Un documento che racconta l’impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente di una realtà che ha saputo affrontare un percorso di crescita positiva collettiva: questo il bilancio sociale e di sostenibilità del Presidio Sanitario San Camillo, presentato al pubblico martedì 19 novembre, mostrando l’impegno della struttura volto a costruire un rapporto di trasparenza con i pazienti e gli stakeholder torinesi.
Il Bilancio di quest’anno evidenzia, in particolare, l’impegno di questa particolare realtà del territorio nella promozione della qualità del servizio, della soddisfazione dei pazienti, del benessere dei dipendenti e dell’attenzione alle tematiche ambientali. Le attività cliniche, di ricerca e formazione sono presentate quali pilastri fondamentali per garantire un’assistenza di elevata qualità e per rispondere alle esigenze della comunità. Il documento sottolinea l’importanza della sostenibilità quale obiettivo della strategia aziendale, mirando a un vantaggio competitivo e a una responsabilità sociale crescente.
Il documento evidenzia l’impegno del Presidio San Camillo nel garantire un servizio di qualità ai pazienti attraverso un approccio multidisciplinare e la dotazione di tecnologie d’avanguardia. Le testimonianze dei pazienti e i risultati dei questionari di soddisfazione mostrano un alto livello di apprezzamento per la professionalità e la disponibilità del personale. Tuttavia emergono ancora sfide significative legate alla sostenibilità economica, con la necessità di adattare le attività e diversificare le fonti di finanziamento, per garantire un futuro solido. La direzione si sta impegnando a migliorare l’efficienza operativa per rispondere alle esigenze dei pazienti, mantenendo al centro la missione di servire i malati.
“Il 2023 ha rappresentato l’anno della rinascita, in cui le attività del Presidio San Camillo si sono svolte a pieno ritmo, pari a prima della pandemia da Covid 19 – ha commentato il dottor Francesco Arnoletti, Direttore Sanitario del San Camillo. “ Certamente il momento non è facile. Il budget fermo da parecchi anni, i tagli del valore delle prestazioni sanitarie ipotizzate, la difficoltà nel reperire personale qualificato non aiutano a migliorare l’attività del Presidio, che comunque persegue in maniera propositiva con continui investimenti in nuove tecnologie riabilitative e di sicurezza. Ci tengo perciò a ringraziare tutto il personale sanitario e amministrativo per l’impegno proficuo e costruttivo, nonostante le difficoltà del momento “.
Il Presidio Sanitario San Camillo dimostra di essere molto attento anche alle questioni di impatto sociale dei dipendenti. Il cuore pulsante del presidio sono le persone che lo animano, tutte dotate di qualità professionali eccellenti.
I dati economici del 2023 sono sovrapponibili a quelli del 2022 per quanto riguarda l’attività sanitaria e leggermente inferiori per quanto riguarda la voce altri ricavi per circa 100 mila euro.
Le attività sanitarie consentivano ricavi per 11,9 milioni di euro, valore sovrapponibile al 2022 ma con due importanti differenze. La prima è costituita dal fatto che i ricavi per attività in convenzione con il SSN non tengono conto dell’importo della produzione non riconosciuta per superamento del budget regionale per 258 mila euro, la seconda è che si registra un incremento dell’attività in solvenza di circa 600 mila euro, a fronte di una riduzione, per pari importo, dei ricavi per attività SSN.
Resta invariata rispetto all’ anno precedente la composizione percentuale dei ricavi, che vede l’attività di ricovero ordinario contribuire ai ricavi per il 72%, quella del day hospital per il 15%, l’attività ambulatoriale di recupero e rieducazione funzionale per circa l’11% e quella di radiologia diagnostica per il 2%.
Mara Martellotta
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