“Questa mattina la Commissione Sanità ha potuto constatare l’eccellenza di un servizio che si attesta tra i pochi sistemi unici di prenotazione a livello nazionale”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Sanità Andrea Cane al termine del sopralluogo alla struttura operativa del Centro unico di prenotazione (Cup) di corso Emilia, a Torino.
“Grazie alla sincronizzazione dei sistemi – ha aggiunto – accedendo da qualsiasi interfaccia, app, totem e call center, possiamo attingere a una base dati aggiornata in tempo reale e con le stesse disponibilità di prenotazione in tutte le Asl del Piemonte. A fianco degli operatori abbiamo potuto appurare anche il tempo medio di risposta che, attualmente, si attesta intorno al minuto e mezzo”.
Rispondendo al capogruppo di Luv Marco Grimaldi, da cui era partita la richiesta del sopralluogo, il responsabile della struttura tecnologica Asl Città di Torino Francesco Pensalfini e il responsabile del Cup dell’Asl Città di Torino e coordinatore del Cup regionale Gianfranco Barberis hanno spiegato che “il servizio offerto dal Cup unico regionale è gestire le prenotazioni sanitarie per i cittadini alla luce degli slot messi a disposizione dalle singole Aziende sanitarie. Per rispondere alle richieste gli operatori cercano innanzitutto le disponibilità, partendo dal distretto per allargarsi eventualmente all’Azienda, all’area omogenea più vicina e spingendosi, nei casi più difficili, come la gastroenterologia e la gastroscopia, alle altre aree”.
“A partire da ottobre dello scorso anno il personale del Cup è aumentato – ha dichiarato il responsabile del call center Attilio Castellano rispondendo ad Alessandra Biletta (Fi) –. Al momento possiamo contare su 206 operatori che ruotano su turni dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica, festività nazionali escluse, e la maggior parte può contare su un contratto part time di 25 ore settimanali su 5 giorni”.
A Francesca Frediani (M4o) e Gianluca Gavazza (Lega) che lo interrogavano sulla formazione degli operatori Pensalfini ha risposto che “la formazione è continua e prevede sia una parte nozionistica, comprensiva del programma ‘prevenzione serena’, sia una parte di affiancamento per la gestione delle richieste degli utenti”.
Sempre Pensalfini ha risposto ad Alberto Avetta (Pd) che “la distanza tra domanda e offerta non passa dal call center, che si limita a gestire gli spazi previsti dalle Aziende, ma è demandata a ogni singola Azienda e all’Assessorato, che sono dotati di strumenti per operare confronti”.
Sara Zambaia (Lega) ha ringraziato i responsabili della struttura, grazie ai quali “è stato possibile constatare il grande lavoro espletato quotidianamente per garantire il raccordo delle agende e delle disponibilità delle singole Aziende sanitarie regionali”.
Al termina del sopralluogo si è svolta la seduta ordinaria, in cui è proseguito l’esame delle proposte di legge 168 e 170, primi formatari rispettivamente Zambaia (Lega) e Silvio Magliano (Moderati), sulle disposizioni in materia di comunicazioni relative a minori con genitori separati e alla promozione del Registro di bigenitorialita.
I due proponenti hanno comunicato di aver lavorato alla stesura di un testo unificato delle due proposte con l’obiettivo di promuovere interventi per assicurare a ciascuno dei genitori la comunicazione congiunta delle informazioni riguardanti i figli minori. La Regione promuoverà l’attivazione di protocolli d’intesa con le istituzioni scolastiche e con gli Enti locali e si prevede che lo stesso servizio verrà svolto dalle associazioni sportive, ricreative e culturali frequentate dal minore.
Si prevede, inoltre, l’istituzione del Registro di bigenitorialità presso ogni Comune del Piemonte per consentire a entrambi i genitori di legare la propria domiciliazione a quella del proprio figlio residente nel Comune.
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