La Chirurgia Plastica del dottor Spaziante è una ‘Chirurgia dell’Anima’

RITRATTI TORINESI

“Posso dire che per me la Bellezza è qualcosa che fa sognare, ma è molto più forte del sogno. E’ un ideale, un miraggio, un enigma.”   Igor Mitoraj
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Il Dott. Luca Spaziante, specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, ha fatto di tre principi i perni della sua professione: armonia, eleganza e bellezza. Nato a Potenza da madre pittrice e padre architetto, risulta molto legato alla sua terra e ai valori umani ad essa appartenenti, coltivando l’arte e respirandola a 360⁰. Quest’ultima diventa per lui una grande eredità che decide di affinare e approfondire e che lo porterà a conoscere in modo più approfondito l’arte della scultura, da cui è profondamente attratto. Questa passione si unirà a quella per l’anatomia e lo renderà interprete e protagonista di questo connubio che, arricchito dai suoi studi in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, porterà la sua mano a operare con grande sensibilità, precisione e eleganza. Arte e Medicina rappresentano per lui una sorta di laboratorio della sanità, dell’esclusività e del miglioramento dell’essere fisico e mentale, ma anche di profonda etica.

Il Dott. Spaziante è un medico intraprendente nell’ambito di svariate realtà ospedaliere e private, realtà che si espandono subito dopo la sua laurea conseguita a Pavia, portandolo a lavorare a Roma, Firenze e Perugia. Successivamente si reca a Torino dove consegue la specializzazione in Chirurgia plastica, Ricostruttiva ed Estetica con il massimo dei voti e dignità di stampa, perfezionando la sua formazione con ulteriori Master universitari, tutti conclusi con il massimo dei voti.

Attualmente ricopre il ruolo di Dirigente Medico presso la SC Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e svolge la sua attività libero professionale tra Torino, Milano, Alba, Asti e Albenga. Naturalezza e innovazione vanno nella sua attività professionale di pari passo con la metodologia che ricerca il mantenimento di ciò che rende unico e irripetibile il volto umano, oltre che dell’armonia e dell’eleganza del corpo, utilizzando quello stesso garbo che lo scultore usa nello scolpire una statua.

La sua spiccata sensibilità artistica lo porta a estrapolare, attraverso una raffinata tecnica chirurgica, la versione più bella e naturale del volto e del corpo sul quale interviene.

Secondo il Dott. Spaziante il concetto di bellezza non ha mai avuto nel tempo un valore assoluto ma è sempre stato rappresentato da un ideale ricorrente, capace di percorrere i secoli mutando e adattandosi al ruolo che la figura femminile ha assunto attraverso le diverse epoche, a seconda della situazione sociale, economica, culturale e religiosa. Se le statuette più antiche, quali la Venere di Willendorf, risalente addirittura a 24.000 anni A.C mostravano seno, fianchi e addome abbondanti, mettendo in rilievo la funzione procreatrice femminile, anche nella Roma antica la figura femminile rimaneva opulenta, per cambiare poi in epoca rinascimentale, dove compariva il concetto di bellezza secondo canoni geometrici, rapporti proporzionali e sequenze matematiche, cosiccome tramandato dal mondo greco.

Ed è proprio l’arte classica greca, tutta basata sulla ricerca delle proporzioni ottimali, ad essere per lui, sin dall’inizio della sua attività, la strada da seguire, così come i grandi artisti dell’epoca rinascimentale che sposarono lo stesso ideale di bellezza.

Il senso delle proporzioni rappresenta per il Dott. Spaziante la stella polare per realizzare i suoi interventi con la massima precisione e senza mai stravolgere la naturalezza del viso e del corpo: “correggere senza stravolgere” è un suo principio di base a cui si affida per donare benessere psicofisico ai suoi pazienti.

Molto amante della scultura, si ispira ad essa nell’elaborazione della sua arte chirurgica. Oltre a Rodin, Mitoraj, Michelangelo, Canova, fonti costanti per lui di ammirazione e studio a cui ritorna spesso per trarre ispirazione, una delle sue scultrici contemporanee preferite, cui fa sempre riferimento, è senza dubbio Rabarama, capace di realizzare sculture e dipinti con creature ibride scomponendone le parti del corpo e del viso. Come lui stesso ha spiegato, quella stessa scomposizione visibile nelle opere dell’artista viene attuata nella sua mente ogni volta che si approccia chirurgicamente ad un volto o a un corpo per renderlo migliore.

Interviene spesso in modo differente e con altrettante tecniche sulle varie aree anatomiche, ma il risultato deve sempre rispecchiare i suoi principi di naturalezza, eleganza e armonia.

La sua chirurgia plastica, strettamente connessa all’arte e al senso delle proporzioni, armonia e equilibrio, la definisce “chirurgia dell’anima” quando, realizzata con maestria e etica, permette di donare al paziente una metamorfosi interiore attraverso il cambiamento corporeo. È fermamente convinto della stretta connessione tra mente e corpo che gli permette, attraverso il cambiamento delle forme esteriori (soma), di ottenere conseguenti positive ripercussioni interiori (psiche) che portano alla cura dei conflitti del profondo.

Arte e Medicina nel Dott. Spaziante sono ispirate da una profonda etica, dove la sofferenza causata dalla malattia trova conforto e salvezza e dove la volontà di apparire più giovani e più belli diventa parte integrante di un desiderio spontaneo, mai involgarito dalle mode o da una mancata serietà. Il progetto di Luca Spaziante accomuna l’umanizzazione del paziente nei luoghi di cura ad esso più adatti alla professionalità nei metodi e nelle finalità, considerando che “il paziente non è un numero ma un essere umano che richiede attenzione e professionalità”.

 

Mara Martellotta

 

 

 

 

 

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