Lo sport riveste un ruolo importante nello sviluppo fisico, psichico e sociale della persona, consente di approfondire la conoscenza del proprio corpo, delle potenzialità e dei propri limiti. In particolare è un elemento fondamentale per le persone con disabilità, un’opportunità di crescita e formazione che permette di raggiungere un importante benessere.
Nei giorni scorsi è stato presentato il protocollo d’intesa tra la Città di Torino, assessorato al Welfare, e il Centro Universitario Sportivo Torinese, che prevede l’avvio di una sperimentazione nella quale ciascun soggetto, per la propria competenza, realizzerà azioni concrete dirette ad ampliare le possibilità di inclusione accogliente, agevolando l’integrazione lavorativa e sportiva delle persone con disabilità per sviluppare le competenze personali e professionali, con ricaduta economica a vantaggio della collettività.
Due saranno le persone coinvolte nei tirocini extracurriculari, formativi e di orientamento nelle sedi del CUS, dove potranno svolgere mansioni adeguate alle loro capacità, pensate soprattutto per persone con disabilità di tipo intellettivo in un ambiente accogliente, frequentato da persone giovani, ricco di stimoli significativi.
L’accordo prevede, inoltre, la collaborazione con gli eventi sportivi e culturali per le persone iscritte al Collocamento mirato prese in carico dalla Città – è prevista la figura di un tutor aziendale che seguirà il percorso di inserimento lavorativo per le persone inserite nei tirocini – e la partecipazione a corsi e opportunità di avviamento allo sport nell’ambito dell’offerta del CUS.
L’intento è di sostenere lo sport sociale e l’inclusione attraverso la condivisione di risorse della Città e del CUS “al fine di facilitare la partecipazione, l’integrazione nella comunità e l’accesso ai percorsi lavorativi anche per le persone con disabilità” ha spiegato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare della Città di Torino, che ha aggiunto: “Offrire opportunità e risorse per l’avvicinamento allo sport di persone e bambini con disabilità e fragilità sociale, segnalati dai nostri servizi, è uno strumento di prevenzione, sviluppo e inclusione sociale”. Il progetto mira, dunque, a contrastare l’isolamento di bambini e di giovani con disabilità mediante l’attivazione di processi di inclusione in gruppi di coetanei e l’inserimento all’interno di corsi sportivi.
“Da sempre siamo motivati da valori come integrazione e socializzazione nell’ambito dello sport universitario – dichiara il Presidente CUS Torino Riccardo D’Elicio – per noi questa è una grande opportunità, data dalla Città di Torino, per inserire persone con disabilità in un contesto lavorativo sportivo. Questo vuol dire mettere a disposizione i nostri impianti, le nostre capacità organizzative ma anche dare un supporto allo sport universitario grazie a questo progetto in un ambiente sano e sereno”.