L’ORIZZONTE ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI TORINO
Lo stato di salute delle imprese al IV trimestre 2022 e
le previsioni per il I trimestre 2023
IL TERZIARIO TORINESE TRA TENUTA E VOGLIA DI CAMBIAMENTO
IN DECISO MIGLIORAMENTO IL CLIMA DI FIDUCIA COMPLESSIVO DELLE IMPRESE DEL TERZIARIO DELLA PROVINCIA DI TORINO. CRESCONO LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE NELL’ANDAMENTO DELLA PROPRIA ATTIVITÀ ECONOMICA NEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO. MIGLIORANO ANCHE LE ATTESE CON RIFERIMENTO AI RICAVI.
ALBERGHI E SERVIZI ALLE IMPRESE I SETTORI PIÙ PERFORMANTI. BOOM DEI PAGAMENTI DIGITALI, CRESCONO LE RATEIZZAZIONI. AUMENTANO LE CONSEGNE A DOMICILIO, GLI ACQUISTI ON LINE E ATTRAVERSO I SOCIAL.
TRA LE IMPRESE CHE CHIEDONO CREDITO AL SISTEMA BANCARIO, OLTRE IL 20% LO CHIEDE PER FARE INVESTIMENTI.
Migliora decisamente l’indicatore relativo alla fiducia delle imprese del terziario della provincia di Torino circa l’andamento dell’economia italiana: per il 50% resterà uguale e per il 17% migliorerà. La previsione a marzo 2023 mostra l’indicatore in leggera diminuzione.
Migliora l’indicatore dei ricavi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Torino. L’aspettativa delle imprese per i primi tre mesi dell’anno indica un ulteriore miglioramento.
Aumentano le imprese che hanno chiesto credito negli ultimi tre mesi; il 20% per investimenti.
Il 64% circa delle imprese dei pubblici esercizi e del commercio al dettaglio rilevano cambiamenti significativi nelle abitudini dei consumatori. Nello specifico, il 46,6% delle imprese ha notato una riduzione degli acquisti, il 39,9% una riduzione del volume di spesa e il 30,0% una riduzione della qualità dei prodotti acquistati.
I servizi più richiesti dai consumatori negli ultimi tre anni son state le consegne a domicilio, prenotazioni/acquisti online e l’utilizzo dei social come mezzo di contatto diretto con l’impresa.
Questi i principali risultati della ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Torino, realizzata da Confcommercio Torino in collaborazione con Format Research.
«Il 2022 si è concluso con un trimestre finale moderatamente positivo e il 2023 sta confermando che le imprese hanno la volontà di superare le difficoltà attuali– sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa –. Nonostante le complessità, gli imprenditori stanno dimostrando una maggiore fiducia e alcuni tornano ad investire. Ascom è al loro fianco: siamo in prima linea nel decifrare lo scenario e nel proporre percorsi di sviluppo innovativi per supportare le imprese nella loro evoluzione, con un’attenzione particolare ai giovani imprenditori under 35, che spesso faticano ad accedere agli strumenti e ai progetti a loro dedicati. L’integrazione tra il patrimonio di esperienza delle attività storiche e le nuove proposte per affrontare con successo il mercato è la chiave per dare gambe solide alla corsa del ricambio generazionale in atto. Ma non possiamo essere da soli in questa impresa: è necessario che le istituzioni facciano la loro parte sburocratizzando, agevolando e sostenendo anche materialmente».
«I dati del nostro osservatorio evidenziano un tema che è tornato di attualità: l’accesso al credito, la cui domanda è aumentata rispetto al trimestre precedente, registra una nuova difficoltà di erogazione da parte degli Istituti bancari. Cresce infatti il numero delle richieste non accolte o accolte in misura inferiore. Segnaliamo questa criticità – afferma il direttore di Ascom Confcommercio Torino Carlo Alberto Carpignano– perché rischia di soffocare l’intenzione delle imprese di riprendere ad investire, se è vero che oltre un quinto delle richieste di credito sono finalizzate appunto ad investimenti. Si rischia di limitare una ripartenza vera».
IL TESSUTO IMPRENDITORIALE
Le imprese attive (extra agricole) nella provincia di Torino sono oltre 168 mila. Le imprese del terziario costituiscono il 70% del totale delle imprese della provincia.
