la sogliola alla mugnaia, in carta da oltre 50 anni e quindi, a buon diritto, un “classico” del ristorante, e lo spaghetto pane, burro e acciughe.
Chiude il pasto un ricco carrello dei dolci, grande classico del ristorante, con una grande selezione di dessert tra cui spicca, ovviamente, il bonet.
La carta dei vini punta sui vini piemontesi, con picchi di eccellenza selezionati anche nel territorio della provincia torinese.
Chiara Vannini

Ristorante Monferrato – Via Monferrato 6 Torino
Tel. 011.8190661 – www.ristorantemonferrato.com

 
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