Riapre al pubblico il Centro Storico Fiat: mostre, eventi e attività di studio

Ha riaperto al pubblico giovedì 12 dicembre il Centro Storico FIAT di via Chiabrera 20, in sinergia con il MAUTO di corso Unità d’Italia 40

 

Sarà il Museo Nazionale dell’Automobile a gestire la riapertura e il programma di eventi evia attività volti a rilanciare un luogo fondamentale per la storia dell’automobilismo e della Città di Torino, con l’obiettivo di restituire alla collettività il patrimonio che conserva. In seguito all’annuncio dato, a proposito dell’opening della mostra “125 volte FIAT. La modernità attraverso l’immaginario FIAT”, dell’accordo programmatico tra Stellantis e MAUTO per la gestione del Centro Storico FIAT, l’edificio di via Chiabrera 20, sede delle prime officine di produzione dell’azienda, ha riaperto le sue porte al pubblico a partire da giovedì 12 dicembre scorso. A questa prima apertura prenatalizia, pensata per i visitatori che vorranno scoprire questo luogo di riferimento per la storia dell’automobilismo durante le festività, seguirà nel mese di febbraio un’inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità. L’accordo prevede l’intervento del MAUTO nel rilancio del Centro Storico FIAT quale parte di un polo espositivo d’eccellenza per la Città di Torino. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso l’attivazione di una strategia di promozione e sviluppo culturale della sede storica FIAT, dell’archivio e della collezione storica che conserva. Un programma di mostre, eventi e attività di studio e ricerca volti a intensificare il dialogo tra Università e centri di formazione, consentirà di coinvolgere un pubblico ampio, insieme alla strategia di marketing culturale già avviata dal Museo e finalizzata al racconto della storia dell’automobile e delle sfide future. Il Centro Storico FIAT ha sede in un edificio liberty che fu il primo ampliamento, nel 1907, delle officine di corso Dante, nelle quali nacque l’azienda. Fin dall’inizio è stato teatro di momenti importanti per la storia della FIAT, e ora ospita una collezione di cimeli, modellini e manifesti pubblicitari che coprono l’intera storia aziendale, oltre, ovviamente, alle automobili più significative della storia dell’azienda, dalla 3 ½ HP, la prima vettura prodotta dalla FIAT, alla Eldridge Mefistofele, del 1923, che con la sua silhouette slanciata e la sua mole possente, segna uno dei primi esempi di vettura da record. E poi il primo trattore, il FIAT 702, del 1919, autocarro 18 BL che motorizzò le truppe italiane nella prima guerra mondiale, la Littorina, protagonista del trasporto ferroviario a partire dagli anni Trenta, il Caccia G91, il velivolo disegnato da Giuseppe Gabrielli e adottato in seguito dalla NATO. Tra le automobili ricordiamo ancora la 525 SS , disegnata da Mario Revelli di Beaumont, il prototipo dell’utilitaria del Settecento. Nello stesso edificio è presente anche l’archivio aziendale consultabile su appuntamento. Oltre novemila documenti lineari e cartacei, 400 mila disegni tecnici, 5 mila tra volumi e riviste di automobilismo e storia industriale, più di 6 milioni di immagini, stampe, lastre e negativi, 200 ore di filmati storici. Di particolare interesse il fondo del progettista Dante Giacosa, il “papà” delle utilitarie che hanno motorizzato l’Italia. Nell’ottica di progettare eventi in collaborazione con il MAUTO, il Centro Storico FIAT ospiterà fino a domenica 4 maggio il progetto espositivo “Memorie e conflitti”, spin off della mostra “125 volte FIAT – La modernità attraverso l’immaginario FIAT”, allestita nel museo di Corso Unità d’Italia.

Il Centro Storico FIAT conserva più di 2 mila immagini e 300 faldoni di documenti e volantini lungo tutto il corso del Novecento. Parte di questo materiale è stato raccolto da chi aveva il compito di garantire la sicurezza aziendale: foto scattate da dietro le finestre degli uffici. Colpisce in particolare la collezione di volantini, unica nel suo genere. Giorno per giorno, attraverso i decenni i sorveglianti, con grande cura, hanno annotato e allegato tutti i volantini lanciati, distribuiti o fatti trovare dentro e fuori gli stabilimenti. Qualche volta, su questi volantini, vengono specificate date e ore esatte, quale porta di Mirafiori, quale bagno di operai e impiegati, quale striscione e in quale officina si potessero trovare.

Contributi sono giunti dall’Associazione Culturale Vera Nocentini, dalla Fondazione Studi Storici Gaetano Salvemini, dalla Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, dal Gruppo Dirigenti Fiat e dall’ISMEL (Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell’Impresa e dei Diritti Sociali). I visitatori potranno accedere al Centro Storico FIAT dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19, acquistando il biglietto online sul sito del MAUTO www.museoauto.com o presso le biglietterie dello stesso, in Corso Unità d’Italia 40 o presso il Centro Storico FIAT in via Chiabrera 20. Martedì 24 dicembre e martedì 31 dicembre orario dalle 10 alle 14, mercoledì 25 dicembre e mercoledì 1 gennaio orario dalle 14 alle 19.

 

Mara Martellotta

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