Cure odontoiatriche e oculistiche gratuite

 REGIONE- ASILI NOTTURNI UMBERTO I «INSIEME» PER SOSTENERE GLI ULTIMI
Presentata  la collaborazione fra l’Ente di Piazza Piemonte e la storica associazione di volontariato torinese che in questi anni ha aperto cinque ambulatori all’avanguardia in tutta la regione e che da sempre si occupa di sostenere i più fragili. 
Si è tenuta stamani, presso la sala Trasparenza del nuovo Palazzo della Regione Piemonte, la presentazione della collaborazione tra la Regione stessa e l’associazione Asili Notturni Umberto I di Torino, che offre assistenza sanitaria gratuita a persone in condizione di povertà.
Negli ambulatori sociali degli Asili Notturni Umberto I, che da quest’anno saranno sostenuti anche con un contributo regionale, i cittadini con ISEE intorno ai 5mila euro possono ricevere prestazioni di medicina generale, odontoiatria e oculistica.
In Piemonte sono attualmente presenti, oltre che a Torino, a Pinerolo, Alessandria, Biella e Ivrea.
Si tratta di un servizio molto importante: dai dati previsionali che comprendono tutto il periodo 2023-2024 emerge che, solo quest’anno sono previste 6600 prestazioni, 410 protesi mobili e 35 impianti fissi. A questo si aggiunge l’attività fondamentale per i pazienti  minori che saranno circa 1050 con 60 protesi mobili e 20 impianti fissi, per un totale complessivo di 7650 prestazioni, 470 protesi mobili e 55 impianti fissi.
Per quanto riguarda invece l’oculistica nel 2024 sono previste 580 visite e la distribuzione di 395 paia di occhiali. (tutti questi dati sono consultabili nell’allegato al comunicato).
Nel salutare i convenuti l’assessore regionale alla Famiglia,   Chiara Caucino  si è complimentata con gli Asili Notturni Umberto I per l’attività svolta in questi anni, ribadendo il suo sostegno: «Entrando la prima volta nella sede degli Asili – ha detto – ho subito respirato un’energia di grande rispetto verso il prossimo, di grande dignità e di grande capacità di mettersi al servizio degli ultimi e dei più svantaggiati. Un sentimento che condivido e che ho sempre perseguito fin dall’inizio del mio mandato e che ha reso quasi naturale il dialogo e la condivisione con questa realtà che definire virtuosa è davvero riduttivo. Sono orgogliosa, quindi, che si sia creata questa sinergia che spero potrà aiutare gli Asili a crescere e a ridare il sorriso, in tutti i sensi, a sempre più persone svantaggiate»
«Conoscendo gli Asili Notturni Umberto I – ha aggiunto l’assessore regionale al Bilancio,   Andrea Tronzano  – si apre un mondo. La prima cosa che mi viene in mente sono i volontari la loro abnegazione, la loro  voglia di servire e di essere vicini alla comunità, ma soprattutto di essere vicini alle persone che hanno più bisogno. Già da quando ero consigliere comunale ho lavorato per far scoccare quella scintilla con la città di Torino che   oggi rendono questa Associazione una vera e propria pietra angolare di Torino».
Per il presidente,   Sergio Rosso, «Da oltre cinquanta anni gli Asili Notturni Umberto I si occupano di dormitori, assistenze abitative e della mensa serale. Proprio in questa attività, anni fa, ci siamo resi conto che per mangiare ci vogliono i denti e che in tanti avevano problemi. Abbiamo iniziato con otto volontari, che hanno creato l’ambulatorio, assistiti anche dagli odontotecnici. I nostri sono pazienti in gravi difficoltà economiche che purtroppo stanno aumentando in maniera significativa. Ci siamo poi resi conto che molti dei nostri assistiti venivano da città lontane e per questo abbiamo realizzato la rete odontoiatrica piemontese che avrà, speriamo al più presto, ulteriori sviluppi con sede in zone attualmente scoperte: perché i bisogni sono davvero enormi».
Domenico Coscia, professore di Odontostomatologia della Dental School di Torino, ha invece ricordato l’importanza della salute del cavo orale non solo per il lato estetico, ma anche perché una bocca malsana può favorire l’insorgere di patologie sistemiche. Coscia ha anche posto l’attenzione sul progetto dedicato ai minori e sull’importanza di cure appropriate anche nelle fasce d’età più tenere.
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