Duecento anni di Museo Egizio

Il Museo Egizio è  pronto per il suo bicentenario con un piccolo museo all’interno del museo, ricco di 6 mila reperti provenienti dai magazzini museali

 

Il Museo Egizio è  pronto per il suo bicentenario e da oggi è  visitabile nel museo di via Accademia delle Scienze un allestimento permanente dal titolo “Materia, forma nel tempo”. Milleseicento metri quadrati di nuovi spazi espositivi  che fanno parlare gli oggetti, le ceramiche, la pietra. Il direttore del Museo Egizio Christian Greco lo ha definito un “museo nel museo”. L’allestimento riprende una mostra di cinque anni fa, dal titolo “Archeologia invisibile” che riscosse un notevole successo.

Questo allestimento, nato grazie alla collaborazione di nove egittologi del museo, si snoda su due livelli espositivi, al piano terreno e nell’ipogeo. Si articola in tre sezioni, la prima dedicata a legni e pigmenti, la seconda alla ceramica, la terza alla pietra. La biblioteca dei vasi spicca al piano terreno, nella sala delle ceramiche. Nell’ipogeo, dove campeggia la statua della dea Hathor, si possono ammirare forme manufatto della stele e manufatti di lapislazzuli.

Il  nuovo volto del Museo diventerà presto realtà.  Il progetto è stato affidato allo studio Oma

( Office for Metropolitan Architecture) di Rotterdam e prevede l’allestimento di un giardino Egizio nella corte coperta, una nuova sala immersiva all’interno del Museo, il riallestimento del tempio di Ellesija e della galleria del Re, per un investimento complessivo di 23 milioni di euro.

Il progetto architettonico di Oma nasce sulla scorta di una nuova visione del Museo, multiforme e articolato, luogo inclusivo, ente di ricerca ma anche spazio dove si lavora per abbattere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo armonico della persona .

La corte del palazzo barocco del Collegio dei Nobili si trasformerà in un’agorà sue due livelli, un piano terreno e un piano ipogeo, a sua volta coperto da una struttura in vetro e acciaio, trasparente. In questo luogo conviveranno nel porticato un bookshop, aperto verso la corte, una caffetteria, la biglietteria e l’infopoint del Museo e dell’Accademia delle Scienze e uno splendido giardino Egizio.

Tre gli ingressi in futuro all’Egizio, sia da via Accademia delle Scienze, sia da via Maria Vittoria, sia da via Duse. Dalla corte coperta il visitatore potrà iniziare a compiere il suo viaggio alla scoperta dei 12 mila reperti antichi in esposizione,  senza seguire un percorso preordinato.

Dalla corte si potrà accedere direttamente al Tempio di Ellesija, il più antico tempio rupestre della Nubia, che approdò  a Torino nel 1966. Sempre dalla corte si accederà  al piano ipogeo, dove, grazie a un progetto all’avanguardia con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, nascerà  una nuova sala immersiva, in base alla quale il visitatore verrà trasportato virtualmente nell’antico Egitto. Un altro progetto riguarda il rinnovamento della galleria dei Re, lo statuario sarà oggetto di un riallestimento filologico che lo vedrà immerso nella sua luce naturale, attraverso le finestre che verranno riaperte lo si potrà vedere in tutto il suo splendore.

Il numero di visitatori non è  diminuito, nonostante i lavori in corso e la chiusura di alcune sale, come la Galleria dei Re. In via Accademia delle Scienze proseguono i lavori in vista dell’inaugurazione della prima parte dei lavori stessi, alla presenza il 20 novembre del Presidente della Repubblica, che ha concesso al Museo l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Il 22 novembre seguirà l’annullo filatelico del francobollo dedicato al bicentenario del museo.

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