“Sta cosa del Jazz”, gli appuntamenti di   Flashback Habitat

 

 

Dopo la pausa per le festività natalizie, Flashback Habitat prosegue la sua programmazione culturale che vive tutto l’anno. Dal giovedì alla domenica si potranno vedere le mostre allestite e partecipare a mostre e eventi organizzati al Circolino, lo spazio ricreativo di Flashback. Torna sulle scene tutti i venerdì, alle ore 21, la rassegna musicale “Sta cosa del Jazz”, in cui gli spettatori avranno la possibilità di ascoltare buona musica circondati dalla bellezza.

Gli appuntamenti del mese di gennaio sono venerdì 10 gennaio, alle ore 21, con il Luca Biggio Quartet, composto da Luca Biggio al sax tenore, Fabio Gorlier al pianoforte, Davide Liberti al contrabbasso e Gaetano Fasano alla batteria.

Venerdì 17 gennaio, alle ore 21, si esibirà l’Ensamble Oiseaux Trio, costituito da Marco Tardito al clarinetto, Pietro Ballestrero alla chitarra, Riccardo Conti alle percussioni. Con un repertorio completamente originale basato su composizioni scritte appositamente per l’ensemble, il clarinetto, la chitarra utilizzata con accordatura aperta che si rifà alla sonorità del sitar, la marimba e le percussioni si intersecano in un fitto gioco di scambio di ruoli che più che all’interplay jazzistico si rifà alle procedure contrappuntistiche della musica classica e alla successione temporale della musica indiana. Lontano però dall’organizzazione di quest’ultima, sempre improvvisata dentro le regole del “raga” e qui di legata a un solo ambito tonale, la musica dell’Ensamble ne adotta il graduale svilupparsi dentro un crescendo energetico. La ricerca di un suono originale ha indotto la scelta di musicisti con un background che fosse il più ampio possibile e con un’alta capacità di interpretare il rigore di una scrittura musicale complessa.

Venerdì 24 gennaio si esibirà la Distilleria Manouche, costituita dalla voce di Alessandro Fiore, dal contrabbasso di Elia Lasorsa, dalla batteria acustica di Giulio Arfinengo, dalla chitarra di Federico Fiore e dal violino di Stefano Ivaldi. La Distilleria Manouche è un ensemble di talentuosi musicisti che interpretano brani classici del repertorio swing e jazz degli anni Trenta e Quaranta, creando una atmosfera coinvolgente e festosa. La loro musica è adatta per ambienti retrò, feste a tema, eventi di cultura vintage o semplicemente per chi ama ballare a ritmo di jazz. Il progetto si propone di conservare e realizzare il patrimonio musicale di quell’epoca offrendo al pubblico un’esperienza sonora autentica e evocativa. I musicisti del gruppo, oltre ad essere tecnicamente preparati, sono anche in grado di interagire tra di loro creando momenti di magia musicale attraverso l’improvvisazione di dialogo tra strumenti.

Venerdì 31 gennaio si esibirà il trio Nicolò Di Pasqua, costituita appunta da Nicolò Di Pasqua al pianoforte, Andrea Amato al contrabbasso, Luca Guarino alla batteria.

I nuovi orari di Falshback Habitat sono:

Il Circolino: giovedi dalle 18 alle 00 – venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 00

Per le mostre si ripropongono gli stessi orari.

 

Mara Martellotta

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