Il numero delle imprese del terziario nuove iscritte nella provincia di Torino nel 2022 è diminuito rispetto al 2021. Parallelamente sono aumentate le cessazioni di impresa.
CLIMA DI FIDUCIA
Migliora decisamente l’indicatore relativo alla fiducia delle imprese del terziario della provincia di Torino circa l’andamento dell’economia italiana: per l’ultimo trimestre del 2022 l’indicatore segna 42, contro 23 del trimestre precedente. Più fiduciosi il food, mentre il commercio no food segnala uno scostamento verso il basso. Le più fiduciose sono le realtà più piccole. La previsione a marzo 2023 mostra l’indicatore in leggera diminuzione, a 39.
Migliora la fiducia circa l’andamento economico della propria impresa nell’ultimo trimestre dell’anno: l’indicatore è pari a 47, superiore alla media italiana di 45. Il dato di previsione sembra destinato ad aumentare fino a 50 in vista di marzo.
CONGIUNTURA ECONOMICA
Migliora l’indicatore dei ricavi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Torino, che raggiunge quota 46 contro 40 del trimestre precedente. L’aspettativa delle imprese per i primi tre mesi dell’anno indica un ulteriore miglioramento fino a 53, contro una media nazionale prevista di 48 Il traino è legato al commercio food, mentre il no food e la ristorazione presentano un andamento meno vivace.
OCCUPAZIONE
Resta stabile la situazione occupazionale delle imprese del terziario di Torino nel quarto trimestre dell’anno. La previsione in vista della fine dell’anno sembra confermare la stabilità dell’indicatore. Per l’86% degli intervistati l’occupazione è stabile rispetto al trimestre precedente e il 7% segnala un miglioramento. Trainano il commercio food, traporti e logistica e i servizi alle imprese.
LIQUIDITÀ E CREDITO
Aumentano le imprese che hanno chiesto credito negli ultimi tre mesi. È però in calo la percentuale delle imprese che riceve dal sistema bancario il credito del quale ha bisogno.
Il 67,0% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, il 22,0% per effettuare investimenti e l’11,0% per la ristrutturazione del debito. La richiesta di credito per «fare investimenti» è un segnale di fiducia verso il futuro.
I giudizi degli imprenditori del terziario della provincia di Torino circa i costi ai quali il credito viene concesso (tassi di interesse) sono peggiorati rispetto al trimestre precedente: il credito costa di più.
NUOVE TENDENZE DI CONSUMO
Il 64% circa delle imprese dei pubblici esercizi e del commercio al dettaglio rilevano cambiamenti significativi nelle abitudini dei consumatori.
Bar e ristoranti registrano più frequentemente un cambiamento nelle abitudini e nei comportamenti d’acquisto dei consumatori nell’ultimo periodo rispetto gli anni precedenti.
Anche la frequenza degli acquisti sta cambiando. In particolare il 23,5% delle imprese sostiene che questa sia diminuita negli ultimi tre anni. Solo l’8,3% afferma che è aumentata.
I metodi di pagamento preferiti dai consumatori negli ultimi tre anni sono stati i pagamenti digitali, è così per l’81% delle imprese intervistate. Pagamenti tradizionali e rateali sono intorno al 9%.
I servizi più richiesti dai consumatori negli ultimi tre anni son state le consegne a domicilio, prenotazioni/acquisti online e l’utilizzo dei social network come canale di comunicazione diretto tra consumatore e impresa.
Il sentiment delle imprese. Le imprese dei pubblici esercizi e del commercio al dettaglio di Torino guardano a questi cambiamenti con un certo ottimismo.
L’INDAGINE COMPLETA È DISPONIBILE SUL SITO ASCOM TORINO
WWW.ASCOMTORINO.IT
Nota metodologica – L’Osservatorio sull’andamento delle imprese del terziario della provincia di Torino è basato su un’indagine continuativa a cadenza trimestrale effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi della provincia (800 interviste in totale). Intervallo di confidenza 95% (Errore +3,5). L’indagine è stata effettuata dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 26 settembre 2022 – 12 ottobre 2022. www.agcom.it www.formatresearch.com
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