Conclusasi alla Reggia di Venaria la retrospettiva dedicata al grande artista ed editore torinese, proseguiranno in autunno le celebrazioni del “Centenario”
Con la chiusura, il 7 maggio scorso, dei “Teatri della Memoria”, la retrospettiva (oltre 50 opere, una decina mai esposte) dedicata a Mario Lattes (Torino, 1923 – 2001), con la curatela dell’incisore Vincenzo Gatti, proseguiranno con il prossimo autunno i nuovi appuntamenti messi in pista dalla “Fondazione Bottari Lattes” – nata nel 2009 a Monforte d’Alba per volontà della moglie Caterina Bottari Lattes, -atti a celebrare il “Centenario” della nascita del grande artista torinese, che fu anche indimenticato editore e scrittore, nonché promotore culturale ed intellettuale fra i più singolari del Novecento italiano. Partito sicuramente con il piede giusto, il primo capitolo delle celebrazioni ha fatto registrare alla “Venaria” un notevole successo di pubblico che, nella ricca rassegna espositiva, ha potuto approfondire l’attività artistica di Lattes, pittore ma anche “maestro” dì incisione, per lui “frontiera estrema, senza ritorno – come si è scritto – e senza colore, per celebrare il definitivo elogio dell’ombra”. Solo nelle ultime settimane, alla “Reggia di Venaria” sono stati 22.000 gli ingressi registrati a Pasqua , quasi 26.200 per la “Festa della Liberazione” e poco meno di 11.000 nel ponte del 1° maggio: tra questi, numerosi visitatori si sono soffermati nella Sezione Accademia delle “Sale delle Arti” per visitare la mostra “Teatri della memoria”. E per la ricorrenza, è stato anche pubblicato un volume monografico edito da “Silvana Editoriale” e a cura di Vincenzo Gatti, con Alice Pierobon. Il testo offre una retrospettiva sull’intera produzione artistica di Lattes, di cui la mostra ha presentato una significativa selezione ed è introdotto da un saggio critico a firma di Claudio Strinati.
I prossimi appuntamenti con le celebrazioni per il “Centenario” si terranno in autunno.
Sabato 16 settembre inaugura a Monforte d’Alba, presso la sede della “Fondazione Bottari Lattes” (via Marconi, 16), la mostra “I mondi di Mario Lattes #2”, seconda tappa di un viaggio attraverso il quale il pubblico potrà ammirare per la prima volta opere raramente esposte. L’iniziativa prende avvio dalla rilettura dell’intero fondo della “Pinacoteca Mario Lattes” alla luce del suo notevole ampliamento.
Sabato 14 ottobre ad Alba, si terrà la cerimonia conclusiva della XIII edizione del “Premio Lattes Grinzane”, il riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes. In questa occasione verrà annunciato il romanzo vincitore di quest’anno e il “Premio Speciale”, lo statunitense Jonathan Safran Foer, terrà una libera e personale “lectio magistralis”.
Nel 2023 si celebrano anche i 130 anni della “Casa editrice Lattes”, realtà storica torinese che, dalla fondazione nel 1893 (da parte del nonno di Mario, Simone Lattes) a oggi, ha accompagnato e formato con i propri testi scolastici intere generazioni di studenti italiani.
Da non dimenticare, infine, che (accanto alla rassegna venariese) si è recentemente conclusa a Torino – lungo gli storici Portici della città – anche la mostra “Lattes Editori, 130 anni di libri e di Scuola da Torino all’Italia”, attraverso cui si è raccontato un pezzo di storia della città e il suo riflesso sull’Italia, curata da Marta Sironi sotto la supervisione della “Casa editrice Lattes” e in collaborazione con la “Fondazione Bottari Lattes”, la “Fondazione Tancredi di Barolo” e il “MUSLI – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia”.
Gianni Milani
Nelle foto:
– Mario Lattes: “Autoritratto”, olio su tela, 1990
– Mario Lattes
– “Fondazione Bottari Lattes”, Monforte d’Alba
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